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Aixam-Mega sorprende a EICMA 2024: Minauto CHIC elettrica e nuovo motore Kubota

Innovazione e sostenibilità protagoniste al salone di Milano: Aixam-Mega amplia la gamma con il quadriciclo 100% elettrico e un motore diesel all’avanguardia.

Al centro della scena dell’EICMA 2024, Aixam-Mega, leader europeo nella produzione di minicar, ha presentato due grandi novità: la nuova Minauto CHIC 100% elettrica e il rivoluzionario motore bicilindrico diesel Kubota, sviluppato per rispondere alle più recenti normative ambientali europee. Questi lanci confermano l’impegno del marchio francese verso una mobilità urbana sempre più green e tecnologicamente avanzata.


Minauto CHIC: il futuro elettrico delle minicar

Tra i protagonisti dello stand Aixam-Mega spicca la nuova Minauto CHIC, un modello completamente elettrico pensato per un pubblico attento alla sostenibilità senza rinunciare al comfort.

Le caratteristiche principali:

  • Dotazioni di serie migliorate: include un display digitale TFT da 3,5”, illuminazione LED interna ed esterna, aletta parasole con specchietto lato passeggero e maniglie di appiglio per il comfort.
  • Design esclusivo: la livrea bicolore è disponibile in tre varianti – verde giada con dettagli neri, bianco con accenti rossi, e grigio titanio con inserti rossi – che uniscono eleganza e modernità.
  • Versatilità: ideale per chi cerca una minicar elettrica accessibile ma completa, la Minauto CHIC è perfetta per gli spostamenti quotidiani.

«Questo modello amplia la nostra gamma entry-level, rispondendo alle esigenze di un mercato in crescita e offrendo una soluzione accessibile, confortevole e sostenibile», ha spiegato Tom Faget, direttore generale Aixam-Mega Italia.


Motore Kubota: innovazione al servizio dell’efficienza

A completare le novità presentate, il nuovo motore diesel bicilindrico Kubota, progettato per rispettare i severi standard ambientali Euro 5+, in vigore dal 2025.

Caratteristiche del nuovo motore:

  • Riduzione delle emissioni: grazie a tecnologie all’avanguardia, il motore garantisce un impatto ambientale ridotto.
  • Autonomia eccezionale: oltre 350 km con un pieno di carburante.
  • Prestazioni elevate: abbinato a una trasmissione CVT, il motore offre una guida fluida e versatile, perfetta per affrontare pendenze o situazioni complesse.

Faget ha dichiarato: «Comfort, durata e sostenibilità sono al centro del nuovo motore Kubota, che rappresenta un ulteriore passo avanti verso una mobilità urbana rispettosa dell’ambiente».


Un leader europeo con una visione globale

Fondata nel 1983, Aixam-Mega si distingue come il primo produttore europeo di minicar e il pioniere nella produzione di veicoli 100% elettrici, introdotti per la prima volta nel 2008.

Grazie alla sua integrazione in Polaris Industries, leader mondiale nel settore powersports, Aixam-Mega beneficia di un know-how internazionale, con oltre 365.000 veicoli venduti e una rete di distribuzione globale che copre 26 Paesi europei.


Un’offerta che abbraccia tradizione e innovazione

Con la Minauto CHIC e il motore Kubota, Aixam-Mega dimostra come sia possibile coniugare tradizione e innovazione per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Questi modelli, presentati a EICMA 2024, rappresentano il futuro della mobilità sostenibile, offrendo ai clienti una gamma completa di opzioni che combinano tecnologia avanzata, design accattivante e rispetto per l’ambiente.


Il futuro della mobilità secondo Aixam-Mega

Aixam-Mega si conferma un punto di riferimento per la mobilità urbana, con una visione chiara: ampliare la produzione di veicoli elettrici senza abbandonare l’alternativa termica, per garantire massima libertà di scelta ai clienti.

«Siamo impegnati nel fornire soluzioni che rispettino l’ambiente, offrendo al tempo stesso un’esperienza di guida confortevole e sicura. Continueremo a investire in innovazione per mantenere il nostro ruolo di leader nella mobilità sostenibile», ha concluso Faget.


Informazioni utili

Per ulteriori dettagli sui nuovi modelli Aixam-Mega e sulla gamma completa, visita il sito ufficiale: Aixam–Mega.

Ultraviolette rivoluziona EICMA 2024 con la F77 MACH 2: la mobilità elettrica diventa accessibile

Ultraviolette svela la nuova F77 MACH 2 a un prezzo competitivo e introduce due concept innovativi, la F99 e la Concept X, mostrando la propria visione della mobilità elettrica futura.

In un evento ricco di novità all’EICMA 2024, Ultraviolette ha svelato il suo modello di punta, la F77 MACH 2, proposto a un prezzo promozionale di 9.990 euro. Un veicolo ad alte prestazioni, la F77 MACH 2 punta a diventare un punto di riferimento nel segmento delle moto elettriche per il mercato europeo, con la possibilità di utilizzo per chi possiede la patente A1 e A2.

L’evento ha visto anche la presentazione della moto da gara F99 e del futuristico Concept X, prototipi che sottolineano l’impegno di Ultraviolette nella continua innovazione e nelle alte prestazioni dei veicoli elettrici. La F77 MACH 2, grazie a prestazioni avanzate e un design aggressivo, è pronta a rispondere alle esigenze di una mobilità sostenibile e dinamica, accessibile a un pubblico sempre più ampio.

