Come già noto, i neo patentati, nei 12 mesi successivi al conseguimento della patente B, hanno il divieto di mettersi al volante di auto dalla potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. E, in ogni caso, il valore assoluto riportato sul libretto non deve superare i 70 kW (limite che non vale per i veicoli commerciali leggeri).

Decreto infrastrutture

Fortunatamente, dal novembre scorso con l'entrata in vigore del decreto infrastrutture, la regola è stata eliminata dal Parlamento. Oggi, infatti, se a fianco del conducente in possesso di patente B è seduta, in funzione di istruttore, una persona di età non superiore a sessantacinque anni, munita di permesso di guida valido per la stessa categoria oppure di categoria superiore conseguito da almeno dieci anni, è possibile guidare qualsiasi vettura. Un grande passo avanti necessario. Anche se per vero, come denunciato dal mensile Quattroruote nel 2020, con la diffusione delle auto elettriche le limitazioni citate in precedenza potevano in molti casi essere superate piuttosto facilmente.

Il nodo: solo potenza omologata e non quella di picco

Il motivo - come spiega Quattreoruote - sta proprio nel rapporto tra il peso e la potenza alla base dei vincoli imposti dal legislatore: da un lato, la maggiore massa delle auto elettriche consente ai giovani di mettersi alla guida di veicoli dalla potenza più elevata rispetto ad altri termici di pari categoria e dimensioni, seppur nei limiti dei 70 kW; dall’altro – ed è questo il punto più importante – il legislatore, tenendo conto della sola potenza omologata (o "da libretto"), cioè quella massima erogata in media nell’arco di 30 minuti, non considera quella di picco (o istantanea). Ecco perché, al momento, sono presenti sul mercato italiano vetture elettriche adatte ai neopatentati con prestazioni decisamente brillanti e potenze che arrivano addirittura a 288 CV. Senza dimenticare che la coppia dei veicoli elettrici, disponibile "tutta e subito", rende questi veicoli generalmente più scattanti dei modelli a motore termico. Insomma, un altro paradosso. E nulla impedisce che, in futuro, l’elenco possa allungarsi con modelli persino più potenti, a patto che il valore omologato non superi i 70 kW.

Le auto elettriche adatte ai neopatentati

Dando uno sguardo alle auto per i neopatentati, si scoprono cose interessanti. Come ad esempio che l’Audi Q4 e-tron, anche nella sua declinazione Sportback, può essere guidata da un neo patentato. Così come tutte le vetture a batteria sviluppate sulla piattaforma e-Cmp di PSA (oggi Stellantis) sono consentite ai neopatentati. Quindi, Citroën ë-C4, Peugeot e-208 ed e-2008, oltre che delle Opel Corsa-e e Mokka-e e della DS 3 Crossback E-Tense. Proseguendo nella rassegna delle auto elettriche troviamo tutte le Renault Twingo compresa la variante Electric, la Hyundai Ioniq 5, la nuova Kia EV6, ma solo nella meno potente versione RWD da 228 CV. Del pari, sono consentite a chi ha da poco ottenuto la patente B le Hyundai Kona e Ioniq in versione Electric, oltre alle Kia e-Soul ed e-Niro in tutte le loro versioni. Segue la Cupra Born.

Lo stesso valore omologato di 95 CV lo ritroviamo sulla Skoda Enyaq iV, di cui a breve arriverà la variante Coupé, così come sulle Volkswagen ID.3 e ID.4. Senza dimenticare l’italiana Fiat 500. Tra le elettriche giapponesi non manca la Lexus UX 300e. Restando in Oriente tra le auto elettriche c’è la cinese Aiways U5. Mentre tra le MG di nuova generazione ecco la versione EV della ZS e la nuova Marvel R. Si chiude la rassegna con Smart EQ fortwo ed EQ forfour e Dacia Spring, tutte adatte ai neopatentati.