
Nasce il nuovo progetto del Sommelier Professionista Paolo Porfidio
Chi è Paolo Porfidio per cominciare? Head Sommelier di Terrazza Gallia, coordinatore Aspi Milano e provincia, Cavaliere dello Champagne dal 2023, Miglior sommelier d’Italia 2023 per identità golose, Miglior sommelier under 30 per Gambero Rosso nel 2020, Co-Founder e Curatore di Wine List Italia(www.winelistitalia.com) , Enologo e produttore di vino in Chianti, Paolo è prima di tutto un comunicatore che ama in modo smisurato il vino e che giorno dopo giorno si mette in gioco per portare avanti il messaggio che i Sommelier rappresentano una figura importantissima nella comunicazione e che i giovani devono essere introdotti al mondo del vino in un modo nuovo, facile, fresco e divertente.
Il Nuovo progetto SOMM IS THE FUTURE nasce dalla volontà di ridare dignità alla figura del Sommelier, dal riposizionarla al centro del mondo vino, radunando sotto un unica bandiera tutti i Sommelier delle diverse associazioni facendo gruppo e creando sinergia perché il vino è universale e viene spontaneo chiedersi perché la sommellerie dovrebbe essere diversa!?
Ecco perché nascerà un nuovo manifesto basato sulla comunicazione del vino di qualità e ogni Sommelier professionista che avrà ideali e pensieri simili si potrà ritenere da subito parte del gruppo e potrà mettere competenza e passione per portare avanti questo progetto.

SOMM IS THE FUTURE nasce dal profondo, non ambisce alla visibilità, vuole essere un concetto, un progetto di comunicazione. Il testo nasce dal confronto con tanti professionisti ed invita a dare il meglio di sé e a capire non chi siamo ma cosa possiamo diventare: figure empatiche, narratori di cultura, persone che interpretano l’evoluzione del mondo vino rendendolo semplice a tutti i clienti che hanno la curiosità di approfondire il significato del calice davanti a loro.
I primi passi sono stati mossi già al Vinitaly 2025 dove molti Sommelier si sono avvicinati a Paolo condividendo il suo intento e come segno di appartenenza gli è stato regalato un braccialetto nero con SOMM IS THE FUTURE scritto in bianco, semplice ma efficace e distintivo come il progetto che rappresenta. Tutti sono invitati a farne parte se si sentono in linea con le idee e i contenuti che questo movimento esalta e sponsorizza.
Il Futuro è alle porte e bisogna costruirlo insieme, il ruolo della Sommellerie sarà sempre più centrale e dovrà mediare su più livelli e con diverse culture facendo da tramite tra produttori, consumatori e giovani che si avvicineranno al pianeta vino. L’importante sarà fare molto focus sulla comunicazione per dar voce a questo mondo e non lasciarlo muto e senza modo di raccontarsi. Queste sono alcune riflessioni di Paolo che devono farci pensare a come questo progetto probabilmente era proprio quello di cui avevamo bisogno.
Parlando con Porfidio ragioniamo sul fatto che si arriva da un periodo dove sembra esserci sempre più carenza di professionisti e dove la realtà della cucina viene raccontata slegata da quella che è la presenza e la narrazione in sala dei Sommelier. Quest’ultimi esaltano i piatti con abbinamenti basati su territorialità, complessità strutturale della pietanza, tendenze dolci o acide, rendendo i paring
cibo-vino esaltanti e indimenticabili. Ecco perché bisogna valorizzare queste persone, creare riconoscimenti per chi ci mette studio e amore in questo lavoro, retribuire giustamente una cultura che viene messa a disposizione giornalmente dei clienti per appassionarli.
SOMM IS THE FUTURE si ripromette col suo lavoro di dare lustro a chi se lo merita e di cambiare la visione di chi si approccia a un Sommelier pensando che sia una figura solo elitaria. Il vino è per tutti e per me va raccontato, comunicato e goduto al meglio indipendentemente dal costo e dal luogo dove si beve, aggiunge Paolo.
Ci sono state ultimamente tante cose che stanno provando a mettere in difficoltà il mondo del vino, partendo da una nuova normativa sul codice stradale che è stata mal comunicata ed erroneamente gestita dai mezzi di comunicazione che non ha fatto altro che terrorizzare i cittadini inutilmente…a questo si uniscono le difficoltà che si hanno nel rendere interessante per le nuove generazioni il mondo vino.

