
Mondo n’Uovo, il cibo diventa arte
Le opere in mostra sono state realizzate da 48 artisti delle Botteghe d’Arte che hanno partecipato a uno stage organizzato quest’anno dal Mapp con Riccardo Gusmaroli, artista veronese contemporaneo con un passato da fotografo di architettura e di still life, che ha già collaborato con il Mapp nel 2008 con “Chiuso per ferie mentali” e nel 2012 con “Oltre”. Mondo n’Uovo (dal 29 ottobre a fine anno presso Eggs Milano) ruota attorno all’uovo, alimento che ha ispirato decine di artisti. “Ho sempre lavorato con elementi naturali di uso molto comune – spiega Riccardo Gusmaroli – Con i ragazzi del Mapp abbiamo fatto un lavoro incredibile, anche se l’inizio non è stato semplice”
Riccardo Gusmaroli e Mapp, sinergia vincente
“La mia arte è molto milanese, basata sul bianco, sulla pulizia, sulla riduzione e rimozione di elementi per essere più essenziali – precisa l’artista – Lavorare con un elemento molto fragile e delicato come l’uovo non è stato, per loro che non riescono a calcolare il peso e la tensione nelle mani, una cosa semplice. Ma la loro voglia di fare e gli spunti che hanno saputo sviluppare hanno fatto superare ogni difficoltà” Obiettivo perfettamente in linea con la filosofia di Mapp, nato nel 1995 con lo scopo di trasformare l’ospedale psichiatrico Paolo Pini in un luogo dove “fare arte” fosse occasione di scambio di idee e linguaggi e la condivisione di esperienze artistiche e culturali trasformasse un luogo per anni emblema della incomunicabilità.
Paolo Pini, oggi un concentrato di arte
Nel tempo si è formata una vera e propria collezione di livello internazionale che raccoglie lavori di oltre 140 artisti e si arricchisce ogni anno di nuove opere, Mapp è oggi costituito da una collezione permanente che comprende murales, installazioni e sculture dislocate nel parco del Paolo Pini, all’esterno e all’interno dei padiglioni, e da una raccolta di opere realizzate a quattro mani da artisti e frequentatori delle “Botteghe d’Arte”. Quale luogo migliore per esporre i lavori degli artisti del Paolo Pini se non Eggs Milano, considerato che il concept del locale è tutto incentrato sulle uova?
Chef Barbara Agosti, appassionata dell’uovo
Chef Barbara Agosti, fondatrice e patron di Eggs Milano, lavora con ogni tipo di uovo. Da quelle di gallina a quelle di struzzo, da quelle di oca a quelle di quaglia. Compreso quelle di pesce, come bottarga e caviale. In menù troviamo la carta delle carbonare, nella quale spaziare da quella ai fiori di zucca e quella con il petto d’anatra al posto del guanciale a quella con il carciofo (o il broccolo o la zucchina) e quella con crema di pecorino. Ci sono persino quelle con uova d’anatra. “Sono da sempre appassionata dell’uovo, già a partire dalla forma – afferma lo chef – Sono il dna della cucina, ingrediente base di infinite ricette o aggregante indispensabile per creme, farce e panature”
Eggs Milano, l’ispirazione è la cucina artigianale fatta in casa
Ispirata dalla cucina artigianale fatta in casa, lo chef propone una cucina nella quale ogni piatto contiene almeno una forma d’uovo, spaziando dalle uova di pesce a uno zabaione fatto in casa. Tra le specialità più richieste, lo Strapazzo. Rivoluzionaria carbonara da passeggio, viene proposta nelle versioni classica, al tartufo e con la ‘nduja. Molto gettonata anche il Gioco dell’Ova, degustazione di sei gusci d’uovo serviti in una tipica confezione di cartone e riempiti di assaggi originali. “E’ un antipasto che ho pensato guardato la scatoletta da sei uova che si trova al supermercato, me le sono immaginate portate al tavolo come pietanza”
Dolce e salato, l’ uovo sempre protagonista
Ma vanno fortissimi anche il Gioco del croccante e il Maritozzo alla vaccinara. Tra i secondi, la faraona nel bosco (riempita con una farcia di nocciola, salsiccia e uova di quaglia), il baccalà all’amatriciana, l’uovo di bue al tartufo, l’uovo d’anatra con le verze. “Quando è stagione ci sono anche le uova d’oca” Nella carta dei dessert troviamo il tiramisù artigianale, lo zabaione, la Carbodolce, l’Ovosodo, il Maritozum. “Ovosodo è un guscio di cioccolato bianco con all’interno una mousse di yogurt e una purea di mango, quando si apre sembra un uovo. Maritozum è invece il maritozzo farcito con mascarpone e gelatina di caffè”
Eggs e Mapp, l’immaginario è lo stesso
Un connubio, quello tra arte e cucina, che rende particolarmente felice Chef Agosti, da sempre sensibile ad iniziative culturali e nel sociale. “Per noi è un onore e un piacere ospitare una mostra come Mondo n’Uovo che lavora su un immaginario che è simile al nostro, trasportato nel campo artistico. Il Mapp – conclude Chef Agosti – è un luogo bellissimo e l’idea è che, dopo essere venuti a vedere e a mangiare le uova da noi, si possa poi andare a esplorare il Paolo Pini, che è uno straordinario museo a cielo aperto e un luogo di sofferenza trasformato in spazio d’arte, è cosa che ci inorgoglisce”