Alta Langa, 140 comuni dominati da colline che arrivano anche a 900metri, filari di viti e noccioli in gran quantità. Un territorio magico per l’enoturista, immerso tra antiche rocche ed autentici musei d’arte a cielo aperto. Irrinunciabile occasione per degustare calici di eleganti e freschi Dolcetto e Barbera (che qui sono di casa) ed ottimi spumanti dalla fresca acidità, magari accompagnati da golosi dolci alla nocciola. Dal Relais San Maurizio, a Santo Stefano Belbo, l’enoturista può partire per visitare le cattedrali sotterranee di Canelli, luogo dove trova origine la tradizione dello spumante metodo classico in Piemonte. Per poi proseguire verso le colline del Moscato d’Asti fino a Loazzolo, patria del Moscato Passito. E per chi volesse rimanere comodamente a casa, c'è San Maurizio Wine Club. L'intervista a Giuditta ed Arianna Gallo, titolari di Relais San Maurizio.

Relais San Maurizio, in origine era un monastero

Relais San Maurizio, primo relais a cinque stelle delle Langhe, è testimone dell’incrocio di diverse tradizioni e culture. In origine era un monastero - racconta Giuditta Gallo, titolare di Relais San Maurizio - I monaci cistercensi provenienti dalla Provenza, che lo fondarono nel 1619, hanno portato la coltura delle erbe aromatiche, delle spezie e della vite in questi luoghi. Scelsero San Maurizio proprio in funzione del suo particolare microclima

Ora hotel di profilo internazionale

Abbandonato per lungo tempo, rinasce nel 2002 dopo cinque anni di ristrutturazione. Trasformato in hotel dalla famiglia di Giuditta ed Arianna Gallo e presto diventato icona dell’ospitalità del Nord Italia, con una clientela sempre più internazionalizzata. Negli anni la clientela del Relais è molto cambiata, non è raro avere clienti provenienti dall’ America Latina

Soggiorno all’insegna del comfort

Una evoluzione che ha risentito dei tempi, trasformato da struttura storica a moderno resort. “All’interno abbiamo un ristorante stellato, ricavato dalle antiche cantine dei monaci, ed un ristorante bistrot. Entrambi si appoggiano a quella che è la nostra tenuta agricola, dove coltiviamo frutta e verdura. Abbiamo poi un parco molto ampio, alla nostra clientela facciamo fare esperienze a contatto con la natura dal giardinaggio alle merende con pane e miele. Infine la spa, con la talassoterapia, la sauna ed il massaggio con l’uva fresca”

San Maurizio Wine Club, realtà virtuale per appassionati di vino

Con l’arrivo del digitale si aprono nuovi scenari, San Maurizio Wine Club viene lanciato nel 2021. Un luogo virtuale creato per gli appassionati di vino che possono scegliere le migliori etichette presenti sul mercato. Alla base, una accurata selezione da parte di Relais San Maurizio: “Con questo progetto – spiega Arianna Gallo - vogliamo creare un sistema che riunisca cantine di pregio per offrire il meglio a chi è appassionato di vino. Sfruttiamo le potenzialità sia dell’online sia del luogo fisico

Attenzione al territorio, una costante

Luogo fisico o luogo virtuale che sia, l’attenzione per il territorio rimane la costante che guida le scelte di Giuditta ed Arianna Gallo. “Abbiamo fatto una selezione di vini che meglio rappresentano il nostro territorio, le Langhe – conferma Giuditta Gallo - Forti anche del fatto di poter usufruire di una consolidata rete di conoscenze personali, molti dei produttori li conosciamo da anni. Ma non abbiamo dimenticato le altre regioni italiane, ed abbiamo qualcosa proveniente da Francia ed altri parti del mondo”

San Maurizio Wine Club, riunite clientele diverse

All’interno di San Maurizio Wine Club abbiamo due clientele diverse – specificano Giuditta ed Arianna Gallo - Una, più digitalizzata, si iscrive al Wine Club vero e proprio, con una serie di benefit legati a Relais San Maurizio ed una selezione di bottiglie che riceve direttamente a casa. L’altra è composta da persone che vogliono scoprire il territorio e i piccoli produttori, hanno piacere di visitare le cantine. Molti di loro sono anche clienti di Relais San Maurizio”

Wine Concierge, la novità

Ad entrambe è offerto il servizio del Wine Concierge, una figura diversa da quella più tradizionale del sommelier. “Il sommelier - conclude Arianna Gallo - guida il cliente all’acquisto del momento, il Wine Concierge, viceversa, lo indirizza alla scoperta di nuove cantine e lo consiglia sulla creazione di una cantina privata. Il cliente è sempre più informato ed esigente, è giusto fornirgli un servizio completo