F77 MACH 2: prestazioni e innovazione a 9.990 euro

La F77 MACH 2 è stata pensata per attrarre una clientela giovane e orientata al futuro. Con 40,2 CV di potenza e 100 Nm di coppia, è capace di accelerare da 0 a 60 km/h in soli 2,8 secondi. Alimentata da una batteria da 10,3 kWh, garantisce prestazioni elevate unite a funzioni avanzate come la console intelligente e aggiornamenti OTA (over-the-air), consentendo al pilota un controllo ottimale del veicolo. Con una velocità massima di 155 km/h, la F77 MACH 2 è progettata per offrire un’esperienza di guida di livello superiore, grazie anche al design avanzato dei fari LED e alla postura di guida aggressiva.

Narayan Subramaniam, co-fondatore e CEO di Ultraviolette, ha dichiarato: «La F77 MACH 2 è il primo passo per portare le nostre innovazioni nel mondo della mobilità elettrica a un pubblico globale. Con EICMA 2024, ci impegniamo a mostrare una gamma di soluzioni che combinano design, tecnologia e prestazioni, puntando a rompere gli schemi».

La moto da gara F99: il DNA delle competizioni

La F99, una moto progettata specificamente per il mondo delle competizioni, rappresenta l’avanguardia della tecnologia dei veicoli elettrici. Con 90 kW di potenza, la F99 è in grado di raggiungere i 100 km/h in tre secondi e toccare una velocità massima di 265 km/h. Questo modello è dotato di alette attive e condotti di raffreddamento specifici per garantire un’efficienza ottimale, assicurando un’esperienza di guida eccezionale anche in condizioni estreme. Progettata con materiali innovativi e un’attenzione speciale all’aerodinamica, la F99 riflette l’impegno di Ultraviolette per una mobilità elettrica competitiva.

Concept X: la visione di un futuro senza compromessi

La Concept X rappresenta la filosofia di Ultraviolette per il futuro della mobilità, combinando forma e funzione per ridefinire i confini dell’esperienza motociclistica. Questo prototipo futuristico non solo integra le ultime tecnologie, ma incarna una visione senza compromessi, puntando a offrire un veicolo versatile che possa rispondere alle esigenze di mobilità urbana e sportiva.

Niraj Rajmohan, co-fondatore e CTO di Ultraviolette, ha affermato: «Stiamo costruendo un ecosistema di veicoli elettrici che va oltre il singolo prodotto. EICMA è per noi una piattaforma fondamentale per presentare il nostro impegno nella mobilità elettrica, con molte altre innovazioni già in fase di sviluppo».

UV Future Labs: innovazione e ricerca all’avanguardia

La presenza di Ultraviolette all’EICMA ha dato spazio anche a UV Future Labs, il centro di innovazione dell’azienda, dove si progettano soluzioni all’avanguardia per i veicoli elettrici. Qui si lavora su tecnologia avanzata, sicurezza, connettività e ottimizzazione energetica, puntando a sviluppare un’intera gamma di prodotti sempre più connessi e performanti. Il laboratorio si concentra su ricerca e sviluppo in ambiti come la tecnologia di sicurezza guidata dall’intelligenza artificiale e l’ottimizzazione delle prestazioni, per supportare la missione di Ultraviolette di diventare un leader nella mobilità elettrica sostenibile.

Espansione internazionale: l’ingresso nei mercati europei e oltre

Ultraviolette ha annunciato una strategia di espansione aggressiva in Europa, con i primi lanci previsti in Turchia, Germania, Austria e Svizzera. Nei prossimi anni, l’azienda intende ampliare la sua presenza anche in Nord America, America Latina e Sud-est asiatico, rispondendo alle esigenze di una clientela diversificata, che va dagli amanti della mobilità urbana agli appassionati di alte prestazioni.

Con il suo portafoglio crescente di veicoli elettrici, Ultraviolette mira a offrire soluzioni sostenibili e all’avanguardia, cercando di soddisfare le aspettative di un mercato in rapida evoluzione.

Come seguire l’evoluzione di Ultraviolette

Il futuro di Ultraviolette si prospetta promettente, con la presentazione a EICMA che rappresenta solo l’inizio di un cammino di innovazione e sostenibilità. Per maggiori dettagli sulle novità dell’azienda e per visionare i nuovi modelli presentati, è possibile visitare il sito ufficiale di Ultraviolette e il canale YouTube, dove sono disponibili video di presentazione e interviste.

Meta description: Scopri la nuova moto elettrica F77 MACH 2 di Ultraviolette presentata a EICMA 2024. Potenza, design e sostenibilità a soli 9.990 euro.

EICMA 2024: TAILG rivoluziona la mobilità con il nuovo S96MAX e una gamma di 12 moto elettriche

A EICMA 2024, TAILG ha svelato il suo gioiello tecnologico: l’S96MAX, una moto elettrica che rappresenta un concentrato di innovazione e sostenibilità. Accanto a questa novità, il brand ha presentato anche una linea di 12 modelli elettrici, pensata per ogni tipo di utilizzo, dal commuting quotidiano alle avventure più estreme. Questa offerta mostra l’impegno di TAILG nel ridefinire il concetto di mobilità sostenibile con soluzioni all’avanguardia.

S96MAX: prestazioni elettriche per la mobilità del futuro

L’S96MAX è una moto elettrica ad alte prestazioni, che raggiunge una velocità massima di 120 km/h e un’accelerazione scattante di 0 a 50 km/h in appena 3,5 secondi. Il motore Star Ring Strong Magnetic, una tecnologia sviluppata internamente da TAILG, unisce in un unico design le funzioni di motore, trasmissione e controllo elettronico, ottimizzando il peso e la resa. Con un’efficienza del 95% e un recupero energetico del 108%, l’S96MAX definisce un nuovo standard in termini di efficienza energetica.

