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Le Autostrade del Mare: la rivoluzione verde del Mediterraneo

Come il trasporto marittimo sostenibile sta salvaguardando l’ecosistema e ridisegnando il futuro della logistica europea

Nel cuore del Mediterraneo si sta compiendo una rivoluzione silenziosa ma potente. Mentre le autostrade terrestri d’Europa soffrono sotto il peso di milioni di TIR, le “Autostrade del Mare” stanno dimostrando che esiste un’alternativa concreta, efficiente e soprattutto sostenibile per il trasporto delle merci. Non si tratta solo di numeri economici o di efficienza logistica: questa trasformazione sta portando benefici tangibili all’ecosistema marino del Mediterraneo, uno dei bacini più preziosi e minacciati del pianeta.

I numeri di una trasformazione epocale

I dati del 2023 parlano chiaro: le Autostrade del Mare hanno trasportato 69 milioni di tonnellate di merci, eliminando circa 2,6 milioni di camion dalle strade europee. Il risultato? Una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 2,9 milioni di tonnellate, equivalente all’impatto ambientale annuale di una città di oltre un milione di abitanti.

Le cifre diventano ancora più impressionanti se si analizza l’impatto economico e ambientale complessivo. La riduzione delle esternalità ambientali negative ha generato un beneficio stimato in 2,2 miliardi di euro per la collettività. Dal 2008 a oggi, il settore ha registrato un incremento di quasi il 20% in termini di collegamenti, mentre la capacità di trasporto in metri lineari è pressoché raddoppiata.

Ma il vero valore di questa rivoluzione non si misura solo in tonnellate o in euro: si misura nella salute rinnovata del nostro mare.

L’ecosistema Mediterraneo: un patrimonio da proteggere

Il Mar Mediterraneo rappresenta solo l’1% della superficie totale degli oceani mondiali, eppure ospita quasi il 30% del traffico marittimo globale. Questo squilibrio ha da sempre messo a dura prova un ecosistema che, sebbene rappresenti uno dei principali hotspot di biodiversità marina e costiera del pianeta, è anche uno dei più vulnerabili.

Le minacce per gli ecosistemi marini mediterranei sono molteplici: inquinamento atmosferico e acustico, introduzione di specie invasive, sversamenti di sostanze tossiche, pressione sugli habitat costieri. Attraverso il Mediterraneo transitano ogni anno circa 400 milioni di tonnellate di idrocarburi, con rischi elevatissimi in caso di incidenti. In questo contesto fragile, ogni iniziativa che riduce la pressione antropica sull’ambiente marino assume un valore inestimabile.

Le Autostrade del Mare non solo alleggeriscono il carico del traffico stradale, ma contribuiscono attivamente alla tutela della biodiversità marina. Uno studio di Price Waterhouse ha evidenziato che, in termini di esternalità ambientali, il costo dell’inquinamento prodotto dal trasporto su strada è di 4,91 euro per mille tonnellate/chilometro, contro 1,81 euro per il trasporto marittimo sulla stessa distanza. Per quanto riguarda le emissioni di gas serra, il divario è ancora più marcato: 5,32 euro contro 1,51 euro.

La nuova generazione di navi: tecnologia al servizio dell’ambiente

La vera rivoluzione delle Autostrade del Mare si sta realizzando grazie all’introduzione di navi di ultima generazione, progettate secondo criteri di sostenibilità ambientale senza precedenti. Questi giganti del mare rappresentano il perfetto connubio tra capacità di carico, efficienza operativa e rispetto dell’ecosistema.

Un esempio emblematico è rappresentato dalla flotta Grimaldi Green 5th Generation (GG5G), le cui 14 unità ro-ro ibride hanno un valore complessivo di oltre un miliardo di dollari. Queste navi, tra cui la Eco Napoli consegnata nel marzo 2025, sono lunghe 238 metri e possono trasportare 7.800 metri lineari di merci rotabili, pari a circa 500 trailer e 180 automobili. La loro capacità di carico è doppia rispetto alla generazione precedente, ma il consumo di carburante rimane invariato, dimezzando così le emissioni di CO2 per unità trasportata.

L’innovazione tecnologica di queste navi è impressionante:

Motori di ultima generazione controllati elettronicamente che ottimizzano i consumi in tempo reale.

Impianti di depurazione dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni di zolfo e particolato, riducendo drasticamente l’inquinamento atmosferico che danneggia gli ecosistemi marini.

Sistema “Zero Emission in Port”: durante la sosta in banchina, le navi utilizzano energia elettrica immagazzinata in mega batterie al litio da 5 MWh, che si ricaricano durante la navigazione grazie a shaft generator e a 350 m² di pannelli solari. Questo significa che nei porti, ecosistemi particolarmente sensibili, le emissioni vengono completamente azzerate.

Tecnologie avanzate di efficientamento: sistema di lubrificazione ad aria, eliche ottimizzate, recupero del calore residuo, vernici siliconiche in carena che riducono l’attrito e quindi i consumi.

Anche altri operatori stanno seguendo questa strada virtuosa. GNV sta introducendo navi alimentate a GNL (Gas Naturale Liquefatto) che garantiscono una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 50% rispetto alle navi di precedente generazione. Le nuove unità GNV Virgo e GNV Aurora, in arrivo entro la fine del 2025, e le quattro navi aggiuntive previste entro il 2030, saranno tra le più grandi e capienti del Mediterraneo, con una stazza lorda di circa 71.300 tonnellate.

Il futuro si presenta ancora più promettente: il Gruppo Grimaldi ha ordinato nove nuove navi ro-pax, per un valore di 1,5 miliardi di dollari, tutte equipaggiate con motori che possono essere alimentati a metanolo. Queste unità, in consegna tra il 2028 e il 2030, rappresenteranno le prime navi nel Mediterraneo progettate per raggiungere l’obiettivo “Net Zero Emission”, combinando capacità di trasporto, design innovativo, comfort di bordo e sostenibilità ambientale in un equilibrio perfetto.

I benefici concreti per l’ecosistema marino

L’impatto positivo di queste tecnologie sull’ecosistema mediterraneo è misurabile e significativo:

Riduzione dell’inquinamento atmosferico: Le moderne navi abbattono drasticamente le emissioni di ossidi di zolfo (SOx) e ossidi di azoto (NOx), sostanze che contribuiscono alle piogge acide e danneggiano sia gli ecosistemi marini che costieri. Il GNL, in particolare, elimina quasi completamente le emissioni di questi inquinanti e riduce le emissioni di CO2 fino al 20%.

