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Eurotribuna politica al #FORUMAutoMotive: il futuro dell’automotive tra sostenibilità e industria

Un dibattito strategico sul settore automotive europeo

#FORUMAutoMotive ha ospitato la terza Eurotribuna politica, una piattaforma di confronto tra rappresentanti politici, esperti e protagonisti del settore automotive. Al centro dell’evento, la necessità di una visione equilibrata tra sostenibilità ambientale e competitività industriale in Europa. Con la moderazione del giornalista Pierluigi Bonora, promotore dell’iniziativa, l’Eurotribuna ha messo in evidenza le sfide e le opportunità che l’industria automobilistica dovrà affrontare in un contesto di forti trasformazioni.

Bonora ha aperto l’evento con un appello ai parlamentari europei presenti: «Il futuro del settore automotive, così come quello di migliaia di famiglie europee, dipende dalle vostre decisioni. L’Europa deve essere pragmatica e assicurare che la transizione ecologica non si traduca in una crisi industriale».

Le sfide del settore: stagnazione in Europa e pressione dalla Cina

Scenari economici e criticità delle normative

Dario Duse, Country Leader Italia di AlixPartners, ha offerto un’analisi approfondita dello scenario attuale, evidenziando la stagnazione dei mercati europei e nordamericani, in contrasto con una crescita, seppur moderata, della Cina. Duse ha spiegato che gli obiettivi del programma Fit for 55 sono difficili da raggiungere, in particolare per quanto riguarda la transizione verso l’elettrico: «L’industria europea si trova in difficoltà a causa di regolamenti rigidi che potrebbero portare a forti sanzioni per chi non rispetta i target di riduzione della CO₂».

L’esperto ha inoltre osservato che, in questo contesto, le case automobilistiche europee sono costrette a ridurre i costi e ripensare i propri modelli produttivi. Una sfida che, secondo Duse, rischia di compromettere la competitività dell’intero comparto.

La voce dei rappresentanti UE: una necessità di revisione delle normative

Neutralità tecnologica e rimodulazione delle sanzioni

Tra i parlamentari europei presenti, Massimiliano Salini (Forza Italia) ha chiesto una revisione delle normative che regolano la decarbonizzazione, proponendo l’introduzione della neutralità tecnologica per offrire alle imprese più soluzioni per raggiungere gli obiettivi ambientali. «Sospendere le sanzioni fino al 2025 e accelerare la revisione delle normative è essenziale per dare respiro all’industria», ha dichiarato Salini.

A questo si è aggiunto Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia), che ha evidenziato come l’approccio attuale della Commissione Europea rischi di far perdere competitività al settore europeo rispetto ai mercati asiatici. Fidanza ha sottolineato che molte aziende europee potrebbero sparire nei prossimi anni se la politica non interviene in maniera pragmatica.

Di diverso avviso, Pierfrancesco Maran (PD-S&D) ha proposto un utilizzo costruttivo delle sanzioni per i produttori non conformi, destinando i proventi alla riconversione industriale e sostenendo così la transizione senza compromettere l’occupazione.

Le reazioni del settore: tra preoccupazioni e richieste di intervento

La filiera automotive italiana e la riduzione dei fondi

I rappresentanti delle associazioni di settore hanno espresso preoccupazione per le sfide che attendono l’automotive nei prossimi anni. Gianmarco Giorda, direttore generale di ANFIA, ha criticato la recente decisione del Governo italiano di ridurre di 4,6 miliardi di euro il fondo destinato alla transizione del settore. Giorda ha dichiarato che «l’automotive è l’unico comparto obbligato a una trasformazione radicale in tempi così ristretti; senza risorse adeguate, il rischio per l’industria è altissimo».

A sua volta, Michele Crisci, presidente di UNRAE, ha sottolineato come la crescita della competizione cinese stia penalizzando le case automobilistiche europee, già gravate dai costi della transizione green. Crisci ha chiesto misure concrete per sostenere il settore in questa fase critica.

Carburanti alternativi e tecnologie diversificate: una transizione inclusiva

Opportunità per biometano e soluzioni a basse emissioni

Un tema chiave dell’Eurotribuna è stato il ruolo dei carburanti alternativi e delle tecnologie diversificate come strumento di supporto alla transizione. Flavio Merigo, presidente di Assogasmetano, ha evidenziato l’importanza del biometano come opzione sostenibile: «Se integrato nei piani energetici, il biometano potrebbe ridurre notevolmente le emissioni senza richiedere una transizione forzata verso l’elettrico».

Fabio Pressi di Motus-E ha illustrato i vantaggi delle auto elettriche, grazie alla riduzione dei costi delle batterie che rende l’elettrico sempre più accessibile. Tuttavia, Pressi ha avvertito che l’Europa deve tenere in considerazione la crescente competitività dei produttori cinesi, che stanno conquistando una parte sempre più significativa del mercato elettrico.

Alberto Viano, presidente di ANIASA, ha espresso il punto di vista del settore del noleggio e della mobilità pay-per-use, ribadendo la necessità di una stabilità fiscale e normativa per favorire l’adozione delle tecnologie più avanzate.

Una strategia europea per una mobilità sostenibile e competitiva

Conciliare ambiente e crescita industriale

L’Eurotribuna politica al #FORUMAutoMotive ha fatto emergere un punto cruciale: la necessità di una politica che concilia gli obiettivi di sostenibilità ambientale con le esigenze di crescita industriale. I partecipanti hanno proposto un approccio basato sulla neutralità tecnologica, che permetterebbe una transizione ecologica più flessibile e realistica. La diversificazione delle tecnologie, inclusi i biocarburanti e i veicoli elettrici, è stata individuata come la chiave per garantire una mobilità sostenibile e accessibile.

La proposta è quella di puntare su una strategia che non limiti la competitività del settore europeo rispetto ai competitor globali, ma che, al contrario, garantisca un percorso di crescita stabile e sostenibile.

