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Premio di laurea ‘Gabriele Borgogni’ 2025: riconoscimento all’eccellenza nella sicurezza stradale

La sicurezza stradale è stata al centro dell’attenzione durante la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio di laurea ‘Gabriele Borgogni’, svoltasi il 6 marzo 2025 presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze. L’evento ha visto la partecipazione di illustri rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico, sottolineando l’importanza di promuovere studi innovativi nel campo della sicurezza stradale.

Riconoscimento all’eccellenza accademica

Il Premio di laurea ‘Gabriele Borgogni’ è stato istituito per valorizzare le tesi di laurea che affrontano tematiche legate alla sicurezza stradale 4.0, con un focus su nuove tecnologie, normative, infrastrutture ed elaborazione del lutto. Rivolto a studenti delle Scuole di Studi Umanistici e della Formazione, di Giurisprudenza, di Ingegneria e di Psicologia dell’Ateneo fiorentino, il premio di 1.000 euro è stato assegnato a Irene Infante, laureata della Scuola di Ingegneria, per la sua tesi intitolata ‘Il rispetto dei limiti di velocità in Italia: studio al simulatore di guida del LaSIS’. 

Partecipazione istituzionale e accademica

La cerimonia ha visto la partecipazione dell’Avv. Benedetta Albanese, Assessora all’Istruzione del Comune di Firenze, del Dott. Marco Pierini, Prorettore dell’Università di Firenze, e dell’Avv. Elisabetta Sarti, Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (A.I.G.A.) sezione di Firenze. La Dott.ssa Valentina Borgogni, Presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni, ha consegnato personalmente il premio alla vincitrice, sottolineando l’importanza della ricerca nel migliorare la sicurezza sulle strade.

Tavola rotonda sulle novità del Codice della Strada

A seguire, si è tenuta una tavola rotonda dal titolo ‘Novità al Codice della Strada e sicurezza stradale: vanno di pari passo?’, organizzata in collaborazione con A.I.G.A. Firenze. Moderata dal Dott. Pierluigi Bonora, giornalista e Direttore Responsabile di ACI RADIO, la discussione ha coinvolto esperti del settore, tra cui il Dott. Pietro Peruzzi, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, e il Dott. Francesco Passaretti, Comandante della Polizia Municipale di Firenze.

Interventi dei relatori

Durante la tavola rotonda, l’Avv. Elisabetta Sarti ha evidenziato come la recente riforma del Codice della Strada rappresenti una svolta significativa, influenzando la vita quotidiana di tutti gli utenti della strada. Ha sottolineato l’importanza di eventi formativi interdisciplinari per promuovere la conoscenza delle nuove normative e l’educazione stradale, elementi fondamentali nella prevenzione degli incidenti.

La Dott.ssa Valentina Borgogni ha espresso la sua emozione per la prima edizione del premio intitolato al fratello Gabriele, ringraziando l’Università di Firenze per la collaborazione. Ha inoltre sottolineato l’importanza di discutere insieme a esperti di diversi settori le novità del Codice della Strada, considerandolo un momento costruttivo per tutti i partecipanti.

L’Associazione Gabriele Borgogni: impegno e missione

Fondata nel 2005 dalla Dott.ssa Valentina Borgogni in memoria del fratello Gabriele, l’Associazione Gabriele Borgogni si dedica alla sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. L’associazione offre supporto psicologico e legale alle famiglie colpite da incidenti mortali e assiste coloro che hanno subito gravi lesioni attraverso l’acquisto di protesi, attività riabilitative e pet therapy. Collaborando con istituzioni locali e nazionali, l’associazione ha contribuito alla redazione della prima bozza della legge sull’omicidio stradale e ha promosso l’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Stradale in Toscana nel 2015.

Conclusioni

La cerimonia di premiazione del Premio di laurea ‘Gabriele Borgogni’ e la successiva tavola rotonda hanno rappresentato un’importante occasione per riflettere sulle sfide e le opportunità legate alla sicurezza stradale. L’evento ha sottolineato l’importanza della ricerca e della collaborazione tra istituzioni, associazioni e mondo accademico per promuovere una cultura della sicurezza sulle strade italiane.

