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Chiara Garbuglia nuova PR Manager di BYD Italia: il colosso cinese punta sull’esperienza

Chiara Garbuglia è stata nominata PR Manager di BYD Italia, assumendo la responsabilità della comunicazione e dell’ufficio stampa del brand sul mercato italiano. Un incarico prestigioso per una professionista con un curriculum di alto livello nel settore automobilistico e della mobilità sostenibile.

Un profilo di esperienza consolidata

Con 34 anni e origini abruzzesi, Chiara Garbuglia porta con sé un bagaglio di esperienze significative. Dopo otto anni trascorsi in Fiat Chrysler Automobiles (ora Stellantis), ha ricoperto dal 2021 al 2022 il ruolo di PR & Communication Manager in Helbiz, azienda innovativa nel settore della mobilità urbana. Più recentemente, è stata responsabile delle relazioni pubbliche e dell’ufficio stampa del Gruppo Koelliker, un riferimento per l’importazione e distribuzione di veicoli sostenibili.

Garbuglia inizia ora la sua avventura in BYD Italia con un ruolo di riporto diretto al Marketing Director Italia, lavorando a stretto contatto con il Country Manager Alessandro Grosso.

Chi è BYD: innovazione e sostenibilità globale

Fondata nel 1995, BYD è un’azienda multinazionale ad alta tecnologia che ha iniziato come produttore di batterie ricaricabili. Oggi, BYD opera in diversi settori, tra cui:

  • Automobilistico: sviluppo di veicoli elettrici e ibridi plug-in.
  • Trasporto ferroviario: soluzioni per la mobilità urbana.
  • Nuove energie: generazione, stoccaggio e applicazioni di energia pulita.
  • Elettronica: tecnologie avanzate per dispositivi e infrastrutture.

Con oltre 30 parchi industriali in tutto il mondo, BYD è presente in oltre 90 paesi e riconosciuta come una delle Fortune Global 500. La sua missione è chiara: ridurre la dipendenza globale dai combustibili fossili, fornendo soluzioni energetiche a zero emissioni.

BYD Auto: pionieri della mobilità elettrica

Fondata nel 2003, BYD Auto è la divisione automobilistica del gruppo. L’azienda si distingue per l’impegno nello sviluppo di tecnologie innovative, come:

  • Blade Battery: una delle batterie più sicure e performanti sul mercato.
  • DM-i Super Hybrid: tecnologia ibrida avanzata.
  • Piattaforma e Platform 3.0: dedicata ai veicoli elettrici.

BYD Auto è stata la prima casa automobilistica al mondo a interrompere la produzione di veicoli a combustibili fossili, concentrandosi esclusivamente sulla mobilità elettrica. Questa visione l’ha portata a mantenere il primato nelle vendite di veicoli a nuova energia in Cina per 11 anni consecutivi.

L’espansione di BYD in Italia e il ruolo di Garbuglia

In Italia, BYD sta costruendo una presenza sempre più solida, grazie anche al lavoro della sua divisione europea con sede nei Paesi Bassi. L’arrivo di Chiara Garbuglia come PR Manager rappresenta un passo strategico per rafforzare la comunicazione del brand e consolidare la sua immagine nel mercato italiano.

Garbuglia avrà il compito di guidare la narrazione aziendale, promuovendo le soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate di BYD. Una sfida che, come sottolineano le sue esperienze precedenti, sembra perfettamente in linea con le sue competenze.

Cirelli Motor Company: dalla tradizione familiare all’espansione globale

La storia di un marchio italiano che coniuga tradizione e innovazione

Fondata su radici solide e un’eredità familiare, Cirelli Motor Company (CMC) è un nome emergente nel panorama automobilistico internazionale. La sua storia parte da lontano, nel 1974, quando Franco Cirelli aprì la sua prima officina nel veronese. Da allora, la passione per i motori ha attraversato le generazioni, trovando nuova linfa nei figli Marco e Paolo Daniele. Mentre Marco ha seguito le orme paterne nel settore della riparazione, Paolo Daniele, classe 1980, ha intrapreso un percorso orientato al commercio e alla vendita di automobili.

L’esperienza nelle competizioni motoristiche, maturata da Paolo Daniele sin dagli anni ’90, ha giocato un ruolo cruciale nel definire la visione e la strategia aziendale di CMC, che oggi punta a diventare un punto di riferimento per qualità, design e accessibilità.


La nascita di Cirelli Motor Company

Un nuovo capitolo per l’automotive italiano

Il 16 maggio 2023 segna un punto di svolta con la nascita ufficiale di Cirelli Motor Company. L’evento inaugurale si è svolto nella suggestiva cornice di Villaquaranta a Verona, dove sono stati presentati i piani per il futuro e avviati i primi contatti con rivenditori e centri di assistenza.

Da subito, CMC ha attratto l’interesse del settore, costruendo una solida rete di 35 concessionari ufficiali e 15 officine autorizzate in tutta Italia. L’azienda si distingue per un approccio orientato al cliente, con un focus particolare sul post-vendita, che include un servizio di assistenza di alta qualità e un’attenzione particolare alla fornitura di ricambi e al customer care.


Una filosofia di qualità, design e accessibilità

Vetture progettate per il mercato europeo

Cirelli Motor Company si posiziona come un player competitivo nel mercato automobilistico grazie alla capacità di combinare qualità, design e accessibilità. Le vetture, prodotte in Cina in collaborazione con grandi costruttori asiatici, vengono rifinite per soddisfare i rigorosi standard europei, con un tocco di stile italiano che le rende uniche.

