Tutti gli articoli di Luca Talotta

Migliori giochi per smartphone, Apple e Android

Lo smartphone è diventato lo strumento con il quale si fanno la gran parte delle operazioni legate al mondo della socialità, della ricerca di informazioni, e dello svago. Proprio il settore del gioco, sia esso a pagamento o completamente gratuito occupa sempre più spazio, sotto forma di applicazioni sui nostri dispositivi mobili. Impossibile non imbattersi almeno in una persona intenta a giocare con il proprio smartphone in attesa di un bus, o su un vagone della metro, o in sala d’aspetto dal medico. Vediamo cosa ci propone il mondo dei giochi per smartphone. 

Android: Among Us e Garena Free Fire si confermano rispetto al 2020 i migliori giochi per smartphone

Facendo un passo indietro e riferendoci al mese di ottobre 2020, su Play Store i migliori giochi per smartphone più scaricati erano stati in ordine Among Us, Garena Free Fire e Join Clash 3D, ma a oltre un anno di distanza poco è cambiato nelle preferenze degli utenti. Prima di continuare c’è da sottolineare che oltre ai tanti giochi arcade e di ruolo scaricati quotidianamente dagli italiani, anche i giochi di carte sono molto apprezzati. Basta dare un’occhiata sul sito di Bonusfinder Italia: nuovi casino review per rendersi conto che anche queste app sono frequenti sugli smartphone degli italiani, e a loro volta contribuiscono alla crescita del mercato del gioco da dispositivi mobili.

Tornando ad Android, Among Us fa registrare oltre 100 milioni di download e più di 12 milioni di recensioni soltanto sul Play Store italiano; adatto a chi ama i giochi condivisi, si può infatti arrivare fino a 15 partecipanti. Garena Free Fire si è invece aggiudicata la prima posizione in termini di milioni di download del mese di settembre 2021, oltre due, per un gioco che propone un full HD e una elevata fluidità di gioco può essere svolto anche in due squadre da massimo quattro gamer. 

Fra i nuovi giochi più diffusi su Android c’è da menzionare The Fresh Heads nato da Lidl, che si lancia nel redditizio mondo dell’intrattenimento per smartphone sempre attivo grazie ai progressi tecnologici avuti soprattutto negli ultimi 10 anni. Il gioco è semplice e intuitivo e conta già 10 mila installazioni in appena tre mesi di lancio. Nella categoria dei giochi a pagamento invece i più apprezzati sono Minecraft e Monopoly, la riproposizione per smartphone del celebre gioco da tavolo. 

iOS: Minecraft e Monopoly si confermano

Per il mercato della Apple, partendo dai giochi a pagamento si confermano al primo e secondo posto Minecraft e Monopoly proprio come su Android, nonostante il primo gioco citato costi meno su iOS. Si piazza invece al terzo posto fra i giochi a pagamento Geometry Dash, dal peso di 89 megabyte è il classico intrattenimento arcade, ma fluido e divertente al costo di poco più di un caffè al bar. 

Andando invece ad analizzare i giochi gratuiti, troviamo Asphalt 9 Legends, del genere sportivo corsa di automobili. La cosa che sorprende subito è la grafica, vivida e in full HD per godere al massimo della competizione in velocità con auto di lusso. Imperdibile ovviamente Angry Birds che come sempre si ritaglia la sua fetta di download anche su iOS, mentre fra i più apprezzati c’è un gioco che è liberamente ispirato al Tetris, 1010! Si tratta di mettere alla prova le proprie capacità di risoluzione di puzzle su una scacchiera 10 x 10. 

Da segnalare che Among Us, presente anche su iPhone conquista anche qui sull’App Store lo scettro del gioco del momento, anche se le dimensioni di quasi 400 MB “pesano” sull’economia di spazio del telefono. 

Massimo Nordio: “Auto elettriche, facciamo chiarezza a livello di informazione”

C’era anche Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations and Public Affairs Volkswagen Group Italia S.p.A, lunedì tra i relatori della presentazione della terza edizione dell’Osservatorio Continental sulla Mobilità e sulla Sicurezza Stradale. Si tratta di una ricerca che in particolare quest’anno ha riguardato la nuova mobilità e gli scenari per l’auto elettrica.