I superalcolici sono forse meglio del vino? Non vogliamo dare giudizi ma spesso vengono proposti con pubblicità accattivanti e resi disponibili in tutti i luoghi, venduti anche di scarsa qualità e in primis ai giovani.
Questo dovrebbe far riflettere e invogliarci a dare un’alternativa a questi ragazzi rendendo il vino un sostituto a bevande ben peggiori e con quantità di alcool ben più elevato, raccontando tutto il processo che c’è dietro, la storia di tante famiglie e addirittura di diverse zone d’Italia che è proprio grazie all’uva che provvedono al loro sostentamento, il valore storico di un calice e l’importanza del bere con moderazione ricercando la qualità invece della quantità.
Ringrazio Paolo Porfidio per la sua disponibilità e per aver dato il via a un movimento nuovo che sicuramente rivoluzionerà il mondo della sommellerie e che ci fa piacere sia già visto bene anche all’estero vista l’adesione anche di sommelier stranieri!!

Potete trovare altre informazioni sulla pagina instagram “sommisthefuture”
Di seguito alcuni dei sommelier della grande ristorazione italiana che hanno già aderito al movimento (elenco in aggiornamento):
Enrico Maglio (Enoteca Perlage), Marco De Signoribus(Gabbiano 3.0), Salvatore Matarazzo (Re Santi e Leoni), Marco Spini (Ba Restaurant Milano), Cristian Russomanno (Wicky’s), Devis Castello (Tenuta Montemagno), Marika Giacoppo(A’Riccione Milano), Dennis Cereda (RAW Restaurant), Luca Falconi (Trattoria Falconi), Mario Ippoliti (Ristorante Sadler), Cristian Alfredo Carias Ardon (Hotel Park Hyatt Milano), Salvatore Maresca (Josè restaurant), Alessandro Limongelli (Hotel Passalacqua), Davide Saglietti (Osteria contemporanea), Anastasia Ivana Capraro (Castel Fine Dining Restaurant Hotel Castel), Marianna Romano (Hotel Borgo Santandrea), Matteo Di Lernia (Seta MO Milano), Tommaso Tresoldi (Trex), Rosario Sorbello (Donna Carmela Resort), Domenico Sardella (Cantina Piemontese), Manuele Pirovano (Ristorante D’O e Ristorante Olmo), Marco Masè (Hotel Bertelli – ristorante Il Gallo Cedrone), Antonio Di Mora (Ristorante Quadri Bistrot), Daniela Strola(Ristorante Trattoria Zappatori), Giovanni Annunziata (Ristorante Ribot), Cristina Francesca Pinciroli (Anima Milano), Angelo Di Costanzo (Grand Hotel Victoria Concept&Spa, Menaggio, Lake Como), Lorenzo Cioni (Borgo San Jacopo Ristorante), Luca
Giuliano Salvigni (Ristorante Villa Naj), Simone Munzillo (Le Trabe), Bianca Modonesi (Osteria degli Assonica), Matteo Zanni, Sebastiano Aiello, Davide D’Alterio (Tenuta Fratini), Roberto Franceschini (Ristorante Romano a Viareggio), Andrea Armas(Ristorante Saporium Firenze), Mauro Antonio Donatiello (Ristorante La Buca – Cesenatico), Diego Guidi Magenes (Antica Osteria Magenes), Matteo Cino (Mandarin Oriental SavoyZürich), Fabio Malaspina (Cantina Hic et Nunc), Renato Gaudioso (Ristorante Bottega Lucia), Silvia Angelozzi (Bellariva Enoteca Bistrot), Federica Radice (Due Colombe), Beatrice Ruzzon(Macelleria Damini & Affini), Alessandra Veronesi (AVU SA Luxury Wines), Veronica Ravizzola (Ristorante Dama Hotel relais Castello San Gaudenzio), Egon Perathoner (Ristorante Anna Stuben), Andrea Gionchetti (Ristorante Qafiz), Andrea Gaito(Sine By Di Pinto), Antonio Gilli (Ristorante Malga Panna), Marius Dumitru (Ristorante Ma. Ri. Na), Konstantinos Stavroulakis (Hotel Pitrizza).
Articolo a cura di:
Sommelier Merati Luca