I modelli attualmente in produzione includono:

  • Cirelli 1
  • Cirelli 2
  • Cirelli 3
  • Cirelli 4
  • Cirelli 5
  • Cirelli 7

Questi SUV, tutti dotati di motori da 1.500 cc e delle più avanzate tecnologie per sicurezza e connettività, sono stati presentati ufficialmente al MIMO 2023, una delle manifestazioni automobilistiche più importanti d’Europa. La combinazione tra un eccellente rapporto qualità/prezzo e una dotazione di optional all’avanguardia ha immediatamente attirato l’interesse del pubblico e degli addetti ai lavori.


Un futuro orientato all’espansione

Verso nuovi mercati internazionali

Con una rete di concessionari consolidata in Italia, CMC guarda ora al mercato internazionale, con particolare attenzione a Germania, Svizzera e Spagna. L’azienda sta lavorando per offrire un servizio di assistenza 24/7 in collaborazione con ACI Global, un elemento che si aggiunge alla garanzia estesa fino a sette anni, supportata da una formula captive finance company direttamente collegata a CMC.


L’eredità sportiva di Paolo Daniele Cirelli

Competizione e innovazione al centro della filosofia aziendale

L’esperienza di Paolo Daniele Cirelli nel mondo delle competizioni motoristiche ha profondamente influenzato l’approccio dell’azienda. Vincitore di diversi titoli regionali, nazionali e internazionali nella categoria Kart 125 e nelle monoposto, Paolo ha trasferito il suo spirito competitivo nel DNA di CMC.

Questa filosofia si riflette nella progettazione delle vetture, che puntano a coniugare eleganza, affidabilità e prestazioni, mantenendo un forte legame con le radici italiane e una visione globale.


Innovazione e sostenibilità: i pilastri del successo

Collaborazioni strategiche per una crescita responsabile

CMC si impegna a combinare l’innovazione tecnologica con un approccio responsabile. I motori Mitsubishi, l’elettronica Bosch e i telai progettati per garantire elevati standard di sicurezza sono esempi dell’attenzione dell’azienda verso la qualità e la sostenibilità. Ogni vettura è il risultato di un processo di selezione e rifinitura accurato, che tiene conto delle normative europee e delle aspettative dei clienti.


Conclusioni: un marchio italiano per un futuro globale

Cirelli Motor Company rappresenta l’evoluzione di una passione familiare che, partita da una piccola officina nel veronese, si è trasformata in un’azienda con ambizioni internazionali. Grazie a una combinazione vincente di qualità, design e accessibilità, CMC si prepara a conquistare nuovi mercati, mantenendo saldi i valori che hanno guidato la famiglia Cirelli per oltre quattro decenni.

Gli italiani e l’auto: un amore indissolubile

Una survey di Autohero e Nielsen Media Germany svela le abitudini degli automobilisti italiani

L’Italia si conferma il Paese europeo con la più alta propensione all’utilizzo quotidiano dell’auto. Secondo una recente survey condotta da Autohero, uno dei principali rivenditori di auto usate in Europa, in collaborazione con Nielsen Media Germany, il 95% degli italiani possiede almeno un’auto in famiglia e ben 9 su 10 la utilizzano quasi ogni giorno. Questo dato riflette un legame culturale profondo con l’automobile, considerata un bene di prima necessità per affrontare la quotidianità.


L’Italia al primo posto in Europa per utilizzo quotidiano dell’auto

Tra i principali mercati europei – Italia, Spagna, Francia e Germania – il nostro Paese registra la quota più alta di possessori di automobili. Il 95% degli italiani dichiara di avere almeno un’auto in famiglia, una percentuale che supera Spagna e Francia (92%) e Germania (86%).

L’utilizzo quotidiano dell’auto è particolarmente elevato: il 66% degli italiani la usa ogni giorno, mentre il 24% dichiara di utilizzarla più volte a settimana. In confronto, i dati degli altri Paesi sono significativamente inferiori: in Francia e Spagna l’uso quotidiano si attesta intorno al 54%, mentre in Germania scende al 49%.


Perché gli italiani usano così tanto l’auto?

Le motivazioni che spingono gli italiani a un utilizzo così intenso dell’auto sono molteplici. Al primo posto figura il fare la spesa (76%), seguito dal recarsi al lavoro (54%). Tuttavia, emergono differenze significative rispetto agli altri Paesi europei. Ad esempio, in Italia si registra la quota più alta di utilizzo dell’auto per spostamenti generici (62%), un dato che suggerisce la mancanza di alternative valide nel trasporto pubblico o una preferenza culturale per la mobilità privata.

In controtendenza, gli italiani sembrano utilizzare meno l’auto per le lunghe percorrenze: solo il 57% la impiega per andare in vacanza, una percentuale inferiore rispetto a Spagna (61%) e Francia (65%).


Brevi tragitti, alto chilometraggio

La survey evidenzia che il 73% degli automobilisti italiani percorre meno di 15.000 km all’anno, con una media giornaliera inferiore ai 40 km. Tuttavia, le auto italiane hanno spesso un chilometraggio elevato: il 40% dei veicoli supera i 100.000 km. Questo dato riflette l’anzianità del parco auto italiano, che secondo ACI nel 2023 aveva un’età media di 12 anni e 10 mesi.