Nebula: la ricarica ultraveloce per chi è sempre in movimento

TAILG ha dotato l’S96MAX di un sistema di ricarica rapida Nebula, che permette di raggiungere l’80% della carica in soli 10 minuti. Questa tecnologia, appositamente progettata per le moto elettriche, offre praticità a chi usa la moto ogni giorno, riducendo i tempi di sosta e ottimizzando l’efficienza del veicolo. Nebula rappresenta un ulteriore passo avanti nella missione di TAILG per una mobilità sostenibile e senza compromessi.

La nuova gamma TAILG: modelli per ogni esigenza

A EICMA, TAILG non ha presentato solo l’S96MAX: l’azienda ha portato sul mercato europeo una gamma completa di moto elettriche che soddisfano esigenze diverse:

  • Modelli urbani come l’F55, popolare per affidabilità e facilità d’uso.
  • Serie off-road Y1, Y3 e Y5, pensate per affrontare qualsiasi tipo di terreno.
  • Moto da carico e ad alte prestazioni, ideali per chi cerca versatilità e resistenza.

Questi modelli sono stati progettati per offrire una mobilità elettrica di qualità superiore, con soluzioni che garantiscono sostenibilità e performance elevate.

TAILG: un marchio globale con visione sostenibile

Fondato nel 2003 a Shenzhen, il gruppo TAILG è oggi un leader nella mobilità elettrica, con una capacità produttiva di 15 milioni di veicoli all’anno e una rete di oltre 35.000 punti vendita a livello globale. Con prodotti venduti in 90 paesi e un’utenza di 45 milioni di clienti, TAILG dimostra il suo impegno per una mobilità ecologica e per il miglioramento continuo delle soluzioni offerte ai motociclisti di tutto il mondo.

EICMA 2024 è il contesto ideale per presentare al grande pubblico l’impegno di TAILG per l’innovazione sostenibile. Al Padiglione 22, Stand Q48, i visitatori potranno conoscere da vicino l’S96MAX e scoprire l’intera gamma di moto elettriche.

Per approfondire le novità di TAILG, visita il sito ufficiale e scopri tutte le opportunità di una mobilità sostenibile e all’avanguardia.

Yamaha lancia TMAX e TMAX Tech MAX 2025: lo scooter sportivo premium di nuova generazione

Yamaha presenta i nuovi modelli TMAX e TMAX Tech MAX 2025, evoluzioni di uno degli scooter più iconici di sempre, a EICMA 2024. Con aggiornamenti estetici e tecnologici, il TMAX si prepara a offrire un’esperienza di guida sportiva ancora più immersiva e confortevole, continuando una tradizione che da oltre vent’anni lo colloca tra gli scooter sportivi più amati e venduti in Europa.

Un modello leggendario che evolve

Dal suo debutto nel 2001, il TMAX ha ridefinito il concetto di scooter sportivo coniugando prestazioni motociclistiche e comodità dello scooter. Equipaggiato con un motore bicilindrico e una trasmissione automatica CVT, il TMAX ha garantito da subito un’esperienza di guida potente ma accessibile. Grazie al suo design innovativo e alla continua evoluzione tecnica, Yamaha ha venduto oltre 330.000 unità di TMAX solo in Europa, consolidando la sua posizione tra i top seller della categoria.

Tanner Huysman, Director of E-commerce di Yamaha, ha commentato: «Il nostro sito web è il cuore della nostra strategia digitale, che ha l’obiettivo di rendere più facile la prenotazione dei voli e di offrire una fruizione fluida e innovativa. Dunque, ricevere questo importante premio è per noi motivo di orgoglio».

Nuovo look aggressivo e maggiore controllo

Il design del TMAX 2025 è caratterizzato da un frontale più aggressivo, con doppi fari anteriori e luci di posizione integrate, conferendo al modello un’estetica moderna e dinamica. Il quadro strumenti TFT da 7 pollici, aggiornato con nuove opzioni di connettività, consente al pilota di personalizzare la visualizzazione delle informazioni. La versione TMAX Tech MAX, inoltre, include finiture premium, con dettagli che ne esaltano la natura di scooter sportivo di punta.

Motore Euro5+ e tecnologia per una guida sostenibile

Il motore bicilindrico da 560 cc, aggiornato alla normativa Euro5+, rappresenta un perfetto equilibrio tra potenza e sostenibilità, ideale per la guida sia urbana sia extraurbana. Grazie alla trasmissione CVT e al sistema di scarico perfezionato, il nuovo TMAX riduce al minimo le vibrazioni, garantendo una guida fluida e confortevole.

Sistema di controllo elettronico e sicurezza avanzata

Yamaha ha integrato nel TMAX 2025 un pacchetto completo di assistenza elettronica alla guida, inclusi:

  • Brake Control (BC) con ABS Cornering, per migliorare la stabilità in frenata anche in curva
  • D-MODE per scegliere tra modalità di guida diverse a seconda delle condizioni
  • Controllo di trazione per una maggiore sicurezza su superfici a bassa aderenza

Comfort superiore e spazio di carico

Il TMAX 2025 conferma il suo orientamento al comfort con ampi spazi di carico, accensione Smart Key, doppia sella ergonomica e parabrezza sportivo regolabile. Per una personalizzazione completa, Yamaha offre anche una gamma di accessori originali, acquistabili tramite l’app MyGarage, con cui il cliente può creare una versione virtuale del proprio TMAX e inviarla al concessionario per l’allestimento.

Disponibilità e varianti

Il TMAX e il TMAX Tech MAX 2025 saranno disponibili a partire da marzo 2025 nei colori Icon Black, Tech Kamo, Ceramic Grey e Dark Magma per il Tech MAX. Entrambi i modelli offriranno prestazioni e design eccezionali, mantenendo la tradizione Yamaha e proiettando il TMAX verso nuove prospettive.

