Positiva e graduale ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane. E’ quanto emerge dal sesto rapporto dell’Osservatorio Focus2R, ricerca promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente ed elaborato dalla società di consulenza Ambiente Italia. Una aggiornata panoramica delle politiche, introdotte dai Comuni italiani, dedicate a ciclisti e motociclisti delle nostre città. Di seguito, un breve sunto del rapporto presentato pochi giorni fa, con la partecipanti di amministratori di città capoluoghi di provincia del Centro-Nord Italia.
Vero e proprio boom delle due ruote
Dei 106 Comuni ai quali il questionario è stato sottoposto, ben 94 hanno risposto. Segno della attualità del tema. Anche se ancora profondo è il divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure messe in campo. Ne risulta che il mercato delle due ruote è comunque in costante crescita, i dati parlano chiaro. Ad un aumento pari al + 14 % di vendite di biciclette tradizionali nel 2020 (rispetto al 2019) per complessive 1.730.000 unità vendute corrisponde, nello stesso periodo, un significativo +44% di eBike con 280.000 unità vendute. Anche moto e scooter hanno registrato un incremento con un +21,2%, 289.067 veicoli venduti. Un vero e proprio boom delle due ruote.
Dati in crescita
Sale la disponibilità media di piste ciclabili in città (+ 65,5 km solo a Milano), ben 31 Comuni hanno realizzato complessivamente 224,5 km. Cresce anche il numero di Comuni in cui é consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici, in lieve aumento rispetto al 2019 e in netta crescita rispetto al 2015. Migliora anche la percentuale di città dove sono disponibili punti di ricarica dei veicoli elettrici, anche se sono in realtà poche le città dove questi sono concentrati. In aumento anche il bike-sharing, tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna.
Agenda politica delle città italiane, cresce l’attenzione alla mobilità sostenibile
Il sesto rapporto conferma dunque una positiva e graduale ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane. Frutto di una nuova domanda di mobilità, con le due ruote al centro. “Nei contesti urbani sempre più complessi che ci troviamo a vivere – spiega Paolo Magri, presidente Confindustria ANCMA – la mobilità leggera offerta dalle due ruote è una scelta quasi obbligata. Ciò è dovuto alla loro sostenibilità dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Sono scarsamente inquinanti, occupano poco suolo pubblico, sono alla portata di tutti e garantiscono spostamenti veloci”
Mercato in crescita, servono progetti adeguati
Mercato delle due ruote in crescita, domanda di mobilità sostenibile sempre più forte. Ma servono risposte adeguate per gestire questo processo che apre nuovi scenari nell’immediato futuro. “Il mondo delle due ruote sta subendo profondi cambiamenti, dovuti in parte all’era Covid nella quale sia entrati due anni fa e che ha innescato una serie di meccanismi, anche legislativi, che ne hanno facilitato l’uso – spiega Stefano Ciafani, presidente Legambiente – Manca però la percezione di come ci si debba muovere sulle nostre strade, sarà essenziale che gli uffici tecnici presentino progetti adeguati a sopperire le croniche mancanze troppo spesso evidenziate da buona parte degli enti locali”
Sicurezza punto di partenza, il codice della strada deve aggiornarsi
“Con un occhio particolarmente attento – prosegue Stefano Ciafiani – alla sicurezza stradale e agli utenti più deboli della strada che ancora oggi pagano il prezzo più alto in termini di vite umane e salute. Correttezza da parte di chi usa bici e monopattini, oltre a infrastrutture adeguate sono passaggi obbligati – sottolinea Stefano Giorgetti, Assessore ai Trasporti del Comune Firenze – Il problema della sicurezza non è solo uso del casco e introduzione della targa per questioni di rilevamento. Penso alle corsie preferenziali, tema rimasto in sospeso. In questo senso, il codice della strada dovrebbe dare risposte aggiornate”
Integrare la mobilità sostenibile, le due ruote sono la soluzione
L’Italia non è fatta solo di eccellenze – gli fa eco Paolo Magri – Alcune città sono già proiettate nel futuro, altre sono rimaste indietro. Bisogna colmare il gap, partiamo dalla sicurezza per una giusta integrazione della mobilità sostenibile con le altre soluzioni di trasporto. Perché oggi le due ruote sono la soluzione”
Cultura di comunità, il ruolo delle Amministrazioni
“Vero è che la pandemia ha accelerato alcuni processi – ribadisce Arianna Censi, Assessore ai Trasporti del Comune di Milano – Ora però dobbiamo passare alla fase di consolidamento. Pedoni, auto, moto, bici, monopattini e trasporto pubblico locale condividono gli stessi spazi su strada. La responsabilità di una amministrazione è costruire spazi protetti e sicuri, ma al contempo deve elaborare una cultura di comunità nella quale ogni soggetto sappia considerare se stesso nei molteplici ruoli che in questo processo può rivestire. Così elimineremmo la conflittualità. E’ essenzialmente un problema culturale”
Riorganizzare lo spazio fisico, senza demonizzare
Quando il numero delle macchine supera il numero delle patenti – evidenzia Eugenio Patanè, Assessore ai Trasporti del Comune di Roma – è però chiaro che il vero problema è l’ utilizzo smodato delle stesse. Oltre alla eccessiva proprietà di mezzi, molti dei quali occupanti in pianta stabile alcuni spazi. Non bisogna però demonizzare l’uso delle auto, serve riorganizzare e riassegnare lo spazio fisico stradale”
Rinunciare a qualcosa, a favore delle priorità
A Roma sono state realizzate tante piste ciclabili – prosegue Eugenio Patanè – senza però inserirle all’interno di una progettazione nuova che intenda le stesse come sostitutive, e non aggiuntive, delle infrastrutture già esistenti. Le future piste ciclabili dovranno quindi fare rinunciare a qualcosa, non è pensabile che sul medesimo spazio fisico convergano tutti i mezzi di trasporto. Se vogliamo riorganizzare lo spazio fisico, dobbiamo stabilire le priorità. Con l’intermodalità come principio operativo basilare”
Scenari futuri
La presentazione del Focus2R di quest’anno ha infine ospitato un intervento sul futuro della mobilità su due ruote in ambito urbano tenuto da Antonio Furlanetto, CEO di Skopìa, start up dell’Università di Trento che fornisce consulenze strategiche e analisi dei cambiamenti. “Alla luce delle sfide ambientali e urbanistiche in atto – ha sottolineato Furlanetto – si delineano nuovi scenari che definiscono nuovi modi di concepire le nostre città. Il tessuto urbanistico originale viene restituito ai cittadini. Intesi prima di tutto come pedoni e fruitori di mobilità leggera, ma soprattutto necessaria. Le due ruote devono tornare ad essere il vero snodo della mobilità urbana”