Le preferenze degli italiani: qualità e convenienza

Nonostante l’alto utilizzo e la longevità dei veicoli, gli italiani cercano auto di qualità a prezzi vantaggiosi. Come sottolinea Donald Shehu, Director Retail Italia di Autohero:
«La nostra survey conferma che per gli italiani l’auto è ancora un bene di prima necessità, utilizzato quasi ogni giorno e sostituito dopo molti anni. Gli italiani cercano auto a prezzi vantaggiosi ma non vogliono rinunciare alla qualità. Autohero risponde a questi bisogni offrendo un parco auto diversificato, adatto a ogni esigenza e garantendo massimi standard di qualità e affidabilità.»


Confronto europeo: cosa rende gli italiani diversi

Rispetto a Francia, Spagna e Germania, l’Italia presenta peculiarità interessanti. Se da un lato gli italiani usano l’auto prevalentemente per tragitti brevi, dall’altro tendono a mantenere il proprio veicolo per molti anni, a causa di un mercato caratterizzato da prezzi elevati per le auto nuove e da incentivi limitati per il ricambio del parco auto.

Questo approccio contrasta con la Germania, dove l’età media delle auto è inferiore e la disponibilità di trasporti pubblici più efficienti riduce la necessità di possedere un veicolo privato.


Il ruolo di Autohero nel mercato italiano

In un contesto in cui l’auto continua a rivestire un ruolo centrale nella vita quotidiana degli italiani, Autohero si posiziona come una soluzione di riferimento per l’acquisto di veicoli usati. L’azienda offre un’ampia gamma di veicoli, accuratamente selezionati e garantiti, per rispondere alle esigenze di un pubblico eterogeneo.

Autohero punta su:

  • Qualità certificata: ogni veicolo è sottoposto a rigorosi controlli.
  • Convenienza: prezzi competitivi per un mercato attento al rapporto qualità-prezzo.
  • Affidabilità: trasparenza nell’acquisto e assistenza post-vendita.

Conclusioni: un rapporto destinato a durare

Gli italiani confermano il loro legame inscindibile con l’auto, considerata non solo un mezzo di trasporto, ma un elemento indispensabile della vita quotidiana. Sebbene il mercato presenti ancora sfide, come l’anzianità del parco auto e la limitata disponibilità di alternative di mobilità sostenibile, l’auto continua a essere una scelta imprescindibile per la maggior parte delle famiglie italiane.

In questo scenario, realtà come Autohero giocano un ruolo cruciale, offrendo soluzioni che rispondono alle esigenze di qualità, convenienza e affidabilità. Un futuro in cui l’auto rimane protagonista, ma con un occhio sempre più attento alla sostenibilità e all’efficienza.

Sicurezza stradale: i 7 consigli di Geotab per una guida più sicura

Salute mentale, tecniche di parcheggio, distrazioni alla guida e tecnologia: le best practice per proteggere conducenti e utenti della strada

Nel 2023 in Italia si sono verificati oltre 166.000 incidenti stradali, con un incremento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Tra le principali cause figurano la velocità e la disattenzione alla guida, evidenziando l’importanza di adottare comportamenti sicuri e di promuovere l’educazione stradale.

Geotab, leader globale nelle soluzioni per il trasporto connesso, ha identificato sette consigli essenziali per migliorare la sicurezza stradale e supportare i conducenti, in particolare quelli delle flotte aziendali. L’obiettivo è sensibilizzare non solo i fleet manager, ma anche i driver, promuovendo una cultura della guida sicura e consapevole.


Salute mentale: il benessere prima di tutto

Gli autisti, soprattutto quelli di flotte commerciali, devono affrontare quotidianamente sfide come turni lunghi, isolamento e pressione per rispettare le scadenze. Questi fattori possono avere un impatto significativo sulla salute mentale, aumentando il rischio di stress e incidenti.

Best practice:

  • Offrire programmi di supporto per la gestione dello stress.
  • Promuovere la consapevolezza sull’importanza del sonno regolare.
  • Creare un ambiente di lavoro che valorizzi il benessere psico-fisico dei conducenti.

Ispezioni regolari dei veicoli: una routine necessaria

Controllare i veicoli all’inizio e alla fine della giornata lavorativa è essenziale per garantire la sicurezza su strada. Questo vale in particolare per i mezzi pesanti, che necessitano di una manutenzione accurata.

Best practice:

  • Effettuare controlli quotidiani su pneumatici, freni e sistemi di illuminazione.
  • Segnalare immediatamente eventuali anomalie ai responsabili della manutenzione.
  • Utilizzare sistemi telematici per monitorare in tempo reale le condizioni del veicolo.

Parcheggiare in retromarcia: visibilità e sicurezza

Molti incidenti avvengono nei parcheggi, dove la visibilità è ridotta e il traffico pedonale è imprevedibile. Parcheggiare in retromarcia può sembrare controintuitivo, ma aumenta la visibilità in fase di uscita, riducendo i rischi.

Best practice:

  • Educare i conducenti sulle tecniche di parcheggio sicuro.
  • Promuovere l’uso di sensori di parcheggio e telecamere posteriori.
  • Inserire il parcheggio in retromarcia tra le policy aziendali per la sicurezza.

Evitare le distrazioni alla guida: una priorità assoluta

Le distrazioni al volante rappresentano una delle principali cause di incidenti stradali. Non si tratta solo di smartphone: mangiare, bere, fumare o anche semplicemente regolare la radio possono distogliere l’attenzione dalla strada.

Best practice:

  • Vietare l’uso di dispositivi elettronici durante la guida, a meno che non siano utilizzati in modalità vivavoce.
  • Introdurre policy aziendali rigorose per limitare le distrazioni.
  • Sensibilizzare i conducenti sui rischi delle distrazioni cognitive.

