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Il ruolo di ANIE E-Mobility e la sfida delle wallbox tra vantaggi e disinformazione

La transizione verso la mobilità elettrica è oggi uno degli obiettivi chiave dell’Unione Europea, che punta alla decarbonizzazione dei trasporti per contrastare il cambiamento climatico. Tuttavia, l’Italia appare ancora lontana dagli obiettivi fissati per il 2030. È quanto emerge dallo Smart Mobility Report 2024 dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, che segnala la necessità di superare barriere infrastrutturali, economiche e culturali per accelerare il cambiamento.

Secondo il report, i veicoli elettrici immatricolati nel 2023 sono stati circa 135.000, un numero molto lontano dagli oltre 800.000 veicoli annui necessari per centrare i target al 2030. In questo contesto, la diffusione delle wallbox per la ricarica domestica rappresenta uno degli elementi strategici per garantire l’accessibilità e l’efficienza della mobilità elettrica. Ma qual è il reale vantaggio di queste infrastrutture di ricarica? E quali sono le fake news che continuano a circolare?

L’analisi di ANIE E-Mobility: perché puntare sulle wallbox

Il Gruppo E-Mobility di ANIE Confindustria, che rappresenta oltre 70 aziende del settore infrastrutture di ricarica, sottolinea da tempo i benefici di una rete di ricarica domestica adeguata. «Avere una stazione di ricarica domestica consente ai proprietari di auto elettriche di ricaricare il veicolo in sicurezza e in modo efficiente, senza dipendere esclusivamente dalle stazioni pubbliche», spiega Omar Imberti, Coordinatore di ANIE E-Mobility.

Tra i vantaggi principali delle wallbox vi sono:

  • Comodità: permette di ricaricare l’auto direttamente a casa, evitando spostamenti a stazioni pubbliche.
  • Risparmio economico: grazie alla possibilità di ricaricare durante le fasce orarie notturne con tariffe energetiche più basse.
  • Sicurezza: rispetto alle prese domestiche tradizionali, le wallbox offrono protezione avanzata contro sovraccarichi e cortocircuiti, risultando più sicure per carichi prolungati.

I costi e le sfide per la diffusione delle wallbox

Nonostante i vantaggi, l’adozione delle wallbox è rallentata da alcuni fattori critici. I costi di acquisto, installazione e manutenzione della wallbox possono risultare scoraggianti per alcuni utenti, in particolare per coloro che vivono in condomini o spazi condivisi. Inoltre, la burocrazia italiana rappresenta un altro ostacolo, rendendo spesso complesso e lungo l’iter per ottenere le autorizzazioni necessarie.

Per questo motivo, ANIE E-Mobility si impegna nella sensibilizzazione e nella corretta informazione sui benefici della ricarica domestica. L’associazione sottolinea l’importanza di incentivi finanziari e della semplificazione delle procedure amministrative per aumentare l’accessibilità alle infrastrutture di ricarica.

Fake news sulla mobilità elettrica: cosa c’è da sapere

Uno degli aspetti che rallenta la diffusione delle wallbox e della mobilità elettrica è la disinformazione. Tra le fake news più comuni troviamo:

  1. “Una ricarica è meglio dell’altra”: non esiste una modalità di ricarica migliore in assoluto. Standard, fast e ultrafast sono tutte fondamentali per promuovere la mobilità elettrica.
  2. “Le wallbox non sono necessarie”: le prese domestiche tradizionali non sono adatte per la ricarica prolungata e possono comportare rischi di sovraccarico. La normativa CEI limita l’uso delle prese domestiche, per cui le wallbox sono da preferire in quanto conformi alle norme di sicurezza.
  3. “Non esistono sufficienti incentivi”: anche se non ancora uniformi in tutte le Regioni, sono disponibili incentivi e sgravi fiscali per chi installa wallbox domestiche.

Omar Imberti di ANIE Confindustria conferma l’importanza di contrastare la disinformazione: «Il quadro regolatorio stabile e coordinato degli incentivi può supportare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica conformi alle normative CEI, assicurando una pianificazione strategica che favorisca la diffusione delle stazioni in ambito residenziale e condominiale».

La risposta dell’Italia: dai numeri alle strategie

Il mercato delle auto elettriche in Italia è in costante crescita, ma non abbastanza rapido da raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030. Nel solo primo semestre del 2024, sono stati lanciati oltre 100 nuovi modelli di auto elettriche, con miglioramenti significativi in termini di autonomia e tempi di ricarica. Nonostante ciò, il mercato della ricarica domestica e pubblica non procede allo stesso ritmo, lasciando parte delle infrastrutture sottoutilizzate.

Il Rapporto Smart Mobility 2024 propone soluzioni per risolvere questa discrepanza, partendo da una pianificazione strategica a lungo termine e da campagne di sensibilizzazione che rendano evidente al pubblico i vantaggi della mobilità elettrica. Secondo l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, è fondamentale integrare incentivi finanziari stabili per i cittadini che scelgono di acquistare veicoli elettrici e installare wallbox nelle loro abitazioni.

Le proposte di ANIE E-Mobility per il futuro della mobilità elettrica

Per accelerare il percorso di transizione energetica, ANIE E-Mobility propone:

  • Incentivi mirati per l’acquisto e l’installazione di wallbox, in particolare nei contesti aziendali e condominiali.
  • Formazione e aggiornamento degli operatori del settore, per garantire l’adozione di tecnologie sicure e affidabili.
  • Semplificazione burocratica per agevolare la diffusione delle wallbox, con un focus sull’efficienza dei processi autorizzativi.

L’impegno del Gruppo E-Mobility di ANIE si riflette in un aumento del fatturato e una maggiore sicurezza per i consumatori, come testimonia il risultato netto di oltre 8 miliardi di euro in ricambi originali distribuiti fino al 2023.

Conclusioni: la necessità di un cambio di rotta

La mobilità elettrica rappresenta una svolta cruciale per il settore automobilistico e per la sostenibilità ambientale, ma richiede un forte sostegno da parte delle istituzioni e dell’industria. Un futuro sostenibile sarà possibile solo con l’adozione di misure concrete per migliorare la percezione della mobilità elettrica, investire nelle infrastrutture di ricarica e superare i falsi miti che ancora oggi ostacolano questo progresso.

Per ulteriori informazioni sulle iniziative di ANIE E-Mobility e sui dati del Rapporto Smart Mobility 2024, consulta il sito ufficiale di ANIE Confindustria.

