Remedy, ricercatezza anche nel design
Elegante e raffinato al punto giusto, per concedersi una pausa di livello. Appena entrati, a destra c’è il bellissimo bancone con la bottiglieria a vista. Di fronte, i tavolini in marmo effetto legno per una sosta all’insegna del buon bere. A sinistra dell’entrata, invece, comode poltrone in pelle e un divanetto rendono l’ambiente particolarmente confortevole. E per coloro che volessero concedersi una pausa ludica, un originale quanto raffinato tavolino in legno che riproduce un biliardino. “La pallina fatta di sughero ricorda il tappo della bottiglia – afferma Michele Bernardi, uno dei tre titolari di Remedy in Viale Majno 26 a Milano – E’ un simpatico oggetto di design che rievoca ricordi, l’occasione per giocarsi una bottiglia in allegria”
Cigar room la particolarità, la cantina il cuore pulsante
Intimissima la cigar room di due poltrone pensata per gli appassionati di sigari e pipe mentre la saletta al piano superiore è pronta ad accogliere piccoli eventi. Vero cuore pulsante di Remedy è però la cantina al piano inferiore, nella quale è conservata la collezione personale dei tre titolari. Un totale di 18mila bottiglie, delle quali 6mila stoccate, conservate alla temperatura controllata di 14° con una umidità al 65%. Con un focus sulle eccellenze italiane e sulle regioni vinicole francesi più rinomate come Borgogna, Champagne e Bordeaux. La carta di spirits conta invece più di 2mila tipologie, tutto è proposto in purezza. “Non vogliamo sovrapporci ai tanti cocktail bar che già fanno miscelazione molto bene”
Tre soci, ad accomunarli il collezionismo
Tutto parte dalla comune passione per il collezionismo di vini e distillati che i tre titolari hanno sempre avuto sin dalla loro frequentazione precedente al loro arrivo a Milano. “La mia famiglia gestisce in Puglia un piccola azienda di cioccolato, fondata da mio nonno nel 1974. Poi è subentrata la passione per il vino ed ho aperto una enoteca specializzata” Passione che ha contagiato anche Amedeo Pagano, suo vicino di casa con una masseria. Il terzo socio Alessandro Michelon, di origine trentina, inizialmente cliente, si aggrega quindi al progetto che prende corpo poco prima dell’inizio della pandemia da Covid.
Una passione da condividere
“Da anni collezioniamo vini e distillati provenienti da tutto il mondo, una passione che abbiamo deciso di condividere il frutto delle nostre ricerche con l’appassionato come con il collezionista di bottiglie rare ma anche semplicemente con il cliente a cui piace bere bene e che ha voglia di trascorrere una serata dall’atmosfera unica. Remedy è un locale pensato come rimedio alla parte più caotica della città, un vero e proprio rifugio dove concedersi una pausa” Tra i clienti, tanti sono gli stranieri. “Un 15% è composto da inglesi, russi ed asiatici. Molto orientati su Supertuscan e grandi nomi, come il Barolo. Mentre i clienti italiani sono indirizzati soprattutto verso i vini d’Oltralpe”
Tante golosità, per soddisfare anche i palati più preparati
Ma a frequentare Remedy sono anche tantissimi operatori di settore. “Abbiamo ristoratori e sommelier che non vedendoci come competitori vengono da Remedy, dopo la giornata di lavoro, per bersi una buona buona bottiglia di vino, spesso molto difficile da trovare. Alla quale possono accompagnare un piatto di salame e culatello o un tagliere di formaggi pregiati ed affettati dalla Patanegra tagliata al coltello al capocollo di Martina Franca prodotto nella zona del Primitivo di Manduria da un piccolo produttore che lo affina nelle vinacce. Oppure – conclude Michele Bernardi – una Bella di Cerignola, una culaccia o una chicca come il Tarallo di Noci, prima bollito e poi infornato in modo da renderlo fragrante e più friabile. Per una piacevole conclusione della giornata”
Photo credits: Federico Bontempi