Guida responsabile in condizioni meteorologiche avverse

Pioggia, neve, nebbia o temperature estreme possono compromettere la sicurezza stradale. Adeguare lo stile di guida a seconda delle condizioni atmosferiche è fondamentale per ridurre il rischio di incidenti.

Best practice:

  • Istruire i conducenti su come affrontare condizioni meteorologiche difficili.
  • Controllare regolarmente pneumatici e sistemi di riscaldamento o raffreddamento.
  • Limitare gli stili di guida aggressivi e mantenere sempre una distanza di sicurezza.

Implementare dash cam e telematica: più sicurezza e controllo

Le dash cam rappresentano uno strumento utile non solo per monitorare la guida, ma anche per tutelare i conducenti e le aziende in caso di collisioni o controversie. Quando integrate con la telematica, offrono un sistema completo per migliorare la sicurezza.

Best practice:

  • Utilizzare dash cam con intelligenza artificiale per analizzare comportamenti di guida rischiosi.
  • Fornire formazione ai conducenti sull’uso delle tecnologie a bordo.
  • Garantire il rispetto della privacy e trasparenza nell’utilizzo dei dati raccolti.

Sfatare i miti sulla tecnologia: fiducia e trasparenza

Nonostante i vantaggi della telematica siano evidenti per i fleet manager, alcuni conducenti possono nutrire dubbi, legati ad esempio alla protezione dei dati personali o alla complessità dei dispositivi.

Best practice:

  • Organizzare sessioni informative per illustrare i benefici della tecnologia.
  • Fornire esempi concreti di come la telematica possa migliorare la sicurezza e l’efficienza.
  • Incentivare l’adozione tramite programmi di gamification e schede di valutazione personalizzate.

Conclusioni: la sicurezza come cultura condivisa

La sicurezza stradale è una responsabilità condivisa tra conducenti, fleet manager e aziende. Come evidenziato da Franco Viganò, Director, Strategic Channel & Italy Country Manager di Geotab:
«Il coaching per i conducenti è oggi una priorità per migliorare le competenze e prevenire i rischi. La tecnologia, unita a processi formativi, può fare la differenza nella creazione di flotte più sicure.»

Adottare queste sette best practice significa non solo ridurre il rischio di incidenti, ma anche migliorare la qualità della vita dei conducenti, contribuendo a una mobilità più sostenibile e responsabile.

La riforma del Codice della Strada accelera la rivoluzione delle moto elettriche

Autostrade e tangenziali aperte ai motocicli elettrici da 6 kW: un passo verso una mobilità più green

La mobilità elettrica guadagna un nuovo slancio grazie alla recente riforma del Codice della Strada, che apre autostrade e strade extraurbane principali ai motocicli elettrici con una potenza di almeno 6 kW. Una decisione che punta a incentivare l’utilizzo delle due ruote a zero emissioni, rendendole una scelta sempre più accessibile e sostenibile.

Questa modifica normativa, accolta con entusiasmo dagli operatori del settore, rappresenta un importante passo avanti verso la transizione ecologica nel trasporto privato e aziendale.

Una rivoluzione per le due ruote elettriche

Fino a oggi, il limite minimo di potenza fissato a 11 kW impediva ai motocicli elettrici di accedere a tangenziali e autostrade, limitandone l’utilizzo e il potenziale. Con la nuova norma, i motocicli da almeno 6 kW potranno circolare su queste arterie stradali, a condizione che siano guidati da maggiorenni.

Zero Motorcycles, il marchio californiano leader nel settore, ha accolto con entusiasmo questa svolta. Umberto Uccelli, Vice President e Managing Director EMEA dell’azienda, ha dichiarato:
«Ampliare il raggio d’azione dei motocicli a zero emissioni rappresenta una spinta propulsiva verso il loro utilizzo, dunque un supporto al mercato che ha enormi potenzialità di crescita.»

La riforma non è solo un incentivo alla mobilità elettrica individuale, ma apre nuove opportunità per il segmento delle flotte aziendali, sempre più orientate verso soluzioni sostenibili.

L’impegno di Confindustria ANCMA per il settore

La riforma è il risultato di un dialogo costante tra il Governo italiano e Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che si è fatta portavoce delle esigenze del comparto. Come sottolineato da Luca Conti, Country Manager Italy and MEA & SEE di Zero Motorcycles:
«Ringraziamo Confindustria ANCMA per aver rappresentato gli interessi del settore al cospetto del Governo italiano, lavorando per garantire una maggiore tutela dei motociclisti.»

Questa sinergia tra istituzioni e settore privato evidenzia la crescente attenzione verso soluzioni di trasporto ecologiche e innovative.

Zero Motorcycles: tecnologia e performance al servizio della sostenibilità

Nel panorama delle due ruote elettriche, Zero Motorcycles si distingue per la sua capacità di combinare innovazione tecnologica e prestazioni di alto livello. Dalle sue origini in un garage di Santa Cruz, l’azienda è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento internazionale per chi cerca motocicli elettrici performanti e rispettosi dell’ambiente.

La gamma di motocicli Zero Motorcycles offre soluzioni leggere, veloci e potenti, pensate per soddisfare le esigenze di una nuova generazione di motociclisti attenti all’impatto ambientale. Con la possibilità di accedere a tangenziali e autostrade, questi veicoli diventano ancora più versatili e competitivi.