Volkswagen, le parole di Massimo Nordio

In particolare, Massimo Nordio ha parlato della situazione dal punto di vista di una grande casa come Volkswagen. “C’è tanta confusione dal punto di vista della comunicazione. Le fake news che girano non aiutano e i consumatori quindi si pongono tanti quesiti, per esempio sullo smaltimento delle batterie, un problema che non dovrebbe preoccuparli. Così come quello delle distanze che non sono poi così brevi. Se per esempio abbiamo un’autonomia di 400 chilometri, vuol dire che ne possiamo fare duecento ad andare e altrettanti per tornare a casa. Per fare chiarezza, noi di Volkswagen abbiamo anche realizzato un portale dedicato alla corretta informazione. In generale poi noi abbiamo una nuova visione dovuta al fatto che vediamo noi stessi non solo come produttori di veicoli. Siamo entrati in attività che prima delegavamo ad altri, come le batterie o i sistemi di ricarica. Dobbiamo contribuire a risolvere il problema della rete”.

I numeri dell’Osservatorio Continental

Dei dati dell’Osservatorio Continental mi ha colpito più di tutto il fatto che solo il 12% degli italiani ha provato un’auto elettrica. E’ un problema ma anche un’opportunità perchè sta a noi costruttori fare in modo che questa lacuna venga colmata. Chi oggi già potrebbe avere grandi benefici dal passare alla mobilità totalmente elettrica non lo sa perchè gli mancano le informazioni e molti altri interessati sono spaventati dalle fake news che circolano. Noi ci siamo battendo per eliminarle e in generale ci siamo mossi tantissimo con investimenti significativi. Parliamo di 73 miliardi entro il 2025 per intenderci. Tutti gli attori di questa trasformazione devono correre alla stessa velocità per arrivare insieme allo stesso punto. Alcune scadenze sono scolpite nella roccia come quella del 2050 col tracciato di Parigi per la neutralità della CO2, ma altre possono essere ridefinite a seconda di come evolverà la situazione”, ha concluso Massimo Nordio.

Auto elettrica, Alessandra Ghisleri, direttrice di EuroMedia Research: “Le Istituzioni devono fare la loro parte”

Conclusa la presentazione della terza edizione dell’Osservatorio Continental sulla Mobilità e sulla Sicurezza, che quest’anno ha analizzato gli scenari futuri dell’auto elettrica, per Timemagazine.it l’intervista in esclusiva ad Alessandra Ghisleri, direttrice di EuroMedia Research.

Alessandra Ghisleri, come sta la mobilità elettrica in Italia?

“La mobilità elettrica, secondo l’Osservatorio di quest’anno l’Osservatorio Continental 2021, ha intrapreso uno studio sulla mobilità elettrica. Diciamo che sta bene, non benissimo. Gli italiani molto curiosi ma desiderano ancora avere maggiori informazioni per poter rompere quei tabù che riguardano il costo dell’auto, la distribuzione di ricarica sulle strade, la possibilità di accedere anche ad un sistema di manutenzione delle auto semplici e tutte quelle che sono i vantaggi, la silenziosità dell’auto. E una delle cose che ha stupito anche i nostri interlocutori, coloro che avevano già provato un automobile, ad esempio la capacità di accelerazione simile ad una macchina endotermica dei modelli, ovviamente più potenti. C’è necessità comunicazione corretta e di informazione approfondita”.

Un dato interessante che traspare da questo Osservatorio è che le persone più ‘grandi’ sono più restie nei confronti questa novità…

Dall’Osservatorio – spiega Alessandra Ghisleri – emerge che le generazioni baby boomer, quelli più adulti direi, sono un po’ più fermi sulle loro posizioni. Sono coloro che hanno un portafoglio più ampio rispetto ai più giovani per poter accedere più facilmente all’acquisto di un’auto elettrica, ma hanno dichiarato di essere in maggioranza meno interessati. Ancora vogliono la loro auto a benzina. Del resto, noi sappiamo che sono gli ultimi che si sono avvicinati a internet e ai social e poi ne sono diventati padroni. Se guardiamo la distribuzione su Facebook ormai sono per la maggior parte baby boomer. Bisogna avere un’informazione. Quindi, bisogna farli accedere facendo comprendere i vantaggi di questa escalation dell’elettrico. Anche perché prima o poi arriveremo ad avere solo macchine ad impatto zero”.