Conclusioni: un futuro sostenibile per il settore automotive

La terza Eurotribuna politica ha confermato come il settore automotive si trovi oggi a un bivio. Da un lato, la necessità di ridurre le emissioni per rispondere alla sfida climatica; dall’altro, il bisogno di sostenere un’industria che rappresenta una parte fondamentale dell’economia europea. La discussione ha sottolineato come sia essenziale una politica europea che protegga il comparto industriale, senza sacrificare gli obiettivi ambientali.

Per raggiungere questo obiettivo, l’adozione di una politica inclusiva e orientata alla neutralità tecnologica potrebbe rappresentare la strada giusta per garantire un futuro sostenibile e competitivo all’industria automobilistica europea.

Link esterno suggerito: #FORUMAutoMotive – Transizione ecologica e futuro dell’automotive

Il ministro Urso anticipa la revisione sullo stop ai motori a combustione al #FORUMAutoMotive

Un passo cruciale per sostenere l’industria automobilistica europea

Al #FORUMAutoMotive, evento annuale sulla mobilità sostenibile e innovazione automobilistica, il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato una svolta importante nelle politiche italiane in materia di sostenibilità e industria: l’anticipo al 2025 della revisione della normativa europea che prevede lo stop ai motori a combustione entro il 2035.

«È tempo di superare i limiti imposti dalle ideologie per adottare un approccio pragmatico che garantisca al contempo sostenibilità ambientale e competitività industriale», ha affermato il ministro Urso, evidenziando come l’Europa debba trovare un nuovo equilibrio tra decarbonizzazione e difesa della sua base produttiva.

La crisi del settore automobilistico e l’urgenza di una revisione

Il rischio di un declino competitivo rispetto ai produttori asiatici

Secondo Urso, le politiche ambientali attualmente in vigore hanno esposto le aziende europee del settore automobilistico a una crisi profonda, creando svantaggi competitivi rispetto ai produttori asiatici. Le case automobilistiche dell’UE, infatti, rischiano di dover affrontare ingenti sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione della CO₂, mentre i produttori cinesi consolidano rapidamente la loro presenza sul mercato europeo grazie a strategie aggressive e investimenti massicci.

«L’Europa si trova a un bivio tra confermare obiettivi irrealizzabili o adottare una politica di transizione più graduale, che permetta alle nostre aziende di prepararsi adeguatamente», ha spiegato Urso. La crisi è palpabile e il rischio di perdere terreno rispetto alla concorrenza è ormai evidente.

Una revisione anticipata per supportare l’industria europea

Con questa proposta di anticipare la revisione al 2025, l’Italia e i Paesi alleati intendono dare respiro al settore automobilistico europeo, consentendo un adattamento graduale e sostenibile alle nuove normative. Posticipare al 2026 la revisione equivarrebbe, secondo Urso, a «una sentenza di ritardo insormontabile» che limiterebbe le possibilità di recuperare il terreno perso.

“Non Paper”: una proposta per una politica realistica

Collaborazione tra Italia e Repubblica Ceca

L’Italia, in collaborazione con la Repubblica Ceca, ha elaborato il “Non Paper”, un documento strategico che propone una revisione anticipata delle normative europee in tema di emissioni. La proposta mira a sostenere il comparto industriale senza compromettere gli obiettivi ambientali, promuovendo una transizione bilanciata e sostenibile.

«Questa iniziativa è nata per garantire che la decarbonizzazione avvenga attraverso una strategia graduale, sostenibile e inclusiva, senza imporre scelte forzate», ha sottolineato Urso. Il Non Paper sarà discusso in Commissione Europea nei prossimi mesi e potrebbe rappresentare un’importante svolta per l’industria europea.

Verso una mobilità a neutralità tecnologica

Tra le proposte avanzate, il ministro Urso ha ribadito l’importanza di una politica di neutralità tecnologica, in cui non solo l’elettrico, ma anche biocarburanti e idrogeno possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici. «Raggiungere la decarbonizzazione richiede flessibilità e innovazione: limitarsi a una sola tecnologia non è la strada migliore», ha affermato Urso, indicando la necessità di un approccio aperto e inclusivo.

#FORUMAutoMotive: il punto d’incontro tra istituzioni e industria

Il valore di un dibattito aperto e costruttivo

Il #FORUMAutoMotive, fondato dal giornalista Pierluigi Bonora, si è confermato anche quest’anno come un’importante piattaforma per il dialogo tra istituzioni, industria e opinione pubblica. Durante l’evento, Urso ha sottolineato come iniziative come il #FORUMAutoMotive siano fondamentali per discutere le politiche future in un contesto che unisce interessi industriali e sostenibilità ecologica.

«È essenziale avere luoghi di confronto come il #FORUMAutoMotive, dove possiamo confrontarci sui temi strategici per il futuro dell’automobile in Europa e non solo», ha dichiarato Urso.

Un equilibrio tra innovazione e sostenibilità

Con la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti dell’industria, il #FORUMAutoMotive ha dato spazio a discussioni approfondite sul futuro della mobilità sostenibile, portando alla luce le sfide della transizione ecologica e l’impatto delle politiche ambientali sul settore.

La visione italiana: decarbonizzazione graduale e realismo

L’Italia guida il dibattito per una politica industriale europea equilibrata

Con la proposta di anticipare la revisione delle normative, il Governo italiano si pone in prima linea nella definizione di una strategia di decarbonizzazione che sia sostenibile non solo per l’ambiente ma anche per l’economia e la società. L’Italia propone quindi una politica che favorisca una transizione equilibrata, capace di mantenere competitività e occupazione in settori chiave come quello automobilistico.

«La nostra industria ha bisogno di un quadro normativo che supporti innovazione e competitività, senza sacrificare posti di lavoro e senza mettere a rischio la sostenibilità del settore», ha ribadito Urso, aggiungendo che l’Italia continuerà a promuovere una politica di sostegno per il comparto produttivo.

