“Da consumatori a co-creatori: la visione del marchio cinese per innovare il settore automotive”
Nel panorama dell’industria automobilistica globale, la parola co-creazione assume un significato sempre più concreto: non più solo veicolo da acquistare, ma piattaforma di interazione, dialogo e partecipazione. In questa chiave, OMODA & JAECOO rilanciano la loro strategia con il tema «CO-CREATE CO-DEFINE», affidando agli utenti un ruolo centrale nella definizione del futuro della mobilità.
Il Summit internazionale: gli utenti al centro
Il prossimo evento internazionale del marchio, l’“International User Summit 2025”, rappresenta più di una convention: è un invito a trasformare il rapporto utente-brand. Da consumatori passivi a co-creatori attivi, i partecipanti saranno coinvolti nel test dei prodotti, nella definizione di funzionalità, nel feedback diretto verso la casa madre. La sede scelta – la città di Wuhu in Cina – ospiterà utenti, partner e media da tutto il mondo, segnando la volontà del marchio di aprirsi a una dimensione globale di dialogo e partecipazione.
Questo approccio è un segnale importante per il settore: le automobili diventano elementi di un ecosistema, non solo mezzi di trasporto. E in questo senso la tecnologia diventa levatrice di cambiamento, non solo soggetto passivo.
Tecnologia, design e user-experience: tre pilastri dell’offerta
Architetture modulari e assistenza alla guida
OMODA 3 – modello simbolo della visione – è costruita sulla piattaforma modulare SNA (Systems Network Architecture) pensata per ospitare motorizzazioni termiche, elettrificate e full-electric. Nel panorama tecnico attuale, ciò rappresenta un concreto passo verso la flessibilità e l’omnicomprensività della mobilità.
Inoltre, il modello OMODA 7 introduce sistemi di parcheggio automatico (APA) e parcheggio remoto (RPA), pensati per gestire scenari urbani complessi. L’adozione di database con oltre 1.000 scenari di parcheggio globali mostra quanto il marchio stia investendo in numeri e non solo in dichiarazioni.
Estetica generazionale e identità visiva
L’estetica del modello OMODA 3 si definisce come “Cyber Mecha”: linee geometriche, gruppi ottici “Mecha Lightning”, colorazione esclusiva Stellar Blue. Un linguaggio grafico ed estetico che punta a parlare alle nuove generazioni, che non cercano solo un’utilitaria ma un’esperienza visiva, uno stile.
L’abitacolo, intanto, è concepito come ambiente immersivo: ispirato alle astronavi, avvolgente, tecnologico. In sostanza, l’auto come spazio di vita, oltre che di mobilità.
Sostenibilità e leadership globale
La strategia di OMODA & JAECOO si muove anche sul terreno della sostenibilità: modelli ibridi, sistemi Super Hybrid, motorizzazioni efficienti, attenzione al comfort e alla sicurezza (es. abitacolo “pet-friendly” certificato).
Allo stesso tempo, il marchio è già parte della strategia export del gruppo Chery Automobile: punta a conquistare il mercato europeo, italiano incluso, non semplicemente come “nuovo marchio”, ma come realtà che vuole integrarsi nel panorama della mobilità europea.
Il mercato italiano: opportunità e sfide
Per il mercato italiano, l’ingresso di OMODA & JAECOO può essere visto come un doppio segnale: da un lato occorre guardare con favore all’arrivo di nuovi attori che introducono tecnologia e dinamismo; dall’altro, bisogna mantenere quello spirito critico tipico del settore automotive che chiede affidabilità, rete post-vendita solida, servizio al cliente.
È importante che la promessa di co-creazione non resti fine a se stessa: gli utenti italiani, come tutti gli utenti, dovranno essere messi in condizione di incidere davvero su design, funzionalità e assistenza. Il marchio ha annunciato investimenti per l’Europa, inclusa l’Italia — ad esempio, discussioni con il governo su possibili impianti o collaborazioni locali.
Nel contesto attuale, in cui la transizione verso l’elettrico, la digitalizzazione e la mobilità condivisa mettono in tensione modelli consolidati, questa nuova proposta porta nuova linfa: ma va seguita con attenzione.
Riflessioni finali: difendere il settore con innovazione
La mobilità del futuro non sarà solamente “diversa” ma partecipata. Se un marchio è disposto a ridurre la distanza tra produttore e utente, il settore guadagna credibilità e vitalità. È un punto che va a favore dell’automotive nel suo complesso: l’industria non è in declino, ma in trasformazione.
Tuttavia, difendere il settore non significa accettare passivamente ogni iniziativa: serve rigore nel valutare qualità, servizio clienti, presenza locale. I proclami di co-creazione vanno accompagnati da investimenti veri, garantiti. Per esempio: quale sarà la copertura della rete di assistenza in Italia? Come saranno gestiti software, aggiornamenti, ricambi? In che modo gli utenti potranno davvero partecipare e non solo essere spettatori?
In conclusione, OMODA & JAECOO lanciano un messaggio importante: l’automobile può essere esperienza, dialogo, comunità. E questo rafforza la tesi che il settore auto — pur cambiando pelle — resta centrale. Per il pubblico italiano e per l’industria europea è un’occasione: quella di partecipare a un nuovo capitolo della mobilità, senza perdere di vista rigore, affidabilità e servizio.