Bosch presenta le sue innovazioni a EICMA 2024: sicurezza e sostenibilità al centro

Bosch, leader globale nel settore tecnologico, ha presentato a EICMA 2024 una serie di soluzioni innovative per le due ruote. Grazie all’integrazione di nuove tecnologie, l’azienda mira a rendere la guida su moto e scooter più sicura, efficiente e connessa. Il Motorcycle Stability Control (MSC), introdotto per motociclette di piccola cilindrata, e il nuovo sistema ABS con unità di misura inerziale integrata (ABSi) sono solo alcune delle innovazioni che puntano a migliorare la stabilità e ridurre la complessità dell’installazione nei veicoli.

Le nuove soluzioni di sicurezza: radar e sistemi di assistenza

Bosch, nell’ottica di una guida sicura, ha sviluppato sei nuovi sistemi di assistenza basati su radar, quattro dei quali per la parte anteriore e due per quella posteriore. Tra questi spiccano l’Adaptive Cruise Control – Stop and Go (ACC S&G), il Group Ride Assist (GRA) e il Rear Collision Warning (RCW). Queste tecnologie debuttano in collaborazione con KTM, a bordo della nuova 1390 Super Adventure S EVO, visibile allo stand Bosch.

Innovazioni per l’efficienza dei veicoli elettrici

Con la crescente diffusione dei veicoli elettrici, Bosch ha sviluppato il Drive Control Unit da 2 kW, che integra controllo del motore e sistema di gestione del veicolo in un unico modulo compatto. Questa soluzione, unita al motore integrato nel mozzo della ruota, consente di ottimizzare la guida, prolungando l’autonomia della batteria fino all’8%.

Eurotribuna politica al #FORUMAutoMotive: il futuro dell’automotive tra sostenibilità e industria

Un dibattito strategico sul settore automotive europeo

#FORUMAutoMotive ha ospitato la terza Eurotribuna politica, una piattaforma di confronto tra rappresentanti politici, esperti e protagonisti del settore automotive. Al centro dell’evento, la necessità di una visione equilibrata tra sostenibilità ambientale e competitività industriale in Europa. Con la moderazione del giornalista Pierluigi Bonora, promotore dell’iniziativa, l’Eurotribuna ha messo in evidenza le sfide e le opportunità che l’industria automobilistica dovrà affrontare in un contesto di forti trasformazioni.

Bonora ha aperto l’evento con un appello ai parlamentari europei presenti: «Il futuro del settore automotive, così come quello di migliaia di famiglie europee, dipende dalle vostre decisioni. L’Europa deve essere pragmatica e assicurare che la transizione ecologica non si traduca in una crisi industriale».

Le sfide del settore: stagnazione in Europa e pressione dalla Cina

Scenari economici e criticità delle normative

Dario Duse, Country Leader Italia di AlixPartners, ha offerto un’analisi approfondita dello scenario attuale, evidenziando la stagnazione dei mercati europei e nordamericani, in contrasto con una crescita, seppur moderata, della Cina. Duse ha spiegato che gli obiettivi del programma Fit for 55 sono difficili da raggiungere, in particolare per quanto riguarda la transizione verso l’elettrico: «L’industria europea si trova in difficoltà a causa di regolamenti rigidi che potrebbero portare a forti sanzioni per chi non rispetta i target di riduzione della CO₂».

L’esperto ha inoltre osservato che, in questo contesto, le case automobilistiche europee sono costrette a ridurre i costi e ripensare i propri modelli produttivi. Una sfida che, secondo Duse, rischia di compromettere la competitività dell’intero comparto.

La voce dei rappresentanti UE: una necessità di revisione delle normative

Neutralità tecnologica e rimodulazione delle sanzioni

Tra i parlamentari europei presenti, Massimiliano Salini (Forza Italia) ha chiesto una revisione delle normative che regolano la decarbonizzazione, proponendo l’introduzione della neutralità tecnologica per offrire alle imprese più soluzioni per raggiungere gli obiettivi ambientali. «Sospendere le sanzioni fino al 2025 e accelerare la revisione delle normative è essenziale per dare respiro all’industria», ha dichiarato Salini.

A questo si è aggiunto Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia), che ha evidenziato come l’approccio attuale della Commissione Europea rischi di far perdere competitività al settore europeo rispetto ai mercati asiatici. Fidanza ha sottolineato che molte aziende europee potrebbero sparire nei prossimi anni se la politica non interviene in maniera pragmatica.

Di diverso avviso, Pierfrancesco Maran (PD-S&D) ha proposto un utilizzo costruttivo delle sanzioni per i produttori non conformi, destinando i proventi alla riconversione industriale e sostenendo così la transizione senza compromettere l’occupazione.

Le reazioni del settore: tra preoccupazioni e richieste di intervento

La filiera automotive italiana e la riduzione dei fondi

I rappresentanti delle associazioni di settore hanno espresso preoccupazione per le sfide che attendono l’automotive nei prossimi anni. Gianmarco Giorda, direttore generale di ANFIA, ha criticato la recente decisione del Governo italiano di ridurre di 4,6 miliardi di euro il fondo destinato alla transizione del settore. Giorda ha dichiarato che «l’automotive è l’unico comparto obbligato a una trasformazione radicale in tempi così ristretti; senza risorse adeguate, il rischio per l’industria è altissimo».

A sua volta, Michele Crisci, presidente di UNRAE, ha sottolineato come la crescita della competizione cinese stia penalizzando le case automobilistiche europee, già gravate dai costi della transizione green. Crisci ha chiesto misure concrete per sostenere il settore in questa fase critica.