Mobilità elettrica: una scelta consapevole per il futuro

La riforma del Codice della Strada arriva in un momento in cui la domanda di soluzioni di trasporto sostenibili è in crescita esponenziale. Le città italiane, sempre più orientate verso politiche green, rappresentano un terreno fertile per l’adozione di motocicli elettrici come alternativa ai veicoli tradizionali.

Oltre a ridurre le emissioni di CO2, le moto elettriche offrono vantaggi significativi in termini di costi operativi, grazie alla ridotta manutenzione e ai bassi consumi. Con questa nuova normativa, l’Italia si allinea ai paesi più avanzati in materia di mobilità sostenibile, incentivando una transizione più rapida e inclusiva.

La riforma in cifre: cosa cambia

  • Potenza minima: i motocicli elettrici da 6 kW possono ora circolare su autostrade e strade extraurbane principali.
  • Requisiti: alla guida deve esserci un maggiorenne.
  • Opportunità di mercato: maggiore utilizzo dei motocicli elettrici sia per uso privato sia per flotte aziendali.

Conclusioni: una spinta al cambiamento

La mobilità elettrica su due ruote ha ora una marcia in più. Grazie alla nuova normativa, i motocicli elettrici non sono più confinati a un uso urbano, ma possono diventare una soluzione versatile anche per spostamenti a medio e lungo raggio.

La riforma del Codice della Strada rappresenta un tassello fondamentale per promuovere una mobilità più sostenibile, accessibile e innovativa, dimostrando come il futuro del trasporto sia sempre più orientato verso soluzioni a zero emissioni.

Benda Motorcycles: il mix perfetto tra stile, sostenibilità e performance

Dal successo a EICMA alla conquista dell’Europa, la nuova gamma Benda promette di ridefinire la mobilità su due ruote.


Innovazione e sostenibilità: Benda entra nel lifestyle europeo

Lo stile incontra la mobilità sostenibile con Benda Motorcycles, il brand che ha conquistato l’attenzione di appassionati e curiosi a EICMA 2024. Dopo aver presentato la sua nuova gamma di motociclette, la casa cinese si prepara a un’espansione europea con un chiaro messaggio: le due ruote non sono solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio stile di vita.


Napoleonbob250 e LFC700 Pro: quando il design incontra la funzionalità

Due modelli, infinite possibilità

Benda lancia due nuovi modelli pensati per chi cerca un connubio tra eleganza e praticità:

  • Napoleonbob250: perfetto per la mobilità urbana, questo scooter elettrico è ideale per chi vive le città con dinamismo ma senza rinunciare all’attenzione per l’ambiente.
  • LFC700 Pro: una moto dal design accattivante, pensata per chi ama il brivido della strada con un tocco di stile unico.

Entrambi i modelli saranno certificati E5+, sinonimo di rispetto per l’ambiente e garanzia di qualità per il mercato europeo.


Un’esperienza motociclistica da vivere ogni giorno

Mobilità sostenibile per una nuova generazione

Con la certificazione Euro5+, Benda punta a rendere le sue motociclette un’icona del lifestyle sostenibile. Non si tratta solo di viaggiare, ma di abbracciare un modo di vivere più consapevole, dove la mobilità elettrica diventa una scelta quotidiana di stile e responsabilità.


Benda Europe GmbH: il punto di riferimento per gli appassionati

Il nuovo hub a Salisburgo

Per rafforzare la sua presenza in Europa, Benda ha inaugurato Benda Europe GmbH a Salisburgo. Questa sede non è solo un centro operativo, ma anche un luogo dove i motociclisti possono scoprire il mondo Benda, immergendosi in un’esperienza che va oltre il semplice acquisto di una moto.


Design che parla: la partnership con KISKA

Innovazione al centro

Uno degli aspetti più affascinanti della strategia di Benda è la collaborazione con KISKA, celebre agenzia di design. Grazie a questa partnership, il marchio ha definito una nuova identità visiva, puntando su elementi distintivi che esaltano la creatività e il carattere delle sue motociclette. Un design che non passa inosservato, pensato per chi vuole fare della moto un’estensione del proprio stile.


Lifestyle e community: la forza di Benda

Un viaggio che unisce

Il 2025 sarà l’anno della community Benda. Il brand ha in programma eventi dedicati ai motociclisti, come il Global Dealers Day, e tour che attraverseranno le città europee con protagonisti d’eccezione: sportivi e celebrità racconteranno le loro storie di superamento dei limiti a bordo delle moto Benda.

Ogni tappa sarà un’occasione per celebrare la passione per le due ruote, unendo persone diverse ma accomunate dallo stesso spirito.


Perché scegliere Benda Motorcycles?

  1. Stile unico: ogni modello è pensato per chi cerca un design distintivo.
  2. Sostenibilità: la certificazione E5+ garantisce il massimo rispetto per l’ambiente.
  3. Esperienza personalizzata: showroom dedicati e supporto diretto per vivere al meglio il mondo Benda.
  4. Innovazione continua: grazie alla collaborazione con esperti di design e tecnologia, il brand offre prodotti sempre all’avanguardia.

Conclusioni: vivere la strada con stile e responsabilità

Benda Motorcycles non è solo un marchio di motociclette, ma un simbolo di innovazione, sostenibilità e design ricercato. Con modelli come il Napoleonbob250 e l’LFC700 Pro, il brand si prepara a ridefinire il concetto di mobilità su due ruote, offrendo molto più di un semplice mezzo di trasporto: un vero stile di vita.