Secondo Alessandra Ghisleri, lo scetticismo si può battere solo con l’informazione e l

“No. Lo scetticismo non si può battere solo con l’informazione e la comunicazione. Sono strumenti utilissimi per costruire il percorso. Innanzitutto i test drive sono importantissimi. Perché nel momento in cui tocchi con mano e piloti un’auto di queste dimensioni puoi renderti conto dei vantaggi e degli svantaggio. Di ciò che conviene o meno. Quindi, diventa fondamentale la capacità di poter essere sul pezzo. E poi il rapporto è un gioco di squadra, anche le Istituzioni dovranno metterci la loro parte in questa situazione altrimenti rimarremo indietro”.

La mobilità elettrica concentrata nelle grandi città, forse è così per la società di oggi. Ma c’è una fetta da andare a prendere: la provincia…

“La provincia è un serbatoio inestinguibile. Più di 30 milioni di italiani maggiorenni vivono in provincia e, se pensiamo che siamo poco più di 50 milioni di maggiorenni allora ci rendiamo conto del valore della provincia. Sono molto curiosi, perché necessitano anche di un territorio che sia presidiato bene, non solo dal motore elettrico, ma anche dai servizi uniti all’elettrico. Per questo diventa ancora una volta importante il gioco di squadra. L’importanza è che costruttori, concessionari, consumatori e istituzioni si mettano tutti allo stesso tavolo per parlare della situazione”.

Ipotizzando che la mobilità elettrica possa divenire di massa chi deve muoversi per primo?

“Se vogliamo ipotizzare – sottolinea Alessandra Ghisleri – che diventi un consumo di massa, come poi nel 2035 dovrebbe essere, così come le case automobilistiche si sono poste questi obiettivi. Almeno le più grosse, le più importanti. E’ ovvio che per poter andare ad accedere a questo è necessario avere non solo un percorso ben definito, ma anche un sostegno. Quindi, dev’essere pianificato a tutti i livelli. Perché dev’essere il servizio che dev’essere accessibile, non dev’essere così costoso. E’ un sistema nuovo, abbiamo parlato di rivoluzione. Il problema è che la rivoluzione nasce già delle case automobilistiche, ma il percorso noi ci troveremo a doverlo affrontare. Per cui non è più se accettarlo o meno, ma come accettarlo. A quel punto, ovviamente, tradurre in una soluzione quelle che potrebbero essere ancora i gap di distanza del poter essere già ora e quello che sarà”.

Airp, in Italia solo il 44,7% degli autobus pubblici è Euro 5 o Euro 6

In Italia soltanto il 44,7% degli autobus pubblici circolanti è di categoria Euro 5 o Euro 6, questi numeri emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici), sulla base di dati Aci. Oltre uno su due dei quasi 52 mila autobus pubblici oggi in circolazione appartiene quindi alle categorie emissive da Euro 0 a Euro 4.

Dati Airp, il Friuli-Venezia Giulia è la regione con autobus pubblici più moderno

A livello nazionale, sono poco più di 23 mila gli autobus pubblici di categoria Euro 5 o Euro 6 in circolazione. Dall’elaborazione dell’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp emerge un dettaglio regionale con forti disparità territoriali: il Friuli-Venezia Giulia, con il 77% di autobus pubblici di categoria Euro 5 o Euro 6, è la regione con il parco circolante di autobus pubblici più moderno in Italia. Seguono il Trentino-Alto Adige (73,1% di autobus pubblici Euro 5 o Euro 6) e la Lombardia (63,4% di Euro 5 o Euro 6).

Gli autobus pubblici più inquinanti al Centro e Sud Italia

Gli autobus pubblici più vecchi e quindi anche più inquinanti, si trovano al Centro e al Sud Italia, in particolare in Sardegna, che ha l’83,3% di autobus pubblici che non supera la categoria Euro 4, in Molise (79,8%) e in Basilicata (77,8%).

Dai dati rilevati dall’Osservatorio sulla mobilità sostenibile di Airp, emerge con chiarezza che il parco circolante italiano di autobus pubblici continua ad avere un grande bisogno di ricambio. Si tratta, evidentemente, di un processo che richiede tempi lunghi e necessita di forti investimenti.

