La Baloss, 60 metri quadrati di semplicità

Baloss in dialetto milanese significa monello. Uno spunto irrinunciabile per la vivace pastry blogger Alice Balossi, ex concorrente di Bake Off e oggi titolare della pasticceria "La Baloss" in Viale Piave 40 a Milano. Un ambientino molto familiare e dall’area leggermente vintage con poltroncine dai colori pastello, locandine di vecchi film alle pareti e musica anni 50 in sottofondo racchiusi in soli 60 metri quadrati. Aperto otto mesi fa, La Baloss si è subito fatta conoscere per la semplicità delle proposte, a parlare è la qualità. “La mia pasticceria – dichiara Alice Balossi – è semplice, sana, senza fronzoli”

Pasticceria di quartiere, un sogno che si realizza

Ogni prodotto è realizzato nel laboratorio interno della pasticceria, sotto la supervisione della stessa Alice. Il locale stesso si può dire essere stato realizzato in loco, Alice è cresciuta nel quartiere. "La Baloss è un sogno che si realizza Si parte alle 7:30, le prime ad arrivare sono le maestre di una scuola circostante, per loro un inizio di giornata con girelle alla crema e uvetta, pain au chocolat e brioches farcite su richiesta. Nel corso della giornata si susseguono impiegati per la pausa pranzo, mamme con i figli per la merenda, personale degli hotel della zona che vengono a prendere il caffè, amanti della pasticceria vegana.

Tanti prodotti vegani, ma non è solo vegana

Ho molti prodotti vegani, tra questi la torta al cioccolato. E’ una semplicissima torta da colazione, decorata con marmellata ai lamponi e lamponi freschi. E’ la più venduta e quella che meglio mi rappresenta. Piace tantissimo, quando dico ai clienti che è vegana quasi non ci credonoMa La Baloss non è una pasticceria vegana, tra le altre golosità troviamo la crostatina con crema pasticcera e frutti di bosco oppure con cioccolato e caramello, i bignè con mousse di cioccolato e lamponi, i plum cake al limone. La torta carote e mandorle è molto apprezzata. “Nonostante tra gli ingredienti abbia le uova

Pasticceria salata, in arrivo l'aperitivo

Molto apprezzate anche le proposte salate, durante la pausa pranzo è possibile scegliere tra una proposta vegana e due vegetariane. “I pranzi ce li prepara un laboratorio esterno, i menù li cambiamo ogni mese. Ma la polpettina di melanzana è un evergreen che teniamo sempre e la vellutata di zucca con le castagne ha spopolato per tutto l’inverno” Prossimo obiettivo, l’aperitivo. “Sto pensando a qualcosa che mi possa differenziare in una zona ricchissima di proposte. Vorrei fare pasticceria salata, con cose semplici come il frollino alle noci o il cantuccio alle olive. Sono convinta - conclude Alice Balossi - che le cose più semplici siano quelle vincenti