AsConAuto al Service Day 2024: Innovazione e Prospettive per il Post-Vendita Automobilistico

L’edizione 2024 del Service Day si è aperta con un intervento di grande impatto del presidente di AsConAuto, Roberto Scarabel. L’evento, giunto alla sua quarta edizione, rappresenta ormai un appuntamento di riferimento per gli operatori del settore post-vendita automobilistico, come concessionari, autoriparatori e carrozzerie. Organizzato da Quintegia su iniziativa di AsConAuto, il Service Day si distingue come un’opportunità unica per discutere strategie innovative e sfide future per il miglioramento della filiera del post-vendita, creando momenti di networking e offrendo strumenti concreti di business per il presente e il futuro.

Il Service Day: un’opportunità di networking e formazione

Nella cornice del Centro Congressi Veronafiere, i partecipanti del Service Day possono accedere a workshop specializzati e sessioni plenarie. Questi appuntamenti vedono la partecipazione di esperti e innovatori del settore, che offrono approfondimenti su temi chiave come digitalizzazione, customer management e nuove tecnologie applicate all’automotive. Scarabel ha sottolineato l’importanza del service per i concessionari, sottolineando come AsConAuto abbia quasi raddoppiato il proprio volume d’affari negli ultimi tre anni, affermandosi sempre più come un player di rilievo.

«Il service rappresenta già oggi il nostro terreno di gioco», ha dichiarato Scarabel, «e abbiamo dimostrato il percorso da seguire grazie a progetti innovativi, come il Progetto Link per la distribuzione autonoma e l’espansione nella distribuzione dei ricambi agricoli. La nostra rete, robusta e versatile, ha un grande potenziale di crescita anche per altri ambiti».

I numeri di AsConAuto: una crescita continua

Il 2024 ha visto una crescita significativa per AsConAuto, come testimoniano i dati presentati da Scarabel. Nei primi nove mesi dell’anno, la cifra d’affari ha superato gli 857 milioni di euro, con un incremento del 17,19% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questi risultati confermano il successo del modello AsConAuto, basato su un approccio strutturato alla distribuzione di ricambi originali e alla sicurezza post-vendita.

Innovazione finanziaria e logistica: il valore aggiunto di AsConAuto

Un tema centrale del Service Day 2024 è stato l’innovazione nell’ambito finanziario e logistico, in collaborazione con partner come BPER Banca. Grazie a nuove soluzioni finanziarie, AsConAuto offre ai concessionari e agli autoriparatori maggiore flessibilità, come la possibilità di dilazione dei pagamenti per i ricambi, ottimizzando così la gestione dei flussi di cassa. L’obiettivo è garantire un supporto concreto agli operatori del settore, consentendo loro di concentrarsi sulle sfide operative senza preoccupazioni finanziarie e migliorando l’efficienza del business.

Roberto Scarabel, presidente AsConAuto
Roberto Scarabel, presidente AsConAuto

Formazione continua con AsConAuto Academy

Un pilastro fondamentale della strategia di AsConAuto è la formazione continua attraverso l’AsConAuto Academy. Con un’offerta di oltre 40 corsi, l’Academy offre percorsi di crescita professionale sia in aula che online, permettendo agli operatori del settore di aggiornare costantemente le proprie competenze. La formazione rappresenta una risorsa cruciale per il settore post-vendita, caratterizzato da continui cambiamenti tecnologici e normativi, che richiedono agli operatori un alto livello di preparazione.

Un servizio di eccellenza: la rete AsConAuto

Fondata oltre 23 anni fa, AsConAuto si distingue per il suo approccio integrato alla distribuzione dei ricambi originali. La rete conta oggi 994 concessionari, con una copertura che abbraccia tutte le regioni italiane. Ogni giorno, oltre 560 collaboratori e 600 veicoli gestiscono la consegna di circa 20.000 colli in 102 province italiane, garantendo un servizio puntuale e di alta qualità a oltre 23.000 autoriparatori affiliati. Questo modello operativo rappresenta una vera eccellenza nel settore, consentendo una riduzione dei tempi di consegna e una gestione ottimizzata degli ordini.

Partnership e riconoscimenti internazionali: l’impegno di AsConAuto

AsConAuto non è solo un punto di riferimento nazionale, ma si è anche affermata come un attore riconosciuto a livello internazionale. Dal 2009, l’associazione è membro della National Automobile Dealer Association (NADA), che riunisce oltre 14.000 concessionari negli Stati Uniti. Nel 2023, AsConAuto è entrata a far parte dell’International Car Distribution Programme (ICDP), il principale network europeo di ricerca per la distribuzione automobilistica. Queste collaborazioni sottolineano l’impegno dell’associazione nel mantenere standard di eccellenza e nell’adottare le migliori pratiche a livello mondiale.

Verso un futuro sostenibile

Il Service Day non è solo un’occasione per presentare innovazioni tecnologiche, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere sulle sfide ambientali che l’automotive dovrà affrontare nei prossimi anni. AsConAuto è impegnata a promuovere soluzioni sostenibili nella distribuzione dei ricambi e nella gestione delle risorse, collaborando con i partner e i concessionari per ridurre l’impatto ambientale del settore. «Il nostro impegno è quello di guardare al futuro con un approccio proattivo e concreto», ha dichiarato Scarabel, ribadendo la volontà di AsConAuto di sostenere la transizione ecologica del settore.

Conclusioni

Il Service Day 2024 si conferma un evento fondamentale per tutti gli operatori del post-vendita, offrendo un’importante piattaforma di confronto e aggiornamento. Con un approccio orientato all’innovazione e alla sostenibilità, AsConAuto dimostra di voler guidare il settore verso un futuro più efficiente e tecnologicamente avanzato.

Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale di AsConAuto.

F77 MACH 2 di Ultraviolette: moto elettrica indiana certificata per il mercato europeo

Ultraviolette Automotive, leader indiano nel settore dei veicoli elettrici ad alte prestazioni, ha annunciato un importante traguardo per la propria moto elettrica F77 MACH 2, ora certificata per l’Europa secondo i regolamenti UNECE (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite). Questo risultato rappresenta un passo storico per il marchio, poiché segna la prima moto elettrica indiana ad essere certificata per i mercati europei e altri 40 Paesi, tra cui Germania e Turchia.

F77 MACH 2: verso una mobilità globale e sostenibile

Il debutto europeo della F77 MACH 2 riflette l’ambizione di Ultraviolette di imporsi sulla scena internazionale, spinta dalla volontà di coniugare sostenibilità e performance di alto livello. La moto sarà lanciata con un prezzo introduttivo di €9.990 e sarà esposta a Milano durante la fiera internazionale del motociclo, l’EICMA, dal 5 al 10 novembre. «La certificazione UNECE non è solo un traguardo normativo», ha dichiarato Narayan Subramaniam, CEO e co-fondatore di Ultraviolette, «ma rappresenta l’impegno dell’azienda verso un design di classe mondiale e un’integrazione della tecnologia ai massimi livelli».

