Il nome di Valentino Sciotti è un collegamento obbligatorio alla Fantini Group avviata nel 1994 dal tre sognatori con la passione verso il vino. E senza avere risorse  adatte, se non tre milioni delle vecchie lire da investire nel progetto iniziato come Farnese e divenuto negli anni uno dei partner di grandi squadre ciclistiche come la Nippo Vini Fantini Faizanè, compagine presente dal 2015 al 2019 come UCI Professional Cycling Team. Per poi trovare spazio tra i grandi e nel 2019 intraprendere il percorso con l'attuale Israel Cycling Academy dove è presente il campione britannico Chris Froome.

Valentino Sciotti, Quali sono le uve migliori per il raccolto ?

Le vere uve di qualità ed artigianali, sono quelle che vengono da vigneti scelti perché dispongono delle condizioni migliori ed irripetibili (clone, esposizione, tipo di terreno ed età del vigneto), lavorate da piccoli proprietari che mettono nel lavoro quotidiano passione ed esperienza, che sarebbero impossibili da ripetere per grandi proprietà terriere. Dovrebbero per forza essere lavorate da persone inesperte che, lavorerebbero solo per esigenze economiche ma senza alcun coinvolgimento emozionale, dando così solo uve ottenute da processo industrializzato.

Quanto ritiene importante la qualità?

Avere una cantina di proprietà, oppure in affitto temporaneo, non crea alcuna differenza qualitativa, quando si ha a disposizione la migliore tecnologia, necessaria per trasferire nel vino tutto ciò che la natura ci ha donato nel frutto. Una linea di imbottigliamento sarebbe stata solo un inutile ed insostenibile costo, che sarebbe andato a gravare pesantemente nel costo finale del vino, senza nessun beneficio, rispetto ad una linea utilizzata in affitto temporaneo.

Quello che fa la vera differenza è l'arte dell'enologo, che, come per uno chef stellato, crea opere d'arte enologiche, mettendo nella trasformazione il sapere e l'esperienza che distingue ogni chef. 

La nostra azienda, sia è sempre distinta in questo, potendo disporre di un alto numero di enologi di talento, dipendenti oggi, stagisti agli inizi, coordinati dal nostro socio (terza generazione di enologi piemontesi) e indirizzarli verso il risultato voluto.

Tutto il progetto si è sempre finanziato da solo ed i soci, si mantenevano concedendo consulenze a terzi.

Quali sono le fondamenta necessarie per creare una azienda di successo 

Il successo o meno di un'azienda passa per la bontà del progetto imprenditoriale e per la chiarezza e coerenza dello stesso, con il target di clienti individuati. Non possiamo fare ciò che piace a noi, dobbiamo fare ciò che può soddisfare al meglio le aspettative del nostri clienti potenziali.

Gli elementi fondamentali per creare dei vini di successo, sono:

  1. Un gusto che soddisfi al massimo le aspettative dei consumatori di riferimento.

  2. Un packaging unico ed attraente, perchè, un vino lo scegliamo prima di assaggiarlo ed allora l'elemento determinante  è ciò che visivamente ci viene trasmesso.

  3. Un eccellente rapporto prezzo/qualità, perchè dopo averlo degustato, deve restare in noi la convinzione che, abbiamo fatto un affare, nel   trovare un vino eccellente a un prezzo fantastico 

Quando ha capito che il ciclismo poteva essere un modo di crescita per l’azienda ?

Non appena le dimensioni aziendali e la redditività ce lo hanno permesso abbiamo capito che, per aumentare la nostra notorietà, dovevamo ricorrere a pubblicizzare il nostro marchio. E, tra tutti gli sport presi in considerazione, il ciclismo è risultato quello a più basso costo/contatto. 

Se pensiamo che nel ciclismo comunichiamo sia tramite il nome del team (che quasi sempre coincide con il nome dello sponsor), che tramite scritte che vengono visualizzate moltissime volte durante le dirette televisive, fino ad imprimersi (inconsciamente) nella mente degli spettatori/consumatori, capiamo subito che meraviglioso veicolo di promozione sia questo sport. Se poi vediamo i dati di visualizzazioni mondiali dei grandi giri e delle gare più importanti, capiamo subito che non esiste al mondo, veicolo più efficace ed economico per pubblicizzare il proprio marchio.

Ci parli della maglia dedica del giro 


Il color vinaccia, l’aver riportato le foglie delle viti sulla maglie e l'aver messo in evidenza il nostro marchio, non può lasciar adito a dubbi in merito.

Con la Israel ci ha visto lungo, gli sforzi sono stati ripagati a pieni voti ?

Come faccio sempre nella vita, prima di analizzare il progetto agonistico, do spazio all'analisi delle persone e dei progetti paralleli, di conseguenza, non avrei potuto fare scelta migliore.

Oltre all'imprenditoria quale rapporto si è creato tra lei e la squadra 

Sicuramente la passione che metto in ogni cosa che faccio è l'elemento che rende ancora di maggior successo l'intera operazione di sponsorizzazione.

Quali sono i pregi e difetti del suo lavoro

Essere imprenditore, significa rischiare ogni giorno, di sbagliare e di dover ricominciare da zero. Ma ogni singolo successo ti ripaga di mille sacrifici e preoccupazioni. Esattamente come nello sport.

Intervista di Leonardo Serra