D6 Drive Responsibly premiato ai Mission Fleet Awards 2024 per l’impegno nella guida responsabile

L’Alcatraz di Milano ha ospitato la nona edizione dei Mission Fleet Awards, dove D6 Drive Responsibly è stato premiato per il suo contributo alla sostenibilità e alla sicurezza stradale.


Un riconoscimento che promuove la sostenibilità nella mobilità

Il 18 novembre 2024 si è svolta a Milano la cerimonia dei Mission Fleet Awards, uno degli eventi più prestigiosi per il settore della mobilità aziendale. Tra i progetti premiati, spicca D6 Drive Responsibly, che ha ricevuto il titolo di Miglior Progetto di Responsabilità Sociale. La giuria, unanime nella decisione, ha sottolineato l’impatto positivo dell’azienda sulla cultura della sicurezza stradale e sulla sostenibilità, consolidando il ruolo centrale di D6 Drive Responsibly nel settore.


Una serata per celebrare l’eccellenza nella mobilità aziendale

I Mission Fleet Awards: un appuntamento imperdibile

Organizzati con il supporto di importanti partner come Kuwait Petroleum Italia, Lexus Italia, e Renault, i Mission Fleet Awards sono un punto di riferimento per fleet manager, aziende di noleggio e case automobilistiche. L’edizione 2024, ospitata presso l’iconico Alcatraz di Milano, ha visto la partecipazione di leader del settore e professionisti della mobilità, che si sono riuniti per celebrare i progetti più innovativi.

L’evento, accompagnato dalla musica della East Side Blues Band, ha rappresentato un perfetto mix di networking e intrattenimento, confermandosi una piattaforma ideale per promuovere nuovi modelli di mobilità sostenibile.


D6 Drive Responsibly e il Metodo Ciuffi

Un modello di formazione innovativo

Fondata oltre vent’anni fa, D6 Drive Responsibly si è distinta per l’adozione del Metodo Ciuffi, un approccio unico alla formazione sulla guida responsabile. Questo metodo ha contribuito a educare migliaia di persone, incluse aziende, amministrazioni pubbliche e privati, sensibilizzando sull’importanza della sicurezza stradale e degli obiettivi ESG.

Paolo Ciuffi, CEO di D6 Drive Responsibly, ha dichiarato:
«Ricevere questo premio è per noi un grande onore. Il riconoscimento unanime della giuria è la conferma dell’impatto positivo del nostro lavoro, che mette al centro le persone e punta a creare un cambiamento concreto nella cultura della guida responsabile».


La responsabilità sociale come motore del cambiamento

Sicurezza stradale e sostenibilità: un binomio essenziale

Il premio ottenuto da D6 Drive Responsibly ai Mission Fleet Awards non rappresenta solo un riconoscimento al lavoro svolto, ma un invito all’intero settore della mobilità aziendale a investire in iniziative che promuovano la sicurezza stradale e la sostenibilità ambientale. Grazie a corsi mirati e partnership strategiche, D6 Drive Responsibly continua a essere un esempio virtuoso per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.


L’importanza di creare sinergie nel settore della mobilità

Un evento di confronto e ispirazione

I Mission Fleet Awards non sono solo un’occasione per celebrare le eccellenze, ma anche un momento di confronto per esplorare nuove strategie di sviluppo nel settore fleet. La partecipazione di aziende leader e professionisti di alto livello sottolinea l’importanza di collaborare per promuovere innovazione e sostenibilità nella mobilità.


Il futuro di D6 Drive Responsibly

Con questo premio, D6 Drive Responsibly consolida il proprio ruolo di leader nella formazione alla guida sostenibile. L’azienda mira a espandere la propria attività, coinvolgendo un numero crescente di partner e utenti, per diffondere sempre più la cultura della responsabilità sociale alla guida. Per ulteriori dettagli sull’evento: Mission Fleet Awards.

Il nuovo Codice della Strada 2024: prevenzione e sicurezza al centro del dibattito

Il Parlamento italiano è alle battute finali per l’approvazione del nuovo Codice della Strada 2024, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti mortali. La revisione introduce 18 nuove regole, tra cui sanzioni più severe per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e nuove normative per l’utilizzo di monopattini elettrici.

Tra le principali novità, l’introduzione del casco obbligatorio e dell’assicurazione per i monopattini e l’inasprimento delle sanzioni per l’uso del cellulare durante la guida. Un provvedimento che promette di rivoluzionare il comportamento degli utenti della strada, puntando su responsabilità e prevenzione.


Un confronto istituzionale per una mobilità più sicura

Lunedì 18 novembre 2024, a Palazzo Pirelli, si è tenuto un convegno organizzato dall’Associazione Altero Matteoli per la Libertà e il Bene Comune, con il supporto del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti di mobilità e rappresentanti del settore automobilistico, con l’obiettivo di discutere l’impatto del nuovo Codice della Strada e le sue implicazioni.

Tra i partecipanti, spiccano le presenze di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, e Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. Hanno partecipato inoltre rappresentanti della Polizia Stradale, dell’ACI e di importanti enti legati alla sicurezza stradale.


Le novità principali del Codice della Strada

Sanzioni più severe e “ergastolo della patente”

Uno dei provvedimenti più discussi è l’ergastolo della patente per chi causa incidenti gravi guidando sotto l’effetto di alcol o droghe. Questa misura rappresenta un forte deterrente contro i comportamenti irresponsabili.

Regole per monopattini elettrici

I monopattini elettrici saranno soggetti a nuove regole: diventa obbligatorio indossare il casco, avere un’assicurazione e una targa identificativa. Questi provvedimenti mirano a garantire la sicurezza non solo degli utenti dei monopattini, ma anche degli altri attori della strada.