Con gli pneumatici ricostruiti si risparmia sulle spese di gestione e smaltimento

Vi sono però soluzioni che consentono di bilanciare le esigenze di contenimento dei costi e quelle di tutela ambientale. A questo proposito, Airp ricorda che gli pneumatici ricostruiti consentono di risparmiare sulle spese di gestione del mezzo (gli pneumatici ricostruiti, infatti, hanno un costo minore rispetto a quelli nuovi) ed anche di rinviare l’esigenza di smaltimento degli pneumatici usati che possono essere ricostruiti, con evidenti effetti positivi per l’ambiente.

Registro Italiano Volvo d’Epoca, Raduno Nazionale 2021 da record

È stato caratterizzato da una partecipazione record di auto ed equipaggi e da un grande successo di pubblico il Raduno Nazionale 2021 del Registro Italiano Volvo d’Epoca, svoltosi a Bologna lo scorso sabato 2 ottobre. Si è trattato della settima edizione del raduno annuale dei proprietari di Volvo d’annata da quando le attività del club associativo sono rientrate sotto la gestione diretta di Volvo Car Italia, nonché la prima dopo lo stop imposto lo scorso anno dalla crisi pandemica. Comprensibile quindi l’evidente l’entusiasmo manifestato dagli oltre cento soci intervenuti, che hanno apprezzato la prima opportunità di condivisione dopo molti mesi di chiusure e di divieti.

Registro Italiano Volvo d’Epoca, Raduno Nazionale 2021

Fra le 58 vetture iscritte e partecipanti al Raduno Nazionale 2021 del Registro Italiano Volvo d’Epoca, da segnalare modelli di grande prestigio come la coupé P1800 – autentica icona di stile Volvo – o le berline PV444, PV544 e Amazon (quest’ultima anche in versione station wagon). Ben rappresentati anche modelli più recenti come la 144, la 164, la 244, la 245, la 262C, la 264 (molto rara in Italia e presente con un esemplare magnifico), la 740, la 760 e la 850 (berlina e station wagon). Nutrita la rappresentanza di 480, uno dei modelli Volvo di maggior successo in Italia che mantiene immutato il suo appeal. Per venire a tempi decisamente più recenti, si sono fatte ammirare anche la C70 Cabriolet, la V70XC Cross Country (appartenente al Registro) e una delle primissime V70 D5, anno 2001.

Programma

Il programma del Raduno Nazionale 2021 del Registro Italiano Volvo d’Epoca prevedeva il punto di raccolta e di partenza presso il Volvo Congress Center nel quartiere fieristico di Bologna, dove erano esposte la P1800 con carrozzeria Jensen di proprietà del Registro e una nuovissima Volvo C40 Recharge. Un’accoppiata che ha voluto testimoniare, una volta di più, il senso del concetto di Heritage inteso come ponte fra passato e futuro passando per il presente.

Percorso

Il percorso definito del Raduno Nazionale 2021 del Registro Italiano Volvo d’Epoca comprendeva una parte dei viali di circonvallazione di Bologna, la salita panoramica verso la Basilica di San Luca e la sosta in due delle piazze centrali della città: Piazza Galvani (dove sono state esposte a contatto con il pubblico 25 delle auto partecipanti) e Piazza Minghetti (dove hanno fatto passerella altre 33 auto Volvo).

Dichiarazioni

I partecipanti al Raduno hanno ricevuto il saluto di Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia, che non ha mancato di sottolineare l’importanza del concetto di Heritage per il marchio Volvo: “Abbiamo sempre considerato l’attività del Registro Italiano Volvo d’Epoca come cruciale, perché racconta nel migliore dei modi la storia di Volvo, valorizzando alcune delle vetture di maggior successo che abbiamo lanciato nel corso degli anni. Per noi è questione di Autenticità: è questo il senso che diamo al termine Heritage. Il patrimonio del passato dà valore al presente e ci lancia verso il futuro. L’autenticità della nostra storia è un pilastro importante per noi, perché su questa autenticità Volvo basa la propria coerenza sia in termini di sviluppo tecnologico sia in termini di valori di marchio. La Sicurezza è sempre stata la nostra bandiera; ebbene è proprio vedendo le cinture di sicurezza introdotte nel ’59 sulle nostre auto che non possiamo che essere fiduciosi sul futuro che ci attende, in cui la sfida sarà data da automazione e intelligenza artificiale. Perché il DNA Volvo è sempre lo stesso.”

