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Electra porta la ricarica ultraveloce a Rimini: energia green per la mobilità

Rimini compie un passo avanti nella mobilità elettrica con l’inaugurazione della nuova stazione di ricarica ultraveloce di Electra, situata in Viale della Repubblica 110. La nuova installazione si colloca in una posizione strategica, vicina a importanti arterie stradali e centri commerciali, per offrire un servizio essenziale sia ai residenti sia ai visitatori della città.

La stazione dispone di tre colonnine ad alta potenza con un totale di sei punti di ricarica, capaci di garantire una ricarica completa in soli 15-20 minuti. Un’infrastruttura progettata per rispondere alla crescente domanda di soluzioni di ricarica rapida ed efficiente, favorendo così la diffusione della mobilità elettrica in Emilia-Romagna.

Electra presente a KEY – The Energy Transition Expo

In occasione dell’apertura della nuova stazione di ricarica, Electra partecipa a KEY – The Energy Transition Expo, evento di riferimento per le tecnologie e soluzioni dedicate all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili, che si tiene presso la Fiera di Rimini dal 5 al 7 marzo 2025. Questa presenza sottolinea l’impegno dell’azienda nel promuovere l’innovazione e la transizione verso una mobilità sostenibile.

Un’infrastruttura a supporto della mobilità urbana e regionale

“La nostra espansione in Italia passa anche da progetti strategici come questa nuova stazione di ricarica di Rimini,” afferma Eugenio Sapora, General Manager di Electra Italia. “Abbiamo scelto questa posizione per rispondere alle esigenze di mobilità locale e regionale, offrendo un servizio essenziale non solo ai visitatori della fiera, ma anche a chi utilizza quotidianamente le infrastrutture di trasporto della zona.”

L’elettrificazione della via adriatica

Situata a pochi minuti dal casello di Rimini Sud e a soli 10 minuti dalla Fiera, la nuova stazione rappresenta un punto chiave per l’elettrificazione della via adriatica. Il progetto si inserisce in un piano più ampio che prevede, grazie ai fondi del PNRR ottenuti da Electra, l’installazione di 76 nuove colonnine in Emilia-Romagna, per un totale di circa 150 punti di ricarica. Un’iniziativa che punta a rendere sempre più capillare l’infrastruttura di ricarica ultraveloce, incentivando un numero crescente di automobilisti a scegliere veicoli elettrici.

Come funzionano gli hub supercharger di Electra

Gli hub supercharger di Electra sono alimentati al 100% da energia rinnovabile e accessibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Gli automobilisti possono individuare e prenotare in anticipo la colonnina tramite app, visualizzando in tempo reale costi e tempi di ricarica. Il pagamento avviene direttamente tramite l’app, garantendo un’esperienza utente semplice e immediata.

Electra si occupa inoltre dell’intero processo di installazione e gestione delle stazioni di ricarica presso parcheggi pubblici e privati, come quelli di supermercati, centri commerciali e catene alberghiere. La gestione integrata dell’infrastruttura permette ai proprietari di mettere a reddito i propri spazi, mentre i clienti beneficiano di un servizio che ottimizza i tempi di sosta e favorisce la transizione verso una mobilità a zero emissioni.

Come ridurre l’impronta ecologica: strategie pratiche per uno stile di vita sostenibile

Ridurre l’impronta ecologica è una delle sfide più importanti del nostro tempo. Ogni nostra azione quotidiana ha un impatto sull’ambiente, ma con scelte consapevoli possiamo contribuire a proteggere il pianeta. Dalle abitudini alimentari alla mobilità sostenibile, passando per il risparmio energetico, esistono numerose strategie per ridurre l’emissione di CO₂ e vivere in modo più sostenibile.

Cosa si intende per impronta ecologica?

L’impronta ecologica misura la quantità di risorse naturali utilizzate da una persona, un’azienda o un Paese per soddisfare le proprie esigenze, confrontandola con la capacità rigenerativa del pianeta. Un’impronta ecologica elevata indica un consumo di risorse superiore a quanto la Terra possa rigenerare. Questo squilibrio contribuisce a fenomeni come il cambiamento climatico, la deforestazione e l’inquinamento.

Come ridurre l’impronta ecologica: i consigli essenziali

1. Scegli una dieta sostenibile

L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nel nostro impatto ambientale. Ridurre il consumo di carne, in particolare quella rossa, può abbattere drasticamente le emissioni di CO₂. Le produzioni animali richiedono infatti enormi quantità di acqua e generano elevate emissioni di gas serra.

Consuma più alimenti a base vegetale, come frutta, verdura, legumi e cereali.

• Scegli prodotti locali e di stagione per ridurre le emissioni legate al trasporto.