Focus sull’uso dello smartphone alla guida

L’uso del cellulare durante la guida porterà alla sospensione immediata della patente. Questa norma risponde all’aumento di incidenti causati dalla distrazione tecnologica.

Educazione stradale nelle scuole

Un’altra proposta rilevante riguarda l’introduzione dell’educazione stradale nei programmi scolastici di primo e secondo grado, per promuovere una cultura della sicurezza sin dalla giovane età.


Sicurezza stradale: una priorità condivisa

«La sicurezza stradale è un valore fondamentale per proteggere la vita di ciascun cittadino e garantire comunità più serene e sicure», ha dichiarato Attilio Fontana, sottolineando l’importanza di investire nella prevenzione e sensibilizzazione.

Anche Geronimo La Russa, vicepresidente dell’ACI e presidente di ACI Milano, ha espresso il proprio sostegno alle nuove normative, auspicando un potenziamento del trasporto pubblico come complemento alle restrizioni.


Tecnologia e controllo per una mobilità sicura

Durante il convegno, Toni Purcaro, vicepresidente esecutivo di DEKRA, ha evidenziato il ruolo della tecnologia nel ridurre gli incidenti. L’uso di sistemi di assistenza alla guida, come il monitoraggio degli angoli morti, è considerato essenziale per migliorare la sicurezza.


Le statistiche della sicurezza stradale

Secondo i dati di ACI e Istat, nel 2023 si sono registrati 12.768 incidenti stradali solo nella Città Metropolitana di Milano, con 120 decessi e 16.177 feriti. Questi numeri evidenziano l’urgenza di interventi strutturali e normativi per invertire la tendenza.


Conclusioni: un passo verso una mobilità sostenibile

Il nuovo Codice della Strada 2024 rappresenta una svolta verso una mobilità più sicura e sostenibile. Come sottolineato da Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti, «regole più rigide permetteranno di salvare più vite». Ora, il lavoro si concentra su formazione e informazione per garantire che queste normative siano efficaci e condivise.

Per approfondire il tema della sicurezza stradale, visita il sito dell’ACI: www.aci.it

Associazione Borgogni: vent’anni di impegno per la sicurezza stradale

Una storia di dolore trasformata in un progetto di sensibilizzazione e supporto

Sono passati vent’anni dalla tragica scomparsa di Gabriele Borgogni, vittima di un incidente stradale, ma il suo ricordo continua a vivere attraverso l’associazione che porta il suo nome. Creata dalla sorella Valentina Borgogni, l’Associazione Gabriele Borgogni è diventata un punto di riferimento per l’educazione stradale, il supporto psicologico ai familiari delle vittime e l’assistenza ai ragazzi colpiti da incidenti.

Per celebrare questo importante anniversario, il prossimo 2 dicembre si terrà a Firenze una serata di raccolta fondi intitolata “Guida la tua vita!”, presso il Teatro Cartiere Carrara, con il patrocinio della Regione Toscana, del Ministero delle Infrastrutture e di altre istituzioni locali.


Un impegno ventennale per la sicurezza stradale

L’associazione, nata dal dolore di una perdita familiare, ha saputo trasformare il lutto in un’opportunità per migliorare la sicurezza stradale e sensibilizzare l’opinione pubblica. Attraverso programmi di educazione stradale nelle scuole, sostegno psicologico ai familiari delle vittime e iniziative come la pet therapy presso l’Unità spinale dell’Ospedale di Careggi, l’associazione Borgogni ha costruito una rete solida a sostegno delle comunità colpite.

«Prima di guardare al futuro, è importante considerare i risultati ottenuti dall’Associazione Borgogni negli ultimi venti anni», ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Giancarlo Giani. «La testimonianza di chi ha vissuto il dolore di una perdita è il più efficace metodo per educare a comportamenti corretti alla guida. Come Regione Toscana, continueremo a impegnarci per rendere le nostre strade più sicure».


Un evento per riflettere e guardare avanti

La cena di beneficenza “Guida la tua vita!”

L’evento del 2 dicembre sarà un’occasione per celebrare i traguardi raggiunti e rilanciare nuovi obiettivi. La serata vedrà la partecipazione di figure di spicco del mondo della cultura, della medicina e dello spettacolo, tra cui:

  • Lorenzo Baglioni, musicista fiorentino.
  • Stefano Grifoni, primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Careggi.
  • Elisabetta Bardelli, presidente della Fondazione Amici del Pronto Soccorso.
  • Eva Edili e Carlo Nicoletti, giornalista e conduttore.

Durante la serata, saranno raccolti fondi per finanziare i progetti futuri dell’associazione, tra cui l’assistenza psicologica alle famiglie delle vittime e agli operatori di Polizia Municipale.


Il ruolo cruciale del supporto psicologico

Un aspetto fondamentale del lavoro dell’Associazione Borgogni è il supporto psicologico alle famiglie colpite da incidenti stradali.

«Curare non solo le ferite del corpo, ma anche quelle dell’anima è fondamentale», affermano Maria Antonietta Gulino e Rossella Capecchi, rispettivamente presidente e consigliera dell’Ordine degli Psicologi della Toscana. «L’intervento di professionisti qualificati dopo eventi tragici è essenziale per aiutare i familiari delle vittime a superare il trauma».