Il futuro della mobilità europea

La strada proposta da Urso non si limita a salvaguardare l’industria italiana, ma vuole portare un contributo significativo al dibattito europeo. La decarbonizzazione, secondo il ministro, non è in discussione; piuttosto, l’obiettivo è trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica, tutela ambientale e difesa delle competenze industriali che sono alla base della competitività europea.

Conclusioni: un percorso sostenibile e inclusivo per la mobilità del futuro

Il discorso di Urso al #FORUMAutoMotive ha rappresentato un importante passo avanti nella definizione di una mobilità sostenibile che possa garantire allo stesso tempo stabilità economica e innovazione tecnologica. La proposta di revisione anticipata delle normative è un chiaro segnale di come l’Italia intenda guidare il cambiamento, mantenendo al centro le esigenze della sua economia e della sua società.

Il “Non Paper” presentato dal ministro offre una visione concreta per una transizione ecologica graduale e inclusiva, in grado di sostenere l’industria e proteggere il lavoro, aprendo un nuovo capitolo per la mobilità sostenibile europea.

Link: Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Transizione ecologica e industria

Antonacci Falegnamerie e DF Francia: un’alleanza strategica per rivoluzionare il settore degli arredi su misura

Con un’importante alleanza strategica, Antonacci Falegnamerie e DF Francia mirano a imporsi come leader nel settore della falegnameria su misura e dell’arredamento di alta qualità. Insieme, le due aziende coniugano tradizione artigianale, innovazione tecnologica e una filosofia sostenibile, puntando a conquistare nuovi mercati sia in Italia che all’estero.

Perché nasce questa alleanza?

La decisione di collaborare è motivata dall’esigenza di rispondere a un mercato sempre più orientato verso la personalizzazione e la qualità artigianale. Entrambe le aziende, con oltre 50 anni di esperienza, hanno mantenuto una solida identità familiare e si distinguono per valori condivisi: attenzione ai dettagli, qualità senza compromessi e apertura all’innovazione. Questo legame ha dato vita a un’alleanza che non prevede fusioni o acquisizioni, ma un rafforzamento delle rispettive identità con una visione comune verso il futuro.

Matteo Antonacci, Direttore di Produzione di Antonacci Falegnamerie, ha sottolineato: «Ci siamo riconosciuti e scelti. Ognuno porta in questa collaborazione le proprie metodologie e punti di forza, ma condividiamo lo stesso impegno verso l’eccellenza e la qualità. Questo ci permette di lavorare in modo fluido, offrendo soluzioni su misura senza contraddizioni o sovrapposizioni».

Un vantaggio unico per i clienti

L’unione delle due aziende offre ai clienti un servizio di altissimo livello che combina qualità e personalizzazione con l’efficienza produttiva. Questa sinergia rende Antonacci Falegnamerie e DF Francia più competitive, sia nel mercato italiano che in quello internazionale, con particolare attenzione ai settori di riferimento: hotellerie per Antonacci Falegnamerie e boutique di lusso per DF Francia. La collaborazione è inoltre orientata alla sostenibilità ambientale, con l’uso di materiali certificati e una catena di produzione a basso impatto ecologico.

Hilton Rome Eur La Lama: un progetto iconico per iniziare

Il primo progetto che vede coinvolte le due aziende è la realizzazione degli ambienti comuni dell’Hilton Rome Eur La Lama, un’opera iconica situata nel cuore del quartiere EUR di Roma. Il progetto, curato dall’architetto Massimiliano Fuksas e dallo Studio Lorenzo Bellini Atelier per il design degli interni, riflette l’eccellenza e la cura artigianale che caratterizzano la partnership tra Antonacci Falegnamerie e DF Francia. I due partner hanno realizzato aree come il ristorante, la zona reception e la palestra, integrando design su misura e funzionalità di alto livello.

«Siamo fieri di aver collaborato con Antonacci Falegnamerie alla realizzazione di una struttura così prestigiosa come l’Hilton Rome Eur La Lama – ha dichiarato Daniele Francia, Direttore Generale Esecutivo di DF Francia –. Ogni spazio è stato progettato con un approccio sartoriale, enfatizzando eleganza e funzionalità, in linea con l’immagine del marchio Hilton».

Innovazione, design e sostenibilità protagonisti all’Edilsocial Expo

Le due aziende saranno presenti all’Edilsocial Expo B-CAD dal 31 ottobre al 2 novembre 2024 presso il Convention Center La Nuvola di Roma, un evento di riferimento per i settori dell’edilizia, architettura e design. Lo stand, progettato dal designer Marco Cervellieri e coordinato da Corrirossi Management, vedrà la collaborazione di partner di prestigio: Valeri per i metalli, Stone Arredo per i rivestimenti in marmo, British Fires per i camini elettrici e PIX per i tavoli espositivi. Al centro dello stand, una scultura in bronzo dei fratelli Cristiano e Patrizio Alviti.

Questa presenza all’Edilsocial Expo rappresenta un’ulteriore occasione per Antonacci Falegnamerie e DF Francia di presentarsi come un nuovo polo dell’arredamento su misura e della sostenibilità, valorizzando l’eccellenza del Made in Italy.

Sostenibilità nel packaging: incentivi e opportunità per il settore del cartone ondulato

Con l’introduzione di nuovi incentivi per la riconversione ecologica, il settore del packaging italiano è al centro di un cambiamento importante, sostenuto anche dall’Associazione Italiana Scatolifici (ACIS).

Incentivi per la transizione ecologica nel packaging

Il Ministero dell’Ambiente ha recentemente approvato un incentivo di dieci milioni di euro per le imprese produttrici di plastica monouso che vogliono riconvertire i propri processi produttivi verso soluzioni più sostenibili. Il decreto direttoriale n. 84, varato il 27 settembre, rappresenta uno dei tanti provvedimenti europei e nazionali a favore della riduzione dei rifiuti in plastica, con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati nel settore degli imballaggi, che costituiscono quasi il 40% dei rifiuti solidi urbani.

