SIMONPAOLO BUONGIARDINOSIMONPAOLO BUONGIARDINO

Negli ultimi anni il mondo della mobilità italiana ha vissuto una trasformazione senza precedenti: processi di elettrificazione accelerati, normative europee sempre più stringenti, nuovi modelli di business che mettono alla prova l’intera catena del valore. In questo scenario, Federmotorizzazione ha scelto un ruolo attivo, portando ai tavoli istituzionali la voce delle migliaia di imprese che formano il tessuto vitale dell’automotive nazionale.

La Federazione, sostenuta da Confcommercio Mobilità e Confcommercio, ha consolidato una presenza continua nel dialogo con ministeri, parlamentari e autorità. «Il nostro obiettivo è far sì che le norme dialoghino con la realtà», spiega la Federazione, «perché chi opera quotidianamente sul campo conosce meglio di chiunque altro criticità e soluzioni possibili».

Le battaglie tecniche e politiche per un settore più competitivo

Tra i dossier più rilevanti affrontati dalla Federazione emergono temi centrali per la competitività delle imprese: l’RCA per il “pericolo statico”, la richiesta di una revisione del Green Deal in chiave più compatibile con il tessuto imprenditoriale italiano, e questioni operative come la normativa sulla targa prova e gli standard di sicurezza per i monopattini elettrici in sharing.

Temi apparentemente tecnici ma strategici, che incidono direttamente sulla redditività delle aziende e sulla sicurezza degli utenti. Le proposte avanzate al Governo hanno contribuito a un confronto più aderente alla realtà di chi vive il mercato ogni giorno.

Una filiera vasta e complessa che chiede rappresentanza

Il settore che Federmotorizzazione tutela è articolato e distribuito in modo capillare: oltre 125.000 imprese e più di 450.000 addetti. Un mondo che comprende venditori di autoveicoli, cicli e motocicli, ricambisti, operatori dell’autoriparazione, autorimesse, attività legate alla nautica e ai veicoli ricreazionali.

La transizione energetica, l’elettrificazione dell’aftermarket, la digitalizzazione dei processi di vendita e assistenza richiedono una rappresentanza in grado di interpretare i cambiamenti e anticiparne gli effetti sulle imprese.

Il rinnovo del Consiglio: equilibrio tra continuità ed energia nuova

Per guidare questa fase, l’Assemblea elettiva ha rinnovato gli organi associativi, confermando una governance che unisce esperienza, visione e radicamento territoriale. Alla presidenza è stato confermato Simonpaolo Buongiardino, chiamato a condurre la Federazione in un momento cruciale segnato da nuove tecnologie, evoluzione dei modelli di business e sfide normative.

Accanto a lui il nuovo vicepresidente Klaus Algieri (Cosenza). Nel Consiglio e nella Giunta trovano posto figure provenienti da aree strategiche del Paese e da segmenti diversi della filiera: Loreno Epis (Bergamo)Luigi Pucciarelli (Bologna)Michele Biselli (Perugia)Oscar Zorgniotti (Gorizia) e Alessandro Finicelli (Milano). Il Consiglio si completa con Roberto Santo (Cremona)Massimo Musazzi (Varese)Andrea Toffoli (Lodi)Saul Mariani (Monza e Brianza) e Andrea Citro (Milano).

Una squadra eterogenea, costruita per rappresentare territori diversi e per leggere le esigenze di ciascun comparto della mobilità.

La strategia per il futuro della mobilità italiana

La Federazione chiarisce la sua posizione: continuità dell’impegno e rafforzamento del ruolo di interlocutore privilegiato delle istituzioni. «Vogliamo accompagnare le imprese nel cambiamento», afferma Federmotorizzazione, «garantendo che la transizione non diventi un ostacolo alla sostenibilità economica, ma un’opportunità per innovare».

Il percorso è tutt’altro che semplice: l’elettrificazione richiede investimenti e competenze, la normativa europea impone adattamenti rapidi, il consumatore pretende esperienze più integrate e digitali. Ma una rappresentanza forte può fare la differenza, trasformando l’incertezza in un’occasione di sviluppo.

Verso un nuovo ciclo di lavoro

Il nuovo Consiglio si prepara dunque a un quinquennio che sarà decisivo per la mobilità italiana: dall’aftermarket alle concessionarie, dai servizi alla logistica, ogni segmento sarà chiamato a ridefinire modelli e competenze. Federmotorizzazione punta a garantire stabilità, tutela e visione strategica, diventando un riferimento per chi, ogni giorno, rende possibile la mobilità di persone e merci.

Un impegno che prosegue nel segno della continuità, ma con uno sguardo più ampio sulle trasformazioni in atto: la filiera chiede certezze, strumenti e regole adeguate. La risposta è una governance che ha scelto di giocare d’anticipo.

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