Vent’anni di risultati e nuovi obiettivi

Nel corso degli anni, l’Associazione Borgogni ha raggiunto importanti traguardi, come l’organizzazione di corsi di educazione stradale in collaborazione con le scuole, la creazione di una rete di assistenza psicologica e la promozione di campagne di sensibilizzazione.

«Questo anniversario rappresenta un traguardo significativo», ha dichiarato Valentina Borgogni, presidente dell’associazione. «Sono passati vent’anni da quando mio fratello ha perso la vita e diciannove da quando abbiamo iniziato a lottare per tutte le vittime della strada. Con il sostegno del Ministero delle Infrastrutture, siamo ancora più determinati a proseguire il nostro lavoro e a fare la differenza».


Sicurezza stradale: un tema da tenere al centro dell’attenzione

La sicurezza stradale resta una delle principali sfide per le amministrazioni locali e nazionali. Secondo Andrea Giorgio, assessore alla Mobilità e Sicurezza Urbana del Comune di Firenze, «è essenziale parlare di più di sicurezza sulle strade. Questo è un tema che merita maggiore attenzione da parte dei media e della società civile, soprattutto di fronte ai numeri drammatici degli incidenti».

La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha aggiunto: «Sosteniamo con forza il lavoro dell’Associazione Borgogni, che si impegna sia nella prevenzione che nel supporto alle famiglie colpite. Il tema della sicurezza stradale deve restare una priorità per la nostra amministrazione».

Flotte aziendali: noleggio a lungo termine tra soddisfazione e sfide future

Crescita della soddisfazione, ma il marketing resta una nota dolente

Il noleggio a lungo termine per flotte aziendali continua a consolidare la sua importanza in Italia, rappresentando il 21% delle immatricolazioni automotive e coinvolgendo circa 1,3 milioni di driver ogni giorno. Tuttavia, se da un lato i servizi di customer care, gestione amministrativa e supporto alla transizione elettrica ricevono consensi crescenti, dall’altro emergono criticità, in particolare nella consulenza strategica e nelle attività di marketing.

Queste sono alcune delle evidenze emerse dalla survey “Noleggio e Qualità”, presentata durante l’evento omonimo organizzato da Fleet Magazine e dall’Osservatorio Top Thousand.


La ricerca: uno sguardo sui servizi di noleggio

Condotta su 112 aziende con oltre 9.300 risposte raccolte tramite interviste telefoniche (metodo CATI), la ricerca ha valutato i servizi di noleggio con una scala da 1 a 5, evidenziando punti di forza e debolezze:

  • Aree di eccellenza:
  • Relazione commerciale: facilità di contatto e disponibilità degli operatori.
  • Gestione amministrativa: efficienza nella gestione di fatture e privacy.
  • Area informatica: qualità dei dati forniti.
  • Customer service: apprezzata la rete di officine e l’efficienza del soccorso stradale.
  • Aree critiche:
  • Marketing: scarsa capacità di coinvolgere i clienti in eventi e workshop.
  • Consulenza strategica: mancanza di analisi proattive sui costi complessivi della mobilità.

La transizione elettrica e il ruolo del noleggio

La transizione verso una mobilità sostenibile è un tema centrale per le flotte aziendali, spinta da ragioni normative e di responsabilità ESG. Il noleggio a lungo termine si conferma un alleato strategico per supportare le aziende nel percorso di elettrificazione, grazie a un’offerta sempre più ampia di veicoli elettrificati e a servizi dedicati.

Tuttavia, come sottolineano i dati della survey, manca ancora un ecosistema integrato per supportare efficacemente questa transizione. L’assenza di infrastrutture adeguate e soluzioni innovative limita le potenzialità del settore.


Premi e riconoscimenti: i migliori operatori del settore

Durante l’evento, sono stati assegnati riconoscimenti agli operatori di noleggio che si sono distinti in otto categorie principali. Le premiazioni sono state suddivise tra grandi aziende (flotta superiore a 50.000 veicoli) e realtà medio-piccole:

  • Relazione commerciale:
  • Volkswagen Financial Services
  • Program Autonoleggio
  • Gestione amministrativa:
  • Ayvens
  • Alphabet Italia
  • Area informatica:
  • Ayvens
  • Alphabet Italia
  • Customer service:
  • Volkswagen Financial Services
  • Program Autonoleggio
  • Consulenza strategica:
  • Arval
  • Athlon
  • Telematica:
  • Leasys
  • Athlon
  • Elettrificazione flotte:
  • Arval
  • Kinto Italia
  • Marketing ed eventi:
  • Volkswagen Financial Services
  • Program Autonoleggio

Riconoscimenti speciali

Oltre ai premi per le aziende, l’evento ha celebrato le eccellenze individuali:

  • Premio alla carriera: Paolo Ghinolfi, per il suo ventennale contributo nel settore.
  • Fleet Manager più innovativi: Valeria Braidotti, Federico Antonio di Paola ed Enza di Paola.
  • Premio “Scintilla” per la transizione energetica: Riccardo Vitelli, per il suo impegno nella mobilità sostenibile.

Le prospettive per il settore

Il noleggio a lungo termine si conferma una soluzione strategica per le aziende, ma la survey evidenzia la necessità di investire in aree ancora poco sviluppate, come il marketing e la consulenza strategica. Secondo Riccardo Vitelli, presidente di Top Thousand, «Il coinvolgimento dei fleet manager deve essere più proattivo, con soluzioni personalizzate e innovative che rispondano alle esigenze specifiche delle aziende».

Inoltre, la crescita della mobilità elettrica richiede una visione più integrata, in grado di creare un sistema efficiente e connesso.

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