Tesoro, dal vocabolario: “Ingente quantità di monete e oggetti preziosi accumulati e conservati con cura”. Direi che mai una definizione fu cosi azzeccata. Francesco Bonomi e Francesco Mastrosimone, i due fondatori di Tesori Liquidi, non hanno scelto questo nome a caso. L’attività nasce come società di acquisto e vendita di bottiglie di vino Vintage o semplicemente bottiglie di vecchie annate. Allora come mai parliamo di Tesori? La risposta è semplice : cominciamo a capire chi sono questi due professionisti…

Francesco Bonomi entra nel mondo del vino nel 2018 partendo da una base solida che fornisce un ottima cultura iniziale : il corso per diventare Sommelier di AIS (Associazione Italiana Sommelier), mosso da una grande curiosità e da una forte passione già dai primi mesi di corso decide di creare un percorso alternativo che gli permetta di visitare i territori che studia e di confrontarsi direttamente con i produttori oltre a mettere in campo una grande umiltà cercando professionisti che fossero nel mondo del vino da tempo per confrontarsi e imparare da loro.

Al termine del primo dei tre livelli Francesco con l’aiuto e il sostegno del Sommelier Fabio Gobbi crea il suo primo evento social (#BLINDBLOGGERTASTING) riguardante il mondo del vino e il confronto tra appassionati e professionisti con una vera azienda vitivinicola, format che negli anni avrà grande successo tanto che tra pochi mesi si terrà la 17° edizione. Si diploma nel 2019 Sommelier e usando la tecnologia con intelligenza apre il suo canale social su Instagram così da ampliare la possibilità di confronto anche con esperti più lontani e con appassionati per scambiare idee e pareri in tempi più brevi e con risultati migliori. Dopo aver girato e investito su diversi vini di diverse zone apre la partita iva e offre tre tipi di servizi: social media manager sulla comunicazione digitale, realizzatore di eventi e press tour, acquisto e vendita di vini vintage con Francesco Mastrosimone per Tesori Liquidi.

Francesco Mastrosimone approccia il mondo del vino nel 2016 , decide di abbandonare economia all’università perché non lo appassionava più e affascinato dal vino e incuriosito si iscrive al corso AIS per diventare Sommelier. Bastano i primi mesi per scatenare in lui qualcosa, come una piccola fiamma alla ricerca di legna da ardere. Decide di proporsi a più di 40 cantine pur non avendo nessun tipo di esperienza alla ricerca di un qualsiasi lavoro che gli desse la possibilità di capire meglio quel mondo. Tra le tante cantine una in particolare riconosce la sua passione e decide di dargli una possibilità. Costaripa lo accoglie e inizialmente lo colloca nelle sue cantine per lavori come imbottigliamenti, remuage, magazzino, logistica e vendemmia. La voglia di sapere e di imparare è molto forte e mentre fa il secondo livello Ais si certifica anche con il percorso del WSET fino al secondo livello. Dopo poco si diploma Sommelier e decide di affrontare un’altra sfida… Il corso Master Alma Ais dedicato alla comunicazione e al Marketing del vino. Con i titoli e le competenze acquisite in Costaripa Francesco passa in ufficio e comincia a lavorare con i clienti , a capire il mondo delle vendite fino a passare a condurre le degustazioni e a fare hospitality. Terminato anche il percorso con Alma prende anche il terzo livello del WSET e comincia a lavorare in varie serate a tema come Sommelier, gestisce e fa eventi riguardanti il mondo del vino e nel 2020 si stabilisce definitivamente alla guida del nuovo Shop di Costaripa gestendolo e guidando le degustazioni.

Ora che abbiamo capito con che professionisti stiamo parlando possiamo raccontare come nasce Tesori Liquidi: I due nel 2018 bevendo spesso insieme e confrontandosi continuamente si rendono conto della reciproca passione del bere vini vintage. Sono affascinati dalle evoluzioni, dai nuovi sentori che esprimono, dalla longevità che riescono a raggiungere e da quello che raccontano. Vini che hanno vissuto spesso molto più di loro e che hanno visto trascorrere il tempo con una prospettiva differente, nel buio e nel silenzio di cantine importanti, lontani da vibrazioni, ben nascosti da eventi come guerre, inondazioni, terremoti. Vini che sono frutto della fatica di uomini che magari non ci sono più, di grandi artigiani, contadini, politici, imprenditori. Nessuno sa fino in fondo la loro storia però Bonomi e Mastro (Mastro solo per gli amici) con dedizione li ricercano in cantine private, in ristoranti storici per scovarli e dare la possibilità a piccoli gruppi di provarli e di goderne insieme a loro. Così Tesori liquidi nasce e propone il suo primo format: Vintage Wine Room che consiste proprio nel riunire appassionati e condividere con loro bottiglie di diversi anni confrontandosi e vivendo emozioni forti.