Carburanti alternativi e tecnologie diversificate: una transizione inclusiva

Opportunità per biometano e soluzioni a basse emissioni

Un tema chiave dell’Eurotribuna è stato il ruolo dei carburanti alternativi e delle tecnologie diversificate come strumento di supporto alla transizione. Flavio Merigo, presidente di Assogasmetano, ha evidenziato l’importanza del biometano come opzione sostenibile: «Se integrato nei piani energetici, il biometano potrebbe ridurre notevolmente le emissioni senza richiedere una transizione forzata verso l’elettrico».

Fabio Pressi di Motus-E ha illustrato i vantaggi delle auto elettriche, grazie alla riduzione dei costi delle batterie che rende l’elettrico sempre più accessibile. Tuttavia, Pressi ha avvertito che l’Europa deve tenere in considerazione la crescente competitività dei produttori cinesi, che stanno conquistando una parte sempre più significativa del mercato elettrico.

Alberto Viano, presidente di ANIASA, ha espresso il punto di vista del settore del noleggio e della mobilità pay-per-use, ribadendo la necessità di una stabilità fiscale e normativa per favorire l’adozione delle tecnologie più avanzate.

Una strategia europea per una mobilità sostenibile e competitiva

Conciliare ambiente e crescita industriale

L’Eurotribuna politica al #FORUMAutoMotive ha fatto emergere un punto cruciale: la necessità di una politica che concilia gli obiettivi di sostenibilità ambientale con le esigenze di crescita industriale. I partecipanti hanno proposto un approccio basato sulla neutralità tecnologica, che permetterebbe una transizione ecologica più flessibile e realistica. La diversificazione delle tecnologie, inclusi i biocarburanti e i veicoli elettrici, è stata individuata come la chiave per garantire una mobilità sostenibile e accessibile.

La proposta è quella di puntare su una strategia che non limiti la competitività del settore europeo rispetto ai competitor globali, ma che, al contrario, garantisca un percorso di crescita stabile e sostenibile.

Conclusioni: un futuro sostenibile per il settore automotive

La terza Eurotribuna politica ha confermato come il settore automotive si trovi oggi a un bivio. Da un lato, la necessità di ridurre le emissioni per rispondere alla sfida climatica; dall’altro, il bisogno di sostenere un’industria che rappresenta una parte fondamentale dell’economia europea. La discussione ha sottolineato come sia essenziale una politica europea che protegga il comparto industriale, senza sacrificare gli obiettivi ambientali.

Per raggiungere questo obiettivo, l’adozione di una politica inclusiva e orientata alla neutralità tecnologica potrebbe rappresentare la strada giusta per garantire un futuro sostenibile e competitivo all’industria automobilistica europea.

Link esterno suggerito: #FORUMAutoMotive – Transizione ecologica e futuro dell’automotive

Il ministro Urso anticipa la revisione sullo stop ai motori a combustione al #FORUMAutoMotive

Un passo cruciale per sostenere l’industria automobilistica europea

Al #FORUMAutoMotive, evento annuale sulla mobilità sostenibile e innovazione automobilistica, il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato una svolta importante nelle politiche italiane in materia di sostenibilità e industria: l’anticipo al 2025 della revisione della normativa europea che prevede lo stop ai motori a combustione entro il 2035.

«È tempo di superare i limiti imposti dalle ideologie per adottare un approccio pragmatico che garantisca al contempo sostenibilità ambientale e competitività industriale», ha affermato il ministro Urso, evidenziando come l’Europa debba trovare un nuovo equilibrio tra decarbonizzazione e difesa della sua base produttiva.

La crisi del settore automobilistico e l’urgenza di una revisione

Il rischio di un declino competitivo rispetto ai produttori asiatici

Secondo Urso, le politiche ambientali attualmente in vigore hanno esposto le aziende europee del settore automobilistico a una crisi profonda, creando svantaggi competitivi rispetto ai produttori asiatici. Le case automobilistiche dell’UE, infatti, rischiano di dover affrontare ingenti sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione della CO₂, mentre i produttori cinesi consolidano rapidamente la loro presenza sul mercato europeo grazie a strategie aggressive e investimenti massicci.

«L’Europa si trova a un bivio tra confermare obiettivi irrealizzabili o adottare una politica di transizione più graduale, che permetta alle nostre aziende di prepararsi adeguatamente», ha spiegato Urso. La crisi è palpabile e il rischio di perdere terreno rispetto alla concorrenza è ormai evidente.

Una revisione anticipata per supportare l’industria europea

Con questa proposta di anticipare la revisione al 2025, l’Italia e i Paesi alleati intendono dare respiro al settore automobilistico europeo, consentendo un adattamento graduale e sostenibile alle nuove normative. Posticipare al 2026 la revisione equivarrebbe, secondo Urso, a «una sentenza di ritardo insormontabile» che limiterebbe le possibilità di recuperare il terreno perso.

“Non Paper”: una proposta per una politica realistica

Collaborazione tra Italia e Repubblica Ceca

L’Italia, in collaborazione con la Repubblica Ceca, ha elaborato il “Non Paper”, un documento strategico che propone una revisione anticipata delle normative europee in tema di emissioni. La proposta mira a sostenere il comparto industriale senza compromettere gli obiettivi ambientali, promuovendo una transizione bilanciata e sostenibile.

«Questa iniziativa è nata per garantire che la decarbonizzazione avvenga attraverso una strategia graduale, sostenibile e inclusiva, senza imporre scelte forzate», ha sottolineato Urso. Il Non Paper sarà discusso in Commissione Europea nei prossimi mesi e potrebbe rappresentare un’importante svolta per l’industria europea.

Verso una mobilità a neutralità tecnologica

Tra le proposte avanzate, il ministro Urso ha ribadito l’importanza di una politica di neutralità tecnologica, in cui non solo l’elettrico, ma anche biocarburanti e idrogeno possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici. «Raggiungere la decarbonizzazione richiede flessibilità e innovazione: limitarsi a una sola tecnologia non è la strada migliore», ha affermato Urso, indicando la necessità di un approccio aperto e inclusivo.