Minore inquinamento acustico: Le nuove tecnologie di propulsione e i motori ottimizzati riducono significativamente il rumore subacqueo, un problema spesso sottovalutato ma estremamente dannoso per la fauna marina. L’inquinamento acustico disturba la comunicazione dei cetacei, altera i comportamenti riproduttivi di molte specie e può causare stress cronico negli organismi marini. Si stima che, tra il 2014 e il 2019, l’energia sonora sottomarina totale irradiata nelle acque dell’UE sia più che raddoppiata, rendendo fondamentale l’adozione di tecnologie più silenziose.

Protezione della qualità dell’aria nei porti: Il sistema “Zero Emission in Port” garantisce che durante la sosta in banchina non vengano rilasciate emissioni nocive, proteggendo non solo gli ecosistemi portuali ma anche la salute delle comunità costiere. I porti, con le loro acque meno profonde e meno ricambiate, sono ambienti particolarmente vulnerabili all’accumulo di inquinanti.

Riduzione del rischio di incidenti: Navi moderne e tecnologicamente avanzate sono più sicure, riducendo il rischio di sversamenti di carburante o altre sostanze pericolose che potrebbero devastare l’ecosistema marino. La flotta italiana, tra le più rinnovate tecnologicamente al mondo, rappresenta una garanzia in termini di sicurezza della navigazione e tutela ambientale.

Minore pressione sulle infrastrutture costiere: Spostando il traffico dalla strada al mare, si riduce la necessità di espandere le infrastrutture autostradali costiere, proteggendo così gli habitat terrestri costieri che spesso rappresentano aree di grande valore ecologico.

Il supporto istituzionale: Marebonus e politiche di incentivazione

L’Italia ha compreso l’importanza strategica delle Autostrade del Mare, non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale. Il Marebonus, incentivo governativo introdotto nel 2017 e confermato fino al 2026, ha stimolato investimenti per oltre 538 milioni di euro in nuovi servizi e nell’upgrading di quelli esistenti, con un effetto leva di 4,56. Grazie a questo strumento, si stima che vengano sottratti annualmente 190.000 veicoli pesanti dalle strade.

Gli stanziamenti Marebonus del 2023 hanno permesso di ridurre il traffico stradale di 2,6 milioni di TIR, con una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 2,9 milioni di tonnellate. Questo rappresenta non solo un successo economico, ma soprattutto un investimento concreto nella salute del nostro ecosistema marino.

L’incentivo si inserisce in un quadro più ampio di politiche europee e internazionali volte alla protezione dell’ambiente marino. La Convenzione di Barcellona, la Direttiva Quadro sulla Strategia Marina (2008/56/CE) e la Pianificazione dello Spazio Marittimo sono tutti strumenti che puntano a garantire una corretta gestione dell’ecosistema marino e uno sviluppo economico e sociale sostenibile.

L’approccio ecosistemico: oltre le emissioni

La tutela dell’ecosistema mediterraneo richiede un approccio olistico che vada oltre la semplice riduzione delle emissioni. Il concetto di “approccio ecosistemico”, promosso dal WWF e da altre organizzazioni ambientalisti, prevede di considerare lo spazio marittimo nella sua interezza, come un sistema integrato che fornisce una varietà di usi e servizi, inclusa la protezione ambientale.

Le Autostrade del Mare si inseriscono perfettamente in questa visione. Non si limitano a ridurre l’inquinamento atmosferico, ma contribuiscono a:

Diminuire la pressione sugli habitat costieri, riducendo la necessità di nuove infrastrutture terrestri.

Supportare la creazione di aree marine protette, liberando risorse economiche che possono essere investite nella conservazione.

Favorire la resilienza climatica del Mediterraneo, riducendo le emissioni di gas serra che accelerano i cambiamenti climatici e i loro impatti sugli ecosistemi marini.

Promuovere una cultura della sostenibilità nel settore della logistica, stimolando l’innovazione tecnologica e l’adozione di pratiche virtuose.

Il Mar Mediterraneo, pur essendo uno dei maggiori hotspot mondiali di biodiversità marina e costiera, è gravemente impattato da decenni di sfruttamento intensivo. Solo attraverso una pianificazione dello spazio marittimo basata sull’approccio ecosistemico, che coinvolga tutti i portatori di interesse dei settori marittimi (pesca, energie rinnovabili offshore, turismo, trasporto marittimo, acquacoltura), sarà possibile conservare la biodiversità marina e garantire la resilienza del Mediterraneo alla luce degli impatti dei cambiamenti climatici.

Il ruolo dell’imprenditoria marittima illuminata

La transizione verso un trasporto marittimo veramente sostenibile non sarebbe possibile senza l’impegno di un’imprenditoria marittima illuminata, che ha scelto di investire massicciamente nell’innovazione tecnologica e nella riduzione dell’impatto ambientale, anche quando questo comportava costi significativi.

Aziende come il Gruppo Grimaldi, GNV (parte del gruppo MSC) e molte altre compagnie italiane ed europee hanno dimostrato che sostenibilità economica e ambientale non solo possono coesistere, ma sono anzi elementi sinergici. Le navi di nuova generazione non sono solo più ecologiche, ma anche più efficienti, più sicure e più competitive sul mercato.

Questo approccio visionario sta creando un circolo virtuoso: gli investimenti in tecnologie green migliorano l’immagine delle compagnie, attraggono clienti sempre più sensibili alle tematiche ambientali, stimolano ulteriori innovazioni e, soprattutto, contribuiscono concretamente alla protezione dell’ecosistema marino da cui dipende la stessa sostenibilità a lungo termine del settore.

L’Italia, prima al mondo per flotte di navi ferry e Ro-Ro Pax con oltre 250 unità per più di 5 milioni di tonnellate di stazza, e seconda in Europa per traffico merci RO-RO, si sta affermando come leader nella navigazione sostenibile. La flotta italiana possiede una delle flottes più rinnovate e tecnologicamente avanzate al mondo, garanzia di sicurezza della navigazione e di tutela dell’ecosistema marino.

Le sfide future e le opportunità

Nonostante i progressi impressionanti, il cammino verso un trasporto marittimo completamente sostenibile è ancora lungo. Le sfide sono molteplici:

Transizione verso carburanti a zero emissioni: Il metanolo verde, il bio-GNL, l’idrogeno e l’ammoniaca rappresentano il futuro, ma richiedono investimenti in infrastrutture e tecnologie ancora in fase di sviluppo.

