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GreenPlast e IPACK-IMA 2025: la sostenibilità al centro dell’innovazione

Scopri come fiere top del settore packaging e plastica si uniscono per una filiera più green

Milano si prepara ad accogliere dal 27 al 30 maggio 2025 due manifestazioni di spicco per il mondo delle materie plastiche e del packaging: IPACK-IMA, fiera internazionale dedicata alle tecnologie di processing e packaging, e GreenPlast, vetrina sulle soluzioni per la plastica sostenibile  .

Un’alleanza per l’innovazione

FARE Sistema fieristico “The Innovation Alliance” significa riunire cinque grandi manifestazioni – IPACK-IMA, Print4All, GreenPlast, MEAT-TECH e Intralogistica Italia – in un unico grande evento che copre l’intera filiera del processing e del packaging. Questa strategia permette di enfatizzare la cross-contamination tra settori affini e di offrire ai visitatori una panoramica completa delle ultime novità tecnologiche  .

GreenPlast, focus su plastica circolare

GreenPlast, organizzata da Promaplast srl, è la sezione dedicata alla filiera delle materie plastiche e della gomma con un’attenzione particolare alle soluzioni per la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica e il paradigma del Reduce-Reuse-Recycle  . Chi partecipa potrà scoprire tecnologie all’avanguardia per il riciclo, materiali bio-based e processi che favoriscono l’economia circolare.

IPACK-IMA 2025: numeri e protagonisti

IPACK-IMA si conferma hub privilegiato per l’innovazione nel packaging e nel processing. La manifestazione, giunta all’edizione 2025, accoglie oltre 1.000 espositori nazionali e internazionali e si articola su quattro macro-aree: alimenti a base di cereali, bevande, settore farmaceutico e Food, Fresh & Convenience  .

I contenuti più attesi

Smart Factory e IPACK-Mat

All’interno di IPACK-IMA spiccano progetti come Smart Factory, che riproduce in scala i processi di produzione del futuro, e IPACK-Mat, area tematica in cui vengono presentati materiali innovativi per il design e l’imballaggio eco-friendly  .

Packaging Speaks Green e WorldStar Awards

Non mancherà il forum Packaging Speaks Green, piattaforma internazionale per discutere le sfide della circular economy, e la cerimonia dei WorldStar Packaging Awards, che premia le soluzioni più creative e sostenibili in ambito packaging  .

Motivi per partecipare

Partecipare a GreenPlast e IPACK-IMA significa entrare in contatto con un network di professionisti, avere la possibilità di testare tecnologie all’avanguardia e stringere sinergie con buyer globali. Grazie alla presenza di speaker internazionali e sessioni di approfondimento, l’evento rappresenta un’occasione unica per orientarsi verso strategie green e investire in innovazione responsabile.

Cos’è l’economia circolare e perché è essenziale per la sostenibilità

Negli ultimi anni, il concetto di economia circolare ha acquisito sempre più rilevanza come modello sostenibile per il futuro. A differenza dell’economia lineare, basata su produzione, consumo e smaltimento, l’economia circolare punta a ridurre gli sprechi, massimizzare il riutilizzo delle risorse e favorire un ciclo produttivo più efficiente ed ecologico. Ma quali sono i principi fondamentali dell’economia circolare e perché rappresenta una svolta cruciale per la sostenibilità?

I principi dell’economia circolare

L’economia circolare si basa su tre pilastri principali:

  1. Riduzione degli sprechi e dell’inquinamento: attraverso processi produttivi più efficienti e l’utilizzo di materiali riciclabili.
  2. Prolungamento del ciclo di vita dei prodotti: mediante riparazione, riutilizzo e rigenerazione dei beni.
  3. Rigenerazione dei sistemi naturali: favorendo l’uso di energie rinnovabili e il recupero delle risorse naturali.

