Per chi avesse una piscina, il triennio 2021-2023 rappresenta il momento ideale per eseguire dei lavori di ristrutturazione, complici gli ecobonus previsti dallo Stato e gli sconti in fattura che alcune aziende mettono a disposizione della loro clientela. 

Bonus Piscine: come accedervi

Gli interventi inerenti al rifacimento di una piscina rientrano in pieno nelle detrazioni IRPEF. Le agevolazioni fiscali sono fruibili solamente nel caso di lavori di ristrutturazione dell’impianto e non nel caso di una nuova costruzione. Il tetto massimo di spesa per poter accedere alla detrazione è di 96.000 €. 

In questo caso, gli interventi devono essere volti a migliorare l’impianto già esistente, quindi lavori di miglioramento estetico e funzionale, che vanno a includere:

  • il rifacimento del rivestimento interno della piscina e del solarium, bordi e pavimentazione inclusi;

  • il rifacimento degli impianti di circolazione e filtrazione dell’acqua;

  • l’installazione o la sostituzione dell’impianto di riscaldamento;

  • il rifacimento dell’impianto di illuminazione;

  • l’installazione di impianti di idromassaggio o nuoto controcorrente;

  • l’installazione di dispositivi per la gestione automatica della piscina;

  • l’alzamento del fondo di una piscina e la conseguente diminuzione del volume dell’acqua, volto ad allegerire la struttura riducendone anche la pericolosità

Quali agevolazioni sono previste

Si può accedere alle detrazioni fiscali attraverso le seguenti opzioni:

  1. Bonus con possibilità di sconto in fattura del 50% per la ristrutturazione di piscine

  2. Ecobonus con possibilità di sconto in fattura 65% per le ristrutturazioni di piscine con sistema di riscaldamento

In generale, si può quindi detrarre il 50% per la ristrutturazione e il 65% per gli interventi sui sistemi di riscaldamento. Vediamo nello specifico cosa prevedono le due diverse opzioni.

Ristrutturazione piscine: percentuale detrazione del 50%

Il bonus ristrutturazione piscina del 50% si può detrarre in 10 anni o tramite lo sconto immediato in fattura, se l’azienda lo prevede. La percentuale di detrazione del 50% è prevista per i lavori di ristrutturazione estetica, che quindi migliorano la struttura dal punto di vista estetico, gli interventi di rifacimento funzionale, che ne migliorano l’efficienza e le performance, i lavori impiantistici, ossia finalizzati alla sostituzione delle tubazioni, dei sistemi di filtrazione e degli accessori. Sono previsti anche le opere di rinforzo per possibili cedimenti strutturali, l’alzamento del fondo o il rialzo della piscina. [Fonte: Bonus ristrutturazione piscine]

Quando si può usufruire della detrazione fiscale del 50% per la ristrutturazione della piscina? L’agevolazione riguarda esclusivamente i lavori di ristrutturazione e non le nuove installazioni. I beneficiari di questa agevolazione sono sia i titolari dell’immobile sia i locatari, in generale chiunque possieda diritti reali sull’immobile in questione. Nelle zone condominiali sono ammessi solamente interventi di riparazione e rinforzo delle strutture preesistenti. 

Ristrutturazione piscine: percentuale detrazione del 65% 

La detrazione del 65% in 10 anni o con sconto immediato in fattura viene applicata per gli interventi di ristrutturazione delle piscine con sistemi di riscaldamento. Nello specifico, per accedere a questo tipo di detrazione i lavori devono includere: 

  • l’installazione di una pompa di calore

  • l’installazione di collettori solari volti alla produzione di acqua calda

  • l’snstallazione di scaldacqua a pompa di calore

  • l’installazione di generatori ibridi (pompa di calore combinata con una caldaia a condensazione)

  • sistemi di building automation

Questa detrazione è rivolta ai proprietari dell’immobile oggetto di intervento, compresi i titolari di reddito d’impresa. 

I metodi di pagamento

Fermo restando che la spesa non deve superare i 96.000€ iva inclusa, l’unica modalità di pagamento prevista è il bonifico bancario, per la disposizione del quale si dovranno indicare:

  • la causale;

  • il codice fiscale del beneficiario del pagamento;

  • il riferimento alla norma. 

La detrazione si intende suddivisa in dieci quote dello stesso importo distribuite in un anno. 

Altre spese soggette a detrazione

In aggiunta alle spese necessarie per la ristrutturazione, si possono portare in detrazione anche le seguenti voci:

Per l’acquisto di una nuova piscina?

Per chi volesse acquistare una nuova piscina, l’aliquota Iva è sempre del 22%. Tuttavia, per chi realizza una piscina contestualmente alla costruzione di una prima casa è prevista un’aliquota Iva del 4%, purché si tratti di un privato e non di un’organizzazione. Al contrario, non è prevista alcuna agevolazione per le abitazioni di lusso, anche qualora si trattasse di prime case. In questo caso, l’Iva è del 22%. Se, invece, si volesse acquistare una piscina al di fuori della costruzione di una casa, l’agevolazione prevista è del 10%, aliquota che viene applicata anche per l’acquisto di piscine installate in abitazioni diverse dalla prima.