Elettrificazione delle banchine (Cold Ironing): È fondamentale accelerare l’elettrificazione dei porti per permettere alle navi di spegnere i motori durante la sosta, riducendo ulteriormente le emissioni nei delicati ecosistemi portuali.

Armonizzazione normativa: È necessario un quadro regolamentare europeo e internazionale coerente che favorisca gli investimenti in sostenibilità senza creare distorsioni competitive.

Monitoraggio e protezione della biodiversità: Serve un sistema integrato di monitoraggio dell’ecosistema marino per valutare l’efficacia delle misure adottate e intervenire tempestivamente dove necessario.

Ma le opportunità sono altrettanto significative. Il programma europeo Next Generation-EU sta finanziando progetti di trasformazione digitale e sostenibile della logistica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano prevede investimenti di oltre 450 milioni di euro tra Marebonus, Ferrobonus, incentivi per terminalisti e sconti sui pedaggi, con particolare attenzione alla logistica dell’ultimo miglio.

La richiesta di proposte “LogIN Business”, pubblicata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel luglio 2025, rappresenta un’ulteriore spinta verso la digitalizzazione e l’efficientamento del settore, creando le basi per una logistica ancora più sostenibile ed efficiente.

Verso un Mediterraneo blu

Il Mediterraneo che ci racconta questa storia non è solo un mare di merci e commerci. È un ecosistema vivente, ricco di biodiversità, che da millenni sostenta le civiltà che si affacciano sulle sue rive. È il mare dei cetacei che solcano le sue acque, dei branchi di tonni e pesci spada, delle praterie di posidonia che ossigenano le sue profondità, dei coralli che colorano i suoi fondali.

Le Autostrade del Mare rappresentano la dimostrazione concreta che è possibile coniugare sviluppo economico e tutela ambientale, che la tecnologia può essere al servizio della natura, che l’imprenditoria può essere illuminata e lungimirante. Ogni TIR che viene imbarcato su una nave moderna invece di percorrere centinaia di chilometri su strada è un contributo alla salute del nostro pianeta. Ogni tonnellata di CO2 non emessa è un regalo alle generazioni future. Ogni decibel di rumore in meno nell’ambiente marino è una possibilità in più per le balene e i delfini di comunicare, riprodursi, sopravvivere.

La rivoluzione verde del Mediterraneo è iniziata, ed è una rivoluzione silenziosa ma inarrestabile. Sta nelle stive delle navi eco-friendly che solcano il Mare Nostrum, nei motori a basse emissioni che ronzano nei porti, nelle batterie al litio che si ricaricano al sole del Mediterraneo. Sta nella visione di imprenditori che hanno scelto di investire nel futuro, nelle politiche di governi che hanno compreso l’urgenza della transizione ecologica, nella consapevolezza crescente di cittadini che chiedono un trasporto più sostenibile.

Il Mediterraneo che vogliamo lasciare ai nostri figli non può essere solo una rotta commerciale. Deve essere un ecosistema sano, ricco di vita, resiliente ai cambiamenti climatici. Le Autostrade del Mare ci stanno portando esattamente in questa direzione: verso un futuro in cui il mare non è solo una via di comunicazione, ma un patrimonio da proteggere con ogni mezzo a nostra disposizione.

La strada è tracciata, le navi sono in rotta. Il futuro del Mediterraneo è un futuro blu, sostenibile, tecnologico. Un futuro in cui economia ed ecologia navigano finalmente nella stessa direzione.

Fonti consultate:

  • Confitarma – Dati sul trasporto marittimo 2023-2025
  • RAM S.p.A. – Rapporti sulle Autostrade del Mare
  • Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
  • Agenzia Europea dell’Ambiente – European Maritime Transport Environmental Report 2021
  • Gruppo Grimaldi – Comunicati stampa e report aziendali
  • GNV – Comunicazioni corporate
  • WWF Italia – Rapporti sulla biodiversità marina del Mediterraneo
  • Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Strategia Marina
  • Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo

Italiani in viaggio: mercato senza slancio, è il turismo organizzato a fare da traino

Un cambio di paradigma per il settore turistico italiano

L’ultimo report dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano – presentato in anteprima a TTG Travel Experience – getta una luce nuova sul panorama del turismo italiano: se il mercato complessivo appare stagnante, è il segmento del turismo organizzato a crescere con vigore, delineando traiettorie potenzialmente decisive per il futuro del comparto.

Il contesto: numeri e dinamiche macro

Secondo i dati più recenti, il valore complessivo del settore hospitality si attesta sui 38,2 miliardi di euro, senza scostamenti significativi rispetto al 2024. L’e-commerce, che permea sale, camere e prenotazioni, rappresenta oggi il 57 % del fatturato totale. Il comparto trasporti pesa 27,6 miliardi, con un +5 % annuo (ben al di sotto del +10 % registrato l’anno precedente). Il canale digitale si conferma l’asse portante del settore: 70 % delle vendite transitano online, e l’85 % di queste avviene in modalità diretta B2C.

Un dato inedito: per la prima volta la ricerca include una stima quantitativa del turismo organizzato (tour operator, agenzie di viaggio – escluse TMC –, crociere), che si colloca tra i 6,2 e i 6,5 miliardi di euro. Il segmento del tour operating (escludendo le crociere) mette a segno un +7 %, mentre le agenzie tradizionali crescono del +4 %, escludendo quelle specializzate nel business travel.

Strategie per rendere più accessibile il turismo organizzato

Durante la tavola rotonda che ha accompagnato la presentazione della ricerca, Domenico Pellegrino (AD del Gruppo Bluvacanze) ha indicato quattro ambiti d’intervento per migliorare l’accessibilità del turismo organizzato:

  1. Efficienza di filiera Operatori integrati (come Bluvacanze in sinergia con MSC Cruises) possono sfruttare potere d’acquisto e logiche di scala per trasferire valore sotto forma di prezzi più competitivi.
  2. Personalizzazione dell’offerta Non serve puntare su pacchetti “low cost” generici: con tecnologie di dynamic packaging è possibile costruire viaggi su misura, riducendo margini inutili e aumentando la percezione di valore da parte del cliente.
  3. Innovazione nei canali e nella distribuzione Un approccio omnicanale (agenzie fisiche + piattaforme digitali + assistenza continua) aiuta a superare le barriere di fiducia e incertezza che possono frenare la domanda.
  4. Incentivi e politiche di sostegno Proposte come la detraibilità fiscale delle spese turistiche – assimilabili a quella medica – potrebbero elevare il turismo organizzato a bene d’interesse pubblico.