Vantaggi dell’economia circolare

Adottare un modello economico circolare porta numerosi benefici, tra cui:

  • Minore impatto ambientale: riduzione delle emissioni di CO₂ e dell’inquinamento.
  • Risparmio economico: minori costi di produzione e consumo più efficiente delle risorse.
  • Opportunità di innovazione e occupazione: nuove possibilità di business nel settore del riciclo e del riuso.

Esempi concreti di economia circolare

Numerose aziende e governi stanno già implementando strategie di economia circolare. Alcuni esempi includono:

  • Riciclo e riutilizzo dei materiali: grandi marchi della moda stanno introducendo linee di abbigliamento realizzate con materiali riciclati.
  • Produzione sostenibile: aziende tecnologiche investono in dispositivi modulari e facilmente riparabili.
  • Economia della condivisione: servizi di noleggio e sharing economy riducono il consumo eccessivo di risorse.

Conclusioni

L’economia circolare non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire un futuro sostenibile. Implementare questo modello significa ripensare il nostro modo di produrre e consumare, con benefici per l’ambiente, l’economia e la società. Per un mondo più verde e responsabile, la transizione verso l’economia circolare è un passo fondamentale che aziende, governi e cittadini devono intraprendere al più presto.

Innovazioni nel mondo della moda sostenibile

La moda sostenibile non è più un trend temporaneo, ma una vera e propria rivoluzione che sta trasformando l’intera industria. Negli ultimi anni, il settore fashion ha vissuto una metamorfosi grazie all’adozione di soluzioni innovative che puntano a ridurre l’impatto ambientale, migliorare le condizioni di lavoro e offrire ai consumatori prodotti etici e durevoli.

L’innovazione tecnologica, unita alla crescente consapevolezza sociale, ha portato allo sviluppo di nuovi materiali, processi produttivi ecologici e pratiche circolari, rivoluzionando il concetto di lusso e ridefinendo le priorità dei brand.

Materiali sostenibili: il futuro è green

Uno dei principali driver del cambiamento è rappresentato dall’utilizzo di materiali sostenibili, frutto di anni di ricerca e sviluppo. Tra le innovazioni più significative spiccano:

Fibre riciclate: brand di fama internazionale stanno investendo su tessuti ottenuti da materiali riciclati, come plastica raccolta dagli oceani e vecchi capi in disuso.

Tessuti bio-based: soluzioni come la pelle vegetale prodotta da scarti agricoli, funghi o ananas offrono un’alternativa cruelty-free e sostenibile rispetto alla pelle tradizionale.

Tessuti intelligenti: l’innovazione include la creazione di fibre antibatteriche e autorigeneranti, che allungano la durata dei capi e ne riducono lo spreco.

Produzione sostenibile: verso un approccio circolare

Oltre ai materiali, un ruolo chiave è svolto dai processi produttivi. L’adozione di metodi di produzione sostenibili consente di ridurre le emissioni, l’utilizzo di risorse idriche e lo spreco di energia.

Colorazione senza acqua: alcune aziende hanno sviluppato sistemi di tintura a secco che non richiedono l’uso di acqua, una delle risorse più impiegate nell’industria tessile.

Stampa digitale: questa tecnica consente di ridurre gli sprechi, utilizzando solo l’inchiostro necessario per ogni stampa, senza scarti di tessuto.

Produzione on-demand: la realizzazione di capi su richiesta evita produzioni in eccesso e accumuli di invenduto, riducendo drasticamente i rifiuti.

Moda circolare: un ciclo senza fine

Il concetto di economia circolare si sta affermando come la base del futuro della moda. L’obiettivo è creare un sistema in cui i materiali vengano costantemente riutilizzati, dando vita a un ciclo continuo di produzione e consumo consapevole.

Tra le strategie più utilizzate:

Riciclo creativo (upcycling): trasformare vecchi capi in nuovi oggetti di design, limitando lo spreco di risorse e creando pezzi unici.

