Ecoluxury Fair 2023, le nuove frontiere del turismo di alta gamma passano oggi attraverso due parole chiave: sostenibilità e innovazione. Una sfida che coinvolge tutti gli operatori di settore, con un mercato sempre più ampio ed esigente, tra riflessioni sullo stato attuale della Travel Industry e le nuove prospettive future.

Se ne è parlato a Roma in occasione dell’Ecoluxury Fair 2023, la sesta edizione della fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità, presieduta da Enrico Ducrot, ceo di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante, che si è svolta nella storica e suggestiva cornice di Palazzo Taverna. Momento “clou” della kermesse romana il “forum su Turismo & Sostenibilità”, che si è svolto alla presenza di imprenditori, professionisti, travel experts, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni.

Ecoluxury Fair 2023, il lusso e la transizione della sostenibilità

Un ricco programma “per favorire opportunità di business e confronto di idee secondo il concetto del laboratorio in continua evoluzione – ha spiegato Enrico Ducrot, ceo di Viaggi dell’Elefante e patron di Ecoluxury Fair 2023 in apertura dei lavori -. Abbiamo invitato i protagonisti del turismo per riflettere su come il lusso possa contribuire al tema della transizione della sostenibilità, facendola coesistere con consapevolezza e responsabilità anche nella stessa direzione dell’innovazione”.

"Chi finanzia questa grande rivoluzione della sostenibilità e dell’innovazione? Fino a poco tempo fa il mondo della sostenibilità era considerato a sé stante, mentre è parte integrante di tutti i settori – ha precisato Ducrot - Oggi un grande albergo di alta gamma non è solo un ecosistema perfettamente funzionante al suo interno, ma contribuisce anche al finanziamento della comunità circostante, a cominciare dall’agricoltura, l’artigianato e lo sviluppo socio-economico delle varie attività locali e quindi, di conseguenza, l’identità stessa del territorio”.

Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio: "Orgogliosi di aver rinnovato il supporto a Ecoluxury Fair"

La capitale riveste un ruolo sempre più centrale nella cosiddetta meeting industry posizionandosi al 14simo posto (risalendo di 4 posizioni rispetto gli ultimi anni): nella top 20 mondiale dell’ultima graduatoria ICCA (International Congress and Convention Association) e trainando l’Italia nella top 3 mondiale dei Paesi ospitanti eventi e congressi internazionali (+2 posizioni rispetto al 2021).

“Siamo orgogliosi di aver rinnovato il supporto a Ecoluxury Fair, favorendone la crescita e lo sviluppo attraverso il coinvolgimento di buyer esteri, - ha commentato Onorio Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio - provenienti dai principali mercati europei e americani, e il dialogo con le istituzioni. Ecoluxury Fair, oltre a essere una manifestazione fieristica volta alla creazione di network e opportunità di business per gli operatori del territorio con professionisti internazionali del segmento luxury, rappresenta anche un’occasione di formazione e approfondimento su tematiche legate alla sostenibilità dell’esperienza di viaggio, asset sempre più prioritario tra le esigenze dei turisti di alta gamma”.

L'Italia meta di lusso esclusiva

L’Italia, d’altronde, si conferma una meta di lusso esclusiva con il 20% di visitatori stranieri. È questo uno dei dati più significativi che emergono dallo studio di ENIT, condotto da Unioncamere con il supporto tecnico di ISNART. Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le nostre destinazioni espressamente attratto dallo stile di vita italiano, associando al nostro Paese una “allure” di esclusività.

Esistono 140 Ecolabel per i player, ma solo il 6,2% degli hotel può vantare una certificazione green

Nel mondo, si stima che esistano circa 140 Ecolabel a disposizione dei player ma solamente il 6,2% degli hotel può vantare una certificazione green. Tra queste spicca sicuramente Travelife, un’organizzazione con lo scopo di promuovere pratiche sostenibili nell’ambito dei viaggi e del turismo a cui aderiscono le principali associazioni di categoria europee (partner per l’Italia è Fiavet, la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggio e Turismo, cha fa capo a Confcommercio).

La certificazione Travelife più ambita è la gold

Tra le certificazioni Travelife, quella sicuramente più ambita dalle strutture turistiche è la “gold”: l’iter per le organizzazioni prevede una prima adesione a Travel Life e, successivamente, la certificazione del rispetto di oltre 100 parametri che, ogni due anni, devono essere nuovamente certificati. Iter, questo, che in Italia sta portando avanti con successo il tour operator “Viaggi dell’Elefante” che, nel mese di giugno di quest’anno, è diventato partner Travelife per certificare i propri marchi Exoluxury ((Ecoluxury Retreats of the World, Ecoluxury Travel ed Ecoluxury Fair).

Tra i temi del forum anche "digital detox", innovazione e sostenibilità

Tra i temi trattati nel corso del forum, anche quello del “digital detox”, trend sempre più in crescita: se nel mondo dell’iper-connessione oggi il vero lusso è essere “off line”, anche il settore turistico si sta sempre più allineando a questa domanda, offrendo proposte in linea con spazi e tempi liberi dalla tecnologia per riconnettersi con sé stessi e con l’ambiente circostante. Sempre più persone mettono la “mental wellness” in cima alla lista delle loro priorità, nella vita e in vacanza. Si prevede che i viaggi maggiormente in trend per i prossimi anni saranno per il 44% soggiorni spirituali, 36% benessere sperimentale, 40% riti del silenzio.

Nel settore del turismo di alta gamma, innovazione e sostenibilità si incontrano poi sul campo della smart mobility, come il cicloturismo e la bikeconomy, ad esempio, un segmento “che vale 500 miliardi ed è anche lusso e moda. L’Italia ha potenzialità enormi ma non c’è ancora la sufficiente consapevolezza per poterle sfruttare adeguatamente” come ha ricordato, quasi in chiusura di lavori, Gianluca Santilli, presidente e ideatore dell’Osservatorio Bikeconomy.