
Centro ricerca Parkinson ASST Pini-CTO
Inaugurato a Milano il nuovo centro di ricerca dedicato alla Malattia di Parkinson, frutto della collaborazione tra ASST Gaetano Pini-CTO e Fondazione Pezzoli.
La città di Milano diventa sede di un importante progresso nella lotta contro il Parkinson con l’inaugurazione del Clinical Research Center presso l’ASST Gaetano Pini-CTO. Situato al CTO di via Bignami, il nuovo centro è dedicato allo studio e alla cura della Malattia di Parkinson ed è stato creato grazie alla collaborazione tra l’ASST Gaetano Pini-CTO e la Fondazione Pezzoli per la Malattia di Parkinson, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni terapeutiche all’avanguardia e offrire trattamenti personalizzati ai pazienti.
Il centro nasce come punto di riferimento nazionale per lo studio e il trattamento della patologia, con tecnologie avanzate e ambulatori specialistici che mirano a una gestione a 360° del paziente. All’evento inaugurale hanno partecipato importanti personalità, tra cui il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha sottolineato l’importanza del progetto per il sistema sanitario lombardo.
Una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato
La creazione del Clinical Research Center è il risultato di una sinergia tra settore pubblico e privato, un modello che, secondo Fontana, si conferma vincente. «La Fondazione ha finanziato l’acquisto di dispositivi di ricerca d’avanguardia, grazie ai quali è possibile seguire pazienti complessi provenienti da tutta Italia. Questo centro testimonia come la Lombardia sappia puntare su percorsi clinici personalizzati e su tecnologie d’avanguardia per rispondere alle esigenze di cura», ha dichiarato Fontana.
Con una banca dati di oltre 40.000 pazienti, il centro di ricerca milanese punta ad affrontare sia le necessità cliniche che le sfide future legate alla prevenzione delle malattie neurodegenerative, considerando anche l’impatto economico che tali patologie hanno sul sistema sanitario regionale.
Tecnologie avanzate per la medicina di precisione
L’acquisto delle attrezzature di alta tecnologia presenti nel centro è stato possibile grazie alla Fondazione Pezzoli, che supporta la ricerca sul Parkinson fin dal 1993. Tra i dispositivi in dotazione figurano sensori indossabili per il monitoraggio a domicilio, strumenti per l’analisi cinematica del cammino e apparecchi per lo studio della disautonomia.
Questi strumenti consentono ai medici di raccogliere dati preziosi per la personalizzazione delle cure, un aspetto che il professor Gianni Pezzoli, presidente della Fondazione, ha ritenuto essenziale. «Il nostro obiettivo è garantire il miglior percorso terapeutico per ogni paziente, consentendo una presa in carico che tenga conto delle specifiche esigenze della persona», ha affermato Pezzoli.
La visione del professor Ioannis Ugo Isaias: innovazione e prevenzione
A coordinare le attività del centro è il professor Ioannis Ugo Isaias, direttore del Centro Parkinson e Parkinsonismi, che ha spiegato come il nuovo polo di ricerca rappresenti un’opportunità per comprendere meglio la malattia e sviluppare approcci di medicina di precisione. «Grazie alle nostre tecnologie, potremo migliorare la comprensione dei meccanismi eziopatologici della malattia, offrendo ai pazienti trattamenti sempre più mirati», ha commentato Isaias.
Il professor Isaias ha inoltre evidenziato l’importanza della ricerca per identificare i fattori di rischio della malattia e delle sue complicanze, un passo fondamentale per la prevenzione. Questo approccio consente di strutturare un sistema di monitoraggio digitale che integra tutte le fasi della malattia, migliorando il controllo clinico e l’efficacia dei trattamenti.
Una malattia complessa con impatti sulla qualità della vita
La Malattia di Parkinson è una condizione neurodegenerativa multisistemica caratterizzata da sintomi sia motori che non motori, come rallentamento, rigidità, tremori, e altri disturbi cognitivi e neuropsichiatrici. Tali sintomi influiscono in modo significativo sulla qualità di vita dei pazienti, rendendo essenziale una presa in carico globale.
Negli ultimi decenni, la prevalenza della malattia è aumentata del 155% e, in considerazione dell’invecchiamento della popolazione, si prevede che questa tendenza continui a crescere. La presenza del nuovo centro di ricerca milanese rappresenta quindi una risposta strategica a un problema di salute pubblica sempre più urgente.
Un percorso innovativo per la qualità della vita dei pazienti
L’ASST Gaetano Pini-CTO, con il suo approccio centrato sulla persona, intende offrire percorsi terapeutici sempre più personalizzati. L’obiettivo finale del Clinical Research Center è sviluppare trattamenti che non solo migliorino i sintomi dei pazienti, ma che contribuiscano anche a rallentare la progressione della malattia. Il centro è, inoltre, uno spazio aperto a future collaborazioni con enti di ricerca e industrie per ampliare le opzioni terapeutiche disponibili.
Come spiegato dalla Direttrice Generale Paola Lattuada, il centro rappresenta un ulteriore tassello nell’offerta sanitaria della Lombardia, arricchendo il presidio Pini-CTO e posizionandosi come un riferimento non solo per il territorio regionale, ma anche a livello nazionale.
«Grazie a questo nuovo centro, saremo in grado di offrire cure innovative e di alta qualità ai pazienti affetti da Parkinson, contribuendo a una migliore qualità di vita per loro e le loro famiglie», ha affermato la dottoressa Lattuada.
La sfida del Parkinson: un impegno concreto per il futuro
Con la creazione di questo centro di ricerca, Milano e la Regione Lombardia si pongono all’avanguardia nella lotta contro il Parkinson, dimostrando come una collaborazione efficace tra pubblico e privato possa portare a importanti progressi nella cura delle malattie neurodegenerative. L’impegno della Fondazione Pezzoli e della ASST Gaetano Pini-CTO sottolinea l’importanza di rispondere alla crescente necessità di cure specializzate, assicurando una sanità moderna e all’altezza delle sfide future.