Ad essi si aggiungono tre direttrici indispensabili per la solidità futura del settore:

  • Digitalizzazione avanzata, non solo AI, ma infrastrutture e dati integrati.
  • Formazione e sviluppo delle competenze, per accompagnare il cliente nella scelta e durante il viaggio.
  • Collaborazione nella filiera: reti, partnership e integrazione tra operatori servono a ridurre la frammentazione, attraverso economie di scala e marketing condiviso.

Verso il futuro: rischi e opportunità

La fotografia che emerge indica un’industria in fase di transizione. Il mercato nel suo insieme appare “stagnante”, ma al suo interno l’elemento più dinamico è il turismo organizzato, che sembra in grado di ridare slancio al sistema. Benché l’ospitalità non manifesti crescite eccezionali e i trasporti mostrino segni di rallentamento rispetto agli anni del post-pandemia, la “coda lunga” delle esperienze organizzate può rappresentare una leva strategica.

Se gli operatori sapranno coniugare integrità della filiera con innovazione, personalizzazione ed accessibilità, il turismo organizzato potrà diventare il punto di equilibrio tra le esigenze del mercato e la redditività per le imprese.

Da Roma a Milano: Azerbaijan rafforza i legami con l’industria turistica italiana

L’Azerbaijan Tourism Board (ATB) ha concluso con successo il suo roadshow italiano, svoltosi il 1 e 2 ottobre tra Roma e Milano, coinvolgendo operatori turistici, media e istituzioni del nostro paese. L’iniziativa, realizzata insieme a cinque partner commerciali — tra cui la compagnia di bandiera Azerbaijan Airlines (AZAL) — ha avuto l’obiettivo di promuovere l’offerta turistica dell’Azerbaijan e di consolidare relazioni con il mercato italiano.

Durante il roadshow, circa 80 rappresentanti italiani del turismo e dei media hanno avuto l’opportunità di incontrare direttamente operatori azeri: hotel, DMC e responsabili del turismo regionale. A Roma l’evento ha visto la partecipazione di figure di rilievo quali Fuad Nagiyev, Presidente della State Tourism Agency dell’Azerbaijan, Florian Sengstschmid, CEO di ATB, e il diplomatico Ilgar Mukhtarov, Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaijan presso la Santa Sede. A Milano, l’interesse è stato confermato da numerosi incontri B2B con professionisti del settore e giornalisti.

La voce dell’Azerbaijan: un legame sempre più forte con l’Italia

«Siamo lieti di riconnetterci con i nostri partner commerciali, i professionisti del turismo e i rappresentanti dei media durante questo roadshow», ha dichiarato Sengstschmid. «Questa iniziativa rafforza i nostri legami con l’industria turistica italiana e offre un’introduzione diretta all’ampia varietà di esperienze disponibili in Azerbaijan: dalla scoperta culturale alle immersioni nella natura, fino a percorsi esclusivi di benessere».

Il programma delle due tappe ha incluso presentazioni sull’evoluzione del settore alberghiero in Azerbaijan, progetti relativi al turismo della salute e del benessere, opportunità nel turismo culturale e d’avventura. Ogni sede ha ospitato sessioni B2B e momenti di networking per favorire il dialogo one-to-one tra operatori italiani e azeri. Le serate si sono chiuse con concerti dal repertorio azero, tra cui l’esibizione del celebre pianista Isfar Sarabski.

Una strategia per il futuro: più presenza e più sinergie

Questa operazione risponde alla strategia di ATB di rafforzare la presenza dell’Azerbaijan in Italia attraverso workshop, viaggi studio (fam trip) e partecipazioni a fiere internazionali a partire dal 2026.

Viaggiare in Azerbaijan: semplicità e accessibilità

Sul fronte logistico, l’Azerbaijan è ben collegato all’Italia: AZAL opera voli diretti da Milano a Baku  . Inoltre, secondo fonti del settore, WizzAir offre voli diretti da Roma a Baku fino a quattro volte a settimana.  

I cittadini italiani possono richiedere un e-visa tramite il portale gareometrico almeno tre giorni prima dell’arrivo; in alternativa, è disponibile una procedura di visto urgente (3–5 ore). Il visto, valido per 90 giorni, consente un soggiorno massimo consecutivo di 30 giorni.

Gli effetti di maggiore accessibilità si riflettono già nei numeri: tra gennaio e agosto 2025, i visitatori italiani in Azerbaijan sono aumentati del 13 % rispetto allo stesso periodo del 2024.

Come organizzare un viaggio low cost: consigli pratici per risparmiare

Organizzare un viaggio low cost non significa rinunciare al comfort o alle esperienze, ma saper pianificare in modo intelligente. Grazie a qualche strategia e a un po’ di flessibilità, è possibile vivere vacanze memorabili senza spendere una fortuna. Scopriamo insieme come organizzare un viaggio low cost in modo efficace e senza stress.

viaggi low cost

Viaggio low cost: scegli la destinazione giusta

La prima regola per un viaggio low cost è scegliere la meta in base al budget. Opta per località meno turistiche o paesi dove il costo della vita è più basso. Cerca anche destinazioni raggiungibili con voli low cost o in treno, evitando i periodi di alta stagione per trovare prezzi migliori.

Dove dormire risparmiando: alloggi economici e alternativi

Per contenere i costi, scegli soluzioni di alloggio economiche come ostelli, B&B o appartamenti in affitto tramite piattaforme come Airbnb. Se sei un viaggiatore avventuroso, considera il couchsurfing o il campeggio, opzioni ideali per chi vuole abbattere le spese senza rinunciare alla socialità.

Mangiare bene senza spendere troppo

Durante un viaggio low cost, il cibo può diventare una voce importante nel budget. Per risparmiare, evita i ristoranti turistici e prova i mercati locali o i food truck. Preparare qualche pasto da solo, se l’alloggio lo consente, è un altro modo per tagliare le spese.

Muoversi in modo economico

Utilizza i mezzi pubblici o noleggia biciclette per spostarti. In molte città è possibile acquistare pass giornalieri o settimanali molto convenienti. Per spostamenti più lunghi, prenota con anticipo autobus o treni low cost e confronta sempre le offerte.

Pianifica in anticipo, ma resta flessibile

Prenotare con largo anticipo è spesso la chiave per trovare voli e alloggi a prezzi convenienti. Tuttavia, essere flessibili sulle date può aiutarti a intercettare offerte last minute o sconti stagionali. Usa motori di ricerca specializzati e iscrivi agli alert per ricevere notifiche su promozioni.