Specifiche tecniche e performance all’avanguardia

La F77 MACH 2 è certificata nella categoria L3e dell’UNECE, il che permette la guida con patenti A1 e A2 in Europa. Questo modello, progettato e realizzato a Bangalore, si distingue per un motore elettrico dalle prestazioni avanzate, che garantisce alta velocità e accelerazione fluida, rendendola competitiva anche in mercati dove la mobilità elettrica è già altamente sviluppata.

Secondo Niraj Rajmohan, CTO di Ultraviolette, «la F77 MACH 2 è un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per creare prodotti competitivi a livello globale, puntando sulla qualità e la sostenibilità». L’azienda, infatti, continua a investire in ricerca e sviluppo per garantire veicoli elettrici capaci di rispondere alle esigenze dei consumatori moderni, sia in termini di autonomia che di prestazioni.

Verso una distribuzione in Europa e oltre

Dopo la Germania e la Turchia, la F77 MACH 2 si prepara a raggiungere nuovi Paesi dell’Unione Europea, ampliando progressivamente la propria rete di distribuzione. Questo posizionamento strategico mira a conquistare una fetta di mercato nel segmento delle moto elettriche premium in Europa, portando un prodotto che combina il design innovativo e la tecnologia avanzata indiana a competere con i più grandi nomi del settore.

F77 MACH 2 di Ultraviolette: moto elettrica indiana certificata per il mercato europeo
F77 MACH 2 di Ultraviolette: moto elettrica indiana certificata per il mercato europeo

La presentazione della F77 MACH 2 all’EICMA di Milano

Ultraviolette presenterà la F77 MACH 2 a EICMA 2024 presso il Padiglione 15, Stand M02. L’esposizione offrirà ai visitatori una panoramica del futuro della mobilità elettrica secondo il marchio indiano, con l’obiettivo di posizionarsi tra i leader del settore. Questo evento rappresenta un’occasione unica per vedere da vicino una moto che promette di trasformare la guida elettrica.

L’innovazione indiana nel settore dei veicoli elettrici

Fondata nel 2016 da Narayan Subramaniam e Niraj Rajmohan, Ultraviolette ha ricevuto finanziamenti da partner di rilievo come Lingotto (EXOR N.V.), Qualcomm Ventures, TVS Motors, e altri investitori internazionali. Grazie a queste collaborazioni strategiche, l’azienda ha potuto sviluppare una linea di prodotti avanzati, che include non solo motociclette ma anche innovazioni nella tecnologia delle batterie e soluzioni per la mobilità elettrica.

Con la F77 MACH 2, Ultraviolette mira a definire nuovi standard di performance e sostenibilità nel mercato globale delle moto elettriche. L’azienda indiana è oggi vista come un pioniere della mobilità sostenibile, rappresentando la capacità dell’India di affermarsi nel panorama internazionale con soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

Audi Progressive Showroom: innovazione e design sostenibile nel cuore di Milano

Lombarda Motori, uno dei principali concessionari automobilistici della Lombardia, ha aperto le porte del nuovo Audi Progressive Showroom a Milano. Situato in Via Sumatra 12, questo innovativo concept mira a ridefinire l’esperienza del cliente in termini di mobilità sostenibile e tecnologia all’avanguardia.

L’inaugurazione segna un passo importante per l’azienda, che dal 1963 si distingue nel settore dell’automotive, portando avanti una tradizione di eccellenza e innovazione. Il Progressive Showroom rappresenta un’evoluzione del concetto di concessionaria, unendo tecnologie digitali avanzate a un design moderno e minimalista che rispecchia la filosofia della House of Progress di Audi.

Lombarda Motori: una storia di successo

Fondata da Luigi Zannier negli anni ’60, Lombarda Motori ha saputo crescere e consolidarsi nel tempo, diventando un punto di riferimento nel settore automobilistico in Lombardia. Con 12 sedi e un team di oltre 380 dipendenti, l’azienda ha costruito una reputazione di affidabilità e attenzione al cliente. Oggi, sotto la guida di Elsa Zannier, Lombarda Motori continua a innovare, abbracciando la transizione ecologica e puntando sulla mobilità sostenibile.

Elsa Zannier ha dichiarato: «Il nostro obiettivo è creare un’esperienza unica per i clienti, offrendo un servizio personalizzato in un ambiente che riduce l’impatto ambientale. L’Audi Progressive Showroom incarna perfettamente la nostra visione di un futuro più green e tecnologicamente avanzato.»

Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano
Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano

Audi Progressive Showroom: dove innovazione e sostenibilità si incontrano

Il Progressive Showroom di Audi a Milano non è una semplice concessionaria, ma un laboratorio di mobilità del futuro. Progettato con linee pulite e uno stile minimalista, l’ambiente è illuminato da ampie vetrate che lasciano entrare la luce naturale, creando un’atmosfera accogliente e immersiva.

L’elemento distintivo di questo spazio è l’integrazione di materiali eco-sostenibili e l’utilizzo di tecnologie smart per la gestione dei processi di vendita e post-vendita. La struttura utilizza energie rinnovabili e punta a minimizzare l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità di Audi.

Un’esperienza interattiva e personalizzata per i clienti

Al centro dell’Audi Progressive Showroom c’è l’idea di offrire ai clienti un’esperienza digitale e immersiva. Grazie all’integrazione di tecnologie interattive, i visitatori possono configurare i veicoli, esplorare le caratteristiche dei modelli Audi e vivere un’esperienza di acquisto unica.

Inoltre, lo showroom presenta un’ampia gamma di veicoli elettrici e ibridi, riflettendo l’impegno del marchio verso una mobilità a zero emissioni. Il concetto di House of Progress non si limita al design e all’innovazione tecnologica, ma abbraccia un approccio olistico alla sostenibilità, rendendo ogni fase dell’esperienza del cliente eco-friendly.

Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano
Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano

La visione del futuro secondo Audi

Audi ha da sempre investito nell’innovazione tecnologica per creare veicoli di alta qualità e con un occhio di riguardo all’ambiente. Il Progressive Showroom rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la mobilità del futuro. Con modelli come l’Audi Q4 e-tron e l’Audi e-tron GT, la casa automobilistica tedesca continua a ridefinire gli standard del settore.

«Il nostro showroom è progettato per essere un vero e proprio hub dell’innovazione», ha dichiarato Patrick Oungre, Group Head of Innovation di A2A. «Attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate, vogliamo offrire ai nostri clienti un’esperienza completa, che vada oltre la semplice vendita di veicoli e che rappresenti il futuro della mobilità.»

L’impegno di Audi verso la sostenibilità

Il tema della sostenibilità è al centro delle strategie future di Audi. L’azienda punta a diventare carbon neutral entro il 2050, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 in tutte le fasi del ciclo di vita dei veicoli. L’Audi Progressive Showroom si inserisce perfettamente in questa visione, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa essere messa al servizio della sostenibilità.

