La prima esposizione dello street artist di Bristol all’interno di una stazione ferroviaria italiana prolunga la data di apertura fino al 15 maggio 2022. The World of Banksy – The Immersive Experience, presso la Galleria dei Mosaici della Stazione Centrale di Milano, è un successo continuo dopo le edizioni di Parigi, Barcellona, Praga, Bruxelles e Dubai. Oltre 130 opere esposte, a fare da comune denominatore temi politici e di denuncia sociale. Artista misterioso dall’identità semisconosciuta, con il suo linguaggio diretto ma brillante ha percorso le prime due decadi degli anni duemila. Definito da Times Magazine una delle 100 persone più influenti al mondo, è oggetto di culto da parte dei protagonisti dello star system.

Bansky, artista underground che piace allo star system

Banksy nasce come artista, alla fine del secolo scorso, nella scena underground di Bristol, in Inghilterra. Da sempre, il suo lavoro mira a sensibilizzare su problemi e criticità della società contemporanea: l’anticonsumismo, l’anticapitalismo e l’antimilitarismo sono temi ricorrenti. Temi di denuncia sociale, che l’artista tratta con uno stile semplice quanto diretto e satirico. Controverso il suo rapporto con l’arte. Se da un lato sostiene di eseguire arte di strada per rifuggire la mercificazione dell’arte, i suoi lavori sono battuti alle aste per milioni di dollari e trovano acquirenti tra i protagonisti dello star system.

Graffitaro di fama mondiale, trasforma il tessuto urbanistico delle città

Diventato il più famoso artista di graffiti al mondo, Bansky è considerato uno dei maggiori esponenti di guerrilla-art e post-graffiti. I suoi murales sono apparsi su strade, muri e ponti di città in ogni parte del globo, da Londra a New York, da Berlino a Timbuctù, da Gaza a Tokyo. La sua arte trasforma il tessuto urbanistico delle città in luogo di riflessione, i suoi lavori documentano la povertà della condizione umana e trattano le assurdità della società occidentale. Manipolazione mediatica ed omologazione, atrocità della guerra e brutalità della repressione poliziesca, sfruttamento minorile e maltrattamento degli animali. Temi da lui restituiti alla fruizione di tutti.

Artista avvolto dal mistero, il mistero al centro delle sue opere

Nonostante l’enorme fama che lo circonda, sulla sua identità aleggia un forte mistero. Nessuno sa con certezza chi si nasconda dietro questo nome, molte sono le versioni circolanti. Qualcuno asserisce che possa trattarsi di un collettivo di artisti, altri dicono che in realtà sia Robin Gunningham o Rober Del Naja, altri ancora ipotizzano sia un musicista dei Massive Attack. Il mistero caratterizza Bansky anche nella sua espressività artistica. “Nonostante si occupi di street art – dichiara Elena Muresu, direttore artistico della mostra - Bansky valorizza cose che spesso stanne nell’ombra. Viceversa, le sue opere sono molto comprensibili. Giocate sul contrasto, parlano direttamente al cuore delle persone

The World of Bansky, un racconto accessibile a tutti

Le oltre 130 opere esposte alla Galleria dei Mosaici ne raccontano il percorso artistico. Vicino ai più celebri capolavori quali “Flower Thrower” e “Girl with Balloon”, che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, più di 30 sono le opere mai esposte prima. A catapultare il visitatore nel mondo della street art in una panoramica a 360°, la speciale sezione video iBanksy nella quale, per la prima volta, le opere più iconiche dell’artista diventano animate e narrano la storia e il messaggio sociale che ha impresso sui murales di tutto il mondo. Un modo di raccontare diverso, accessibile anche ai più piccoli.

Milano Centrale, iconografia della street art

La stazione ferroviaria è senz'altro uno dei luoghi che meglio rappresenta la street art e il linguaggio universale di Banksy, in grado di arrivare al cuore, ai pensieri e all'anima delle persone. "Milano Centrale è un punto di riferimento nel contesto urbano, accessibile e sostenibile - dichiara l'Amministratore Delegato di Grandi Stazioni Retail, Alberto Baldan - E' un luogo identitario, relazionale e storico. Un posto per le persone, qui le persone hanno anche la possibilità non soltanto di viaggiare e vivere nuove esperienze ma anche di arricchire il proprio bagaglio culturale"

Esperienza senza precedenti

The World of Banksy – The Immersive Experience” a Milano Centrale è una esperienza senza precedenti. Le opere esposte, eccentriche e incisive, fornisco al visitatore di riflettere sul sistema e sulla società in cui viviamo. "Il suo messaggio è semplice e diretto, tipico della street art – sottolinea il curatore della mostra, Manu De Ros – Il consumismo, il capitalismo, la guerra e il potere sono sviluppati attraverso l’utilizzo di immagini provocatorie e di immediato impatto visivo. La sua è una protesta contro un mondo nel quale spesso gli interessi economici prevalgono sul bene della collettività

Un viaggio itinerante tra i luoghi dell'artista

"La mostra vuole essere un viaggio tra i diversi luoghi, spesso inaspettati, dove Banksy ha realizzato le sue opere”, precisa il curatore della mostra. Notevole il lavoro fatto da street artisti locali per riprodurle, molte di esse sono state infatti rubate, distrutte, vendute. “Abbiamo riprodotto gli stencil ma anche i muri. Senza distorcere il messaggio dell’artista

Luoghi delle opere, il lavoro approfondito degli street artist locali

Tra le opere più impressionanti riprodotte, i graffiti del Muro di Betlemme. “Come per tutte le opere riprodotte, anche in questo caso abbiamo fatto un lavoro geo-artistico, uno studio approfondito sui luoghi delle opere – spiega Elena Muresu - Abbiamo studiato i muri, le macchie, le crepe, le muffe con gli strumenti digitali oggi a disposizione. E abbiamo ricollocato tutto sui pannelli che prima erano un foglio bianco

Bansky e street artist locali, interconnessione nel più tipico spirito della street art

Ad escludere che le riproduzioni, accompagnate da un catalogo e dal merchandising, possano suscitare problemi di copyright è lo stesso curatore della mostra. "Banksy non autorizza ma non impedisce una mostra come questa - conclude Manu De Ros - La nostra rispettosa rivisitazione delle sue opere e e la sua contestuale apertura e concessione al lavoro degli altri artisti sono l'essenza della street art