Osteria Memà, tripudio alla Sicilia

Osteria Memà è un ristorante siciliano innanzitutto. Le proposte si ispirano alle tipiche ricette siciliane come le sarde a beccafico, la parmigiana di melanzane alla palermitana, la grigliata siciliana con salsiccia al finocchietto, le stigghiole (spiedini di interiora di agnello). Ma si trovano anche i "cazzilli" (patate fritte schiacciate e farcite), le "panelle" (crocchette di farina di ceci fritte), il "cuoppo di terra e mare" (misto di fritti di mare e di terra servito in un cono), il "pane cunzato” (pane farcito con polpo, caponata, bistecca palermitana), la pasta con la cipolla caramellata e pangrattato. Un omaggio alla sicilianità più vera.

Integrazione ed inclusività, valori portanti

Ubicato in Via Crespi 14, nel cuore del distretto milanese di NoLo, è il primo di un trittico che comprende anche il bistrot e la champagneria nel quartiere di Porta Venezia. Quartieri scelti non a caso, in entrambi convivono comunità diverse per provenienza geografica, estrazione sociale, orientamenti sessuali. Integrazione ed inclusione sociale sono infatti valori molto sentiti dal proprietario e dal suo staff, da sempre Memà ha fatto dell'inclusione un elemento fondamentale della sua identità. “Il cibo unisce – dichiara il titolare Paolo Sassi - Memà vuole essere un ricettore di culture e sensibilità diverse

Una presenza sul territorio

Voglia di integrazione che accompagna ogni passo del gruppo, sin dalla presenza nel bistrot di un menù che riporta termini arabi. “Non abbiamo voluto fare sentire il quartiere escluso” Per proseguire con la collaborazione con la Parrocchia San Carlo di Via Lazzaretto, per l’integrazione nel tessuto sociale del quartiere della comunità LGBT. Fino all’organizzazione di cene solidali, con l'obiettivo di sensibilizzare le persone verso precise tematiche sociali. “Ai fornelli ci sono persone con un passato migratorio, portatrici di tradizioni gastronomiche lontane dalla nostra che desiderano raccontare”

La Sicilia non folkloristica, per essere sempre connessi

“La Siciliapuntualizza Paolo Sassi - è stata per secoli crocevia di popoli e culture diverse che si sono mischiate tra loro, la sua cucina è il simbolo di questa integrazione. Per me è naturale fare rivivere questo percorso anche nei miei locali” Una origine, quella siciliana, che Paolo Sassi vive con fierezza mai ostentata. “Con la sagra abbiamo voluto dare la possibilità di immergersi nella cultura culinaria siciliana, con il bistrot riproponiamo tutti i giorni un bar siciliano con una ambientazione non folkloristica. Vogliamo sbloccare un ricordo, al bistrot si possono trovare drink come lo spritz al fico d’india e lo spritz al limoncello”

Punto di incontro per le diverse comunità

Un legame consolidato, quello tra Paolo Sassi e il capoluogo lombardo. “Dopo il Covid, il quartiere di Porta Venezia ha subito una battuta d’arresto a causa anche di una cattiva pubblicità. Mi è dispiaciuto non vedere la nascita di comitati per la sua riqualificazione quanto piuttosto quella di comitati contro la movida. E’ un peccato, un quartiere come questo non ce l’ha nessuno in Europa, Porta Venezia è un quartiere simbolo internazionale del turismo, riunisce comunità diverse. E’ giusto che abbiano la possibilità di incontrarsi ed integrarsi. Memà vuole essere loro d’aiuto”

San Valentino, non solo coppie

Un concetto che Osteria Memà applica anche alla serata di oggi. Quella che tradizionalmente è la festa degli innamorati, da Osterià Memà diventa occasione per celebrare l’amore in tutte le sue molteplici forme. “L’abbiamo aperto a tutti, San Valentino sarà una esperienza culinaria che dedichiamo non solo a coppie innamorate ma a tutti coloro che vogliono condividere l'affetto con amici, amanti, etero e non, e...perché no, anche con i loro amici pelosi! Per noi conclude Paolo Sassi - San Valentino è l'Amore celebrato con chi si ama, chiunque egli sia”

Il menù della serata

Sempre ovviamente nel rispetto della tradizione culinaria siciliana. Osteria Memà ha preparato un menù goloso che prevede, per cominciare, uno sfincione tradizionale con baccalà mantecato come benvenuto e prosegue con capesante scottate su letto di frutti rossi e maionese marina e carpaccio di tonno con dadolata di vitello guarnito con salsa di acciughe alla palermitana come antipasti. A seguire risotto alla crema di ragusano con gamberi rossi di Mazara del Vallo e Astice, pulpu e verdurine alla siciliana. Per concludere, delizia di melograno con cuore di panna cotta e granella di pistacchio.