Qatar Airways, torna la possibilità di volare a Seychelles e Maldive

Con l’apertura dei tanto attesi corridoi turistici “Covid free”, torna la possibilità per tanti italiani di poter viaggiare nuovamente verso mete da sogno come Seychelles e Maldive, senza obbligo di quarantena o isolamento fiduciario al rientro in Italia. In questo scenario, Qatar Airways si conferma pronta ad accompagnare i viaggiatori alla scoperta di queste splendide isole, grazie a opzioni di viaggio esclusive da Milano Malpensa e Roma Fiumicino, via Doha.

Qatar Airways, i voli

Nel corso dell’anno, Qatar Airways si era già preparata potenziando i collegamenti sia per le Maldive, con quattro voli giornalieri con destinazione Malè serviti utilizzando Boeing 777 e Airbus A320, sia per le Seychelles, con voli giornalieri fruibili grazie a Boeing 777, per offrire più posti a sedere e soddisfare il costante incremento della domanda verso queste località.

Offerte

Disponibili con tariffe che partono da 619 euro per le Maldive e da 519 euro per le Seychelles, i collegamenti offrono anche la possibilità ai passeggeri di sostare nella magnifica città di Doha, grazie alla collaborazione della compagnia aerea con Discover Qatar, che ha recentemente visto il lancio dei pacchetti viaggio “World’s Best Value Stopover”. A partire da 12 euro a persona a notte, i viaggiatori possono ora sperimentare la famosa ospitalità del Qatar soggiornando in una selezione di lussuosi hotel a 4 e 5 stelle e rendere il loro viaggio ancora più memorabile vivendo esperienze uniche e personalizzate.

Dichiarazioni

“Siamo felici di poter accogliere nuovamente a bordo i tanti turisti italiani che desiderano trascorrere una vacanza da sogno alle Maldive e alle Seychelles” ha dichiarato Mate Hoffmann, Regional Manager Southern Europe. “Avevamo già scelto di potenziare i collegamenti verso queste destinazioni e di offire maggiori opzioni di scelta e di viaggio proprio perchè siamo sempre attenti nei confronti dei nostri clienti e partner. Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di un forte segnale per la ripresa dell’industria dell’aviazione commerciale, come Qatar Airways continueremo a stare al fianco dei viaggiatori per garantirgli di poter godere delle tante meraviglie che le nostre destinazioni hanno da offrire e garantendogli i più elevati standard di sicurezza.”

COVID-19 Airline Safety Rating

Qatar Airways è la prima compagnia aerea globale al mondo a ottenere il prestigioso COVID-19 Airline Safety Rating a 5 stelle dall’organizzazione internazionale di valutazione del trasporto aereo, Skytrax. Questo segue il successo di HIA come primo aeroporto del Medio Oriente e dell’Asia ad essere premiato con il rating Skytrax 5-Star COVID-19 Airport Safety Rating. Questi riconoscimenti assicurano ai passeggeri di tutto il mondo che gli standard di salute e sicurezza delle compagnie aeree sono soggetti ai più alti standard possibili di controllo e valutazione professionale. Per i dettagli su tutte le misure che sono state implementate a bordo e in areroporto a Doha, è possibile visitare il sito.

Qatar Airways, storia

Compagnia aerea pluripremiata, Qatar Airways è stata nominata ‘Miglior Compagnia Aerea del Mondo‘ dai World Airline Awards 2021, gestiti da Skytrax. È stata anche nominata ‘Migliore Compagnia Aerea del Medio Oriente’, ‘Migliore Business Class’, ‘Migliore Poltrona in Business Class’, ‘Migliore Lounge di Business Class’ e ‘Migliore Catering di Bordo in Business Class’. La compagnia aerea continua a presidiare i vertici del settore dopo aver vinto il principale premio per la sesta volta, un record senza precedenti (2011, 2012, 2015, 2017, 2019 e ora 2021). Anche l’hub della compagnia aerea, l’Hamad International Airport (HIA), è stato recentemente riconosciuto come “Miglior Aeroporto del Mondo 2021”, classificandosi al primo posto negli Skytrax World Airport Awards 2021.

ShopFully, aumenta la diffusione della tecnologia fra gli over 50

Che la pandemia abbia accelerato vari fenomeni di digitalizzazione è ormai risaputo, ma questa ondata di innovazione come è stata vissuta dalle diverse generazioni? Secondo una ricerca effettuata da ShopFully, tech company italiana che connette 30 milioni di consumatori online a 250 mila negozi intorno a loro, la digitalizzazione post-pandemia ha coinvolto in maniera trasversale la popolazione italiana, registrando un aumento anche da parte della fascia over 50, sempre più connessa e digitale: oltre il 45% dei rispondenti alla ricerca dichiara che in seguito alla pandemia è cambiato il suo rapporto con la tecnologia, aumentando l’utilizzo di smartphone, PC o di entrambi.

Shopfully, la ricerca

I risultati dell’indagine di ShopFully evidenziano inoltre come a beneficiare di questa maggiore consuetudine alla tecnologia non sia in primo luogo l’e-commerce, ma la ricerca online di informazioni sui prodotti per poi effettuare gli acquisti nei negozi fisici. Se il 23% degli over 50 dichiara infatti di aver usufruito maggiormente di smartphone o PC per fare acquisti online, più del doppio, il 48%, dichiara di averli utilizzati proprio per prepararsi al meglio agli acquisti da fare poi di persona.

Dichiarazioni

“Da diversi anni noi di ShopFully siamo impegnati in prima linea per la digitalizzazione del mondo Retail e collaboriamo in Italia e nel mondo con oltre 700 realtà. Spesso ci viene chiesto se siamo convinti che il nostro Paese sia pronto a questo genere di cambiamento e se la trasformazione digitale possa essere accolta da tutti i consumatori. Questa ricerca testimonia che non solo il Paese è pronto, ma che in generale tutti gli italiani stanno già accogliendo l’innovazione nella vita quotidiana, anche quelle fasce della popolazione che siamo abituati a considerare più restie alle innovazioni tecnologiche – commenta Marco Durante, VP Sales & Marketing Italia di ShopFully –. La pandemia ha avuto il ruolo di accelerare questo processo che era già in atto da tempo, portando tutti i cittadini a familiarizzare sempre di più con il digitale e le sue potenzialità. Per questo siamo testimoni di un percorso di trasformazione che investirà tutto il settore retail, portandolo ad essere più digitale, trasparente e sostenibile. Ovvero pronto a raccogliere le sfide del futuro”.

Tahiti tra fiori, dolci frutti da gustare e profumi da ricordare

Se moana, ovvero l’oceano, è uno degli elementi che contribuisce in gran parte a determinare il fascino esotico de Le Isole di Tahiti, anche il rigoglioso entroterra verdeggiante, punteggiato di fiori colorati e piante tropicali, contraddistingue gli incantevoli scenari dei paesaggi polinesiani.

Tahiti, i fiori

La natura scandisce il ritmo di vita delle isole: un fiore per dare il benvenuto, dolci frutti da gustare e profumi da ricordare. Eccone quattro che in particolare sono famosi a Tahiti.

Tiarè

Questo bellissimo fiore tropicale bianco è per eccellenza il simbolo dell’accoglienza polinesiana: viene infatti utilizzato, insieme a foglie di palma intrecciate, per creare le meravigliose collane con cui viene dato il benvenuto (manava, in polinesiano) a chi arriva. Viene usato per adornare i capelli o indossato dietro l’orecchio sinistro per indicare una relazione sentimentale. Il fiore di Tiarè è inoltre uno degli ingredienti principali, insieme all’olio di cocco, per la preparazione del Monoï, pregiato unguento tradizionale dalle innumerevoli proprietà benefiche per pelle e capelli

Vaniglia

La dolcezza assume una connotazione particolarmente sublime ne Le Isole di Tahiti, dove viene prodotta una speciale ed esclusiva varietà di vaniglia dall’aroma incredibilmente ricco, floreale e fruttato, apprezzata (e desiderata) in tutto il mondo. L’80% della vaniglia de Le Isole di Tahiti viene coltivata a Taha’a, l’incantevole isola a forma di fiore, che condivide la propria laguna con Raiatea.

Albero del pane

Questa pianta dal nome quanto mai peculiare ed evocativo, detta uru in polinesiano, produce curiosi frutti di forma tondeggiante che, dopo la cottura nel tradizionale forno sottorraneo ahima’a, assumono un sapore molto simile a quello del pane appena sfornato. Il fusto dell’albero può raggiungere un’altezza davvero ragguardevole (fino ai 20 metri).

Frutta fresca tropicale

Alcuni degli ananas più dolci al mondo crescono nel rigoglioso entroterra di Moorea, dove è possibile visitare anche una fabbrica di succhi. Il fertile terreno di Huahine permette di coltivare con facilità, oltre che la vaniglia, anche meloni, banane e angurie (di queste ultime, in Polinesia francese ne vengono prodotte 900 tonnellate all’anno). Da provare anche i lichti che crescono soprattutto sulle Isole Australi, dove beneficiano del clima più fresco. Non mancano poi le palme da cocco, su cui si pratica anche un curioso sport tradizionale, in cui viene dichiarato vincitore chi si arrampica più velocemente.

Cathay Pacific torna a solcare i cieli dall’Italia a Hong Kong

La compagnia Cathay Pacific riapre il collegamento diretto tra l’Italia e Hong Kong con un volo settimanale da e per l’aeroporto di Milano Malpensa. Al via il 6 novembre con un’esperienza green a 5 stelle. Si vola con l’A350-1000, l’aeromobile più grande della flotta di Cathay Pacific.

Cathay Pacific, dal 6 novembre tutti a bordo

Il 24 settembre Cathay Pacific ha festeggiato il suo 75° anniversario, e, a breve, tornerà a presidiare i cieli italiani con una novità. Dal prossimo 6 novembre, grazie alla graduale riapertura dei viaggi, la Compagnia aerea tornerà a volare dall’aeroporto di Malpensa, con una programmazione settimanale, a bordo dei suoi moderni e sempre più sostenibili A350-1000. Il volo CX234 partirà ogni sabato alle 11:45 da Milano Malpensa. Mentre il volo CX233 decollerà ogni venerdì dall’Aeroporto Internazionale di Hong Kong alle 00:50 (ora locale).

Cathay Pacific: Salute e benessere sono la priorità

Siamo orgogliosi di poter festeggiare la ripresa dei voli dall’Italia a poco più di un mese di distanza dal nostro 75° anniversario, due traguardi importanti”. Le prime parole di Maggie Wong, Area Manager Souther Europe Francia, Italia e Spagna di Cathay Pacific. “In questo periodo – aggiunge – la salute e il benessere dei nostri passeggeri sono la massima priorità”.

Un’esperienza green a cinque stelle

Da sempre, la Compagnia si distingue nel panorama dei vettori aerei per i suoi servizi eccellenti dove il massimo comfort e benessere si combinano sapientemente con la cura di ogni dettaglio. L’ampia offerta di entertainment e la raffinata cucina a bordo, con un occhio di riguardo ogni giorno più importante verso la sostenibilità. Per la ripresa dai voli dall’Italia, Cathay Pacific ha infatti scelto i rinomati A350-1000. Gli aeromobili più leggeri ed efficienti di ultima generazione che, grazie al design, ai motori di ultima generazione e all’utilizzo di materiali avanzati, riducono e ottimizzano il consumo di carburante.

L’A350-1000, ogni dettaglio studiato per una migliore qualità

L’A350-1000 è l’aeromobile più grande della flotta di Cathay Pacific e presenta una configurazione a 3 classi: 46 posti in Business Class, 32 in Premium Economy Class e 256 in Economy Class, per un totale di 334 posti. Ogni dettaglio a bordo è stato studiato per innalzare la qualità dell’esperienza di viaggio dei passeggeri in ogni classe di volo. Nonché accoglierli in un ambiente confortevole, offrendo le migliori condizioni per il riposo e garantire a ciascun passeggero totale libertà di controllo e organizzazione dello spazio e del sistema di intrattenimento.