Attività gratuite o a basso costo

Un viaggio low cost non significa rinunciare alle esperienze culturali e di svago. Molte città offrono musei gratuiti in determinati giorni, tour a piedi senza costi o eventi pubblici aperti. Informati prima di partire per sfruttare al massimo queste opportunità.

Consigli extra per risparmiare durante il viaggio

  • Evita il cambio valuta agli aeroporti, spesso poco favorevole.
  • Porta con te una bottiglia d’acqua riutilizzabile per evitare acquisti frequenti.
  • Usa app per trovare sconti su ristoranti e attrazioni.
  • Viaggia leggero per evitare costi extra su bagagli.

Organizzare un viaggio low cost è possibile con un po’ di pianificazione e attenzione. Scegliendo con cura la destinazione, l’alloggio, e sfruttando i mezzi e le attività più economiche, puoi vivere esperienze indimenticabili senza spendere troppo. Ora che conosci i trucchi, non ti resta che partire!

Turismo fuori stagione : Settembre il mese d’oro per scoprire l’Italia

Perché il turismo fuori stagione è un’occasione da non perdere

Il turismo fuori stagione non è solo una scelta più economica. È un modo diverso di vivere il viaggio: più autentico, sostenibile e profondo.

Settembre è un mese speciale. Le città si svuotano, le spiagge respirano, le campagne si accendono di colori caldi. È il momento perfetto per viaggiare in Italia, lontano dalla frenesia dell’alta stagione.

L’Italia più vera si svela quando cala il silenzio

Quando il flusso estivo rallenta, l’Italia mostra un volto più intimo. Le strade dei borghi si svuotano di turisti, lasciando spazio alla quotidianità. Nei musei si entra senza fare code. I ristoranti tornano a occuparsi dei clienti con calma.

Viaggiare a settembre significa prendersi il tempo di ascoltare. Di guardare. Di respirare davvero i luoghi.

Clima ideale, prezzi più bassi

Settembre regala un clima mite, perfetto per visitare città d’arte, camminare in natura o rilassarsi in riva al mare. Il caldo è più gentile, le giornate ancora luminose.

Anche il portafoglio ringrazia. I prezzi di voli, hotel e attrazioni calano visibilmente rispetto ad agosto. E si trovano facilmente offerte last minute in località normalmente inaccessibili durante l’alta stagione.

Esperienze autentiche, senza stress

Nelle destinazioni più battute — da Venezia alla Costiera Amalfitana, da Firenze alle Cinque Terre — settembre è il momento in cui il turismo si fa umano.

Passeggiare in un centro storico senza ressa. Visitare una mostra in silenzio. Mangiare in una trattoria dove puoi chiacchierare con il cuoco. Sono queste le esperienze che rendono un viaggio memorabile.

Borghi, vendemmie, natura: settembre è ricco di eventi

Settembre è anche il mese della vendemmia, delle sagre di paese, dei festival culturali. Dalle Langhe all’Umbria, dalla Toscana alla Sicilia, ogni regione celebra i frutti della terra e le tradizioni locali.

borghi medievali si animano con fiere storiche, degustazioni e rievocazioni. È il momento perfetto per unire natura, cultura e gastronomia in un’unica esperienza di viaggio.

Viaggiare sostenibile: meno impatto, più valore

Scegliere di viaggiare fuori stagione è anche una scelta etica. Permette alle destinazioni di respirare, ai residenti di non sentirsi sopraffatti, alle attività locali di lavorare tutto l’anno.

Il turismo che si distribuisce meglio nel tempo è un turismo che rispetta i territori e li valorizza. Settembre è una risposta concreta alla necessità di rendere il viaggio più sostenibile.

Conclusione

Settembre non è solo la fine dell’estate. È l’inizio di un nuovo modo di viaggiare. Più lento, più consapevole, più intenso. L’Italia, in questa stagione d’oro, offre il meglio di sé. Basta saperla ascoltare.

Viaggiare in Italia a Settembre: Vacanze fuori stagione

Vacanze tra cultura, natura e colori d’autunno

Settembre in Italia è un mese di passaggio. L’estate sfuma lentamente, le folle si diradano, i colori cambiano. È il momento ideale per scoprire il Paese in una luce nuova. Meno caldo, più quiete. E una ricchezza di eventi culturali, panorami che si tingono d’oro, vendemmie, borghi che tornano ad animarsi con ritmi lenti.

In questo articolo ti portiamo in viaggio tra le migliori destinazioni italiane per settembre, alla scoperta di paesaggi autunnali e occasioni culturali imperdibili.

Toscana: la vendemmia nel Chianti

Tra le colline del Chianti, settembre è il mese della vendemmia. Le strade si popolano di trattori, l’aria sa di mosto, le cantine aprono le porte per degustazioni e tour guidati.

Greve in Chianti e Castellina offrono esperienze autentiche, dove si può partecipare alla raccolta dell’uva e cenare tra i filari. Un viaggio sensoriale nel cuore della tradizione enogastronomica italiana.

Piemonte: arte, borghi e tartufi

Il Piemonte accoglie l’autunno con colori intensi e profumi decisi. Le Langhe e il Roero si preparano alla stagione del tartufo, mentre le colline diventano una tavolozza di ocra e rosso.

Settembre è perfetto per visitare AlbaBarolo, e scoprire piccole mostre, palazzi storici e itinerari letterari. E se ami l’arte contemporanea, non perdere le esposizioni al Castello di Rivoli.

Sicilia: l’isola lenta e luminosa

Settembre è il momento perfetto per visitare la Sicilia senza l’afa estiva. Il mare è ancora caldo, ma le spiagge sono più silenziose. Le città d’arte si rivelano con maggiore autenticità.

NotoSiracusaRagusa Ibla, ogni pietra racconta storie barocche. E tra un tempio greco e un tramonto, ci si può perdere nei sapori dell’isola: granita, pistacchi, tonno, vini.

Umbria: festival e spiritualità

L’Umbria, con le sue vallate nebbiose e i borghi in collina, è una delle mete più poetiche per settembre. Ad Assisi, il clima è ideale per camminare tra sentieri francescani e basiliche. A Spoleto e Perugia, si alternano concerti, mostre e piccoli festival teatrali.

Da non perdere: la Festa della Cipolla a Cannara e le Cantine Aperte in vendemmia, per chi vuole vivere l’Umbria con tutti i sensi.