• Riduci lo spreco alimentare conservando correttamente gli alimenti e pianificando i pasti.

2. Mobilità sostenibile: muoversi in modo intelligente

Il settore dei trasporti è una delle principali fonti di emissioni inquinanti. Adottare scelte di mobilità sostenibile è un passo importante per ridurre la propria impronta ecologica.

Prediligi mezzi di trasporto a basso impatto, come la bicicletta, i mezzi pubblici o i veicoli elettrici.

• Sfrutta il car sharing o organizza viaggi condivisi per ridurre il numero di veicoli sulle strade.

• Cammina per gli spostamenti brevi: un piccolo gesto che fa bene all’ambiente e alla salute.

3. Riduci il consumo energetico in casa

Le abitazioni sono responsabili di una quota significativa delle emissioni globali. Implementare soluzioni di risparmio energetico può fare la differenza.

Utilizza elettrodomestici ad alta efficienza energetica con certificazioni di classe A o superiori.

• Sostituisci le vecchie lampadine con quelle a LED, che consumano fino all’80% in meno di energia.

• Spegni gli apparecchi elettronici quando non li utilizzi ed evita di lasciarli in stand-by.

• Se possibile, investi nell’installazione di pannelli solari per produrre energia pulita.

4. Risparmia acqua, un bene prezioso

L’acqua è una risorsa limitata che spesso viene sprecata inconsapevolmente.

Ripara eventuali perdite idriche nei rubinetti e nei sanitari per evitare sprechi.

• Installa riduttori di flusso e docce a basso consumo per ridurre l’uso di acqua.

• Riutilizza l’acqua quando possibile, ad esempio per innaffiare le piante o lavare l’auto.

5. Riduci e differenzia i rifiuti

La gestione dei rifiuti è cruciale per ridurre l’inquinamento ambientale. Adottare uno stile di vita “zero waste” può sembrare impegnativo, ma piccoli accorgimenti quotidiani fanno una grande differenza.

Evita gli imballaggi monouso preferendo prodotti sfusi o confezionati con materiali biodegradabili.

• Acquista solo ciò di cui hai realmente bisogno per ridurre l’accumulo di rifiuti.

• Ricicla correttamente carta, plastica, vetro e metalli seguendo le indicazioni della raccolta differenziata locale.

6. Scegli energie rinnovabili

Optare per fornitori di energia rinnovabile è una scelta efficace per abbattere le emissioni domestiche di CO₂.

• Valuta la possibilità di installare pannelli fotovoltaici o sistemi solari termici.

• Informati sui fornitori di energia verde presenti nella tua zona per passare a soluzioni più sostenibili.

7. Sostieni un’economia circolare

L’economia circolare mira a ridurre gli sprechi reinserendo i materiali all’interno del ciclo produttivo.

• Acquista prodotti realizzati con materiali riciclati o rigenerati.

• Dona o ripara oggetti anziché buttarli via, partecipando a mercatini del riuso o piattaforme di scambio.

• Riduci l’acquisto di prodotti usa e getta preferendo alternative riutilizzabili.

Come ridurre l’impronta ecologica al lavoro

Anche il luogo di lavoro può essere reso più sostenibile attraverso piccoli accorgimenti:

• Scegli soluzioni di smart working per ridurre gli spostamenti casa-ufficio.

• Digitalizza i documenti per ridurre l’uso di carta.

• Organizza riunioni online, quando possibile, per limitare gli spostamenti.

L’importanza dell’educazione ambientale

Per ridurre l’impronta ecologica, è fondamentale promuovere una cultura di sostenibilità e sensibilizzare le nuove generazioni. Le campagne di informazione e i progetti nelle scuole sono strumenti fondamentali per diffondere consapevolezza e incoraggiare comportamenti virtuosi.

Conclusione

Ridurre l’impronta ecologica è una responsabilità collettiva che parte da scelte individuali. Ognuno di noi può contribuire al cambiamento attraverso piccoli gesti quotidiani, promuovendo un futuro più sostenibile per il pianeta. Dalla riduzione dei consumi energetici alla mobilità sostenibile, passando per un’alimentazione consapevole, ogni azione conta.

Come scegliere un fornitore di energia sostenibile

Una guida completa per fare una scelta consapevole e responsabile

Negli ultimi anni, la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale ha spinto molte persone a scegliere fornitori di energia green. Questo non solo per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2, ma anche per risparmiare sui costi energetici a lungo termine. Tuttavia, con l’aumento delle offerte disponibili sul mercato, può essere difficile orientarsi e fare una scelta consapevole. In questo articolo, scopriamo come individuare il fornitore di energia sostenibile più adatto alle proprie esigenze.