Ma non è tutto Rose e Fiori... Non bastano le buone idee e la passione, bisogna studiare, fare esperienza sul campo e creare una rete solida. Il periodo del Covid li obbliga a uno stop forzato di tutte le attività e lì nasce la voglia di assaggiare sempre più vini vintage, prendere appunti, cercare di stupirsi e nel mentre raccontare questo bellissimo percorso. Cominciano ad acquistare bottiglie sempre più importanti e a fare moltissime degustazioni, nascono amicizie e tramite voglia di confrontarsi e umiltà nell’imparare trovano il modo di dar vita alla prima Vintage wine Room nel febbraio 2022. E’ proprio questo evento che li differenzia dagli altri che lavorano nello stesso settore. Possiamo dire il loro punto di svolta. Un format nato più dalla passione che per guadagno. Inizialmente i partecipanti erano amici e qualche degustatore, poi la loro presenza col nuovo format è stata richiesta in ristoranti importanti, da privati con collezioni di bottiglie di alto profilo a conferma della bellezza che offriva quest’esperienza. Dopo due anni di serate organizzate nel 2023 decidono di alzare nuovamente l’asticella portando le Vintage wine Room direttamente in cantina da produttori di alto livello, possiamo nominarne alcuni: Pojer e Sandri Cascina Fontana Ettore Germano (con la presenza di Virna Borgogno per interventi e Alcune bottiglie degustate) Insomma hanno reso l’esperienza incredibile e ora giornalisti, wine blogger, amanti del vino si lottano la possibilità di partecipare ai loro eventi. Ora che sono passati 4 anni di studio e di assaggi sui vini Vintage la loro preparazione è diventata importante e quello che offrono durante le giornate di approfondimento sono nozioni specifiche che accrescono la cultura dei partecipanti in modo significativo.

Chi può partecipare? Inizialmente il pubblico era solo di professionisti del settore ma si è ampliato a chiunque. I due organizzatori hanno portato il format a essere una vera e propria tavola rotonda dove tramite il confronto si cerca di capire i vini Vintage che sono stati proposti alla cieca (con bottiglia coperta) e che sono stati precedentemente descritti dando informazioni sull’annata e sulle decisioni del produttore che si riferiscono proprio a quella bottiglia in degustazione. Una volta che le bottiglie sono nascoste e non si sa l’ordine di servizio i partecipanti tramite i propri trascorsi e la propria esperienza devono cercare di capire di che vino si tratta, la parte più audace è il confronto tra tutti gestito e mediato dai due Francesco che danno la possibilità di raccontare le proprie impressioni. Ovviamente i partecipanti devono distaccarsi dall’idea di un vino giovane. Molte persone che sanno riconoscere i vini dall’ultima annata in distribuzione si troveranno spaesati e dovranno cambiare il metodo di approccio. Ovviamente distinguere vini di questo tipo è molto più complicato ma molto più appagante. L’obbiettivo diventa regalare l’emozione di provare un vino unico, difficilmente reperibile, conservato con cura che probabilmente non avremmo modo di assaggiare mai nella vita. Il bello è ritrovare nel calice un vino che stupisca e che sappia raccontare tanti anni di lenta evoluzione sfoggiando profumi e sapori unici. Ma Bonomi e Mastro non si fermano mai e mentre li intervisto si fanno scappare l’affermazione che anticipa la nascita di un nuovo format dal prossimo anno. Non riesco ad avere altre anticipazioni ma sicuramente sarà qualcosa di grandioso visto l’alto livello che hanno raggiunto con le ultime esperienze.

Un pensiero finale lo voglio dedicare a questi due ragazzi che mi hanno colpito perché oltre a cercare di regalare emozioni ai partecipanti ancora si sanno emozionare. Il loro sguardo è immerso nel momento quando parlano e raccontano questi vini, si può intravedere un luccichio nei loro occhi mentre versano i calici, accarezzano le bottiglie con cura e trattengono il fiato nell’attesa della reazione di chi li ascolta. Sono persone genuine con un gran cuore e una grande passione , amano il vino e adorano il confronto. Sanno ascoltare prima di parlare rendendo l’esperienza unica e interattiva. Mi piace immaginarli come due pirati che navigano su un mare diVINO riportando alla luce brillanti forzieri che nascondono TESORI LIQUIDI

Articolo a cura di Merati Luca

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