Attualmente, l'auto privata detiene il primato come mezzo di trasporto più utilizzato, rappresentando il 45% della mobilità complessiva. Secondo il recente rapporto di McKinsey, nel mondo sono attualmente in circolazione 1,3 miliardi di veicoli, molti dei quali di proprietà privata. Tuttavia, ci si aspetta una significativa diminuzione nell'arco dei prossimi 12 anni: entro il 2035, la quota di mobilità complessiva a livello globale dovrebbe diminuire del 15%. Nonostante l'auto rimanga la preferenza di trasporto, le vendite di veicoli nel 2035 subiranno una flessione del 20% nell'UE e del 30% negli Stati Uniti, causando una riduzione di circa 1 milione di unità rispetto al 2015. Le auto verranno sostituite da nuove forme di mobilità più convenienti e sostenibili. Ci si aspetta che la micromobilità, come le biciclette elettriche, gli scooter elettrici e le auto compatte, aumenti notevolmente, con un valore di mercato che potrebbe raddoppiare entro il 2030, raggiungendo i 440 miliardi di dollari. Inoltre, forme di mobilità condivisa come il car sharing e le navette automatiche, già in crescita, potrebbero generare fino a 1 trilione di dollari di entrate entro il 2030. Saranno anche introdotte nuove modalità di trasporto come i robo-shuttle, che attualmente rappresentano solo l'1% della mobilità totale a livello globale, ma che vedranno una crescita del 7% entro il 2035. In particolare, in Cina è previsto un aumento del 22% di questi servizi innovativi, raggiungendo il 24% della mobilità complessiva. Nelle grandi città europee, invece, la tendenza principale sarà l'uso dei mezzi di trasporto pubblico tradizionali, che potrebbe raggiungere il 35% della mobilità complessiva nel 2035, rispetto al 23% attuale.

"In questo contesto, diventa essenziale integrare diverse modalità di trasporto per offrire alle persone scelte flessibili e diversificate in base alle loro esigenze, promuovendo soluzioni di viaggio rispettose dell'ambiente e intelligenti", sottolinea Edoardo Bevilacqua, Area Manager di Mia-Platform, un'azienda italiana di tecnologia che accelera lo sviluppo di piattaforme e applicazioni digitali nel settore della mobilità. Questi cambiamenti favoriranno un'evoluzione verso una mobilità più intelligente, connessa e soprattutto sostenibile, consentendo di ridurre le emissioni di carbonio e il traffico urbano, e di aumentare le aree verdi, riducendo la quantità di terreno destinato ai parcheggi. Questa evoluzione riflette la volontà dei cittadini di optare per scelte di mobilità più ecologiche e rispettose dell'ambiente. Ad esempio, in Italia il 51,4% delle persone è disponibile ad utilizzare mezzi di trasporto elettrici e quasi il 60% è favorevole alla regolamentazione dell'UE per azzerare le emissioni di CO2 entro il 2035. Nel 2020, oltre il 20% delle emissioni totali di gas serra a livello globale proveniva dai trasporti, con le auto private che contribuivano per oltre il 40% del totale. Di conseguenza, i governi stanno cercando di promuovere opzioni di trasporto più ecologiche. La Commissione Europea, ad esempio, ha approvato la Sustainable and Smart Mobility Strategy, inclusa nel Green Deal, che mira a ridurre del 90% le emissioni di gas serra nell'UE entro il 2050. Tra le azioni previste vi è il raddoppio del traffico ferroviario ad alta velocità, l'ampliamento delle infrastrutture ciclabili e l'aumento dei mezzi di trasporto a emissioni zero. Inoltre, un obiettivo di questa strategia è realizzare una mobilità multimodale connessa, cooperativa e automatizzata che integri diverse modalità di trasporto e sfrutti soluzioni digitali intelligenti.

"I sistemi di trasporto integrati più efficienti combinano architetture IT e piattaforme componibili che offrono un'esperienza di mobilità efficiente e coerente. I passeggeri possono accedere in tempo reale a percorsi, orari e modalità di trasporto disponibili tramite app mobili o schermi interattivi nelle stazioni. In questo modo, ogni viaggiatore può prendere decisioni consapevoli e scegliere il percorso migliore in base alle proprie preferenze e alle condizioni attuali del traffico", continua Bevilacqua. Pertanto, da un lato, la sfida consiste nella creazione di piattaforme moderne che facilitino e accelerino l'integrazione nell'ecosistema della mobilità; dall'altro, è necessario includere nel trasporto multimodale offerte complementari provenienti da player esterni al settore della mobilità, al fine di fornire un'esperienza di viaggio completa e fruibile. In questo modo, le aziende di trasporto possono integrare nella loro offerta di servizi prodotti di aziende esterne utili per ottimizzare l'esperienza di viaggio, come l'accesso ai musei, il noleggio auto o servizi di alloggio e ristorazione. Tuttavia, di fronte alla crescente collaborazione e integrazione tra i vari attori dell'ecosistema della mobilità, sorge la sfida tecnologica di standardizzare i dati per aumentare l'interoperabilità e migliorare la comunicazione tra aziende che operano in settori diversi. A tal proposito, l'Unione Europea ha proposto l'introduzione di diversi standard tecnici per lo scambio di dati al fine di uniformare la comunicazione tra i vari attori, come ad esempio NeTEx (Network Timetables Exchange) e SIRI (Service Interface for Real-Time Information). A questi si aggiungono anche standard de facto, ampiamente riconosciuti globalmente e utilizzati nell'ambito della mobilità, come GFTS (General Transit Feed Specification), GFTS-RT (General Transit Feed Specification Real-Time) e TOMP (Transport Operators and MaaS Providers).

"Pertanto, sarà fondamentale per le aziende di trasporto affrontare due sfide tecnologiche particolari. Da un lato, sarà necessario garantire un'esposizione corretta ed efficiente dei dati in conformità agli standard attuali per tutti gli attori dell'ecosistema, al fine di massimizzare le opportunità di integrazione anche in modalità self-service. Dall'altro lato, sarà necessario sviluppare una piattaforma digitale di mobilità integrata, evolvibile e componibile che consenta l'adozione di un approccio omnicanale e agevoli l'integrazione di nuovi canali e servizi digitali, anche da parte di provider esterni al settore della mobilità, al fine di fornire un'esperienza di viaggio sempre più completa e flessibile", conclude Bevilacqua.