Cathay Pacific tra e 10 compagnie più pulite al mondo

La pulizia della cabina resta un must per il vettore che, da cinque anni in testa alla classifica delle dieci compagnie aeree più pulite al mondo secondo Skytrax, rinnova l’impegno a sanificare con cura gli ambienti e a purificare l’aria a bordo con filtri chirurgici HEPA. Inoltre, per garantire ai passeggeri di viaggiare in tutta tranquillità, la Compagnia offre fino al 31 dicembre 2021 una copertura assicurativa gratuita delle spese mediche da COVID-19. Il tutto in collaborazione con AXA General Insurance Hong Kong Limited, valida dalla data di partenza per una durata massima di 30 giorni.

Voi Technology, in 1 anno risparmiate quasi 50 tonnellate di C02

Dopo un anno di presenza, Voi Technology traccia il bilancio della sua attività nel mercato italiano, coronato da grandi successi in favore di una mobilità sostenibile. I dati parlano da soli: percorsi 39 giri del mondo in elettrico, risparmiate quasi 50 tonnellate di C02 e quasi 100.000 viaggi in auto.

Voi Technology: 21.264 litri di benzina che non sono stati bruciati

In un solo anno di servizio in Italia, Voi Technology ha registrato un totale di 1.531.459 km percorsi sui monopattini Voi corrispondenti a 39 volte il giro dell’equatore terrestre con una media di durata della corsa pari a 12,5 minuti ed un tragitto medio di 2,6 km. Questi chilometri percorsi hanno permesso di evitare 93.061 viaggi in auto private che corrispondono ad un risparmio di 49.7 tonnellate di CO2 emessa.

Ovvero 21.264 litri di benzina che non sono stati bruciati. Il beneficio è stato pari alla piantumazione di 1.913 alberi dell’età di circa 10 anni. Una quantità di alberi che, in Europa, corrisponde ad una foresta di 4 ettari (40.000 metri quadrati). Oltre alla CO2 si è evitata l’emissione di 20.07 kg di PM2.5.

Risparmiati 126mq di aree parcheggio

Inoltre, grazie alla possibilità di accedere al trasporto intermodale, e secondo i dati emersi da una ricerca che Voi Technology ha condotto in Italia sui suoi utenti, l’utilizzo di monopattini Voi ha permesso di togliere dalla strada 10 auto private. Un risparmio di 126mq di aree parcheggio.

Voi Technology primo operatore a Milano per numero di corse

Rispetto alle performance cittadine, secondo i dati Fluctuo, Voi è risultato essere il primo operatore a Milano per numero di corse effettuate in città. Ed è al primo posto anche per numero di corse per monopattino disponibile. Lo stesso vale per l’ottimizzazione della flotta, dove Voi è N° 1 per efficienza. Ovvero per rapporto tra numero di corse e numero di monopattini messi a disposizione. A Roma, Voi è al secondo posto pur avendo una flotta meno numerosa rispetto agli altri operatori in città.

Voiager 4, il monopattino più innovativo della flotta Voi Technology

Dopo un anno di attività, Voi Technology è cresciuta fino ad essere presente in 4 città italiane. Sono: Milano, Roma, Torino e, dal primo settembre, Reggio Emilia. La flotta Voi in Italia conta quindi 2.250 monopattini, di cui la quasi totalità, 2.050, è rappresentata dei nuovissimi Voiager 4. Il monopattino più innovativo della flotta Voi e che rappresenta un gold standard in termini di sicurezza. Il Voiager 4 è l’unico monopattino in sharing in Italia dotato di frecce direzionali sia anteriori che posteriori.

Voiager 4 il monopattino più sostenibile al mondo

Voiager 4, infatti, è stato nominato il monopattino più sostenibile al mondo dell’ITF, secondo l’International Transportation Forum, l’organo OCSE dedicato alla mobilità. La punta di diamante della flotta Voi, oltre alla esclusiva innovazione in termini di sicurezza, vanta caratteristiche come la presenza del doppio cavalletto che garantisce maggiore stabilità quando parcheggiato. Luci LED ad alta intensità, catarifrangenti, capacità di sospensione e stabilità superiori grazie a pneumatici di alta qualità. Nonché un manubrio antimicrobico, GPS con funzione di geolocalizzazione di tipo militare con precisione al di sotto del metro, sistema di sbloccaggio con tecnologia NFC.