Gli interni del nuovo showroom, progettati con materiali riciclabili e a basso impatto ambientale, sottolineano questo impegno, offrendo un ambiente che unisce estetica e funzionalità con un approccio green.

Un punto di riferimento per la mobilità elettrica

Milano, con la sua attenzione crescente verso la mobilità elettrica e sostenibile, è la città ideale per ospitare questo progetto all’avanguardia. L’Audi Progressive Showroom non è solo una vetrina per i nuovi modelli elettrici, ma anche un centro di conoscenza dove i visitatori possono imparare di più sulle soluzioni di ricarica domestica e sui servizi di mobilità elettrica offerti da Audi.

Inoltre, lo showroom offre assistenza personalizzata per i veicoli elettrici e ibridi, accompagnando il cliente in tutte le fasi del processo, dalla scelta del veicolo fino alla gestione della ricarica.

Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano-3
Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano-3

Conclusioni

L’inaugurazione dell’Audi Progressive Showroom rappresenta una tappa fondamentale per Lombarda Motori e Audi. Questo nuovo spazio non solo offre una vetrina moderna e tecnologica, ma ridefinisce l’intera esperienza del cliente, mettendo al centro sostenibilità, innovazione e design.

Con la sua attenzione al futuro e la volontà di superare i confini del tradizionale concetto di concessionaria, il Progressive Showroom si candida a diventare un punto di riferimento per la mobilità sostenibile in Italia e in Europa.

Microlino protagonista al Fleet Europe Days 2024: innovazione e sostenibilità per le flotte aziendali

La microcar elettrica Made in Italy pronta a stupire a Milano, dove saranno esplorate le nuove frontiere della mobilità sostenibile e digitale per le flotte aziendali.

Microlino, l’iconica microcar elettrica 100% Made in Italy, sarà tra i protagonisti del Fleet Europe Days 2024, l’evento di punta nel settore Fleet & Mobility in Europa. Quest’anno, l’evento si terrà presso Allianz MiCo a Milano dal 23 al 24 ottobre, offrendo un’occasione unica di networking e aggiornamento per oltre 1.200 leader del settore provenienti da 35 Paesi.

L’edizione 2024 porrà l’accento su due delle tendenze più rilevanti per il futuro della mobilità: sostenibilità e digitalizzazione. Microlino, con il suo design innovativo e il forte impegno verso la mobilità green, rappresenta una soluzione ideale per il mondo delle flotte aziendali, in particolare per quelle realtà che operano nei centri urbani e puntano a ridurre l’impatto ambientale.

Microlino: una microcar dal cuore green

Microlino non è solo una city car elettrica, ma un vero e proprio simbolo di micromobilità sostenibile e design italiano. Grazie alle sue dimensioni compatte (solo 2,5 metri di lunghezza) e alla sua facilità di parcheggio, è l’auto perfetta per le strade congestionate delle grandi città, ma non solo.

«Siamo davvero felici di partecipare a questo evento così prestigioso» ha dichiarato Oliver Ouboter, COO di Micro Mobility Systems, durante la presentazione dell’evento. «Questi appuntamenti sono fondamentali per accrescere una sinergia coordinata tra attori di diversi settori – industriale, istituzionale e di servizi – per accelerare la transizione energetica in atto per il bene del pianeta e delle prossime generazioni».

L’importanza della mobilità sostenibile per le flotte aziendali

Il Fleet Europe Days 2024 offrirà un’opportunità unica per scoprire soluzioni innovative e sostenibili per la gestione delle flotte aziendali. In particolare, l’intersezione tra mobilità sostenibile e digitalizzazione rappresenta una tendenza chiave per il futuro del settore.

La partecipazione di Microlino si inserisce perfettamente in questo contesto. Grazie alla sua trazione elettrica, è l’ideale per le aziende che operano in centri urbani dove le restrizioni alla circolazione dei veicoli tradizionali sono sempre più frequenti. Inoltre, con un’autonomia fino a 230 km, Microlino garantisce un’efficienza ottimale per i percorsi urbani, rendendola una scelta vincente per le aziende che cercano una mobilità ecologica e distintiva.

Il design distintivo e le caratteristiche tecniche di Microlino

Microlino sarà in mostra al Fleet Europe Village con un modello 90, caratterizzato da una livrea Verde menta con tetto Bianco e interni Antracite, un abbinamento che richiama lo stile e il lifestyle italiano. Oltre al suo design iconico, Microlino offre una serie di caratteristiche tecniche che la rendono unica nel suo genere.

Con una velocità massima di 90 km/h e un generoso bagagliaio da 230 litri, Microlino è pensata per soddisfare le esigenze di mobilità urbana, senza rinunciare a un’esperienza di guida piacevole e sicura. Il telaio monoscocca in acciaio e alluminio garantisce maggiore sicurezza rispetto ad altri veicoli della stessa categoria, spesso dotati di telai tubolari in plastica. Inoltre, l’auto è dotata di parti in alluminio che offrono una maggiore leggerezza e una rigidità torsionale simile a quella delle automobili, assicurando una guida precisa e dinamica.

Un futuro all’insegna della sostenibilità

Microlino si distingue anche per la sua produzione sostenibile. Realizzata interamente in Italia, nello stabilimento di Torino, l’auto viene prodotta con un ridotto impiego di componenti, il 50% in meno rispetto a una vettura tradizionale. L’80% dei componenti proviene dall’Europa, di cui il 50% dall’Italia. Questo rende Microlino un prodotto non solo innovativo dal punto di vista tecnologico, ma anche un esempio di produzione responsabile e attenta all’ambiente.

Inoltre, l’intero stabilimento produttivo è alimentato da pannelli solari, confermando l’impegno dell’azienda per un futuro più sostenibile.

Microlino: una soluzione per le flotte aziendali e non solo

Oltre ad essere la scelta ideale per le flotte aziendali che operano nei centri storici, Microlino ha già conquistato l’interesse di settori come l’hotellerie di lusso. In Svizzera, diverse strutture mettono a disposizione dei propri clienti il veicolo elettrico per ammirare paesaggi incantati, avvolti nel silenzio garantito dalla propulsione elettrica.

Allo stesso modo, Microlino si candida a diventare un veicolo chiave per il turismo sostenibile nelle più rinomate località italiane, dove eleganza, funzionalità e rispetto per l’ambiente sono fattori sempre più richiesti.

Conclusioni

Microlino si conferma come una delle soluzioni di mobilità più innovative e sostenibili del momento, in grado di coniugare design, efficienza e attenzione per l’ambiente. La partecipazione al Fleet Europe Days 2024 rappresenta un’opportunità importante per mostrare le potenzialità di questo veicolo nel mondo delle flotte aziendali, offrendo una risposta concreta alle esigenze di mobilità urbana e sostenibile.

