Per creare un quadro perfetto serve un insieme di elementi unici ed adeguati. Per crearlo con due pittori differenti bisogna essere davvero bravi. La nostra opera comincia scegliendo i due pittori. Per la parte del vino sale in cattedra Tenuta Cucco che porta in presentazione i suoi tre Barolo della nuova annata: la 2019. L’azienda condotta da Pietro Rossi Cairo possiede 13 Ettari nel cuore delle Langhe e produce Tre Barolo nel comune di Serralunga D’Alba. La Tenuta è certificata Biologica dal 2018 ma era chiaro fin da subito che la filosofia aziendale era quella di seguire un percorso totalmente diretto verso il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione del territorio che dal 2014 è dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Non solo chiacchere per riempirsi la bocca ma fatti: dal 2021 attraverso l’inserimento di pannelli fotovoltaici l’azienda sta raggiungendo l’autosufficienza energetica, si stanno cercando bottiglie più leggere per ridurre l’utilizzo di vetro e la scelta di collaborare con aziende che forniscano carta prodotta in maniera sostenibile e consapevole. Inoltre sempre dallo stesso anno è cominciata la piantumazione di essenze locali (come carpino,aceri campestri,ciliegi da legno) che contribuiranno ad aumentare la biodiversità e a portare la presenza di animali e insetti buoni che troveranno qui il loro habitat per migliorare l’ecosistema.

Per la parte del cibo invece parliamo di chef Tommaso Arrigoni, curriculum di livello internazionale con tantissimi riconoscimenti per un lavoro fatto incredibilmente bene:

-1991 diploma di scuola alberghiera

-1995 ingresso nella brigata di cucina del ristorante Sadler di Milano fino al grado di Sous-Chef

-1998 acquisto ristorante Innocenti Evasioni

-2009 attribuzione stella Michelin che verrà confermata tutti gli anni fino al 2022

-2017 progetta il piatto “Galante” premiato nel 2018 dal Good Design Award

-2018 fondazione di Innocenti Evasioni Gourmet Factory e inizio collaborazione con Euro Disney Paris, oltre a diventare testimonial per Consorzio Grana Padano,whirlpool,Electrolux, Gin Mare, Nespresso, Jaguar e Boggi Milano

-2019 pubblicazione del libro “Uno Chef senza Sprechi. Cucinare senza buttare via (quasi) nulla.

Ora che abbiamo presentato i pittori passiamo ai colori che verranno usati per dipingere. Sicuramente la ricerca e la qualità sono le parole chiave nella scelta dei pigmenti da usare, il colore rosso avrà tre sfumature differenti:

-Barolo Serralunga d’Alba docg 2019 , nasce dalla selezione di due parcelle, colore rosso classico e naso dolce di legno di ciliegio, amarena. In bocca tannino presente e acidità spiccata.

-Barolo Bricco Voghera docg 2019 , Cru che viene prodotto dal 2017 da Tenuta Cucco, colore rosso brillante, luminoso, al naso vigorose note di viola e rosa appassita, in bocca grande finezza e tannino già più levigato.

-Barolo Cerrati docg 2019, Cru proposto sul mercato solo da Tenuta Cucco, Rosso Intenso, scuro, al naso leggere note di incenso, legno di sandalo, menta e timo. In bocca molto corposo, ricco, frutti rossi e ribes. Grande potenziale di invecchiamento.

Gli altri colori scelti arrivano dal menù proposto in abbinamento ai vini da Chef Arrigoni:

-Il rosa e il senape della Battuta di Manzo al coltello con farina di nocciole , bagnetto piemontese e funghi porcini.

-L’arancione e il nero del Risotto mantecato alla zucca, fonduta di taleggio e polvere di fave di cacao.

-Il viola e il marrone del Diaframma di Angus, radicchio maturato al miele e salsa BBQ.

I pittori e i colori sono pronti , la magia avviene quando sulla tela del tavolo vengono serviti con pennellate omogenee e costanti i piatti abbinati ai vini. Tutti i giornalisti presenti rimangono senza parole e mentre il quadro si completa un intermezzo musicale si fa avanti. Sono le parole dell’enologa Clara Milani che con entusiasmo e precisione ci racconta tutti i passaggi che ci sono per produrre i tre Barolo in degustazione e in pochi istanti la sua spiegazione catapulta le nostre menti tra quelle colline di Langa, in mezzo ai filari col sole che scalda il viso, la terra ricoperta da erba verde e fiori che indicano che la tecnica del sovescio viene utilizzata per evitare chimica tra i vigneti, poi lo scenario e la musica cambia e ci si ritrova all’interno della bellissima cantina dove si svolgono le fermentazioni con lieviti autoctoni selezionati dall’università di Torino e le macerazioni a cappello sommerso per aumentare l’estrazione dal frutto.

Con un’ultimo cambio di musica si arriva nella barricaia dove ci sono botti da 25\30 ettolitri e alcune barriques, qui è dove nel silenzio e tra profumi di vaniglia e caramello avviene l’affinamento che può variare tra i 24 e 30 mesi in base all’annata. Clara è una vera forza della natura e dopo averci fatto viaggiare con le sue parole ci riporta con i piedi per terra per passare la parola a Piero che aggiunge alcune informazioni sulla bellissima Tenuta Cucco e sul fatto che è il proseguo del lavoro cominciato nel 2002 con l’azienda agricola biodinamica La Raia. Ringrazia tutti per la partecipazione e passa la palla allo Chef che da le ultime informazioni sul suo tipo di cucina pensata proprio per questo evento con un menù che mettesse in risalto senza essere protagonista i Vini in degustazione. Ci parla di una nuova tecnica che utilizza ultimamente in cucina con un macchinario che cuoce le pietanze con le frequenze senza lo shock termico del fuoco rendendo l’esperienza davvero unica.

Siamo arrivati a fine pranzo e il quadro è terminato. Mi fermo ad ammirarlo e mi rendo conto del bellissimo lavoro che è stato fatto. Il quadro ritrae la sala del ristorante con le persone sedute a godersi la giornata e l’esperienza. Un dipinto perfetto che rimarrà nella mia mente come i vini degustati e le persone che li hanno raccontati. Un grazie particolare va a Tina per l’invito che ho davvero apprezzato e per aver organizzato l’evento in maniera perfetta dettando i tempi e rendendolo dinamico e piacevole. Grande professionista. Un grazie allo staff del ristorante Innocenti Evasioni che è stato super professionale e gentile, allo Chef Tommaso Arrigoni che ci ha ospitato e coccolato nella nuova sede bellissima e moderna davvero emozionante. Tanti complimenti a Tenuta Cucco per il lavoro che sta facendo, per i principi sui quali si basa, per i valori che ha dimostrato avere e per i vini davvero identitari e rappresentativi di un grande territorio come quello della Langa.

Articolo a cura di Merati Luca

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