Festival della Pasticceria Italiana, due giorni dedicati alla pasticceria di qualità
Accademia Maestri Pasticceri Italiani torna nel capoluogo lombardo per celebrare l’alta pasticceria italiana con un evento aperto al pubblico. Festival della Pasticceria Italiana nasce dalla volontà di comunicare la pasticceria di qualità, della quale AMPI è espressione, al grande pubblico. Oltre 50 maestri pasticceri animeranno i Chiostri dell’Umanitaria a Milano con degustazioni, masterclass e talk. Alla due giorni saranno presenti prestigiosi professionisti del settore come Salvatore De Riso (Presidente AMPI), Luigi Biasetto, Paolo Griffa, Denis Dianin, Carmen Vecchione. Sabato 5 e domenica 6 ottobre, dalle 10 alle 18.
Masterclass e degustazioni, spazio anche alle dolcezze regionali
Le 40 masterclass della due giorni tratteranno temi che spaziano dalla colazione al gusto della memoria passando per i contrasti di consistenze. Nelle 25 degustazioni guidate si andrà alla scoperta delle tradizioni regionali. “Ogni anno si darà spazio alle dolcezze regionali con la presenza di territori ospiti – afferma Roberto Cantolacqua, titolare della Pasticceria Mimosa di Tolentino in provincia di Macerata – Quest’anno abbiamo scelto come prima regione per rappresentare l’italianità la regione Veneto. Ma ognuno dei maestri pasticceri che partecipa alla manifestazione porta qualcosa della propria regione di appartenenza”
Dolci dalla storia antica
“Personalmente propongo, oltre alla pasticceria classica, un croissant salato con il ciauscolo, salame tipico marchigiano. Ma soprattutto il ciambellone marchigiano e il Dolce Sole di San Nicola” Entrambi i dolci hanno una storia interessante da raccontare. Il primo ad esempio ha circa duecento anni di storia. “Nato nell’entroterra marchigiano, era fatto dalle famiglie contadine. Con un impasto molto simile alla pasta frolla nel quale non veniva messo il burro ma l’olio o lo strutto perché i contadini di quello disponevano. Gli altri ingredienti erano zucchero, uova o farina. Il dolce veniva poi farcito all’interno con confettura di prugna perché nell’entroterra marchigiano sono diffuse le piante di prugno”
L’ispirazione arriva anche dalla vita di un santo
Il Dolce Sole di San Nicola, invece, è un dolce creato appositamente da Roberto Cantolacqua. A ispirarlo il patrono di San Nicola Tolentino, città in cui vive. “Ho preso ispirazione dalla vita del santo, gli ingredienti ripercorrono le tappe del suo percorso. La leggenda narra che i genitori siano andati in pellegrinaggio a Bari per chiedere a San Nicola l’intercessione per avere un figlio, non potendolo avere. Quando il figlio è arrivato, lo hanno chiamato Nicola in onore del patrono di Bari. Ho quindi preso due ingredienti pugliesi, come la mandorla e gli agrumi. Delle Marche ho preso la noce, il vino cotto tipico della provincia di Macerata e l’olio di oliva”
Tante specialità tradizionali, ma c’è posto anche per il salato
All’interno delle sale dei Chiostri dell’Umanitaria i visitatori potranno assaggiare i migliori prodotti della pasticceria italiana. Dalla pastiera napoletana, alla torta rosegota, dalla spugnata all cannolo siciliano, dalla torta ricotta e pere alle tette della monaca. E, ovviamente, il tiramisù. Non solo dolce, però. Al Festival della Pasticceria Italiana trova infatti spazio anche il salato. Si potranno infatti gustare specialità della tradizione rivisitate in chiave contemporanea come i mini arancini al ragù e il croissant cubico ai semi. Ma anche la trota affumicata ela cream cheese alle erbe e songino. A latere della manifestazione, lunedì 7 ottobre, il convegno riservato agli operatori di settore.
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