Per ulteriori informazioni su Microlino, visitate il sito ufficiale: Microlino.

Auto cinesi in Europa: Federmotorizzazione denuncia il passaggio dalla Turchia per aggirare i dazi

Federmotorizzazione Confcommercio Mobilità ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per fermare l’ingresso massiccio di auto cinesi in Europa, facilitato dall’accordo doganale con la Turchia.

Federmotorizzazione Confcommercio Mobilità ha lanciato un allarme sulla crescente presenza di automobili cinesi sul mercato europeo, facilitate dall’accordo di unione doganale tra l’UE e la Turchia. In particolare, l’associazione evidenzia come i produttori cinesi stiano sfruttando la possibilità di esportare i loro veicoli in Europa attraverso la Turchia, aggirando i dazi che l’Unione Europea ha imposto sulle importazioni dirette dalla Cina.

«È fondamentale che l’Unione Europea intervenga per monitorare queste pratiche che minacciano la competitività dell’industria automobilistica europea», afferma Carlo Fidanza, capo delegazione ECR Group e membro della Commissione TRAN, che ha avanzato un’interrogazione ufficiale alla Commissione Europea sulla questione. Fidanza sottolinea come l’accordo doganale possa essere sfruttato in modo improprio dai produttori cinesi, permettendo loro di entrare nel mercato senza pagare i dazi doganali previsti.

L’accordo UE-Turchia: un’opportunità per i produttori cinesi

L’unione doganale tra l’UE e la Turchia, attiva dal 1995, consente la circolazione libera delle merci tra i due Paesi senza l’applicazione di dazi. In un momento in cui l’Europa cerca di proteggere la propria industria automobilistica dai prodotti cinesi a basso costo, questo accordo potrebbe diventare una falla nel sistema, facilitando l’ingresso delle auto cinesi.

«Se i produttori cinesi utilizzano la Turchia come ponte per aggirare i dazi imposti dall’UE, l’Europa rischia di subire un danno economico considerevole», aggiunge Federmotorizzazione. Gli investimenti di grandi marchi cinesi come BYD e Chery in Turchia hanno trasformato il Paese in un hub strategico per l’esportazione verso l’Europa, mettendo in difficoltà i produttori europei, già colpiti dalle sfide della transizione energetica.

Impatti sull’industria automobilistica europea

L’ingresso delle auto cinesi attraverso la Turchia rappresenta una sfida significativa per l’industria automobilistica europea, che sta già affrontando difficoltà legate alla transizione verso la mobilità elettrica e all’aumento delle normative ambientali. I produttori europei, soggetti a standard rigidi e a maggiori costi, devono affrontare una concorrenza che può godere di prezzi competitivi grazie all’aggiramento delle restrizioni doganali.

«Se le auto cinesi continuano a entrare in Europa tramite la Turchia senza pagare dazi, la concorrenza diventa sleale», commenta Carlo Fidanza. L’interrogazione presentata a Bruxelles richiede alla Commissione Europea di chiarire come intenda affrontare il problema e quali misure verranno adottate per tutelare i produttori europei.

L’interrogazione alla Commissione Europea

L’interrogazione ufficiale, presentata da Fidanza a nome di Federmotorizzazione, pone tre questioni principali: la Commissione Europea è consapevole dell’ingresso delle auto cinesi tramite la Turchia? Quali misure adotterà per proteggere la competitività dell’industria automobilistica dell’UE? E come verrà garantito che l’accordo di unione doganale tra UE e Turchia non venga usato in modo improprio?

Il Parlamento Europeo ha già avviato un dibattito sulla questione, ma l’industria automobilistica attende con urgenza risposte concrete da parte delle istituzioni. «Il tempo stringe, e se non si prendono provvedimenti rapidi, il danno per l’industria europea potrebbe essere significativo», avverte Federmotorizzazione.

Investimenti cinesi in Turchia: un rischio per l’Europa?

Negli ultimi anni, la Cina ha investito massicciamente in Turchia, con aziende come BYD e Chery che hanno ampliato le loro strutture produttive nel Paese. Questi investimenti non solo stimolano l’economia turca, ma permettono anche alle case automobilistiche cinesi di accedere al mercato europeo attraverso un canale alternativo.

«L’Europa deve stare attenta a monitorare questi investimenti», afferma Federmotorizzazione. «Senza controlli adeguati, la Turchia potrebbe diventare il ponte ideale per esportare prodotti cinesi in Europa senza rispettare le normative sui dazi». Gli investimenti cinesi, supportati da condizioni economiche vantaggiose, rappresentano un rischio per i produttori europei che devono rispettare standard rigorosi e costi più elevati.

L’appello di Federmotorizzazione: salvaguardare la concorrenza

Federmotorizzazione Confcommercio Mobilità ha chiesto alla Commissione Europea di prendere provvedimenti immediati per impedire che l’unione doganale con la Turchia venga sfruttata impropriamente. «Dobbiamo garantire condizioni di concorrenza leale nel mercato automobilistico europeo», ha dichiarato l’associazione, che rappresenta circa 125.000 imprese italiane nel settore della mobilità, coinvolgendo oltre 450.000 addetti.

«La competitività dell’industria automobilistica europea è già messa alla prova dalle sfide della transizione ecologica e dalle nuove normative. Permettere l’ingresso di auto cinesi senza dazi aggraverà ulteriormente la situazione», continua Federmotorizzazione. Per evitare ulteriori danni, l’associazione invita la Commissione Europea a introdurre controlli più severi sugli accordi commerciali con la Turchia.

Quali soluzioni per il futuro?

Federmotorizzazione propone che l’UE adotti misure di verifica più rigorose, come l’introduzione di un sistema di certificazione dell’origine dei veicoli prodotti in Turchia, per assicurarsi che siano effettivamente fabbricati nel Paese e non semplicemente importati dalla Cina. Solo con una regolamentazione attenta sarà possibile evitare che l’accordo doganale diventi una via di fuga per aggirare le restrizioni.

Le imprese europee sono pronte a fare la loro parte, ma chiedono che l’Unione Europea si muova rapidamente per tutelare la competitività del settore automobilistico e garantire che tutti i produttori rispettino le stesse regole.

Il leasing nel mondo dell’auto: trend e prospettive al Salone del Leasing 2024

Un’analisi del leasing automobilistico tra opportunità, sfide e il futuro della mobilità sostenibile

Il 23 e 24 ottobre si terrà a Milano il Salone del Leasing 2024, un evento di riferimento per l’industria del leasing in Italia, organizzato da Assilea presso il Magna Pars Event Space. Al centro della scena ci saranno le prospettive del leasing nel settore automobilistico, un comparto che rappresenta il 64,2% del totale degli investimenti in leasing nei primi nove mesi del 2024.

