In un periodo storico pieno di tristi eventi, servono storie che riescano a darci speranza. Quella che vi raccontiamo ha un filo conduttore che si chiama amore in una cornice formata da vino e tradizione, nell’area del comune di Castagnito nella zona del Roero in Piemonte.

Antonio Coscia, proprietario della cantina e quarta generazione, guida l’azienda affiancato da due grandi donne. Una è sua moglie Antonella, persona squisita e gentilissima che lo sostiene in ogni sua decisione invogliandolo a sperimentare nuove vinificazioni, a espandersi su nuovi mercati e a rendere l’azienda un posto d’accoglienza attraverso una grande ristrutturazione che vede la creazione di tre stanze molto ospitali proprio sopra alla cantina sotterranea dove affinano i loro vini. La seconda donna della sua vita è la mamma che con dispiacere non c’è più ma grazie agli insegnamenti dati ad Antonio, lo ha spinto a viaggiare e a fare esperienze per il mondo, in particolar modo in Francia dove comincia a farsi una forte personalità e delle forti idee su come si trasformerà la sua azienda. L’amore e l’intraprendenza ereditati dalla mamma lo portano a chiamare l’attività proprio col suo nome: Catterina. Questa decisione è frutto del pensiero di Antonio di poter cosi portare il ricordo della mamma sempre con lui in giro per il mondo a visitare quei posti che lei stessa lo ha spinto a conoscere dal piccolo della loro casa di paese.

Tornato a Castagnito, con nuove competenze decide di stravolgere l’azienda e di alzare il livello con diversi cambiamenti: passare dallo sfuso in damigiana alle bottiglie, inserire gli affinamenti in legno su Arneis, Nebbiolo e Barbera, creare il primo Metodo Charmat Lungo dell’azienda e rivoluzionare il lavoro in vigna cominciando a diradare cosi da diminuire la produttività alzando la qualità, utilizzare la pratica dell’inerbimento spontaneo per evitare il dilavamento del suolo ed eliminare l’utilizzo dei diserbanti e far ricorso all’uso di strategie naturali contro i possibili parassiti, inoltre l’esposizione delle vigne unita al clima molto ventilato permette alle uve di rimanere sane anche nei periodi di grandi piogge o alte temperature. Non contento, i futuri investimenti saranno su nuovi cloni e sistemi d’impianto per la vigna, miglioramento delle tecniche di produzione e di stoccaggio, selezione di legni nuovi misti per la cantina e investimenti sulla comunicazione vista la consapevolezza del prodotto di alta qualità e il piacere nel farlo scoprire alle persone che non lo conoscono.

Come si arriva da Castagnito alla Casa Reale Monegasca? La casualità di incontri fortunati e l’amore per il proprio lavoro portano a grandi risultati. Nel 1998 al festival di Cannes nasce un amicizia con Bob Damiano. Da Cannes a Motecarlo per eventi è un passaggio quasi obbligato. Lì conosce Christian Garcia chef del Cafè de Paris che comincia ad acquistare i suoi vini. Dal Cafè de Paris Garcia si sposta a lavorare per un privato ma continua ad acquistare da Antonio. Nel frattempo Antonio crea il mercato del tipico dell’albese all’interno del mercato coperto di Beausoleil. Nel principato le notizie girano in fretta e il lavoro di Antonio non passa inosservato. Nel mercato nasce anche l’anteprima della fiera del tartufo bianco di Alba. Dopo 2\3 anni Christian Garcia presenta il principe ad Antonio. Nel 2011 viene ufficializzata la collaborazione con la casata Reale Monegasca. Viene poi creata un etichetta personalizzata e scelto un formato particolare per questa collaborazione. Nell’etichetta disegnata da un artista appare lo stemma di famiglia più due bicchieri e un calice, la gamba rappresenta la famiglia Coscia e le draghe papali sono presenti perché nel casato Coscia ci fu un papa nel 1370. Nel 2016 Antonio viene insignito del titolo di Gran Cavaliere del Grand Cordon D’Or.

Che cosa troviamo da bere quando andiamo a trovare Antonio in Cantina? Andiamo poi ad assaggiare i suoi prodotti e seduti nella bellissima sala degustazione facciamo un percorso entusiasmante:

- Roero Arneis 2020 Minerale e Rinfrescante con una bella struttura.

- Metodo Charmat Lungo Spumante brut di Arneis 2018 una bollicina fine e persistente con profumi inebrianti.

- Nebbiolo d’Alba Superiore 2016 e 2018 a confronto, 30 mesi di botte un vino corposo e setoso, la 2016 evoluto con terziari presenti, la 2018 più giovane con frutto maturo e profumi unici.

- Barbera D’Alba Superiore 2018, 30 mesi di botte e un equilibrio tra frutto, acidità, persistenza incredibile…. Speciale e spiazzante.

- Roero DOCG 2018 è un interpretazione del vitigno del nebbiolo che non ha niente da invidiare a moltissimi Barolo e Barbaresco. Strutturato, profondo e con un frutto molto ben integrato.

Post Degustazione non può mancare un giro nella cantina sotterranea e la piccola riserva di annate un po' più storiche.

L’azienda Costa Catterina Wine e Rooms si trova a Castagnito in Piemonte. Antonio e Antonella vi accoglieranno con immenso piacere in una delle loro bellissime camere e vi coccoleranno con prodotti tipici del posto abbinati a delle bellissime wine experience. Lì vi sentirete a casa e verrete inondati dalla serenità che trasmettono Antonio ed Antonella che oltre a essere i proprietari sono una coppia felice che mette amore in tutto ciò che fa. L’azienda è anche certificata Green Experience a dimostrazione del forte rapporto e rispetto che ha nei confronti della Natura.

www.costacatterina.com

A cura di Merati Luca

@merati-wine su instagram