#FORUMAutoMotive: il punto d’incontro tra istituzioni e industria

Il valore di un dibattito aperto e costruttivo

Il #FORUMAutoMotive, fondato dal giornalista Pierluigi Bonora, si è confermato anche quest’anno come un’importante piattaforma per il dialogo tra istituzioni, industria e opinione pubblica. Durante l’evento, Urso ha sottolineato come iniziative come il #FORUMAutoMotive siano fondamentali per discutere le politiche future in un contesto che unisce interessi industriali e sostenibilità ecologica.

«È essenziale avere luoghi di confronto come il #FORUMAutoMotive, dove possiamo confrontarci sui temi strategici per il futuro dell’automobile in Europa e non solo», ha dichiarato Urso.

Un equilibrio tra innovazione e sostenibilità

Con la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti dell’industria, il #FORUMAutoMotive ha dato spazio a discussioni approfondite sul futuro della mobilità sostenibile, portando alla luce le sfide della transizione ecologica e l’impatto delle politiche ambientali sul settore.

La visione italiana: decarbonizzazione graduale e realismo

L’Italia guida il dibattito per una politica industriale europea equilibrata

Con la proposta di anticipare la revisione delle normative, il Governo italiano si pone in prima linea nella definizione di una strategia di decarbonizzazione che sia sostenibile non solo per l’ambiente ma anche per l’economia e la società. L’Italia propone quindi una politica che favorisca una transizione equilibrata, capace di mantenere competitività e occupazione in settori chiave come quello automobilistico.

«La nostra industria ha bisogno di un quadro normativo che supporti innovazione e competitività, senza sacrificare posti di lavoro e senza mettere a rischio la sostenibilità del settore», ha ribadito Urso, aggiungendo che l’Italia continuerà a promuovere una politica di sostegno per il comparto produttivo.

Il futuro della mobilità europea

La strada proposta da Urso non si limita a salvaguardare l’industria italiana, ma vuole portare un contributo significativo al dibattito europeo. La decarbonizzazione, secondo il ministro, non è in discussione; piuttosto, l’obiettivo è trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica, tutela ambientale e difesa delle competenze industriali che sono alla base della competitività europea.

Conclusioni: un percorso sostenibile e inclusivo per la mobilità del futuro

Il discorso di Urso al #FORUMAutoMotive ha rappresentato un importante passo avanti nella definizione di una mobilità sostenibile che possa garantire allo stesso tempo stabilità economica e innovazione tecnologica. La proposta di revisione anticipata delle normative è un chiaro segnale di come l’Italia intenda guidare il cambiamento, mantenendo al centro le esigenze della sua economia e della sua società.

Il “Non Paper” presentato dal ministro offre una visione concreta per una transizione ecologica graduale e inclusiva, in grado di sostenere l’industria e proteggere il lavoro, aprendo un nuovo capitolo per la mobilità sostenibile europea.

Link: Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Transizione ecologica e industria

Auto Cinesi in Europa e Green Deal: quale futuro per l’automotive europeo?

Il convegno #FORUMAutoMotive ha acceso i riflettori su uno dei temi più caldi dell’automotive europeo: l’ingresso delle auto cinesi sul mercato e le nuove sfide imposte dal Green Deal. Organizzato e moderato dal giornalista Pierluigi Bonora, l’evento ha riunito voci autorevoli e rappresentanti del settore per discutere dell’impatto delle vetture asiatiche in Europa e delle prospettive della neutralità tecnologica promossa dalla Commissione UE.

L’“Invasione” delle Auto Cinesi: Opportunità o Minaccia?

Con il crescente ingresso dei marchi cinesi sul mercato europeo, il settore automotive si trova di fronte a nuove dinamiche. Massimo Artusi, Presidente di Federauto, ha evidenziato come camion e pullman elettrici provenienti dalla Cina stiano già diventando una presenza stabile in Europa, grazie alla qualità e alla sicurezza dei veicoli. Paolo Daniele Cirelli, Presidente della Cirelli Motor Company, ha spiegato: «La nostra azienda importa auto di costruttori cinesi tramite una rete di concessionari che facilita l’introduzione di questi veicoli nel mercato europeo. Le linee dei modelli cinesi sono oggi sempre più simili a quelle europee, offrendo un vantaggio competitivo per il cliente in termini di qualità e prezzo».

Francesco Cremonesi, Direttore Comunicazione di Omoda Jaecoo Italia (Gruppo Chery), ha illustrato l’approccio strategico del gruppo: «Abbiamo iniziato con modelli a benzina, per poi aumentare progressivamente l’offerta elettrica. Anche se i dazi rappresentano un ostacolo, i piani di espansione includono un centro R&D dedicato al design in Italia, consolidando i legami tra l’industria italiana e il marchio cinese». La creazione di una rete di supporto tecnico e ricambi, essenziale per il post-vendita, è una priorità secondo Bruno Giovanni Mafrici, CEO di Car Mobility srl, che ha previsto una crescita fino a 45 concessionari entro fine anno.

Il Green Deal e la Questione della Neutralità Tecnologica

Oltre all’invasione cinese, il convegno ha posto al centro della discussione il Green Deal europeo e la necessità di un approccio più flessibile alla transizione ecologica. Il secondo mandato della presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, punta infatti a promuovere una neutralità tecnologica che lasci spazio a soluzioni diversificate.