Resale e piattaforme second-hand: i marketplace per l’acquisto e la vendita di abiti di seconda mano stanno crescendo esponenzialmente, dimostrando che il fashion può essere accessibile e sostenibile allo stesso tempo.

Servizi di noleggio: sempre più brand offrono servizi di noleggio per eventi speciali, permettendo ai clienti di indossare capi iconici senza doverli acquistare.

Innovazioni digitali e intelligenza artificiale nella moda

L’adozione di tecnologie avanzate ha aperto nuove prospettive per il mondo della moda sostenibile. Tra le innovazioni più interessanti:

Progettazione virtuale: l’utilizzo di software di modellazione 3D consente di creare collezioni senza sprechi, riducendo i prototipi fisici e l’impatto ambientale della produzione.

Intelligenza artificiale per la gestione delle scorte: algoritmi predittivi permettono ai brand di evitare surplus di produzione, riducendo il rischio di rimanenze invendute.

Esperienze di acquisto virtuale: showroom digitali e prove virtuali consentono ai clienti di visualizzare come i capi calzino senza provarli fisicamente, riducendo i resi e gli sprechi.

Moda sostenibile e trasparenza

Un altro aspetto fondamentale è la trasparenza. I consumatori di oggi sono sempre più attenti e chiedono ai brand informazioni dettagliate sulla provenienza dei materiali, sulle condizioni di lavoro e sull’impatto ambientale dei prodotti.

Tracciabilità della filiera: grazie alla tecnologia blockchain, è possibile tracciare ogni fase della produzione, garantendo al consumatore la massima trasparenza.

Certificazioni etiche: etichette come GOTS (Global Organic Textile Standard) o Fair Trade certificano che i prodotti rispettano standard di sostenibilità e tutela dei lavoratori.

Le collaborazioni tra brand e innovatori

Un’altra grande spinta al cambiamento arriva dalle collaborazioni tra brand di moda e startup innovative. Molte giovani realtà tecnologiche hanno introdotto soluzioni rivoluzionarie, come tessuti biodegradabili e piattaforme per il riciclo automatico dei capi usati.

Biofabbriche: startup specializzate nella bioingegneria stanno sviluppando nuovi materiali, come tessuti creati da alghe o microorganismi.

Partnership con istituti di ricerca: brand di moda e università stanno unendo le forze per trovare soluzioni innovative e applicabili su larga scala.

Il ruolo dei consumatori: uno stile di vita più consapevole

Infine, il cambiamento non può avvenire senza il contributo dei consumatori. Scegliere di acquistare capi di qualità, prodotti in modo etico e destinati a durare nel tempo, è un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile.

Tra le buone pratiche da adottare:

Acquisti consapevoli: privilegiare brand che promuovono la sostenibilità e la trasparenza.

Cura dei capi: seguire le istruzioni di lavaggio e manutenzione per allungare la vita degli indumenti.

Partecipazione a iniziative di riciclo: molti brand offrono programmi di raccolta e riciclo dei vecchi abiti in cambio di sconti o promozioni.

Conclusioni

L’innovazione nel mondo della moda sostenibile è un percorso in continua evoluzione, che vede coinvolti brand, istituzioni e consumatori. Grazie all’adozione di tecnologie avanzate e a un cambio di mentalità collettivo, il settore può trasformarsi in un modello virtuoso, capace di coniugare estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente.

Sostenibilità nel packaging: incentivi e opportunità per il settore del cartone ondulato

Con l’introduzione di nuovi incentivi per la riconversione ecologica, il settore del packaging italiano è al centro di un cambiamento importante, sostenuto anche dall’Associazione Italiana Scatolifici (ACIS).

Incentivi per la transizione ecologica nel packaging

Il Ministero dell’Ambiente ha recentemente approvato un incentivo di dieci milioni di euro per le imprese produttrici di plastica monouso che vogliono riconvertire i propri processi produttivi verso soluzioni più sostenibili. Il decreto direttoriale n. 84, varato il 27 settembre, rappresenta uno dei tanti provvedimenti europei e nazionali a favore della riduzione dei rifiuti in plastica, con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati nel settore degli imballaggi, che costituiscono quasi il 40% dei rifiuti solidi urbani.

