Il comparto del noleggio di veicoli ha registrato nel 2024 un significativo calo delle immatricolazioni, soprattutto nel quarto trimestre, con un trend che invita alla riflessione su possibili scenari futuri.
Le immatricolazioni nel 2024: un anno difficile per il noleggio veicoli
L’analisi di ANIASA e Dataforce evidenzia un calo complessivo del 10,13% per le immatricolazioni di veicoli a noleggio nel 2024. Particolarmente critica la situazione nel quarto trimestre, con una contrazione del 20,85%. Tra le categorie colpite, il noleggio a lungo termine (NLT) ha subito una riduzione del 22%, mentre il noleggio a breve termine (NBT) ha registrato un calo del 10,36%.
Nonostante questo scenario negativo, il comparto del noleggio continua a coprire una fetta significativa del mercato automobilistico italiano, con una quota del 27%.
Le cause del calo: un mix di fattori strutturali ed economici
Secondo l’analisi, il confronto con il 2023 – anno record per le immatricolazioni a lungo termine grazie al recupero di ordini arretrati – rende il calo del 2024 particolarmente evidente. Tuttavia, non è solo una questione di fisiologico assestamento post-pandemia: le incertezze normative e le modifiche fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 hanno inciso pesantemente sul comparto.
Il presidente di ANIASA, Alberto Viano, ha dichiarato: «L’aumento della pressione fiscale sui fringe benefit legati all’auto aziendale rischia di scoraggiare ulteriormente il mercato, con potenziali ricadute anche sulla transizione ecologica del nostro Paese».
Le performance dei diversi segmenti del mercato
Noleggio a lungo termine
Il noleggio a lungo termine ha chiuso il 2024 con una quota di mercato del 21,3% e circa 374.000 immatricolazioni. Rispetto al 2023, si è registrato un calo significativo nelle preferenze dei privati (-4 punti percentuali), mentre le imprese rimangono i principali utilizzatori di questa formula, coprendo oltre l’84% del totale.
Tra i modelli più noleggiati si conferma al primo posto la Fiat Panda, nonostante un calo delle immatricolazioni del 23%. Crescono invece le richieste per veicoli come la Volkswagen Tiguan (+87%) e la BMW X1 (+72%), segno di un interesse crescente verso SUV e crossover di fascia media.
Noleggio a breve termine
Il noleggio a breve termine ha registrato un totale di quasi 100.000 veicoli immatricolati (+14,57%), con una quota di mercato del 5,7%. Tuttavia, l’accelerazione dei primi mesi del 2024 si è affievolita nel secondo semestre.
La Top 5 delle vetture più noleggiate nel breve termine vede al comando la MG ZS, seguita dalle Volkswagen T-Cross, Taigo e T-Roc. Tra i veicoli commerciali leggeri, l’Iveco Daily mantiene il primato, seguito da Toyota Proace City e Peugeot Boxer.
Alimentazione dei veicoli: il ritorno del diesel
Un dato interessante emerso dall’analisi riguarda la distribuzione delle alimentazioni. Nel 2024, nel segmento NLT, il diesel ha ripreso quota, rappresentando il 39% del mercato, con un picco del 41% nel quarto trimestre. Al contrario, le immatricolazioni di auto a benzina sono diminuite del 37,5%.
Le ibride plug-in hanno subito un calo del 26%, mentre le full hybrid sono cresciute del 26%. Le auto elettriche, invece, si sono mantenute sui livelli del 2023, ma hanno registrato una flessione del 19% nell’ultimo trimestre.
Nel settore dei veicoli commerciali leggeri, il diesel rimane predominante con una quota dell’88%. Le immatricolazioni di veicoli elettrici sono state appena 1.854 unità, in forte calo rispetto alle 3.552 dell’anno precedente.
Emissioni di CO2: l’importanza degli incentivi
Le fasce di emissioni più virtuose, come quella da 0 a 20 g/km di CO2 (auto elettriche e alcune plug-in), registrano una maggiore presenza di clienti privati, con una quota del 54%. Tuttavia, nel quarto trimestre, il noleggio a lungo termine ha mantenuto il 33% di market share in questa categoria.
Nelle fasce intermedie (21-60 g/km e 61-135 g/km), si evidenzia il ruolo degli incentivi statali nel sostenere le vendite di veicoli ibridi. La mancanza di incentivi adeguati, soprattutto nel primo semestre, ha penalizzato il noleggio a privati.
Previsioni per il 2025: due scenari possibili
Le prospettive per il 2025 dipenderanno dalle decisioni normative a livello nazionale ed europeo, in particolare sull’applicazione delle sanzioni per il superamento dei limiti di emissioni di CO2.
• Scenario ottimistico: se le sanzioni saranno rimandate o abolite, il mercato NLT potrebbe registrare una leggera contrazione del 3,1%, attestandosi a 341.000 immatricolazioni. Il noleggio a breve termine potrebbe crescere del 6%, con oltre 110.700 veicoli targati.
• Scenario pessimistico: con l’entrata in vigore delle sanzioni, si potrebbe assistere a un crollo delle immatricolazioni, riportando il mercato ai livelli del 1975, con appena 227.000 immatricolazioni per il NLT (-35,4%) e 75.000 unità per il NBT (-27,9%).
Le sfide del 2025
Il settore del noleggio affronta un periodo di grande incertezza. Senza interventi mirati per sostenere la mobilità pay-per-use e agevolare l’accesso ai veicoli elettrici, gli obiettivi di transizione ecologica rischiano di rimanere disattesi.
Come evidenziato da ANIASA, serve un cambio di rotta per rendere il noleggio veicoli una leva strategica per la mobilità sostenibile, riducendo la pressione fiscale e promuovendo politiche più favorevoli.