Trentino: foliage e laghi alpini

A settembre il Trentino inizia a cambiare volto. I boschi si accendono di giallo e arancio. I laghi di Molveno e Toveloffrono scenari da cartolina. È la stagione ideale per escursioni panoramiche, gite in bicicletta, picnic tra i pascoli.

Merano e Bolzano, si respira l’aria dei primi mercatini d’autunno. Tra speck, strudel e castagne, la montagna si mostra nella sua versione più accogliente.

Città d’arte: Roma, Firenze, Venezia

Per chi ama la cultura, settembre è il mese perfetto per visitare le grandi città d’arte. Meno code nei musei, eventi speciali, mostre temporanee.

  • Firenze, la Biennale Internazionale dell’Antiquariato anima Palazzo Corsini.
  • Roma, si passeggia tra le rovine dell’Impero e i quartieri creativi.
  • Venezia, la Biennale di Architettura chiude i battenti con eventi straordinari.

Perché scegliere l’Italia a settembre

  • Clima ideale: fresco ma ancora piacevole.
  • Meno turismo di massa: più spazio, più silenzio.
  • Eventi stagionali unici: vendemmie, sagre, festival culturali.
  • Prezzi più accessibili rispetto all’alta stagione.

Conclusione

Viaggiare in Italia a settembre significa vivere il Paese con occhi nuovi. È un momento di autenticità, in cui natura e cultura si fondono in un’esperienza profonda e memorabile. Che tu scelga il mare, la collina o la città, settembre ti regalerà qualcosa che le cartoline non raccontano: il tempo lento, il profumo dell’uva matura, la luce che cambia.

Wizz Air, un’estate di crescita e innovazione

Agosto si è chiuso con un susseguirsi di novità per Wizz Air, la compagnia aerea più ecosostenibile dell’area EMEA, che ha annunciato importanti traguardi e sviluppi sul fronte dell’espansione del network, della digitalizzazione e delle esperienze di viaggio dedicate ai propri passeggeri.

Nella rete internazionale di Wizz Air, l’Italia si conferma il mercato più importante per la compagnia sia per numero di passeggeri trasportati, sia per le opportunità di crescita legate alla connettività globale. 

Wizz Air continua infatti a rafforzare la propria presenza nella penisola attraverso nuovi collegamenti, ampliamento delle basi operative e investimenti mirati, consolidando così il ruolo strategico degli scali italiani nel panorama internazionale e rispondendo alla crescente domanda di mobilità turistica e lavorativa, con l’obiettivo di offrire un’esperienza di viaggio sempre più accessibile, efficiente e sostenibile.

Tra le principali novità legate all’espansione del network italiano, sono state lanciate nello scorso mese dalla compagnia una serie di nuove rotte dal Bel Paese verso tutta l’Europa:

  • Da Roma: tre nuove rotte verso Glasgow, Bordeaux e Brașov.
  • Da Milano: nuove connessioni con Alicante, Siviglia, Brașov, Cluj-Napoca e Glasgow.
  • Da Venezia: aggiunta di un terzo Airbus A321neo all’Aeroporto Marco Polo, una delle 5 basi italiane della compagnia, e lancio di sette nuove tratte per Bordeaux, Larnaca, Tallinn, Kutaisi, Londra Luton, Valencia e Tel Aviv.
  • Da Napoli: collegamento diretto con Craiova.
  • Da Torino: rotte per Sofia e Budapest.
  • Da Bergamo: nuovo volo per Sibiu.
  • Da Lamezia Terme: nuovo collegamento con Sofia.
  • Da Pescara: nuovo volo per Iași.
  • Da Bari: nuova rotta verso Skopje.

Ad aggiungersi alle tratte sopra citate, anche i nuovi collegamenti da Palermo, Napoli e Lamezia Terme verso Bratislava, la capitale della Slovacchia, dove Wizz Air ha aperto una nuova base – andando così ad ampliare le opportunità di viaggio e rafforzare la connettività tra l’Italia e l’Europa centrale.

A livello di innovazione invece, Wizz Air ha:

  • introdotto delle nuove tecnologie in cabina di pilotaggio, che rendono l’esperienza di volo più efficiente, sicura e confortevole, aumentando inoltre sicurezza, efficienza del carburante, puntualità e comfort dei passeggeri.
  • lanciato una nuova partnership con TravelFusion, importante aggregatore di contenuti di viaggio, che permetterà a un numero ancora maggiore di passeggeri di accedere facilmente alle tariffe competitive di Wizz Air e di pianificare i propri viaggi con modalità sempre più digitali e integrate.

Tutte queste novità si mostrano perfettamente in linea con il Customer First Compass, l’ampio piano strategico della compagnia da 14 miliardi di euro di investimenti previsti nei prossimi tre anni, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di volo dei passeggeri, espandere sempre più la rete con nuove rotte e innovare costantemente il servizio offerto.

Salvatore Gabriele Imperiale, Corporate Communications Manager di Wizz Air, ha affermato: “Il mese di agosto ha rappresentato un concentrato di novità e conferme del percorso di crescita che la compagnia sta portando avanti da inizio anno. Con nuove rotte, basi a Bratislava e Tuzla, partnership strategiche e l’introduzione di tecnologie all’avanguardia, stiamo rafforzando e ampliando la nostra presenza in Europa e, in particolare, in Italia – un mercato chiave e strategico per l’intero network internazionale della compagnia. Il nostro obiettivo rimane quello di rendere l’esperienza di viaggio dei passeggeri sempre più accessibile, innovativa e sostenibile, consolidando al contempo la centralità dell’Italia nella nostra rete globale. Let’s WIZZ!”

A chiudere un agosto ricco di novità, il ritorno di #LetsGetLostItaly, celebre concorso di Wizz Air per vincere un viaggio verso una destinazione sconosciuta. Giunti alla quarta edizione, dal 12 al 15 settembre, 30 fortunati passeggeri italiani, ciascuno accompagnato da una persona a scelta, voleranno verso una meta completamente segreta, senza alcun indizio fino all’atterraggio. L’iniziativa offre un’esperienza di viaggio unica, con tre giorni all’insegna di cultura, divertimento e avventura: un’occasione per vivere la magia del viaggio e l’emozione della sorpresa, simbolo dell’approccio innovativo e coinvolgente che la compagnia riserva ai suoi passeggeri.

Con oltre 240 rotte e 85 destinazioni in 32 PaesiWizz Air prosegue così il proprio percorso di crescita nel Bel Paese e in Europa, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la propria presenza nel continente e contribuire allo sviluppo della connettività internazionale, del turismo e delle economie locali.