Andrea Mecarozzi, Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici (ACIS), ha commentato: «Apprezziamo il sostegno del Ministero verso la riconversione ecologica, ma auspichiamo che questo supporto venga esteso anche ai comparti già virtuosi, come il settore del cartone ondulato». Infatti, il cartone rappresenta oggi una delle alternative sostenibili più valide alla plastica, con oltre il 70% delle materie prime derivanti da carta riciclata.

La forza della filiera del cartone ondulato

Il comparto del cartone ondulato, rappresentato da ACIS, ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni grazie alla sua intrinseca sostenibilità. Secondo i dati del Rapporto Annuale di Comieco, il riciclo degli imballaggi cellulosici in Italia ha raggiunto il 92,3%, superando i target fissati dall’Unione Europea per il 2030. Questo tasso di riciclo è possibile grazie a una filiera strutturata e responsabile: oltre il 90% della fibra vergine proviene da foreste certificate FSC o PEFC, in linea con gli standard internazionali di sostenibilità.

In un periodo in cui la sostenibilità è un imperativo, l’industria del cartone ondulato non solo riduce l’impatto ambientale, ma promuove anche un’economia circolare virtuosa.

Una filiera che richiede sostegno per non essere svantaggiata

Il decreto n. 84 si concentra principalmente sulla riconversione delle imprese che lavorano nel settore della plastica monouso, un passo necessario, ma secondo ACIS anche incompleto. «Le filiere virtuose del cartone – sottolinea Mecarozzi – non devono essere penalizzate di fronte a settori concorrenti che ottengono incentivi senza uno storico impegno sostenibile».

L’Associazione Italiana Scatolifici ha evidenziato l’importanza di collaborare con il Ministero dell’Ambiente per garantire che le politiche di incentivo non avvantaggino solo alcuni comparti, ma permettano anche a chi opera con standard di sostenibilità di lungo corso di accedere a nuovi fondi di investimento.

La storia e l’impegno dell’Associazione Italiana Scatolifici

Fondata nel 2011, l’Associazione Italiana Scatolifici ha evoluto il suo ruolo negli anni per diventare una voce autorevole nel settore del packaging sostenibile. Oggi ACIS rappresenta oltre 100 aziende italiane, con più di 2.000 dipendenti. Il passaggio a struttura associativa ha permesso di affrontare in modo più efficace le sfide di mercato e di rappresentare il settore nei tavoli istituzionali.

L’Associazione si impegna a mantenere l’economia circolare come linea guida per il futuro del comparto e a incentivare i propri associati a utilizzare solo materiali provenienti da fonti sostenibili. Questo approccio ha posizionato il cartone ondulato come scelta d’elezione nel packaging, dimostrandosi non solo una valida alternativa alla plastica, ma anche una risorsa chiave nel percorso verso la transizione ecologica dell’economia.

Prospettive future per un settore in crescita

Gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi. ACIS, insieme al governo, intende continuare a promuovere la sostenibilità nel packaging e supportare una filiera che possa concorrere su scala internazionale. Il Presidente Mecarozzi ha concluso: «Il cartone ondulato rappresenta una soluzione cruciale per il futuro del packaging, e lavoriamo affinché le nostre aziende siano pronte a cogliere le nuove opportunità offerte dal mercato, senza essere penalizzate da incentivi selettivi».

In un momento storico in cui la sostenibilità non è più solo un’opzione, ma una necessità, il settore del cartone ondulato dimostra che è possibile innovare e competere nel rispetto dell’ambiente. Con il sostegno adeguato e una visione strategica condivisa, il comparto può continuare a crescere, offrendo soluzioni efficaci e sostenibili per l’imballaggio.