Andrea Mecarozzi, Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici (ACIS), ha commentato: «Apprezziamo il sostegno del Ministero verso la riconversione ecologica, ma auspichiamo che questo supporto venga esteso anche ai comparti già virtuosi, come il settore del cartone ondulato». Infatti, il cartone rappresenta oggi una delle alternative sostenibili più valide alla plastica, con oltre il 70% delle materie prime derivanti da carta riciclata.

La forza della filiera del cartone ondulato

Il comparto del cartone ondulato, rappresentato da ACIS, ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni grazie alla sua intrinseca sostenibilità. Secondo i dati del Rapporto Annuale di Comieco, il riciclo degli imballaggi cellulosici in Italia ha raggiunto il 92,3%, superando i target fissati dall’Unione Europea per il 2030. Questo tasso di riciclo è possibile grazie a una filiera strutturata e responsabile: oltre il 90% della fibra vergine proviene da foreste certificate FSC o PEFC, in linea con gli standard internazionali di sostenibilità.

In un periodo in cui la sostenibilità è un imperativo, l’industria del cartone ondulato non solo riduce l’impatto ambientale, ma promuove anche un’economia circolare virtuosa.

Una filiera che richiede sostegno per non essere svantaggiata

Il decreto n. 84 si concentra principalmente sulla riconversione delle imprese che lavorano nel settore della plastica monouso, un passo necessario, ma secondo ACIS anche incompleto. «Le filiere virtuose del cartone – sottolinea Mecarozzi – non devono essere penalizzate di fronte a settori concorrenti che ottengono incentivi senza uno storico impegno sostenibile».

L’Associazione Italiana Scatolifici ha evidenziato l’importanza di collaborare con il Ministero dell’Ambiente per garantire che le politiche di incentivo non avvantaggino solo alcuni comparti, ma permettano anche a chi opera con standard di sostenibilità di lungo corso di accedere a nuovi fondi di investimento.

La storia e l’impegno dell’Associazione Italiana Scatolifici

Fondata nel 2011, l’Associazione Italiana Scatolifici ha evoluto il suo ruolo negli anni per diventare una voce autorevole nel settore del packaging sostenibile. Oggi ACIS rappresenta oltre 100 aziende italiane, con più di 2.000 dipendenti. Il passaggio a struttura associativa ha permesso di affrontare in modo più efficace le sfide di mercato e di rappresentare il settore nei tavoli istituzionali.

L’Associazione si impegna a mantenere l’economia circolare come linea guida per il futuro del comparto e a incentivare i propri associati a utilizzare solo materiali provenienti da fonti sostenibili. Questo approccio ha posizionato il cartone ondulato come scelta d’elezione nel packaging, dimostrandosi non solo una valida alternativa alla plastica, ma anche una risorsa chiave nel percorso verso la transizione ecologica dell’economia.

Prospettive future per un settore in crescita

Gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi. ACIS, insieme al governo, intende continuare a promuovere la sostenibilità nel packaging e supportare una filiera che possa concorrere su scala internazionale. Il Presidente Mecarozzi ha concluso: «Il cartone ondulato rappresenta una soluzione cruciale per il futuro del packaging, e lavoriamo affinché le nostre aziende siano pronte a cogliere le nuove opportunità offerte dal mercato, senza essere penalizzate da incentivi selettivi».

In un momento storico in cui la sostenibilità non è più solo un’opzione, ma una necessità, il settore del cartone ondulato dimostra che è possibile innovare e competere nel rispetto dell’ambiente. Con il sostegno adeguato e una visione strategica condivisa, il comparto può continuare a crescere, offrendo soluzioni efficaci e sostenibili per l’imballaggio.

Italia e ricondizionato: lo smartphone come simbolo di consumo sostenibile

Lo studio CertiDeal evidenzia una crescita significativa nella scelta di prodotti ricondizionati, soprattutto smartphone, tra gli italiani di tutte le età.

Il ricondizionato sta guadagnando terreno in Italia, non più visto come una semplice opzione economica, ma come una scelta consapevole e sostenibile. Secondo un recente studio condotto da CertiDeal in collaborazione con Ipsos, gli italiani stanno abbracciando sempre di più il concetto di “seconda vita” per i dispositivi tecnologici, in particolare per gli smartphone.

Smartphone ricondizionato: da scelta di risparmio a simbolo di sostenibilità

La ricerca, che ha coinvolto un campione di 1.000 italiani, mostra che il 92% degli intervistati conosce il concetto di dispositivo ricondizionato e che il 60% ne ha già acquistato uno o sta pensando di farlo. Laure Cohen, CEO e cofondatrice di CertiDeal, ha commentato: «Quando abbiamo fondato l’azienda nel 2015, avevamo l’obiettivo di rendere la tecnologia accessibile e sostenibile per tutti. Oggi vediamo che in Italia questa visione sta diventando realtà, come dimostrano i dati del nostro studio».

La motivazione principale per scegliere un prodotto ricondizionato è il risparmio economico (50%), ma una percentuale significativa (44%) lo vede come una scelta sostenibile. Salvatore Macrì, Growth Marketing Manager di CertiDeal, aggiunge: «Stiamo assistendo a un cambiamento culturale dove la qualità non è più associata al prezzo elevato, ma alla garanzia di prestazioni ottimali. Con i dispositivi ricondizionati di CertiDeal, le persone possono permettersi modelli premium senza compromessi».

Giovani e senior guidano il cambiamento

Interessante notare come i giovani siano in prima linea in questa rivoluzione: il 76% della fascia 18-24 anni ha già acquistato o sta pensando di acquistare un dispositivo ricondizionato. Tuttavia, anche gli over 55 stanno cambiando atteggiamento: il 73% di loro considera ormai affidabili i prodotti di seconda mano, e il 54% di questa fascia ha già fatto un acquisto ricondizionato o ha intenzione di farlo in futuro.

«Questo è un segno che il concetto di economia circolare sta penetrando in tutte le generazioni, non solo tra i più giovani», sottolinea Macrì. Lo studio evidenzia come anche altre categorie di beni stiano seguendo questa tendenza. Nella moda, ad esempio, il 39% degli italiani ha acquistato abbigliamento di seconda mano, mentre nel design e arredamento, il 30% ha optato per mobili usati o restaurati.