Secondo i dati presentati durante la conferenza stampa di lancio, il leasing auto, che include autovetture, veicoli commerciali e mezzi industriali, si è mantenuto stabile, registrando una flessione minima dello 0,6%. Questo risultato si contrappone a una più marcata flessione in altri settori come il leasing strumentale, che ha subito una contrazione del 15,6% nello stesso periodo.

L’importanza del leasing per il settore auto

Il leasing auto continua a essere uno strumento essenziale per le PMI italiane, che rappresentano il 97,5% degli utenti di leasing. La flessibilità e l’accessibilità del leasing permettono alle piccole e medie imprese di rinnovare le proprie flotte, favorendo così la crescita economica e l’adozione di tecnologie più sostenibili. Infatti, circa 1 autovettura su 3 “green” in Italia è finanziata tramite leasing o noleggio a lungo termine (NLT).

Le performance del leasing auto nei primi nove mesi del 2024 sono state positive, con una crescita dell’8,4% per le autovetture e del 21,4% per i veicoli commerciali in leasing. Tuttavia, il comparto del noleggio a lungo termine ha subito una flessione del 14%, segnando il nono mese consecutivo di calo.

Luca Ziero, direttore generale di Assilea, ha commentato: «Il primo semestre 2024 ha registrato una leggera flessione, ma ci aspettiamo una ripresa entro la fine dell’anno. Il leasing automobilistico rimane una colonna portante del mercato, soprattutto per quanto riguarda le autovetture green, nonostante le difficoltà incontrate dal mercato delle auto elettriche negli ultimi mesi».

Il Presidente di Assilea, Carlo Mescieri e Luca Ziero ,direttore generale di Assilea

Mobilità sostenibile e leasing green

Il leasing ha un ruolo cruciale nel supportare la transizione verso una mobilità più sostenibile, con una crescente domanda di auto ibride, elettriche e plug-in. Grazie alla flessibilità finanziaria che offre, il leasing consente a molte imprese di adottare veicoli più rispettosi dell’ambiente, senza i vincoli della proprietà.

Carlo Mescieri, presidente di Assilea, ha sottolineato l’importanza del leasing per l’adozione di veicoli green: «Il leasing ha facilitato l’accesso alle auto ecologiche, che oggi rappresentano una parte significativa del mercato. Questo strumento ha il potenziale per accelerare ulteriormente la transizione verso una mobilità più sostenibile, offrendo alle imprese soluzioni flessibili e personalizzabili».

Il leasing nel contesto europeo

Uno dei temi centrali del Salone del Leasing 2024 sarà il futuro del leasing a livello europeo, con particolare attenzione alle modifiche normative e ai cambiamenti introdotti da Basilea 3. Durante il panel dedicato, i relatori, tra cui Irene Tinagli e Patrick Beselaere, discuteranno delle sfide e delle opportunità che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni.

Il dibattito si concentrerà anche sulle prospettive per il leasing operativo, che ha mostrato una dinamica in controtendenza rispetto al leasing finanziario, con una crescita del 13,2% nei primi nove mesi del 2024. Questo segmento, pur rappresentando una nicchia di mercato, si sta affermando come una valida alternativa per il finanziamento di beni standard e di piccolo importo.

Le sfide del leasing per le PMI

Il Salone del Leasing sarà anche l’occasione per affrontare le sfide epocali che il settore sta vivendo, come sottolineato da Carlo Mescieri: «Il leasing è il principale strumento finanziario utilizzato dalle PMI per crescere, ma la riduzione degli investimenti in macchinari e beni produttivi è un campanello d’allarme. La sfida è quella di calibrare le politiche di sostegno alle imprese per rilanciare gli investimenti e mantenere la competitività».

La sostenibilità e l’adozione di nuove tecnologie saranno temi centrali della seconda giornata del Salone, con un focus sulle trasformazioni indotte dall’intelligenza artificiale nei servizi finanziari. «L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore del leasing, permettendo alle aziende di ottimizzare i processi e migliorare l’efficienza. Tuttavia, è fondamentale comprendere come sfruttare al meglio queste tecnologie per offrire un valore aggiunto ai clienti», ha dichiarato Mescieri.

Conclusioni: il futuro del leasing auto

Il leasing auto si conferma un settore vitale per l’economia italiana, offrendo opportunità di crescita sia per le imprese che per i singoli consumatori. Nonostante le sfide attuali, soprattutto legate al mercato del noleggio a lungo termine e alle difficoltà economiche, le prospettive per il 2024 restano positive.

Il Salone del Leasing 2024 rappresenta un’opportunità unica per fare il punto sullo stato dell’arte del settore e tracciare le linee guida per il futuro. Tra innovazione, sostenibilità e nuove tecnologie, il leasing continuerà a giocare un ruolo cruciale nella trasformazione della mobilità, sostenendo la crescita economica e favorendo l’adozione di veicoli più ecologici.

Scopri di più sul Salone del Leasing 2024

Trenord e Discovera: una partnership per un turismo sostenibile e consapevole

La piattaforma digitale integra servizi turistici e di mobilità: l’offerta per l’inverno include i “Treni della neve” e biglietti speciali per grandi eventi.

Una nuova era del turismo sostenibile prende il via in Lombardia con la partnership tra Trenord e Discovera, la prima piattaforma digitale che unisce servizi di mobilità e pacchetti turistici. L’obiettivo? Favorire un turismo consapevole e a basso impatto ambientale, grazie all’uso del mezzo pubblico, in particolare del treno, riducendo così le emissioni di CO2 e l’impatto del traffico stradale.

L’accordo, presentato al TTG Travel Experience di Rimini, segna una svolta per i viaggiatori che, attraverso un’unica piattaforma, possono pianificare facilmente itinerari che coniugano il viaggio in treno con esperienze turistiche su misura. Tra le proposte per l’inverno 2024-25 spiccano i “Treni della neve”, biglietti speciali per raggiungere eventi di rilievo come EICMA e Artigiano in Fiera, oltre a un treno diretto verso i Mercatini di Natale di Trento e Bolzano.

Un ecosistema digitale per il turismo

La partnership Trenord-Discovera nasce dall’unione tra Sportit, azienda leader nel turismo sportivo con i brand Snowit, Bikeit e Tribala, e FNM, uno dei principali gruppi di mobilità sostenibile in Europa. Discovera offre un marketplace dove è possibile acquistare pacchetti viaggio smart che includono trasporti e servizi turistici, rendendo l’organizzazione del tempo libero semplice e veloce.