Da gennaio a settembre 2025, la compagnia aerea ha operato quasi 63.000 voli da e verso l’Italia, trasportando oltre 13 milioni di passeggeri – con un aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2024 – e con un tasso di completamento del 99,8%. Anche le prestazioni operative hanno continuato a migliorare, con la puntualità delle partenze cresciuta di quasi il 17% rispetto al 2024 e una riduzione del 54,1% di voli cancellati.

Emirates porta il recruiting a Milano: open day per assistenti di volo

L’appuntamento del 1° settembre all’Hotel Cristoforo Colombo

Emirates, la compagnia aerea internazionale più grande e premiata al mondo, torna in Italia con una nuova tappa del suo piano di reclutamento globale. L’evento si svolgerà a Milano il 1° settembre, presso l’Hotel Cristoforo Colombo in Corso Buenos Aires, 3, e rappresenta un’occasione unica per chi sogna una carriera come assistente di volo all’interno di un brand simbolo del trasporto aereo.

La giornata si inserisce in una più ampia campagna mondiale che, solo nel 2024, ha visto Emirates organizzare oltre 460 open day in sei continenti, con l’obiettivo di incrementare il numero di membri dell’equipaggio del 25%. Attualmente, la compagnia conta 24.500 cabin crew, di cui più di 860 italiani, e punta ad assumere entro la fine del 2025 17.300 nuove figure in ben 350 posizioni diverse.

Perché Emirates investe sul personale in Italia

L’Italia è uno dei mercati chiave per la compagnia aerea con sede a Dubai, sia in termini di rotte servite che di interesse per i candidati. Emirates ha già organizzato diversi appuntamenti nel 2025 in città come Roma, Venezia, Cagliari, Napoli e Sorrento, e Milano rappresenta una tappa strategica per intercettare giovani professionisti e neolaureati.

Il momento è particolarmente favorevole: il network globale si sta ampliando, con l’arrivo dei nuovi Airbus A350 e Boeing 777-X, oltre al riammodernamento della flotta A380 con l’introduzione della Premium Economy, segno tangibile dell’evoluzione dell’esperienza di viaggio targata Emirates.

Requisiti richiesti ai candidati

La compagnia aerea è alla ricerca di persone con spiccate doti relazionali e una forte passione per il mondo dell’ospitalità. I requisiti principali per accedere al processo di selezione comprendono:

  • Età minima di 21 anni
  • Diploma di scuola superiore o equivalente
  • Almeno un anno di esperienza in ospitalità o customer service
  • Ottima conoscenza della lingua inglese (altre lingue rappresentano un plus)
  • Altezza minima 160 cm e capacità di raggiungere i 212 cm con le braccia alzate
  • Assenza di tatuaggi visibili con l’uniforme
  • Attitudine positiva, spirito di squadra e capacità di problem solving

Chi si presenterà all’open day di Milano potrà partecipare senza registrazione preventiva. Il percorso di selezione prevede una presentazione iniziale, attività di gruppo, test attitudinali e un colloquio finale. Ai candidati sarà chiesto di fornire documenti come CV in inglese, passaporto e certificati scolastici.

Formazione e opportunità di carriera

Uno degli aspetti che rende la carriera in Emirates particolarmente attrattiva è la formazione: tutti i nuovi membri dell’equipaggio partecipano a un corso intensivo di 7-8 settimane presso la struttura di addestramento all’avanguardia di Dubai.

Il programma fornisce competenze avanzate in ospitalità, sicurezza a bordo e gestione delle emergenze, elementi fondamentali per garantire l’eccellenza del servizio Emirates.

Oltre alla formazione iniziale, la compagnia offre programmi di crescita professionale e percorsi di specializzazione, favorendo la costruzione di una carriera solida e dinamica nel settore dell’aviazione internazionale.

Benefit e stile di vita a Dubai

Entrare a far parte di Emirates significa non solo lavorare per una delle compagnie aeree più prestigiose del mondo, ma anche trasferirsi in una delle città più cosmopolite e innovative del pianeta: Dubai.

Il pacchetto offerto ai membri dell’equipaggio include:

  • Stipendio netto esente da imposte
  • Alloggio fornito dalla compagnia
  • Trasporto gratuito da e per l’aeroporto
  • Copertura medica completa
  • Sconti esclusivi per shopping e attività ricreative a Dubai
  • Agevolazioni di viaggio per sé, la famiglia e gli amici in tutte le destinazioni Emirates

Il lavoro come assistente di volo consente inoltre di esplorare nuove culture, scoprire destinazioni uniche e sviluppare competenze personali e professionali in un ambiente internazionale.

Un marchio globale riconosciuto

Fondata nel 1985 con soli due aeromobili, Emirates è oggi la compagnia con la più grande flotta di Airbus A380 e Boeing 777. Negli ultimi anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti:

  • World Class Award 2024 per sicurezza, servizio e inclusione
  • Best Long-Haul Airline ai Telegraph Travel Awards 2025
  • Most Recommended Global Brand da YouGov 2025
  • Per il dodicesimo anno consecutivo, Best Airline Worldwide

Questi premi riflettono il costante impegno di Emirates verso standard elevati di qualità, innovazione e sostenibilità.

Milano come porta d’ingresso per una carriera internazionale

Per i giovani italiani che vogliono intraprendere un percorso professionale nel settore aereo, l’open day Emirates a Milano rappresenta una porta d’ingresso privilegiata verso una carriera internazionale.

«Emirates cerca candidati che abbiano la passione per l’hospitality e la voglia di crescere in un ambiente internazionale», spiegano dal team di recruiting. Un’opportunità unica per chi desidera unire lavoro e viaggi, entrando a far parte di un equipaggio multiculturale che rappresenta oltre 130 nazionalità.

Informazioni utili

  • Data: 1° settembre 2025
  • Luogo: Hotel Cristoforo Colombo, Corso Buenos Aires 3, Milano
  • Orario: dalle ore 9:00 (presentarsi puntuali)
  • Documenti richiesti: CV in inglese, passaporto valido, certificato scolastico

Per consultare il calendario completo degli open day e i dettagli sul processo di candidatura, è possibile visitare il sito ufficiale Emirates Careers – Cabin Crew.

AJet accelera l’espansione europea con nuove rotte e tariffe da 9 euro

La compagnia turca low-cost cresce in Europa e si consolida sotto l’ombrello di Turkish Airlines, raggiungendo 34 Paesi e 99 destinazioni.