Sostenibilità e incentivi: la chiave per il futuro

Nonostante i dati positivi, esistono ancora delle barriere da superare. Il 66% degli italiani sarebbe più propenso ad acquistare prodotti ricondizionati se fossero disponibili incentivi fiscali, mentre il 47% esprime ancora qualche dubbio sulla qualità dei prodotti. Macrì commenta: «Per affrontare queste preoccupazioni, stiamo continuando a investire in trasparenza e innovazione. Il nostro obiettivo è garantire che tutte le persone possano contare su prodotti certificati e coperti dalla nostra garanzia di 2 anni».

Il futuro del ricondizionato: una crescita inarrestabile

Lo studio Ipsos ha anche esplorato il mercato globale del ricondizionato, con stime che indicano una crescita significativa nei prossimi anni. Si prevede che il mercato globale del ricondizionato possa passare dal 25% attuale al 50% entro il 2030. Per l’Italia, la quota attuale si aggira intorno al 5-6%, ma con il potenziale di crescita ancora molto elevato.

La leadership di CertiDeal nel settore

Con oltre 800.000 clienti in Europa e certificazioni come la ISO 14001 e la US R2:2013, CertiDeal si conferma leader nel settore del ricondizionato, garantendo qualità e sostenibilità nei propri prodotti. Il CEO Cohen conclude: «Il nostro obiettivo è continuare a crescere e diventare il numero uno nel mercato europeo del ricondizionato, offrendo ai nostri clienti soluzioni affidabili e accessibili».

Audi Progressive Showroom: innovazione e design sostenibile nel cuore di Milano

Lombarda Motori, uno dei principali concessionari automobilistici della Lombardia, ha aperto le porte del nuovo Audi Progressive Showroom a Milano. Situato in Via Sumatra 12, questo innovativo concept mira a ridefinire l’esperienza del cliente in termini di mobilità sostenibile e tecnologia all’avanguardia.

L’inaugurazione segna un passo importante per l’azienda, che dal 1963 si distingue nel settore dell’automotive, portando avanti una tradizione di eccellenza e innovazione. Il Progressive Showroom rappresenta un’evoluzione del concetto di concessionaria, unendo tecnologie digitali avanzate a un design moderno e minimalista che rispecchia la filosofia della House of Progress di Audi.

Lombarda Motori: una storia di successo

Fondata da Luigi Zannier negli anni ’60, Lombarda Motori ha saputo crescere e consolidarsi nel tempo, diventando un punto di riferimento nel settore automobilistico in Lombardia. Con 12 sedi e un team di oltre 380 dipendenti, l’azienda ha costruito una reputazione di affidabilità e attenzione al cliente. Oggi, sotto la guida di Elsa Zannier, Lombarda Motori continua a innovare, abbracciando la transizione ecologica e puntando sulla mobilità sostenibile.

Elsa Zannier ha dichiarato: «Il nostro obiettivo è creare un’esperienza unica per i clienti, offrendo un servizio personalizzato in un ambiente che riduce l’impatto ambientale. L’Audi Progressive Showroom incarna perfettamente la nostra visione di un futuro più green e tecnologicamente avanzato.»

Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano
Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano

Audi Progressive Showroom: dove innovazione e sostenibilità si incontrano

Il Progressive Showroom di Audi a Milano non è una semplice concessionaria, ma un laboratorio di mobilità del futuro. Progettato con linee pulite e uno stile minimalista, l’ambiente è illuminato da ampie vetrate che lasciano entrare la luce naturale, creando un’atmosfera accogliente e immersiva.

L’elemento distintivo di questo spazio è l’integrazione di materiali eco-sostenibili e l’utilizzo di tecnologie smart per la gestione dei processi di vendita e post-vendita. La struttura utilizza energie rinnovabili e punta a minimizzare l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità di Audi.

Un’esperienza interattiva e personalizzata per i clienti

Al centro dell’Audi Progressive Showroom c’è l’idea di offrire ai clienti un’esperienza digitale e immersiva. Grazie all’integrazione di tecnologie interattive, i visitatori possono configurare i veicoli, esplorare le caratteristiche dei modelli Audi e vivere un’esperienza di acquisto unica.

Inoltre, lo showroom presenta un’ampia gamma di veicoli elettrici e ibridi, riflettendo l’impegno del marchio verso una mobilità a zero emissioni. Il concetto di House of Progress non si limita al design e all’innovazione tecnologica, ma abbraccia un approccio olistico alla sostenibilità, rendendo ogni fase dell’esperienza del cliente eco-friendly.

Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano
Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano

La visione del futuro secondo Audi

Audi ha da sempre investito nell’innovazione tecnologica per creare veicoli di alta qualità e con un occhio di riguardo all’ambiente. Il Progressive Showroom rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la mobilità del futuro. Con modelli come l’Audi Q4 e-tron e l’Audi e-tron GT, la casa automobilistica tedesca continua a ridefinire gli standard del settore.

«Il nostro showroom è progettato per essere un vero e proprio hub dell’innovazione», ha dichiarato Patrick Oungre, Group Head of Innovation di A2A. «Attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate, vogliamo offrire ai nostri clienti un’esperienza completa, che vada oltre la semplice vendita di veicoli e che rappresenti il futuro della mobilità.»

L’impegno di Audi verso la sostenibilità

Il tema della sostenibilità è al centro delle strategie future di Audi. L’azienda punta a diventare carbon neutral entro il 2050, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 in tutte le fasi del ciclo di vita dei veicoli. L’Audi Progressive Showroom si inserisce perfettamente in questa visione, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa essere messa al servizio della sostenibilità.

Gli interni del nuovo showroom, progettati con materiali riciclabili e a basso impatto ambientale, sottolineano questo impegno, offrendo un ambiente che unisce estetica e funzionalità con un approccio green.