Camillo Piazza, Presidente di Class Onlus, ha manifestato forti critiche verso la gestione dei fondi del PNRR, concentrati in larga misura sull’acquisto di veicoli elettrici esteri. «Abbiamo perso il nostro vantaggio competitivo con la Cina, e i fondi pubblici sono andati a sostenere veicoli non prodotti in Italia», ha dichiarato Piazza, sollevando dubbi sull’efficacia della politica industriale. Di segno opposto è stato l’intervento di Andrea Taschini, manager ed editorialista, che ha definito il Green Deal «una burla», sottolineando l’elevato costo dell’energia in Europa e la dipendenza dai materiali cinesi come la grafite, essenziale per le batterie.

Geronimo La Russa, Vicepresidente ACI, ha ribadito la posizione dell’Italia a favore di una neutralità tecnologica più inclusiva, che permetta ai consumatori di scegliere tra soluzioni diversificate, dall’elettrico ai biocarburanti. «È tempo di invertire la rotta e fornire chiarezza al consumatore, che oggi è confuso dalle politiche energetiche», ha concluso La Russa.

La Necessità di Standard Tecnologici Comuni

Il dibattito si è esteso alla necessità di standard tecnologici unificati per facilitare l’adozione delle nuove tecnologie in tutto il continente. Fabio Pressi di a2a E-Mobility ha sottolineato come incentivi e agevolazioni siano cruciali per colmare il gap tra i costi dei veicoli elettrici e quelli a combustione interna. Toni Purcaro di DEKRA Italia ha, invece, richiamato l’attenzione sugli ostacoli legati al costo delle auto elettriche, che rendono difficile una diffusione di massa.

Marco Seimandi di Westport Fuel Systems ha proposto l’esempio dell’India, che ha investito nel metano come soluzione di transizione, suggerendo che l’Europa potrebbe seguire un percorso simile senza focalizzarsi esclusivamente sull’elettrico. Anche Stefano Odorici, Presidente UCIF, ha espresso la necessità di investire in infrastrutture e di adottare misure fiscali favorevoli per agevolare la diffusione delle nuove tecnologie di mobilità.

Conclusioni e Prospettive per il Futuro

In conclusione, #FORUMAutoMotive ha delineato un panorama complesso e sfidante per il settore automotive europeo. Da un lato, l’invasione delle auto cinesi offre opportunità di sviluppo e innovazione; dall’altro, il Green Deal e la transizione energetica necessitano di una strategia più pragmatica, che includa diverse tecnologie e promuova standard comuni.

Come ha osservato Andrea Taschini: «L’Europa ha bisogno di valorizzare le risorse interne e di sviluppare una strategia che riduca la dipendenza dai materiali importati, garantendo al contempo competitività e sostenibilità».

Mobilità in bicicletta: gli italiani scelgono sempre più le due ruote per spostarsi

Il rapporto tra gli italiani e la bicicletta si rafforza sempre di più, con un aumento dell’uso quotidiano e l’affermazione di tendenze come il cicloturismo e le e-bike. Secondo l’ultimo Osservatorio Compass, dedicato alla mobilità su due ruote, oltre il 40% degli italiani ha utilizzato la bicicletta negli ultimi 12 mesi, e un italiano su quattro ne fa un uso regolare. Il mercato delle bici, comprendendo sia quelle tradizionali sia elettriche, è cresciuto di oltre il 24% dal 2019.

Biciclette in Italia: perché piacciono a giovani e adulti

La bicicletta è ormai una scelta condivisa da generazioni diverse. Se i Millennials e la Gen Z vedono nella bici un mezzo di espressione, con alcuni che la definiscono un “modo di essere”, i Boomers scelgono la bicicletta principalmente per il fitness e l’agilità. La crescita del cicloturismo, una tendenza sempre più seguita anche tra i giovani, dimostra come la bici sia diventata un veicolo di scoperta del territorio, con il 23% degli italiani che ha dichiarato di aver utilizzato la bici per un giro turistico nel corso dell’ultimo anno.

Il mercato delle e-bike in forte espansione

L’elemento più interessante dell’Osservatorio riguarda la crescita delle e-bike, che in soli cinque anni hanno registrato un aumento del 40% delle vendite, grazie alla loro praticità e alla possibilità di percorrere distanze più lunghe senza fatica. Nel 2023, le vendite di biciclette hanno generato un giro d’affari di 2,6 miliardi di euro, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma con un saldo positivo del 24% rispetto al 2019. Con oltre 1,36 milioni di bici vendute nel 2023, il settore conferma la sua rilevanza per la mobilità sostenibile in Italia.

Mobilità sostenibile e cicloturismo: un fenomeno in crescita

L’interesse per la sostenibilità ha alimentato il fenomeno del cicloturismo. La Gen Z e le famiglie con figli vedono nella bicicletta un mezzo ideale per un turismo attivo e sostenibile. Un’analisi delle risposte all’indagine rivela come il 29% degli intervistati sia potenzialmente interessato a esplorare il cicloturismo, una percentuale destinata ad aumentare in futuro.

I vantaggi del Buy Now Pay Later per il mercato della bicicletta

Un fattore che ha favorito l’acquisto di biciclette, in particolare delle più costose e-bike, è la formula del Buy Now Pay Later (BNPL). Questa modalità, che consente di dilazionare i pagamenti senza interessi, è considerata interessante dal 25% degli intervistati, con punte del 40% tra i ciclisti regolari. La dilazione dei pagamenti permette anche a molti rivenditori di fidelizzare i clienti, che possono acquistare non solo biciclette, ma anche accessori e servizi di manutenzione.

“La bicicletta vive un periodo di grande popolarità”, dichiara Nicola De Cesare, Senior Director di Compass. “La crescita del cicloturismo e delle e-bike è destinata a prolungare il dinamismo del mercato. Con il Buy Now Pay Later, Compass offre una soluzione vantaggiosa per i consumatori e per gli esercenti, facilitando l’acquisto di bici adatte a ogni esigenza.”

