Il Mannarino, il ristorante che ha conquistato i milanesi con l’innovativo format di macelleria con cucina. Il luminoso bancone con l’ampia offerta di carni selezionate da piccoli produttori ad impatto quasi zero, la libertà per il cliente di scegliere e, soprattutto, vedere cosa mangiare prima di sedersi al tavolo, ne hanno decretato il successo. Un successo ininterrotto dalla apertura del primo negozio della catena, nel giugno 2019. In occasione di San Valentino, Mannarino propone una box acquistabile on line. Al suo interno un mix di dieci bombette, specialità del ristorante, due zampine di Sammichele, una parmigiana di melanzane e una porzione di cannoli accompagnati dal kit per farcirli. A completare l’offerta, una bottiglia di bollicine italiane bio selezionata da Winelivery, L’intervista a Filippo Sironi, uno dei due soci titolari.
San Valentino, una box per chi vuole rimanere a casa
“La box è pensata per coloro che vogliono rimanere in casa, per una cena intima a lume di candela con il proprio partner – afferma Filippo Sironi, uno dei due titolari di “Il Mannarino” – E gustarsi le nostre bombette in abbinamento ad una bottiglia di vino della selezione di Winelivery, con la quale abbiamo stretto una joint venture” Originarie della Puglia, le bombette sono piccoli involtini di carne da gustare in un boccone. “Siamo andati oltre la tradizione che li voleva solo di capocollo di maiale e con il canestrato all’interno. Le facciamo anche con il manzo ed il tacchino. Ci mettiamo il gorgonzola oppure il caciocavallo o il bitto. Tante versioni, dalla bombetta pizzocchera alla carbonara, dalla norma alla versione con la pancetta”
Il Mannarino, tutto rigorosamente alla griglia
Ma se le bombette sono la tipicità del locale, da “Il Mannarino” si possono trovare tantissimi tagli di carne che il cliente può scegliere direttamente dal banco della macelleria. “Abbiamo la fassona piemontese, la grigio alpina valtellinese, la manza reggiana. Per preparare le nostre fiorentine scegliamo quattro razze differenti, diverse per gusto. Tutto rigorosamente alla griglia, niente è marinato” La carne è priva di additivi conservanti, provenienti da una selezione di piccoli produttori che hanno allevamenti estensivi. “Prediligiamo gli animali che fanno pascolo”
Sostenibilità della intera filiera, oltre quella ambientale
Una scelta, quella dei piccoli produttori, che consente qualità e sostenibilità quasi ad impatto zero. “La sostenibilità – precisa Filippo Sironi – è una tematica molto complicata, molto spesso si comunicano poche cose che non danno la visione globale. Si parla solo di sostenibilità ambientale, il termine ha perso valore. In realtà bisogna parlare della sostenibilità della intera filiera. I problemi sono anche i trasporti, i riscaldamenti, l’energia. La scelta di piccoli produttori ci consente di coniugare qualità della carne con impatto ambientale quasi a zero”
Unica catena di macelleria con cucina, i clienti si sbizzarriscono
Circa tre anni fa (giugno 2019) l’apertura del primo punto vendita, da allora un successo costante. “Il banco della macelleria immediatamente visibile e la possibilità di scegliere con il macellaio il taglio della carne desiderata prima di andarsi a sedere al tavolo sono cose che i clienti hanno mostrato di apprezzare tantissimo. Siamo l’unica catena italiana di macelleria con cucina, la possibilità di scegliere e vedere quello che si mangia è ciò che il cliente apprezza. Quando vengono da noi, i clienti si sbizzarriscono con composizioni tra le più fantasiose”
Format vincente, soprattutto tra le donne
Un format vincente, una idea che i due soci Filippo Sironi e Giammarco Venuto hanno portato a Milano dalla Val d’Itria. Zona della Puglia dove le macellerie con cucina sono diffusissime. “In Puglia si trovano realtà molto rustiche e campanilistiche, noi le abbiamo svecchiate ed urbanizzate, rese più consone alla scena milanese” Un successo annunciato, che ha riservato anche una piacevole sorpresa. “Non ce lo saremmo mai aspettato, ma la nostra clientela è composta in prevalenza da donne. Apprezzano l’atmosfera calda e rilassata, preferibile a quella costosa e formale di tante steakhouse nelle quale si recano solo se accompagnate. Viceversa – conclude Filippo Sironi – da noi non è raro vedere tavolate di sole donne”