Un punto di riferimento per la mobilità elettrica

Milano, con la sua attenzione crescente verso la mobilità elettrica e sostenibile, è la città ideale per ospitare questo progetto all’avanguardia. L’Audi Progressive Showroom non è solo una vetrina per i nuovi modelli elettrici, ma anche un centro di conoscenza dove i visitatori possono imparare di più sulle soluzioni di ricarica domestica e sui servizi di mobilità elettrica offerti da Audi.

Inoltre, lo showroom offre assistenza personalizzata per i veicoli elettrici e ibridi, accompagnando il cliente in tutte le fasi del processo, dalla scelta del veicolo fino alla gestione della ricarica.

Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano-3
Audi Progressive Showroom, concessionaria di via Sumatra a Milano-3

Conclusioni

L’inaugurazione dell’Audi Progressive Showroom rappresenta una tappa fondamentale per Lombarda Motori e Audi. Questo nuovo spazio non solo offre una vetrina moderna e tecnologica, ma ridefinisce l’intera esperienza del cliente, mettendo al centro sostenibilità, innovazione e design.

Con la sua attenzione al futuro e la volontà di superare i confini del tradizionale concetto di concessionaria, il Progressive Showroom si candida a diventare un punto di riferimento per la mobilità sostenibile in Italia e in Europa.

Al via la nuova proposta didattica di Gruppo CAP per le scuole

Open Day e laboratori per promuovere la sostenibilità e l’educazione ambientale tra gli studenti della Città metropolitana di Milano.

Gruppo CAP, la green utility della Città metropolitana di Milano, ha lanciato una nuova proposta didattica per l’anno scolastico 2024-2025, destinata agli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. L’obiettivo? Promuovere la sostenibilità e stimolare comportamenti virtuosi nell’uso delle risorse idriche, coinvolgendo le nuove generazioni attraverso attività innovative e interattive.

Questa iniziativa rappresenta una continuità nell’impegno di Gruppo CAP nel settore dell’educazione ambientale, grazie alla collaborazione con la Cooperativa La Lumaca, da oltre 40 anni punto di riferimento nell’educazione ambientale in Italia. Il progetto include visite guidate agli impianti, laboratori interattivi e eventi, tutti pensati per incoraggiare comportamenti responsabili verso l’ambiente e sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide future legate alla sostenibilità.

Open Day: un’esperienza educativa unica

Il programma si apre con due Open Day rivolti alle scuole e ai cittadini della Città metropolitana di Milano. Gli eventi si terranno il 22 e il 23 ottobre 2024, offrendo la possibilità di visitare alcuni degli impianti più innovativi gestiti da Gruppo CAP. L’obiettivo è quello di far conoscere da vicino il ciclo dell’acqua e le tecnologie di gestione delle risorse idriche, attraverso percorsi guidati e attività pratiche pensate per stimolare la curiosità e la consapevolezza ambientale.

«Il nostro impegno è quello di trasmettere alle nuove generazioni i valori della sostenibilità e dell’uso consapevole delle risorse naturali. Gli Open Day sono solo l’inizio di un percorso educativo che durerà tutto l’anno scolastico», ha dichiarato il Presidente di Gruppo CAP, Alessandro Russo.

Primo Open Day: Centro Ricerche Salazzurra

Il primo appuntamento si svolgerà il 22 ottobre presso il Centro Ricerche Salazzurra, situato all’Idroscalo di Milano. Questo polo scientifico è un esempio di eccellenza nel campo della ricerca idrica e delle tecnologie innovative per la gestione delle risorse ambientali. Ogni anno, nei suoi laboratori vengono analizzati migliaia di campioni d’acqua per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua potabile.

L’evento offrirà ai partecipanti la possibilità di scoprire il funzionamento di queste strutture e di esplorare le ricerche in corso sul trattamento delle acque e l’economia circolare.

Secondo Open Day: impianto di Bresso-Niguarda

Il secondo Open Day, previsto per il 23 ottobre, si terrà presso l’impianto di Bresso-Niguarda, uno dei depuratori più importanti della regione. Con i suoi oltre 142.000 mq, l’impianto rappresenta un esempio di innovazione tecnologica applicata al trattamento delle acque reflue e alla produzione di biometano dai fanghi di depurazione. Durante la visita, studenti e cittadini potranno comprendere il complesso processo di depurazione e la sua importanza per la salvaguardia dell’ambiente.

Un progetto didattico innovativo e inclusivo

L’offerta formativa di Gruppo CAP non si limita agli Open Day. Il progetto educativo prevede una vasta gamma di attività, pensate per rispondere alle diverse esigenze degli studenti di ogni ordine e grado. Tra queste, spiccano il World Café, un laboratorio circolare in cui gli studenti possono confrontarsi sui temi della sostenibilità attraverso il dialogo, e Il Mondo di Domani, un laboratorio teatrale interdisciplinare che affronta tematiche legate all’ambiente, alla filosofia e alla scienza.

Questa proposta educativa mira a fornire agli studenti le competenze necessarie per comprendere e affrontare le sfide della sostenibilità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. La piattaforma multimediale e-CAP, inoltre, permette di integrare le lezioni in presenza con approfondimenti digitali, favorendo un’esperienza di apprendimento completa e coinvolgente.

L’importanza dell’educazione ambientale nelle scuole

L’educazione ambientale è oggi più che mai un tema centrale nel dibattito pubblico. Le giovani generazioni sono chiamate a essere protagoniste di un cambiamento necessario per preservare le risorse del pianeta. Attraverso progetti come quello promosso da Gruppo CAP, è possibile avvicinare gli studenti a queste tematiche in modo interattivo e coinvolgente, sensibilizzandoli sull’importanza di adottare comportamenti sostenibili.

«Vogliamo che i giovani siano cittadini consapevoli, capaci di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le nostre attività didattiche sono progettate per stimolare il loro interesse verso l’ambiente e fornire strumenti concreti per un futuro più sostenibile», ha aggiunto Russo.