La riforma del Codice della Strada accelera la rivoluzione delle moto elettriche

Autostrade e tangenziali aperte ai motocicli elettrici da 6 kW: un passo verso una mobilità più green

La mobilità elettrica guadagna un nuovo slancio grazie alla recente riforma del Codice della Strada, che apre autostrade e strade extraurbane principali ai motocicli elettrici con una potenza di almeno 6 kW. Una decisione che punta a incentivare l’utilizzo delle due ruote a zero emissioni, rendendole una scelta sempre più accessibile e sostenibile.

Questa modifica normativa, accolta con entusiasmo dagli operatori del settore, rappresenta un importante passo avanti verso la transizione ecologica nel trasporto privato e aziendale.

Una rivoluzione per le due ruote elettriche

Fino a oggi, il limite minimo di potenza fissato a 11 kW impediva ai motocicli elettrici di accedere a tangenziali e autostrade, limitandone l’utilizzo e il potenziale. Con la nuova norma, i motocicli da almeno 6 kW potranno circolare su queste arterie stradali, a condizione che siano guidati da maggiorenni.

Zero Motorcycles, il marchio californiano leader nel settore, ha accolto con entusiasmo questa svolta. Umberto Uccelli, Vice President e Managing Director EMEA dell’azienda, ha dichiarato:
«Ampliare il raggio d’azione dei motocicli a zero emissioni rappresenta una spinta propulsiva verso il loro utilizzo, dunque un supporto al mercato che ha enormi potenzialità di crescita.»

La riforma non è solo un incentivo alla mobilità elettrica individuale, ma apre nuove opportunità per il segmento delle flotte aziendali, sempre più orientate verso soluzioni sostenibili.

L’impegno di Confindustria ANCMA per il settore

La riforma è il risultato di un dialogo costante tra il Governo italiano e Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che si è fatta portavoce delle esigenze del comparto. Come sottolineato da Luca Conti, Country Manager Italy and MEA & SEE di Zero Motorcycles:
«Ringraziamo Confindustria ANCMA per aver rappresentato gli interessi del settore al cospetto del Governo italiano, lavorando per garantire una maggiore tutela dei motociclisti.»

Questa sinergia tra istituzioni e settore privato evidenzia la crescente attenzione verso soluzioni di trasporto ecologiche e innovative.

Zero Motorcycles: tecnologia e performance al servizio della sostenibilità

Nel panorama delle due ruote elettriche, Zero Motorcycles si distingue per la sua capacità di combinare innovazione tecnologica e prestazioni di alto livello. Dalle sue origini in un garage di Santa Cruz, l’azienda è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento internazionale per chi cerca motocicli elettrici performanti e rispettosi dell’ambiente.

La gamma di motocicli Zero Motorcycles offre soluzioni leggere, veloci e potenti, pensate per soddisfare le esigenze di una nuova generazione di motociclisti attenti all’impatto ambientale. Con la possibilità di accedere a tangenziali e autostrade, questi veicoli diventano ancora più versatili e competitivi.

Mobilità elettrica: una scelta consapevole per il futuro

La riforma del Codice della Strada arriva in un momento in cui la domanda di soluzioni di trasporto sostenibili è in crescita esponenziale. Le città italiane, sempre più orientate verso politiche green, rappresentano un terreno fertile per l’adozione di motocicli elettrici come alternativa ai veicoli tradizionali.

Oltre a ridurre le emissioni di CO2, le moto elettriche offrono vantaggi significativi in termini di costi operativi, grazie alla ridotta manutenzione e ai bassi consumi. Con questa nuova normativa, l’Italia si allinea ai paesi più avanzati in materia di mobilità sostenibile, incentivando una transizione più rapida e inclusiva.

La riforma in cifre: cosa cambia

  • Potenza minima: i motocicli elettrici da 6 kW possono ora circolare su autostrade e strade extraurbane principali.
  • Requisiti: alla guida deve esserci un maggiorenne.
  • Opportunità di mercato: maggiore utilizzo dei motocicli elettrici sia per uso privato sia per flotte aziendali.

Conclusioni: una spinta al cambiamento

La mobilità elettrica su due ruote ha ora una marcia in più. Grazie alla nuova normativa, i motocicli elettrici non sono più confinati a un uso urbano, ma possono diventare una soluzione versatile anche per spostamenti a medio e lungo raggio.

