
Guida essenziale ai Vini d’Italia, inchiesta annuale sullo stato del vino
Di guide per i vini ce ne sono di ogni tipo, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Quella di Daniele Cernilli pare non conoscere crisi, la sua Guida Essenziale ai Vini d’Italia riscuote infatti un successo crescente anno dopo anno. Mai anacronistica, riesce ad essere sempre fresca e attuale come fosse alla sua prima edizione. “Credo le venga riconosciuto – dichiara Daniele Cernilli – il ruolo di disinteressata quanto qualificata inchiesta annuale sullo stato del vino italiano”
Uno strumento atteso da appassionati e operatori
Uno strumento atteso non solo da appassionati alla ricerca di suggerimenti ma anche dagli operatori di settore per tenersi aggiornati sulle nuove annate e i nuovi trend. “Il successo di pubblico che le nostre presentazioni riscuotono ogni volta – evidenzia Daniele Cernilli – sono la migliore testimonianza della bontà del nostro lavoro, la forte presenza ai nostri banchi di assaggio da parte di operatori di settore sono il segnale dell’ottimismo sullo stato di salute del vino italiano”
Etichetta più bella 2025, la novità
Delle 1300 aziende selezionate, circa il 10% sono state le new entry rispetto all’anno scorso. Ad aggiudicarsi l’ambito faccino della guida di Dr Wine sono stati una sessantina di vini, mentre diciassette sono stati i Premi Speciali. E qui sta la vera novità, per la prima volta nella guida fa la sua comparsa il premio “Etichetta più bella 2025”. Un riconoscimento a tutti coloro che di una bottiglia di vino fanno un oggetto di design. “C’è una attenzione non da oggi alla etichetta e al design ad essa applicato, il vino italiano moderno nasce con l’etichetta del Tignanello disegnata da Silvio Coppola per l’uscita dell’annata 1971”
Etichetta, sempre più opera d’arte
“Il packaging conquista spazi sempre più ampi, ci sono aziende come Mosnel che hanno istituito un premio riservato a giovani designer che sapessero trovare una etichetta da dedicare ad una loro Riserva” Frutto di una costante ricerca, le etichette sono sempre più autentiche opere d’arte. “Artisti come Kandisky e Picasso hanno dedicato una loro opera ad una particolare annata di un vino, vini come Ornellaia fanno uscire una edizione speciale artistica con il packaging della bottiglia curata da un grande artista. Mentre il pittore Sandro Chia ha una tenuta a Montalcino”
Un elemento di riconoscimento
“Aziende come Querciabella, per noi azienda dell’anno, fanno una ricerca di grande raffinatezza sulle etichette. Colle Massari di Iris Bertarelli, Cantina Grattamacco e Roberto Voerzio si distinguono per la bellezza delle loro etichette. Anche se personalmente ho una predilezione per l’Offida di Angela Velenosi. Ma queste, intendiamoci, sono valutazioni che rispondono a parametri estetici molto personali” Al di là di gusti e scelte personali è oggettivo che il packaging e l’etichetta rivestano un ruolo sempre più importante. “L’etichetta – conclude Daniele Cernilli – è ciò che si riconosce da lontano, chi non vede l’etichetta del Sassicaia anche se sta su uno scaffale in alto?”
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