
Baw1 arriva in Italia, Franco Tomasi di TC8
Milano è stato il teatro di lancio del nuovo brand BAW, azienda storica cinese, che si presenta sul mercato europeo con le sue minicar elettriche. E, in occasione del lancio di BAW1, la prima micro car elettrica, abbiamo avuto il piacere di poter dialogare con Franco Tomasi, CEO di TC8, l’importatore ufficiale in Italia del brand.
“Tc8 è l’azienda del gruppo FTH che si occupa di importazione, distribuzione e di brand automotive nella Cina.
Ci siamo presentati sul mercato a maggio del 2024 con il brand Forting della Galaxia Dongfeng che è attualmente distribuito in una rete di 32 dealer presenti in tutta Italia e oggi lanciamo invece la partnership con BAW.
BAW è un costruttore storico cinese da 70 anni presenti sul mercato che è stato recentemente acquisito da un colosso produttore di acciaio WeCiao Group e che quindi ha deciso di investire sull’internazionalizzazione e sulla vendita fuori dalla Cina dei loro prodotti.
Baguan è il primo modello frutto di questa partnership che presentiamo sul mercato italiano, un quadriciclo omologato L7 che ha delle caratteristiche uniche su categoria sul mercato, quindi ha dotazione di sicurezza praticamente uguale a quelle di un’autovettura omologata M1 e è dotato di quattro posti, quindi è l’unico quadriciclo nelle scelte oggi in Italia commercializzato con quattro posti omologati.”
Avete un prezzo diciamo di lancio che prevede anche una scontistica che vi inquadra nel settore anche come la più economica, che vi vede magari un po’ più cari rispetto a delle vetture che magari non sono inquadrate come quadricicli, cosa dite?
“Rispondiamo che paragoniamo due categorie completamente diverse, con caratteristiche diverse, con omologazioni e processi omologativi completamente diversi e prestazioni diverse, con L5 L6 a una velocità massima di 45 km all’ora, con L5 L7 di 90 km all’ora, quindi si presta anche oltre all’utilizzo urbano anche all’utilizzo fuori porta da parte dell’utente.
Abbiamo degli obiettivi di vendita che comunque sono in linea con i volumi che attualmente esprime il mercato L7, quindi non abbiamo nessuna ambizione di soppiantare in termini di volumi i quadricicli leggeri, ma riteniamo che il cliente che si approccia alla mobilità su quadriciclo e alla possibilità, e se l’avrà all’interno dei nostri concessionari, di provare e testare questo veicolo su strada, si convincerà che investire qualche migliaio di euro in più comporta dei vantaggi notevoli, soprattutto a vista della guidabilità e della sicurezza su strada.”
Quanto sono e quanto saranno importanti gli incentivi statali?
“Chiaramente gli incentivi statali per questa categoria dei veicoli sono fondamentali perché rappresentano fino a un 30% del valore di istituzione dei veicoli, quindi nel caso di BAW1 3.000 euro, addirittura 4.000 se c’è uno scooter da rottamare, quindi un 30-40% del prezzo di vendita è un risparmio sensibile.
Riteniamo che non saranno essenziali per la vendita, che comunque il prezzo di collocazione del prodotto è un prezzo comunque competitivo, è chiaro che se nel corso dei mesi di marzo verranno confermati degli incentivi sul reparto motocicli che erano già stati comunque stanziati negli anni precedenti, avremo un boost importante nelle vendite.”
Curiosità, immagino che in passato siete andati vicino, quando avete scelto poi di affiancarvi a BAW, che mondo avete trovato? Perché a noi piano piano arrivano tantissimi nomi di brand che invece hanno già un grande storico.
“Il mercato cinese lo stiamo studiando dal 2021. Abbiamo una nostra collaboratrice che fa dà contatto con i principali costruttori cinesi.
La prima volta siamo andati, quando sono state tolte le restrizioni di viaggio del 2023, in occasione del Salone di Shanghai e abbiamo trovato una realtà completamente diversa rispetto a quella che avevamo in mente, quella che comunque era l’automobile cinese fino al 2015-2016, quindi una trasformazione radicale dal punto di vista dello stile, della qualità dei prodotti.
Un numero di brand che sinceramente ci ha un po’ spiazzato.
In questo momento noi ci siamo focalizzati su brand che ci vogliono affidare il loro naming da proporre sul mercato italiano, quindi non siamo un private label, non acquistiamo pezzi di ferro e li rimbrandizziamo, ma rappresentiamo il costruttore sul mercato italiano.
Fortin prima e BAW1 in questo momento sono due costruttori che hanno sposato insieme a noi questa strategia.”
Perché una persona dovrebbe acquistare BAW1?
“Perchè è un veicolo che in sostituzione di un segmento A M1, come raccontavo durante la conferenza, in questo momento è in fase di estinzione.
Basta guardare i listini delle case costruttrici principali, non ha più segmento A.
Quindi è una vettura, la seconda o la terza vettura di casa, sostitutiva della classica GT-Car motore a combustione.
con i vantaggi di un quadriciclo, quindi costi di gestione praticamente nulli, assicurazione estremamente conveniente, il bollo non si paga per 5 anni da alcuna parte, non si paga mai, facilità di parcheggio, compattezza di dimensioni, quindi ritengo che siano tutti elementi, la batteria.
Sul tema della sicurezza, della garanzia della vettura abbiamo investito su un prodotto che è assolutamente solido sia per tecnologie costruttive che per l’affidabilità del materiale quindi tra la batteria e in generale la vettura, la garanzia costruttiva è un tema assolutamente sdoganato dal nostro punto di vista .”
L’arrivo di BAW in Italia segna un passo importante per il mercato delle minicar elettriche, offrendo un’alternativa innovativa e competitiva nel segmento dei quadricicli. Grazie alla collaborazione con TC8, il brand cinese punta a conquistare il pubblico con un veicolo che unisce sicurezza, praticità ed efficienza, rispondendo alle nuove esigenze di mobilità urbana. Con un posizionamento strategico sul mercato e il supporto degli incentivi statali, BAW1 si propone come una soluzione ideale per chi cerca un mezzo sostenibile, economico e performante. Il futuro della mobilità urbana si muove verso soluzioni sempre più smart e accessibili, e BAW sembra pronta a giocare un ruolo da protagonista.