La riforma del Codice della Strada rappresenta un tassello fondamentale per promuovere una mobilità più sostenibile, accessibile e innovativa, dimostrando come il futuro del trasporto sia sempre più orientato verso soluzioni a zero emissioni.

Il nuovo Codice della Strada 2024: prevenzione e sicurezza al centro del dibattito

Il Parlamento italiano è alle battute finali per l’approvazione del nuovo Codice della Strada 2024, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti mortali. La revisione introduce 18 nuove regole, tra cui sanzioni più severe per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti e nuove normative per l’utilizzo di monopattini elettrici.

Tra le principali novità, l’introduzione del casco obbligatorio e dell’assicurazione per i monopattini e l’inasprimento delle sanzioni per l’uso del cellulare durante la guida. Un provvedimento che promette di rivoluzionare il comportamento degli utenti della strada, puntando su responsabilità e prevenzione.


Un confronto istituzionale per una mobilità più sicura

Lunedì 18 novembre 2024, a Palazzo Pirelli, si è tenuto un convegno organizzato dall’Associazione Altero Matteoli per la Libertà e il Bene Comune, con il supporto del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti di mobilità e rappresentanti del settore automobilistico, con l’obiettivo di discutere l’impatto del nuovo Codice della Strada e le sue implicazioni.

Tra i partecipanti, spiccano le presenze di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, e Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. Hanno partecipato inoltre rappresentanti della Polizia Stradale, dell’ACI e di importanti enti legati alla sicurezza stradale.


Le novità principali del Codice della Strada

Sanzioni più severe e “ergastolo della patente”

Uno dei provvedimenti più discussi è l’ergastolo della patente per chi causa incidenti gravi guidando sotto l’effetto di alcol o droghe. Questa misura rappresenta un forte deterrente contro i comportamenti irresponsabili.

Regole per monopattini elettrici

I monopattini elettrici saranno soggetti a nuove regole: diventa obbligatorio indossare il casco, avere un’assicurazione e una targa identificativa. Questi provvedimenti mirano a garantire la sicurezza non solo degli utenti dei monopattini, ma anche degli altri attori della strada.

Focus sull’uso dello smartphone alla guida

L’uso del cellulare durante la guida porterà alla sospensione immediata della patente. Questa norma risponde all’aumento di incidenti causati dalla distrazione tecnologica.

Educazione stradale nelle scuole

Un’altra proposta rilevante riguarda l’introduzione dell’educazione stradale nei programmi scolastici di primo e secondo grado, per promuovere una cultura della sicurezza sin dalla giovane età.


Sicurezza stradale: una priorità condivisa

«La sicurezza stradale è un valore fondamentale per proteggere la vita di ciascun cittadino e garantire comunità più serene e sicure», ha dichiarato Attilio Fontana, sottolineando l’importanza di investire nella prevenzione e sensibilizzazione.

Anche Geronimo La Russa, vicepresidente dell’ACI e presidente di ACI Milano, ha espresso il proprio sostegno alle nuove normative, auspicando un potenziamento del trasporto pubblico come complemento alle restrizioni.


Tecnologia e controllo per una mobilità sicura

Durante il convegno, Toni Purcaro, vicepresidente esecutivo di DEKRA, ha evidenziato il ruolo della tecnologia nel ridurre gli incidenti. L’uso di sistemi di assistenza alla guida, come il monitoraggio degli angoli morti, è considerato essenziale per migliorare la sicurezza.


Le statistiche della sicurezza stradale

Secondo i dati di ACI e Istat, nel 2023 si sono registrati 12.768 incidenti stradali solo nella Città Metropolitana di Milano, con 120 decessi e 16.177 feriti. Questi numeri evidenziano l’urgenza di interventi strutturali e normativi per invertire la tendenza.


Conclusioni: un passo verso una mobilità sostenibile

Il nuovo Codice della Strada 2024 rappresenta una svolta verso una mobilità più sicura e sostenibile. Come sottolineato da Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti, «regole più rigide permetteranno di salvare più vite». Ora, il lavoro si concentra su formazione e informazione per garantire che queste normative siano efficaci e condivise.

Per approfondire il tema della sicurezza stradale, visita il sito dell’ACI: www.aci.it