Perché scegliere un fornitore di energia sostenibile

Scegliere un fornitore di energia green significa supportare un modello energetico basato su fonti rinnovabili come l’energia solare, eolica, idroelettrica e biomassa. Questo comporta numerosi vantaggi:

Riduzione delle emissioni di CO2: l’utilizzo di energia pulita contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico.

Incentivi economici: in molti Paesi sono previsti bonus e detrazioni fiscali per chi sceglie soluzioni sostenibili.

Investimento nel futuro: sostenere i fornitori green significa promuovere l’innovazione e la ricerca nel settore delle rinnovabili.

Criteri per valutare un fornitore di energia sostenibile

Fonti di energia utilizzate

È importante verificare la provenienza dell’energia. I fornitori che dichiarano di essere sostenibili devono specificare se utilizzano fonti rinnovabili certificate. Alcuni operatori offrono energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili, altri possono utilizzare una combinazione di fonti rinnovabili e tradizionali.

Certificazioni di garanzia

Un fornitore affidabile deve disporre di certificazioni come la Garanzia d’Origine (GO), che attesta che l’energia fornita è effettivamente prodotta da fonti rinnovabili. Questo sistema è essenziale per distinguere i fornitori realmente sostenibili da quelli che si limitano a offrire prodotti standard con un’etichetta “green”.

Trasparenza delle tariffe

Le offerte di energia sostenibile possono variare notevolmente in base al tipo di contratto e al fornitore scelto. È fondamentale controllare le seguenti informazioni:

Costo al kWh: è importante confrontare i prezzi tra diversi fornitori.

Tipologia di tariffa: esistono tariffe a prezzo fisso, variabile o indicizzate. La scelta dipende dal proprio consumo e dalle abitudini familiari.

Spese extra: attenzione ai costi nascosti come quelli di attivazione o di gestione.

Servizi aggiuntivi e innovazioni

Molti fornitori green offrono servizi extra che possono aumentare il valore del contratto, come:

Installazione di pannelli solari: alcuni operatori propongono piani che includono l’installazione di impianti fotovoltaici con formule di finanziamento agevolato.

App per il monitoraggio dei consumi: strumenti digitali per tenere sotto controllo i consumi in tempo reale e ottimizzare le abitudini quotidiane.

Opzioni di ricarica per auto elettriche: sempre più fornitori offrono pacchetti dedicati ai proprietari di veicoli elettrici con tariffe agevolate per la ricarica domestica.

Sostenibilità e comunità energetiche

Un aspetto interessante da valutare è l’eventuale partecipazione a comunità energetiche. Queste reti consentono a cittadini e aziende di condividere l’energia prodotta da impianti rinnovabili locali, promuovendo un modello decentralizzato e sostenibile.

Partecipare a una comunità energetica significa contribuire attivamente alla creazione di un sistema più equo e sostenibile, riducendo al minimo la dipendenza da fonti fossili e aumentando l’autonomia energetica del territorio.

Come confrontare le offerte

Per scegliere il miglior fornitore di energia sostenibile, è possibile utilizzare comparatori online aggiornati, che permettono di visualizzare le tariffe in modo chiaro e immediato. Durante il confronto, è importante prestare attenzione a:

1. Durata del contratto: alcuni fornitori offrono contratti flessibili, mentre altri richiedono vincoli di lunga durata.

2. Condizioni di rescissione: verificare eventuali penali in caso di recesso anticipato.

3. Servizio clienti: valutare la qualità dell’assistenza offerta, disponibile spesso via chat, telefono o email.

Errori da evitare nella scelta di un fornitore green

Affidarsi solo al prezzo più basso: un costo ridotto non sempre garantisce sostenibilità e qualità del servizio.

Ignorare le recensioni: leggere le opinioni di altri clienti può essere utile per valutare l’affidabilità del fornitore.

Non controllare i dettagli contrattuali: alcune clausole possono influenzare le spese complessive.

Incentivi e agevolazioni disponibili

In molti Paesi, chi opta per energia da fonti rinnovabili può usufruire di incentivi statali o comunali. In Italia, ad esempio, è possibile accedere al bonus energia per le famiglie a basso reddito e beneficiare di detrazioni fiscali legate all’efficienza energetica domestica.

Conclusioni

Scegliere un fornitore di energia sostenibile è un passo importante verso un futuro più rispettoso dell’ambiente. Valutare attentamente le fonti energetiche, le certificazioni e i servizi offerti consente di fare una scelta consapevole, contribuendo al contempo alla riduzione dell’impatto ambientale.

Affidarsi a un fornitore green non significa solo risparmiare sui consumi, ma anche partecipare attivamente alla transizione ecologica, sostenendo un modello energetico basato su innovazione e sostenibilità.