Le principali barriere all’uso della bicicletta in Italia

Nonostante la crescita del settore, l’uso della bicicletta incontra ancora ostacoli importanti, soprattutto nei centri urbani. La sicurezza stradale è la preoccupazione maggiore per i ciclisti: il 31% degli intervistati lamenta la scarsa percezione di sicurezza, mentre il 22% richiede una maggiore presenza di piste ciclabili. Questi dati indicano che la mobilità su due ruote in Italia necessita di investimenti strutturali, come il potenziamento della rete ciclabile e delle infrastrutture di supporto, per incentivare l’uso quotidiano della bicicletta.

Conclusioni: il futuro della mobilità su due ruote in Italia

Il rapporto di Compass rivela che il mercato delle biciclette e delle e-bike continuerà a crescere, spinto dall’interesse dei giovani per il cicloturismo e dall’aumento dell’attenzione per l’ambiente. Con l’aumento delle vendite di e-bike, le due ruote si confermano come un elemento chiave per la mobilità sostenibile in Italia, ma sarà fondamentale investire in sicurezza e infrastrutture.

Incidenti stradali 2023 a Milano e provincia: numeri pre-pandemia e il ruolo della prevenzione

L’Automobile Club Milano, con competenza anche per le province di Monza-Brianza e Lodi, ha pubblicato i dati ufficiali ACI-Istat sull’incidentalità stradale del 2023. Un quadro che desta preoccupazione e che, come spiega il presidente di ACI Milano, Geronimo La Russa, richiede interventi urgenti di prevenzione e sensibilizzazione per migliorare la sicurezza sulle strade. I numeri registrati mostrano come gli incidenti stradali abbiano ormai raggiunto i livelli pre-pandemia, spinti da comportamenti rischiosi come l’uso del cellulare alla guida e la mancata attenzione alla segnaletica.

I dati dell’incidentalità nella città metropolitana di Milano

Nel 2023, la Città Metropolitana di Milano ha contato 12.768 incidenti stradali, leggermente in aumento rispetto ai 12.612 del 2022, con un totale di 120 decessi e 16.177 feriti (contro i 100 decessi e 16.100 feriti dell’anno precedente). A Milano città, i sinistri registrati sono stati 7.812, con 47 morti e 9.709 feriti. L’analisi rivela come l’aumento degli incidenti coinvolga non solo le automobili, ma anche mezzi alternativi come biciclette e monopattini, con 1.636 incidenti e 11 ciclisti deceduti.

Anche i pedoni restano vittime frequenti: 26 hanno perso la vita e 1.816 sono rimasti feriti. Il fenomeno è diffuso anche nei comuni limitrofi, con dati allarmanti sia a Monza che a Lodi, segnalando l’urgenza di interventi di prevenzione mirati non solo al centro urbano, ma a tutta l’area metropolitana.

A Monza-Brianza e Lodi, i dati non sono confortanti

Le province di Monza-Brianza e Lodi seguono lo stesso trend di crescita nell’incidentalità. Nel 2023, Monza ha registrato 540 incidenti, con 3 morti e 661 feriti, mentre in tutta la provincia i sinistri sono stati 2.357, con 13 morti e 2.964 feriti. La città di Lodi, invece, ha contato 177 incidenti e 217 feriti. Questi numeri confermano un problema diffuso e mettono in evidenza la necessità di strategie integrate a livello regionale per migliorare la sicurezza stradale.

Le cause principali degli incidenti: distrazione e velocità

Tra le principali cause degli incidenti, ACI sottolinea il peso della distrazione alla guida, soprattutto a causa dell’uso del cellulare, oltre a fattori come l’eccesso di velocità e il mancato rispetto della segnaletica stradale. Geronimo La Russa osserva come «questi comportamenti siano alla base di tragedie evitabili» e richiama l’attenzione sull’importanza di un approccio sistematico alla sicurezza, che integri formazione, informazione e controlli più serrati.

ACI Milano: formazione e sensibilizzazione per prevenire gli incidenti

In risposta ai dati preoccupanti, ACI Milano si impegna in campagne di educazione stradale rivolte sia agli automobilisti che agli utenti più giovani. L’organizzazione promuove corsi di formazione nelle scuole e sui luoghi di lavoro, sensibilizzando su valori come la responsabilità e il rispetto delle regole. «Il nostro obiettivo è diffondere una consapevolezza maggiore dei rischi legati alla guida e formare utenti della strada più attenti», aggiunge La Russa.

Mobilità alternativa: l’impatto della diffusione di biciclette e monopattini

La crescente diffusione di biciclette e monopattini rappresenta una sfida aggiuntiva per la sicurezza urbana. Nel 2023, nella sola città metropolitana di Milano, gli incidenti che hanno coinvolto questi mezzi sono stati significativi. 1.636 ciclisti hanno riportato ferite, e 11 sono deceduti. L’uso dei monopattini elettrici, con 753 incidenti e 732 feriti, evidenzia come la mobilità alternativa richieda regolamentazioni e infrastrutture adeguate per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

L’impegno di ACI e la strada verso il futuro della sicurezza stradale

ACI Milano sottolinea l’importanza di un impegno continuativo nella prevenzione e nell’educazione alla guida sicura. Le iniziative educative e di sensibilizzazione rappresentano un elemento chiave, ma serve anche un miglioramento delle infrastrutture e della gestione della circolazione stradale. ACI sostiene inoltre l’introduzione di sistemi di monitoraggio della velocità e un maggior controllo delle infrazioni per arginare i comportamenti pericolosi.

Per maggiori informazioni e approfondimenti sui programmi e le campagne di ACI Milano, è possibile visitare il sito ufficiale di ACI Milano.