Una nuova fase per AJet

La compagnia aerea low-cost AJet sta vivendo una fase di forte espansione nel mercato europeo. Dopo il rilancio del brand avvenuto nel 2024 sotto l’ombrello di Turkish Airlines, il vettore turco ha rapidamente esteso la sua rete a 34 Paesi e 99 destinazioni, collegando l’Europa con la Turchia e l’Asia attraverso un modello operativo agile e competitivo.

Il processo di trasformazione non si è limitato a un semplice cambio di nome: AJet ha introdotto un’esperienza di viaggio semplificata e digitale, pensata per i passeggeri attenti al prezzo e per le famiglie. Con una flotta di circa 100 aeromobili, la compagnia ha gestito la transizione senza interruzioni, trasferendo i dati dei clienti già in possesso di biglietti e consolidando una struttura operativa affidabile.

Crescita record e riconoscimenti internazionali

Dal suo rilancio, AJet ha trasportato oltre 33 milioni di passeggeri, diventando uno dei vettori in più rapida crescita del mercato europeo. La sua strategia di ampliamento della rete ha portato l’aggiunta di numerosi gateway europei e il rafforzamento delle connessioni interne alla Turchia.

Questa crescita è stata premiata con due riconoscimenti di rilievo:

  • APEX Four-Star Low-Cost Carrier (2024) per la qualità dell’esperienza dei passeggeri.
  • TCXA25 Accessibility Award (2025) per i progressi nell’accessibilità digitale e nei servizi inclusivi.

Questi premi testimoniano l’impegno della compagnia nel coniugare tariffe competitive con standard di servizio elevati, un aspetto sempre più rilevante in un settore dove l’esperienza del cliente è determinante.

Collegamenti tra Europa e Asia

La posizione geografica della Turchia rende AJet un player strategico nel collegare Europa e Asia. Il vettore offre un programma di voli in continua espansione, che mette in relazione capitali europee e città regionali con i principali hub turchi e con le mete di svago più richieste.

Per celebrare l’espansione della rete, la compagnia ha lanciato una campagna promozionale con biglietti a partire da 9 euro su rotte selezionate con origine in Europa, come Berlino, Vienna, Amsterdam e Londra. L’offerta, valida per prenotazioni effettuate dal 20 al 22 agosto 2025, ha evidenziato la volontà di AJet di rendere il viaggio aereo più accessibile e di rafforzare la propria presenza nel continente.

Un futuro orientato all’innovazione

Con un mix di tecnologia digitale, una rete in rapida crescita e una proposta low-cost competitiva, AJet si candida a diventare uno dei protagonisti del trasporto aereo europeo. Il legame con Turkish Airlines garantisce solidità, mentre l’approccio snello del brand permette di rispondere in maniera dinamica alle esigenze di un mercato sempre più esigente.

Come dichiarato dai vertici della compagnia, l’obiettivo è quello di «offrire un’esperienza di viaggio moderna, conveniente e inclusiva, senza rinunciare alla qualità e alla sicurezza».

Con il continuo rafforzamento delle rotte e il riconoscimento internazionale già ottenuto, AJet rappresenta oggi una delle realtà più interessanti nel panorama del trasporto aereo low-cost europeo.

Settembre 2025: tre Festival da non perdere in Italia

Tre eventi unici in tutta Italia per un settembre all’insegna di musica, teatro, connessione e filosofia. Ecco tutto ciò che devi sapere su:

  1. Metalitalia Festival a Trezzo sull’Adda (27–28 settembre)
  2. Imagine – Festival delle Connessioni Umane a Milano (2–6 settembre)
  3. Festivalfilosofia a Modena, Carpi e Sassuolo (19–21 settembre)

Metalitalia Festival – Live Club, Trezzo sull’Adda (27–28 settembre)

Cosa è?

Il più importante festival metal italiano, giunto alla dodicesima edizione, ospita band internazionali e italiane al Live Club di Trezzo sull’Adda (MI) 

Line‑up imperdibile

Sabato 27 settembre: DARK TRANQUILLITY (melodic death metal), SOEN (progressive), EQUILIBRIUM, IOTUNN, KANONENFIEBER e PERSEFONE. Oltre ai BEDSORE e la suggestiva performance dei MESSA
Domenica 28 settembre: STRATOVARIUS (power metal), RHAPSODY OF FIRE con show “Dawn of Victory” per il 25° anniversario, TWILIGHT FORCE, ELVENKING, VISION DIVINE (con Michele Luppi) e ANCIENT BARDS in esclusiva italiana 

Esperienze extra

Warm up party venerdì 26 presso il Bloom di Mezzago; metal market, meet & greet gratuiti, e area Metalitalia Ink dedicata ai tatuaggi e alla body art 

Biglietti

– Giornata singola: 49 € in prevendita (60 € in cassa)
– Abbonamento 2 giorni + warm up: 79 € in prevendita (90 € in cassa)
Disponibili su Vivaticket, Ticketone, TicketSMS, Mailticket e Ticketmaster 

Imagine – Festival delle Connessioni Umane, Milano (2–6 settembre)

Cos’è?

Terza edizione del festival ideato dal Teatro Carcano. Un evento culturale e inclusivo nella futuristica Piazza Adriano Olivetti, cuore del quartiere Symbiosis a Milano sud 

Cosa troverai

Spettacoli di prosa, performance, danza, musica, dj set, camminate sonore, laboratori e giochi narrativi. Tema centrale: la speranza e le relazioni umane 

Line‑up in breve

Eventi come Lella Costa con “Patria oh Patria”; il duo Tlon su speranza e futuro; Matthias Martelli con “Il suono delle pagine”; Rita Pelusio e Lello Cassinotti in “L’Inutile”; camminate sonore, caccia al tesoro e “balera di quartiere” con musica dal vivo 

Accesso

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Per i laboratori, camminate e caccia al tesoro è necessaria prenotazione a partire dal 4 agosto 

Festivalfilosofia – Modena, Carpi, Sassuolo (19–21 settembre)

Mission

Un rituale culturale di tre giorni dedicato al sapere e al pensiero critico, quest’anno incentrato su “Paideia”, il concetto greco di educazione integrale nella vita comunitaria 

Programma

Oltre 50 lezioni magistrali con filosofi, scrittori e intellettuali. A queste si affiancano spettacoli, mostre, concerti, laboratori, film, laboratori per famiglie e cene filosofiche nelle piazze delle tre città

Location & accesso

Gli interventi si tengono in piazza (es. Piazza Garibaldi a Sassuolo) e in teatri come il Teatro Carani. Tutti gli eventi sono gratuiti e ad accesso libero, fino a esaurimento posti