Eventi e laboratori: il calendario delle attività

Oltre agli Open Day, il programma di Gruppo CAP prevede una serie di eventi e laboratori che si svolgeranno durante tutto l’anno scolastico. Tra questi, spiccano i TED Talk online con esperti del settore ambientale, gli Eventi Blu con performance dal vivo di testimonial creativi e artisti di fama nazionale, e lo Swap Party, un’iniziativa per promuovere la riduzione del consumo di moda fast fashion attraverso lo scambio di abiti e accessori.

Ogni evento e laboratorio è pensato per offrire un’esperienza educativa diversificata e inclusiva, capace di stimolare la riflessione sui temi dell’ambiente, dell’economia circolare e della sostenibilità.

Conclusione

Gruppo CAP, con il suo nuovo programma educativo, dimostra ancora una volta il suo impegno verso l’educazione ambientale e la promozione della sostenibilità. Attraverso attività interattive, visite guidate e laboratori innovativi, studenti e cittadini avranno l’opportunità di approfondire le tematiche legate all’uso consapevole delle risorse idriche e di contribuire attivamente alla salvaguardia del nostro pianeta.

Per partecipare agli Open Day e alle altre attività proposte, è possibile consultare il sito di Gruppo CAP e prenotarsi direttamente online. Non perdere l’occasione di scoprire i segreti dell’acqua e diventare un cittadino responsabile!

Suggerimento link esterno:
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Il dolce autunno al Parkhotel Holzner: un’oasi di relax e tradizione sull’altopiano del Renon

Con l’arrivo dell’autunno, l’altopiano del Renon si trasforma in una tela di colori caldi e intensi, offrendo un’esperienza sensoriale unica per i visitatori. Al centro di questo spettacolo naturale si trova il Parkhotel Holzner 4*S, un hotel storico che dal 1908 accoglie ospiti da tutto il mondo. Situato a Soprabolzano, a pochi minuti di funivia da Bolzano, il Parkhotel rappresenta un rifugio ideale per chi cerca pace, relax e un’immersione nella bellezza naturale dell’Alto Adige.

In questo periodo dell’anno, il Parkhotel Holzner diventa un luogo ancora più suggestivo. I boschi circostanti si tingono di toni dorati e rossastri, mentre l’aria fresca invita a lunghe passeggiate attraverso i sentieri che circondano la struttura. L’autunno al Parkhotel Holzner non è solo una stagione, ma un’esperienza che intreccia storia, natura e sostenibilità, offrendo agli ospiti la possibilità di riconnettersi con il territorio e godere di momenti di puro benessere.


La storia del Parkhotel Holzner: un viaggio nel tempo tra tradizione e innovazione

Il Parkhotel Holzner non è solo un hotel di lusso, ma una vera e propria istituzione. Costruito nel 1908, l’hotel conserva intatta l’eleganza del passato, con camere che raccontano una storia di ospitalità tramandata di generazione in generazione. Le 15 categorie di camere, distribuite tra l’edificio storico e l’ala più moderna, offrono un perfetto connubio tra tradizione e comfort contemporaneo. Ogni stanza è arredata con materiali naturali, come il legno, che contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e calda, particolarmente apprezzata durante i mesi autunnali.

Ma la tradizione al Parkhotel Holzner si sposa con un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. La struttura è all’avanguardia nell’adozione di pratiche ecologiche, come l’eliminazione di articoli monouso, la riduzione del consumo d’acqua del 40% grazie a speciali turbine nelle docce, e l’installazione di stazioni di riciclaggio in tutta la struttura. Questi accorgimenti riflettono l’attenzione che il Parkhotel riserva all’ambiente, con l’obiettivo di preservare la bellezza naturale dell’Alto Adige per le generazioni future.


Sentiero del Vino Rebe: un’esperienza tra natura, cultura e sapori

Uno dei punti forti dell’esperienza autunnale al Parkhotel Holzner è la possibilità di percorrere il Sentiero del Vino Rebe, un affascinante itinerario che unisce la cultura del vino alla bellezza del paesaggio altoatesino. Situato sui pendii soleggiati che si estendono da Bolzano fino al Renon, questo sentiero attraversa vigneti curati e offre viste mozzafiato sulla vallata.

Lungo i 3,5 km del Sentiero del Vino Rebe, i visitatori possono scoprire la storia millenaria della viticoltura locale, accompagnati da installazioni artistiche che raccontano le diverse fasi della coltivazione della vite. Questo percorso, con un dislivello di circa 500 metri, è concepito per essere percorso in discesa da Signato a Rencio, ma per i più esperti è possibile affrontarlo anche in salita, regalando un’esperienza ancora più intensa. Il Sentiero del Vino Rebe è un viaggio che unisce natura, storia e sapori, offrendo un’esperienza unica per gli amanti del trekking e del buon vino.

Parkhotel Holzner
Parkhotel Holzner

Relax e gastronomia: l’eccellenza del Parkhotel Holzner

Dopo una giornata trascorsa a esplorare il Renon, il Parkhotel Holzner accoglie i suoi ospiti con una cucina di altissimo livello. Il Restaurant 1908, aperto nel 2016, ha riconfermato la sua Stella Michelin e la Stella Michelin Verde per la sostenibilità, grazie al lavoro dello chef Stephan Zippl e del suo team. I piatti proposti sono un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, con ingredienti locali e di filiera corta che esaltano i sapori autentici del territorio.

Ogni pasto diventa un’esperienza sensoriale, dove la cura per i dettagli e la qualità degli ingredienti trasformano la cucina del Parkhotel Holzner in un vero e proprio viaggio gastronomico. Dalle colazioni a base di prodotti freschi e genuini, fino alle cene gourmet al Restaurant 1908, ogni momento è pensato per deliziare il palato degli ospiti e offrire un’esperienza culinaria indimenticabile.


Un’esperienza per tutta la famiglia

Il Parkhotel Holzner non è solo una meta di lusso per coppie e viaggiatori in cerca di relax, ma anche un luogo perfetto per le famiglie. Con oltre 30 anni di esperienza nell’accoglienza delle famiglie, l’hotel offre una vasta gamma di servizi pensati per i più piccoli, tra cui aree gioco, attività dedicate e un’attenzione particolare alle esigenze dei bambini.

