Tutto parte da nonno Egidio che, nel lontano 1960, decide di dare seguito alla sua passione per il vino con l’acquisto di due poderi. Il sogno è produrre un Vino Nobile che esalti i profumi della sua terra di origine, dopo anni trascorsi a fare la spola tra Genova e Milano per via del suo lavoro di broker. L’avventura ha così inizio a Cervognano, frazione di Montepulciano. Gli succedono la figlia ed il genero che, se pur inesperti, riescono a produrre un vino “di gran bontà”. Nascono i Poderi Boscarelli, vengono piantati i primi vigneti dedicati, arrivano i primi importatori. Oggi, giunti alla terza generazione, la produzione dell’azienda trova nel “Nocio” un Vino Nobile di pregio che vuole ridare lustro ad un vino ingiustamente sottovalutato. Ce ne parla Luca De Ferrari, nipote del fondatore Egidio Corradi.

Poderi Boscarelli, la storia inizia con nonno Egidio

Quando nonno Egidio, nel 1960, ha acquistato i due poderi, là dove era solito acquistare il vino, il suo sogno era produrre un Vino Nobile che esaltasse i profumi della sua terra di origine - racconta Luca De Ferrari, titolare di Poderi Boscarelli - E riscattare un vino che pur avendo secoli di storia non riusciva a farsi conoscere al meglio” Due anni dopo, nei nove ettari vengono installati i primi impianti. Ma prima di vedere i risultati del suo lavoro, nel 1967 muore.

1968, la prima produzione

Ne continuano il progetto la figlia Paola Corradi e il genero Ippolito De Ferrari. Fondano i Poderi Boscarelli, piantano i primi vigneti specializzati, fanno sesti molto fitti e costruiscono la prima cantina ristrutturando e riadattando le vecchie stalle. Nel 1968, la prima produzione. “Erano completamente inesperti, eppure riuscirono a produrre un vino di gran bontà. Apprezzato anche da Luigi Veronelli

Anni 80, i nipoti proseguono il sogno del nonno fondatore

Nel 1983 scompare Ippolito De Ferrari, tocca ora ai nipoti di Egidio Corradi assistere la mamma nella conduzione dell’azienda. “Mio fratello Nicolò ed io – ricorda Luca De Ferrari – eravamo ancora in età scolare, per fortuna a dare supporto alla produzione è arrivato l’enologo Maurizio Castelli che oggi è ancora con noi. Senza apportare stravolgimenti, ha rispetto l’impostazione dell’azienda e ne ha garantito l’ampliamento” Sotto la sua guida, Luca e Nicolò proseguono in quello che era il sogno di nonno Egidio. “La nostra ambizione era vedere cosa potesse produrre il Montepulciano. Il nostro sforzo era indirizzato a produrre Vino Nobile, Cervognano è la zona giusta”

Viticoltura di qualità, Cervognano è la zona giusta

È una zona storica nella produzione di Montepulciano, gode di un microclima particolarmente adatto a una viticoltura di qualità – precisa Luca De Ferrari - I terreni alluvionali e sabbiosi consentono un buon drenaggio e conferiscono ai nostri vini un buon tasso di acidità e mineralità” Riselezionano e reimpiantano i vigneti, dalla fine degli anni ’80, e prestano attenzione nella pratica colturale. Giungono così ad un totale di 22 ettari vitati con una densità media di circa 6000/7000 piante per ettaro.

Terroir ideale per il Sangiovese, ma anche le varietà autoctone fanno la loro parte

Il Sangiovese è il vitigno maggiormente presente con diversi cloni, occupa tutte le zone migliori della nostra azienda per circa l’80% degli appezzamenti. E’ una bellissima uva, molto sensibile al terroir ed al clima. Siamo convinti che il Sangiovese deve essere la base del Vino Nobile, in una percentuale di almeno il 90%” Ma se il Sangiovese la fa da padrone, le varietà autoctone presenti nell’area vengono rivalutate come completamento. “Il Mammolo, rispetto al Sangiovese, matura prima ed ha tannini più morbidi, i profumi sono meno fruttati ma più speziati e floreali. Il Colorino ha invece una acidità più sapida

Rispetto dei terreni e delle selezioni clonali, per ricavare il massimo dalla vigna

Alla base della nostra produzioneprosegue Luca De Ferrari - c’è il rispetto dei diversi terreni e delle diverse selezioni clonali” Un impegno che inizia con la cura e gestione della pianta e prosegue con la differenziazione nella raccolta delle uve, durante la vendemmia, in base al loro punto ottimale di maturazione. “Raccogliamo nello stesso vigneto due/tre volte alcuni pezzi di vigna che vengono fermentati separatamente, in tini da 25 quintali, dal resto della vigna. Da ogni selezione otteniamo almeno 30 differenti cuvée di Sangiovese che, dopo un affinamento separato, vengono unite poche settimane prima dell’imbottigliamento nei tagli finali. Di ogni appezzamento esprimiamo il carattere più profondo

La produzione, quasi interamente Vino Nobile

Su un totale di circa 120.000 bottiglie/anno, l’80% è rappresentata dal Vino Nobile del quale vengono prodotte diverse tipologie. Vino Nobile di Montepulciano e Vino Nobile Montepulciano Riserva (per un totale di 65.000 bottiglie) hanno lo stesso uvaggio, Sangiovese con Canaiolo e Colorino selezionati in vigneti di almeno 25 anni di età. La produzione è arricchita da circa 30.000 bottiglie tra Rosso di Montepulciano "Prugnolo"Rosso De Ferrari I.G.T.Sono i nostri vini di ingresso, due vini giovani prodotti con le stesse uve del Vino Nobile, senza però alcun invecchiamento in legno

“Il Nocio”, prodotto top

Invecchiamento, ma non troppo. E’ la filosofia che contraddistingue la produzione di “Il Nocio”, vino top della gamma di Poderi Boscarelli. “Non amo particolarmente i vini da lungo invecchiamento, un vino può essere bevuto anche dopo sei/sette anni, al massimo dieci” Sangiovese in purezza, l’azienda ne produce circa 5.000 bottiglie ricavate da 3 ettari di terreni calcarei. “Eravamo partiti con l’idea di fare una produzione limitata di 8000 bottiglie, siamo scesi ulteriormente. Fa due anni di invecchiamento, prima di uscire sul mercato fa almeno un anno in bottiglia e viene sottoposto a due commissioni di assaggio”

Vino Nobile nel mondo, la mission di Poderi Boscarelli

Un vino particolarmente apprezzato all’estero, dove l’Azienda Boscarelli è fortemente presente. “Il Nocio - conclude Luca De Ferrari - è diventato il nostro vino simbolo, il nostro mercato più importante lo abbiamo in Francia. Le nostre vendite vengono infatti realizzate per Il 70-80% all’estero, siamo presenti in una trentina di mercati. Italia, Stati Uniti e Giappone sono quelli storici. Ma siamo presenti anche in Europa ed in Asia, in questo secondo caso con 12 mercati. Il nostro impegno è portare il Vino Nobile nel mondo