La Casaccia di Franceschi, alle spalle 5 generazioni di viticoltori

La Casaccia di Franceschi nasce dal desiderio di Leopoldo Franceschi. Quando nel 2015 decide di aprire una propria azienda vinicola, facendo tesoro dell’antica tradizione familiare di viticoltori che lo hanno preceduto da fine Ottocento, procede con l’acquisto e la rimessa a coltura di alcuni terreni. Il particolare microclima e il terreno fossile che conferiscono agli stessi un buon drenaggio ed una buona mineralità li rendono ideali per il Sangiovese, l’uva autoctona sulla quale l’azienda incentra la sua produzione.

Un piccolo borgo medievale, parte tutto da lì

Situata a S.Angelo in Colle, un piccolo borgo medievale ad oltre 500 mt slm nella parte più alta di Montalcino. Il vigneto di circa 7 ettari si dipana su due terrazze con un dislivello di 10 metri, Sangiovese e Merlot le uve coltivate. Negli anni alla coltivazione di Merlot e Sangiovese e Merlot si aggiungono il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Carmenere negli altri 4 ettari che l’azienda possiede nel comune di Cinigiano, nel grossetano, letteralmente sotto il monte Amiata.

Rispetto della tradizione del Brunello

La produzione si sviluppa oggi su tre linee: Brunello di Montalcino Riserva e due IGT, il San Leopoldo Merlot e il San Leopoldo Cabernet-Merlot. “Ho iniziato questa avventura insieme a mio fratello, ereditando le conoscenza trentennali di nostro papà - dichiara Flavia Franceschi, co-titolare dell'azienda - Vogliamo allineare l’azienda alle esigenze del mercato attuale, nel rispetto della tradizione del Brunello e di un modo di fare il vino tramandata da generazioni. Puntiamo all’eccellenza, metteremo in commercio solo prodotti di cui siamo pienamente soddisfatti dal punto di vista qualitativo.

Vigneto a 370 metri, minimo utilizzo di antiparassitari

Posto a 370 metri, il vigneto dedicato al Brunello usufruisce di terreni formati da sedimenti marini con percentuale di sabbia e argilla che conferiscono ai vini mineralità, colore e struttura. “E’ una zona fresca e ventilata che aiuta ad avere uve sane, l’utilizzo di prodotti antiparassitari è minimo, quello di prodotti antibotritici nullo

Attenta selezione delle uve

Tradizione e tecnologia si integrano perfettamente nella filosofia produttiva dell'azienda. “A fine Luglio - spiega Flavia Franceschi - effettuiamo la vendemmia verde per alleggerire il carico delle uve, poi, ad ottobre, effettuiamo una vendemmia manuale in due passaggi. Il primo manuale per prendere i grappoli più maturi, il secondo in cantina per eliminare, attraverso un selettore ottico, gli acini non abbastanza maturi

Tecniche moderne e tradizione del legno, connubio inscindibile

Aperta alle tecniche più moderne per la vinificazione, Casaccia di Franceschi non dimentica la tradizione del legno. “Facciamo la vinificazione in vasche di fermentazione in acciaio inox a temperatura controllata con utilizzo del metodo del cappello sommerso e rimontaggio automatico. A questo punto lo trasferiamo in legno, il Brunello fa 36 mesi di invecchiamento nel tonneaux. Poi almeno 6-12 mesi di affinamento in bottiglia

Scelta dei legni, spazio a quelli extraeuropei

Sempre a 370 metri, i vigneti dai quali si ricavano i due IGT. Posti sulle pendici del Monte Amiata, l’escursione termica tra il giorno e la notte è notevole. "Le uve raggiungono una maturazione ottimale grazie alla ventilazione e ad una buona piovosità". Ad ottobre la vendemmia manuale, poi, in cantina, la selezione degli acini e successivamente la vinificazione in cisterne di acciaio inox termocondizionate con utilizzo del metodo del cappello sommerso. Alla quale segue la fermentazione malolattica. All'invecchiamento in barriques di rovere americano, seguono quattro-sei mesi di affinamento in bottiglia. “La scelta del legno americano è dovuto al sentore di vaniglia che rilascia, piace molto

Spazi interni e cantina, ristrutturazione in corso

Nella produzione di La Casaccia di Franceschi anche olio e tartufi. Azienda dinamica, vuole ampliare i propri orizzonti soprattutto a livello internazionale. In ristrutturazione, gli spazi interni e la cantina. “La cantina verrà disposta su tre piani, in modo che l’uva durante tutte le fasi che intraprende, non subisca shock. Gli spazi interni saranno invece disposti in modo da avere una area riservata agli uffici e al personale ed un’altra riservata all’agriturismo" L'inizio di un percorso. "Nei nostri progetti - conclude Flavia Franceschi - La Casaccia di Franceschi deve diventare, nel mondo, ambasciatrice del territorio