Le famiglie possono vivere insieme l’esperienza del Renon, partecipando a escursioni e attività pensate per coinvolgere anche i più giovani. Il Parkhotel Holzner crea ricordi indimenticabili, in un ambiente che unisce tradizione e modernità, dove ogni soggiorno diventa un’esperienza da condividere.


Conclusioni: un autunno di pace e bellezza al Parkhotel Holzner

L’autunno al Parkhotel Holzner è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Dai panorami mozzafiato del Renon, con i suoi boschi dorati, alla cucina raffinata del Restaurant 1908, ogni dettaglio è pensato per offrire agli ospiti un soggiorno indimenticabile. Che si tratti di una passeggiata sul Sentiero del Vino Rebe o di un momento di relax nella spa dell’hotel, il Parkhotel Holzner è la destinazione ideale per chi cerca una pausa rigenerante immersa nella natura.

Service Day 2024: focus su innovazione e formazione per il post vendita

Service Day 2024, l’evento dedicato agli operatori del settore automobilistico, si terrà il 24 e 25 ottobre 2024 presso il Centro Congressi di VeronaFiere. Quest’anno, il tema principale sarà “Generazione Post Vendita”, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici e soluzioni innovative a concessionari, officine e operatori indipendenti, per affrontare al meglio le sfide del mercato attuale.

Un’industria in evoluzione: il ruolo di AsConAuto

L’edizione 2024 di Service Day è organizzata da Quintegia con il supporto di AsConAuto, da sempre in prima linea per sostenere lo sviluppo delle officine attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e percorsi di formazione. «Il nostro obiettivo è preparare le aziende del post vendita per il futuro, fornendo strumenti concreti e strategie vincenti», ha dichiarato Roberto Scarabel, Presidente di AsConAuto. «La “Generazione Post Vendita” rappresenta l’evoluzione del settore e la nostra volontà di investire nelle nuove generazioni».

Il programma: due giorni di approfondimenti e networking

Il Service Day 2024 offrirà un’agenda ricca di contenuti, suddivisa su due giornate di eventi, con interventi di esperti del settore e la presentazione di studi esclusivi. Il focus sarà su innovazione, digitalizzazione e strategie per incrementare la redditività nel post vendita automobilistico.

24 ottobre: Oltre i confini del post vendita

La prima giornata, rivolta principalmente a concessionari e reti autorizzate, si aprirà con la sessione “Oltre i confini del service” alle ore 9:30. Durante questo intervento sarà presentato lo studio “After-sales Navigator” di Quintegia, che offrirà una panoramica sulle prospettive future del settore post vendita.

Alle 14:30, il focus si sposterà sulla customer experience con la sessione “Ospitalità nel post vendita – Curare l’esperienza cliente online e offline”, che illustrerà lo studio “Service Customer Study”, analizzando il comportamento dei clienti nelle officine e offrendo esempi pratici di attività di successo nel miglioramento dell’esperienza cliente.

Il pomeriggio si concluderà con un approfondimento sull’elettrificazione: la sessione “Fattore Assistenza – Impatto dell’elettrico, opportunità di business e soddisfazione delle reti” discuterà le opportunità legate alla transizione verso i veicoli elettrici e le nuove sfide che ciò comporta per le officine.

25 ottobre: Innovazione e connettività

La seconda giornata sarà dedicata agli operatori indipendenti, con un focus particolare su connettività e gestione dei dati. La sessione “Service connesso – Gestione dei dati delle vetture e certificazione SERMI” analizzerà come la digitalizzazione dei veicoli stia cambiando il modo di lavorare nelle officine, con un’attenzione particolare alla gestione dei dati in modo sicuro ed efficiente.

La giornata si chiuderà con la sessione “Qui e ora!”, che offrirà strumenti pratici per affrontare situazioni volatili e imprevedibili, fornendo soluzioni per gestire al meglio il presente e preparare il futuro del post vendita.

Roberto Scarabel, presidente AsConAuto
Roberto Scarabel, presidente AsConAuto

Studi e ricerche esclusive

Durante l’evento saranno presentati una serie di studi esclusivi, tra cui:

  • DealerSTAT: un’analisi del livello di soddisfazione dei concessionari in relazione ai servizi offerti dalle case automobilistiche.
  • Service Customer Study: uno studio approfondito sulle abitudini dei clienti delle officine e su come migliorare la customer experience.
  • Survey riparatori indipendenti: un’indagine sul livello di digitalizzazione tra i riparatori indipendenti.

Innovazione e sostenibilità per il futuro del settore

L’innovazione sarà uno dei temi centrali di Service Day 2024. In particolare, si discuterà dell’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale e i nuovi strumenti digitali per ottimizzare i processi gestionali, migliorare l’efficienza e offrire una customer experience di qualità.

«L’intelligenza artificiale e la digitalizzazione rappresentano una straordinaria opportunità per migliorare i processi interni delle officine e garantire una maggiore soddisfazione dei clienti», ha dichiarato Luca Montagner, Senior Advisor di Quintegia. «Questi strumenti non solo aumentano l’efficienza operativa, ma permettono anche di ridurre i costi e migliorare la redditività delle aziende».

Inoltre, grande attenzione sarà dedicata al tema della sostenibilità. L’evento offrirà spunti pratici per migliorare l’efficienza energetica nelle officine, ridurre l’impatto ambientale e promuovere una gestione più sostenibile delle risorse.

Conclusioni

Service Day 2024 si conferma come l’evento chiave per il settore del post vendita in Italia. Con un focus su innovazione, sostenibilità e digitalizzazione, offrirà agli operatori del settore strumenti concreti per affrontare le sfide future e migliorare la redditività aziendale. Grazie alla partecipazione di esperti del settore e alla presentazione di studi esclusivi, l’evento rappresenta un’occasione unica per aggiornarsi sulle ultime tendenze e strategie vincenti.

Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale dell’evento: www.serviceday.it