Sono passati quasi quattro secoli e mezzo dalla fondazione di quella che, pur non essendone la capitale, è la città simbolo del Brasile. Stiamo parlando di Rio de Janeiro, sogno di tanti italiani come meta di vacanze e non solo.

La storia di Rio de Janeiro

La città di Rio de Janeiro venne fondata il 1º marzo 1565 dal cavaliere portoghese Estácio de Sá. La chiamò São Sebastião do Rio, in onore del santo (ancor oggi patrono della città) del quale portava il nome il suo sovrano, re Sebastiano I del Portogallo. Per la verità tutto cominciò qualche anno prima. L'area infatti venne raggiunta il 1º gennaio del 1502 da esploratori portoghesi nel corso di una spedizione, guidata da Gaspar de Lemos. Comprendeva anche l'italiano Amerigo Vespucci. Furono proprio loro a chiamarla di fatto "Rio de Janeiro" (ossia "fiume di gennaio" in portoghese).

Il Carnevale

Dici Rio e pensi subito al Carnevale, che resta la più significativa delle espressioni culturali brasiliane. Una grande festa di arte, musica e divertimento che dura quattro giorni. All'interno del Sambódromo che è la strada costeggiata da gradinate installate appositamente sfilano le migliori scuole di samba della città. Gli occhi di tutti i maschi del mondo sono per le ballerine che esibiscono le loro generoso forme.

Luoghi simbolo

Il Carnevale viene festeggiato anche nel quartiere della celebre spiaggia di Copacabana, meta dei turisti di tutto il mondo praticamente tutto l'anno. Chi arriva a Rio de Janeiro non può non visitare il Pan di Zucchero, il cui nome caratterizza la famosa gobba che si erge dal mare. La cima può essere raggiunta con una funivia accessibile dal colle di Urca (Morro da Urca), e offre una vista seconda solo a quella del Corcovado, dove sorge il simbolo della città. Parliamo ovviamente del Cristo Redentore. E' una statua in stile Art Déco rappresentante Gesù Cristo che si erge a 700 m s.l.m. a picco sulla città e sulla baia di Rio.