Il mondo dei social è in continua evoluzione ma ce n'è uno in particolare che ormai da 17 anni è attivo e non vuole saperne di chiudere i battenti. Stiamo parlando di Twitter che da quanto è stato acquisito da Elon Musk è tornato a far discutere, anche se a onor del vero le prospettive non sono delle migliori. Dall'ottobre del 2022, quando il social dei cinguettii è finito definitivamente nelle mani di uno degli uomini più ricchi del mondo la situazione è cambiata, inizialmente in meglio, con un boom di nuovi utenti legato a questa grande novità che apparentemente sembrava poter dare nuova linfa al rivale dei vari Facebook e Instagram. Trovate il grafico con  l'evoluzione degli utenti di Twitter dal 2010 in questo articolo di ExpressVPN in cui viene anche preannunciato un vistoso calo già per quest'anno oltre che per il 2024.

Twitter, i numeri

Se nei primi anni la crescita è stata esponenziale, con i profili che sono passati da 40 a 304 milioni tra il 2010 e il 2015, sull'onda dell'entusiasmo di un meccanismo che sembrava non doversi fermare mai, ovviamente la situazione si è poi stabilizzata in un mercato già saturo. Negli anni legati alla pandemia da Covid-19 i numeri però sono tornati a crescere fino a toccare i 369 milioni proprio nell'anno del cambio di proprietà. In molti si aspettavano che Elon Musk avrebbe rivoluzionato Twitter da "Re Mida" del mondo moderno, ma per ora non è stato così. L'annuncio dell'acquisizione ha come ricordato a tutti dell'esistenza di questo social, portando qualcuno di quelli che non l'aveva fatto ad iscriversi, ma col passare dei mesi si è già registrato un brusco calo che dovrebbe portare l'azienda a registrare il primo segno negativo della sua storia a fine 2023.

Twitter, la spunta blu

Elon Musk, dopo aver licenziato centinaia di persone e aver chiuso interi team, ha cercato di voltare pagina ma i problemi tecnici si sono moltiplicati e a peggiorare la situazione è arrivata la questione legata alla famosa spunta blu. Di fatto, Musk ha deciso di cercare di guadagnare anche da Twitter mettendo a pagamento la possibilità di avere il profilo certificato. Pochi euro che però moltiplicati per i milioni di profili esistenti porterebbero a cifre da capogiro. Al momento però non è certo la maggioranza quella che ha deciso di accettare questo tipo di accordo e chi già aveva la spunta blu se la tiene ben stretta. Anche se pure in questo caso non sono escluse novità.

Il mondo di Twitter

Nonostante queste controversie e numeri che andranno analizzati anche e soprattutto quando saranno ufficiali, Twitter va avanti, con milioni di utenti che entrano tutti i giorni, anche solo per informarsi e non per cinguettare in prima persona. Emblematico il caso non certo unico dei tantissimi account che non sono seguiti da nessuno. E non è un caso che ancora oggi quello più seguito non sia quello di una popstar o di un calciatore (anche se ovviamente non mancano mai) ma quello di Barack Obama, l'ex presidente degli Stati Uniti che dopo essere stato l'uomo più potente del mondo proprio durante l'esplosione dei social network ancora oggi ne trae grande beneficio nella sua fortunatissima e ricchissima carriera da conferenziere e autore.

Il futuro di Twitter

Il futuro è nebuloso ma neanche Elon Musk può permettersi di vedere fallire un progetto per cui ha speso così tanto, anche se il social dei cinguettii potrebbe in futuro essere una parte di un altro progetto ancor più faraonico, legato a una super app chiamata per ora X che offrirebbe molteplici servizi partendo appunto da Twitter. Elon Musk è ancora convinto che ci sia del potenziale nonostante il caso dei numeri in calo e farà di tutto intanto per mantenere almeno una base da più di 300 milioni di account e poi proseguire la sua battaglia. Ovviamente a suon di tweet (oltre che di miliardi di dollari