Leonardo Cesarini, Direttore Commerciale di Trenord, commenta con soddisfazione: «Grazie a Discovera, la nostra offerta di “Gite in treno” evolve ulteriormente. Nei primi nove mesi del 2024 abbiamo venduto oltre 56mila biglietti per queste esperienze, e ora, con il supporto di un partner esperto nel turismo, puntiamo a migliorare e ampliare i servizi. Con un’unica piattaforma, i viaggiatori possono pianificare l’intero itinerario. Ci aspettiamo di attrarre sempre più persone verso l’uso del treno nel tempo libero, a beneficio dell’ambiente e del territorio».

Le nuove proposte per la stagione invernale

Una delle principali novità sarà l’introduzione dei “Treni della neve”, che consentiranno di combinare il classico biglietto treno+skipass con ulteriori servizi per una giornata perfetta sugli sci. Gli amanti dello sport invernale potranno arricchire la loro esperienza integrando anche attività come escursioni guidate o lezioni di sci.

Ma la stagione invernale non si ferma qui. Trenord offre anche biglietti speciali per alcuni tra i principali eventi di rilevanza nazionale, tra cui:

  • EICMA, il Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo (7-10 novembre), con corse dedicate verso Rho Fiera Milano.
  • Artigiano in Fiera, in programma dal 30 novembre all’8 dicembre.
  • Il classico treno per i Mercatini di Natale, che quest’anno non si limiterà a Trento, ma raggiungerà anche Bolzano per la prima volta.

Discovera: una visione sostenibile del turismo

Gli ideatori di Discovera, Pasquale Scoppeliti e Riccardo Maggioni, spiegano la filosofia che ha portato alla nascita della piattaforma: «Il nostro obiettivo è offrire un modello di turismo alternativo, che rispetti il territorio e sia facile da praticare. Puntiamo a estendere Discovera in tutta Italia, integrando nuovi mezzi di trasporto per soddisfare qualsiasi tipo di cliente, dai viaggiatori occasionali a chi desidera soggiorni più lunghi. Vogliamo contribuire a cambiare il modo in cui le persone si muovono e viaggiano, rendendo il turismo più sostenibile».

L’impatto sul territorio e le opportunità per i viaggiatori

Il modello di turismo proposto dalla partnership tra Trenord e Discovera non solo riduce l’impatto ambientale, ma punta anche a valorizzare le eccellenze del territorio lombardo. La possibilità di acquistare pacchetti integrati permette di abbinare al viaggio in treno esperienze come escursioni sui laghi, trekking in montagna, visite ai musei e alle città d’arte.

Oltre all’offerta invernale, sono già in programma nuove iniziative legate alla mobilità per i grandi eventi del 2024, con l’obiettivo di incoraggiare sempre più persone a utilizzare il treno per raggiungere luoghi di interesse culturale e turistico.

Una piattaforma per il turismo futuro

La partnership fra Trenord e Discovera rappresenta un passo significativo verso un turismo più sostenibile e consapevole. Con un focus sull’esperienza completa del viaggiatore, dalla mobilità all’intrattenimento, la piattaforma offre soluzioni per chi desidera esplorare la Lombardia e oltre, contribuendo al tempo stesso alla riduzione delle emissioni e al rispetto dell’ambiente.

Per ulteriori informazioni, visita il sito Discovera.

Jeep Avenger trascina il successo in Europa: oltre 100.000 unità vendute nel 2024

La transizione elettrica e la strategia di espansione internazionale sono i pilastri della crescita continua del brand Jeep in Europa.

Jeep continua a segnare una crescita impressionante sul mercato europeo, con oltre 100.700 veicoli immatricolati nei primi nove mesi del 2024. Il marchio ha registrato un aumento del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, consolidando la sua posizione con una quota di mercato dell’1%. Un dato significativo che evidenzia come il brand, celebre per la sua tradizione off-road, stia adattandosi con successo alle nuove tendenze della mobilità sostenibile, grazie soprattutto al lancio di nuovi modelli elettrici come la Jeep Avenger.

L’espansione internazionale come chiave del successo

Jeep ha sempre avuto una forte presenza in Italia, ma il 2024 dimostra come la sua espansione internazionale stia portando frutti importanti. I mercati esteri, come la Francia e il Regno Unito, hanno giocato un ruolo fondamentale in questa crescita. In Francia, le immatricolazioni hanno raggiunto quota 9.000, segnando un aumento del 61% rispetto al 2023. Anche il Regno Unito ha registrato un risultato straordinario con un +155%, portando la quota di mercato allo 0,3%, in crescita di 0,2 punti percentuali. Nei Paesi Bassi, Jeep ha ottenuto un incremento delle vendite dell’81% rispetto all’anno precedente, con un aumento di 0,3 punti percentuali nella quota di mercato.

Questo successo è il risultato di una strategia di espansione ben strutturata che mira a posizionare Jeep come un brand globale, capace di soddisfare le diverse esigenze di mercati sempre più attenti alla sostenibilità. Eric Laforge, Responsabile del marchio Jeep per la regione Enlarged Europe, ha dichiarato: «Le nostre vendite in Europa dimostrano che Jeep è un marchio globale capace di coniugare tradizione e innovazione. L’accoglienza positiva riservata a Jeep Avenger ne è la prova più tangibile».

Jeep Avenger vendite 2024: l’elemento chiave del successo elettrico

Il modello che più ha rappresentato questa nuova direzione per il marchio è senza dubbio la Jeep Avenger, il primo SUV completamente elettrico del brand. Questo modello ha registrato performance eccezionali in tutta Europa, posizionandosi tra i primi tre B-SUV elettrici in mercati chiave come Francia e Paesi Bassi. In Italia, l’Avenger ha dominato il mercato, diventando il SUV più venduto nei primi nove mesi dell’anno, considerando tutte le motorizzazioni.

La Jeep Avenger si distingue per la capacità di coniugare le dimensioni compatte con l’inconfondibile DNA Jeep. Il suo successo è attribuibile non solo alla motorizzazione elettrica, ma anche alla gamma diversificata, che include versioni con motori a benzina e ibridi, per rispondere alle diverse esigenze del pubblico. Con l’arrivo della versione 4xe a trazione integrale, Jeep completerà l’offerta, garantendo così la massima libertà di scelta, uno dei valori fondanti del brand.

Flotte aziendali e accordi con enti pubblici: un valore aggiunto

La Jeep Avenger non ha conquistato solo il cuore dei privati, ma anche quello delle aziende e delle istituzioni pubbliche. Grandi società come Ernst & Young, Stedin e Orange hanno scelto il SUV elettrico per rinnovare le loro flotte aziendali, apprezzando l’equilibrio tra sostenibilità e prestazioni. In Italia, anche le istituzioni pubbliche hanno optato per la Jeep Avenger: enti come i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno acquistato oltre 1.200 unità per i propri parchi veicoli, un segnale chiaro della fiducia riposta nel modello.

