Importante accordo tra Eni e Ecopneus, società consortile senza scopo di lucro per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) in Italia. L'obiettivo è valutare le tecnologie idonee a valorizzare i PFU per l’ottenimento di prodotti chimici ed energetici sostenibili, per attuare un’economia circolare rigenerativa.

L'accordo tra Eni e Ecopneus

L’accordo rafforza la collaborazione tra Eni ed Ecopneus, che hanno già realizzato un progetto a Massafra (Taranto) per la posa di un asfalto modificato con polimeri e polverino di gomma da PFU. Il progetto è stato realizzato grazie a un accordo con il Comune di Massafra nel giugno 2020. Eni ha infatti messo a disposizione il bitume prodotto nella Raffineria di Taranto. Ecopneus invece il proprio know how tecnico acquisito in oltre dieci anni di promozione e supporto alla diffusione degli asfalti modificati in Italia. Irigom, azienda partner di Ecopneus, ha fornito a “Km 0” il polverino di gomma da pneumatici esausti.

Dichiarazioni

"Con questo accordo ampliamo le sinergie per l’offerta di prodotti decarbonizzati e circolari. Sia per la realizzazione di infrastrutture stradali sostenibili, sia per la produzione di carburanti a base di scarti, come l’olio da pirolisi generato dal trattamento degli pneumatici a fine vita". Lo dichiara Michele Viglianisi, responsabile Economia circolare e bioraffinerie di Eni. "Da anni siamo impegnati in attività per il recupero e riciclo dei PFU come precursori di un approccio circolare finalizzato a individuare le migliori modalità di valorizzazione insieme a partner qualificati nei diversi settori dove la gomma riciclata può essere impiegata: asfalti, ma anche superfici per lo sport, isolanti acustici, arredo urbano e molto altro ancora. Non potevamo trovare in Eni partner migliore". Gli fa infine eco Federico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus.