Saint, posizione unica

Ricorre la primavera di quattro anni fa quando Gabriele Viola Boros e Stefania Aliprandi, coppia nella vita e nel lavoro, rilevano gli spazi di uno storico negozio nel pieno centro di Monza, proprio di fronte al Duomo. Una posizione privilegiata che ispira i due imprenditori a concretizzare, nel 2021, un sogno che si portano dietro da tempo. “Volevamo creare qualcosa che fosse un tutt’uno con la città - afferma Stefania Aliprandi, titolare di Saint insieme al marito – Una location antistante la splendida facciata della Basilica di San Giovanni Battista era perfetta

Duomo di Monza, parte integrante del locale

E’ proprio dallo studio della piazza antistante, punto di riferimento della città brianzola, che il progetto di Saint prende vita. “La presenza del Duomo e della piazza sono parte integrante del localeprosegue Stefania Aliprandi - L’idea era riflettervi il carattere del Duomo, da aggiungere alla sua immagine che naturalmente si specchia sulle vetrate ad arco del locale. Lo abbiamo un tocco di contemporaneità, per creare un senso di continuità con la Piazza. Il Saint è un locale a cavallo tra antichità e modernità, uno spazio di relax circondato da un’atmosfera elegante”

Declinazione di un pattern preciso

Proprio per valorizzare questa interazione con la Piazza ed il suo Duomo, ogni elemento di Saint crea un gioco di continuità visiva con il monumento. Nel dehors esterno che accoglie i clienti, i motivi dei tessuti riprendono il bianco e nero delle pietre della facciata del Duomo. All’interno, la bottiglieria in acero americano composta da blocchi retro-illuminati ricorda i lumini all’interno della chiesa. “Ogni piccolo dettaglio è la declinazione di un pattern ben preciso

Attenzione e ricercatezza, dalla colazione alla drink list

Aperto dal momento della colazione fino a quello della cena, Saint offre attenzione e ricercatezza anche nella sua proposta gastronomica. Dalle colazioni a base di speciality coffee, gli unici della città, e croissant farcite al momento con le creme fatte in casa ai cocktail proposti anche in accompagnamento alla cucina e una cantina di 100 etichette, con una presenza consistente di champagne. “Abbiamo una collaborazione speciale con la casa di champagne De Venoge e con il whisky Macallan, di questi siamo l’unico flagship store del brand fuori Milano

Una cucina contemporanea, rivisitazione della tradizione

In cucina, lo chef campano Michele Ciocci. Dopo molteplici esperienze tra Venezia, Londra e Dubai in ristoranti di pregio e hotel di lusso, approda a Saint nel 2021. La sua è una cucina contemporanea, rispettosa rivisitazione della tradizione italiana. Il piatto più richiesto, la Pappa al Pomodoro. “La facciamo – spiega lo chef - con un ristretto di pomodoro molto denso e un crumble di pane costituito dalla nostra focaccia tostata con basilico e una spuma di grano” Mai eliminato dal menù, nonostante quest’ultimo venga cambiato in base alle stagioni.

Lo spaghettone, il piatto più identitario

Menù che racchiude amore per l’italianità, con un occhio all’internazionalità. “Adoro i carboidrati, il piatto nel quale mi riconosco maggiormente è lo spaghettone. Piatto che preparo con crema di aglio, olio e peperoncino e guarnisco con polvere di prezzemolo – precisa Michele Cioffi - Mentre il baccalà proposto in tre versioni è il riassunto delle mie esperienze in giro per il mondo” In carta anche piatti come il tagliolino con le cime di rapa, il Vitello tonnato cotto a bassa temperatura, il cappelletto con ossobuco e zafferano.

Concept apprezzato, espressione dell’accoglienza italiana

Punto di riferimento per palati raffinati e cultori del buon bere, Saint è luogo ricercato dal respiro internazionale. “Accanto ad una clientela tradizionale – sottolinea la titolare di Saint - abbiamo giovani che vogliono approcciare una cucina fine dining ed essere ad essa educati. Mentre i tantissimi stranieri che frequentano Saint apprezzano un concept che rappresenta tutto ciò che cercano in Italia, dalla bellezza del territorio alla vera cucina italiana fino all’accoglienza italiana con garbo

Gratitudine verso il cliente, una coccola

Garbo, parolina magica che da Saint diventa un must. “Ci differenziamo nel modo di trattare al cliente, con lui vogliamo empatizzare e non limitarci a portare i piatti al tavolo - conclude Stefania Aliprandi - Prestiamo tantissima attenzione alle sue richieste, ciò che ci premura è che abbia avuto la possibilità di sfruttare il canale umano perché fossero soluzionate nel modo migliore. La nostra coccola è la gratitudine verso il cliente. Sorriso, disponibilità e umiltà da parte nostra non devono mai mancare