Il futuro di Jeep: innovazione e sostenibilità

L’impegno di Jeep per un futuro sostenibile è evidente. Il successo dell’Avenger rappresenta un passo importante verso la transizione del marchio verso una gamma sempre più green. L’obiettivo di Jeep è quello di ampliare l’offerta di veicoli elettrici e ibridi per rispondere alle normative ambientali sempre più stringenti, mantenendo però intatte le prestazioni off-road che hanno reso famoso il brand in tutto il mondo.

Eric Laforge ha aggiunto: «La Jeep Avenger è solo l’inizio di un percorso verso una gamma interamente elettrificata. L’impegno verso la sostenibilità non è più una scelta, ma una necessità, e noi vogliamo essere in prima linea in questa trasformazione».

Conclusioni: Jeep verso nuovi traguardi

Con oltre 100.000 unità vendute nel 2024 e una crescita significativa in tutta Europa, Jeep si conferma come uno dei marchi leader nel settore automobilistico. La Jeep Avenger, con il suo mix di sostenibilità e performance, è il simbolo del nuovo corso del brand, orientato verso un futuro sempre più green. La sfida ora è mantenere questi standard e continuare a innovare, offrendo veicoli che sappiano coniugare la tradizione Jeep con le esigenze del futuro.

ForumAutoMotive 2024: auto cinesi e Green Deal al centro del dibattito sulla mobilità europea

Il 28 ottobre a Milano, esperti e politici si confrontano sulle nuove sfide del settore automotive tra innovazione, sostenibilità e concorrenza globale

Milano si prepara ad accogliere l’edizione 2024 di ForumAutoMotive, evento chiave per il dibattito sulla mobilità sostenibile e il futuro del settore automotive in Europa. L’appuntamento, che si terrà il 28 ottobre presso l’Enterprise Hotel, si concentrerà su due temi fondamentali: l’espansione delle auto cinesi nel mercato europeo e l’evoluzione del Green Deal.

L’evento, promosso da Pierluigi Bonora, fondatore del movimento di opinione #FORUMAutoMotive, riunirà esperti, rappresentanti istituzionali e figure di spicco del mondo imprenditoriale per discutere delle nuove prospettive della mobilità europea, con particolare attenzione alle sfide economiche, ambientali e tecnologiche.

L’impatto delle auto cinesi sul mercato europeo

Uno dei temi centrali del Forum sarà la crescente presenza delle auto cinesi sul mercato europeo, un fenomeno che sta trasformando il panorama automobilistico globale. Con il talk “Cinesi d’Italia, cinesi in Italia”, l’evento si propone di analizzare le conseguenze economiche e industriali dell’arrivo dei costruttori cinesi in Europa.

Pierluigi Bonora, promotore dell’evento, spiega: «L’auto cinese non è più un’ipotesi lontana: è una realtà che si sta consolidando in tutta Europa, non solo nel segmento delle auto elettriche, ma anche in quello delle auto tradizionali». L’evento darà voce a esperti del settore, concessionari e importatori che discuteranno le opportunità e le criticità legate alla presenza delle auto cinesi, con un focus sulle nuove dinamiche occupazionali e industriali che potrebbero emergere.

La partecipazione diretta delle case automobilistiche cinesi in Europa, infatti, non riguarda solo la vendita, ma anche la produzione locale, creando posti di lavoro e nuove opportunità economiche in tutto il continente.

Green Deal: nuove prospettive e neutralità tecnologica

Un altro tema di grande rilievo sarà l’evoluzione del Green Deal europeo. Il secondo talk, intitolato “Green Deal atto secondo: dal tutto elettrico alla neutralità tecnologica”, affronterà le implicazioni del piano europeo per la decarbonizzazione del settore automobilistico e le sfide che l’industria dovrà affrontare nei prossimi anni.

Con l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni di gas serra entro il 2040, il Green Deal rappresenta una delle sfide più complesse per il settore automotive. Il dibattito si concentrerà sulla neutralità tecnologica, un concetto che promuove l’integrazione di diverse soluzioni, come l’elettrico, l’idrogeno e i biocarburanti, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

A discutere di questo tema saranno Camillo Piazza, presidente di Class Onlus, e Andrea Taschini, manager del settore automotive, moderati dal giornalista Umberto Zapelloni. «Il Green Deal è cruciale per il futuro della mobilità, ma deve essere flessibile. Non possiamo puntare solo su una tecnologia, bisogna essere aperti a tutte le innovazioni disponibili», afferma Taschini.

Gli interventi istituzionali: focus su economia e ambiente

L’evento vedrà anche la partecipazione di importanti esponenti istituzionali, tra cui il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che interverrà nella mattinata per discutere delle sfide e delle opportunità legate all’industria automobilistica nazionale.

Nel pomeriggio, sarà la volta di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che interverrà in collegamento streaming per analizzare le politiche italiane in materia di sostenibilità ambientale e sicurezza energetica, con particolare attenzione alle ricadute sul settore automotive. Il suo intervento sarà seguito da una presentazione di Dario Duse, co-responsabile del Team Automotive EMEA di AlixPartners, che fornirà una panoramica aggiornata del mercato automobilistico italiano ed europeo.

Automotive Eurotribuna Politica: un confronto tra politica e industria

Un momento di particolare rilevanza sarà la terza edizione dell’Automotive Eurotribuna Politica, una sessione di confronto tra europarlamentari italiani e rappresentanti della filiera automobilistica europea. Moderato da Pierluigi Bonora, il dibattito vedrà la partecipazione di figure politiche di spicco come Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia), Massimiliano Salini (Forza Italia), Pierfrancesco Maran (PD), Benedetta Scuderi (Alleanza Verdi e Sinistra) e Isabella Tovaglieri (Lega).

Il confronto si concentrerà sulle normative europee in tema di mobilità sostenibile e neutralità tecnologica, con un focus sulle strategie che l’industria automobilistica europea dovrà adottare per affrontare le sfide future. «La Commissione UE deve mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale, garantendo un approccio equilibrato che non penalizzi l’industria europea», sottolinea Bonora.

Una visione pragmatica per il futuro dell’automotive

Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive, ha ribadito l’importanza di un approccio pragmatico e realistico per affrontare le trasformazioni del settore: «La visione ideologica che ha caratterizzato il precedente Green Deal rischia di danneggiare gravemente l’industria europea. Dobbiamo essere più flessibili e aperti a soluzioni tecnologiche alternative, non solo elettriche».

Il Forum rappresenta un’opportunità unica per discutere in modo approfondito le trasformazioni in atto e le opportunità che potrebbero emergere, soprattutto in un contesto economico segnato dalla competizione globale, in particolare con la Cina.