Oltre 80 tra ingegneri, designer e tecnici che hanno fatto la storia dell’auto a Torino tra il 1965 e il 2000 si sono ritrovati giovedì 27 ottobre al Mauto per ricordare gli anni in cui le vetture “made in Torino” primeggiavano rispetto alla concorrenza.  Il promotore dell’evento è stato Renzo Porro, già direttore Ingegneria Veicoli Fiat, poi cofondatore e socio di KGR e Torino Vehicle Engineering e socio di Abacad.

 

Porro: Una vettura del gruppo Fiat viene premiata circa ogni 3 anni

 

“Fra la Fiat 124 e l’Alfa Romeo 156 – ha ricordato Porro - c’è stato tutto un mondo di automobili che hanno permesso di ottenere 9 volte il premio “Car of the Year” in Europa dal 1964 al 1998 grazie ai contenuti tecnico/economici dei nostri modelli. Una vettura del Gruppo FIAT premiata mediamente ogni meno di 4 anni fra i modelli presentati da più di 18 costruttori di autovetture. Secondo una suddivisione puramente aritmetica ce ne sarebbero toccati non 9 ma soltanto 2. Le nostre vetture, la nostra organizzazione e il mondo dell’auto in Italia avevano qualcosa in più”. All’evento, arricchito dall’esposizione di tre Auto dell’Anno (Fiat 128, Lancia Delta, Alfa Romeo 156), sono intervenuti, tra gli altri, Nevio Di Giusto, Stefano Iacoponi, Mike Robinson, Bruno Cena, Antonio Bene, Giovanni Mininanni. Tra gli ospiti, Silvio Angori, Pininfarina, Laura Milani, già direttrice dello IAAD, Alfredo e Maria Paola Stola. L’incontro non è stato soltanto una celebrazione dei bei anni passati, ma anche uno sprone verso un futuro coraggioso.

 

Porro: “Il comparto piemontese dell’automobile non è un ‘riduttore in briciole’ dell’usato”

 

“La nostra pianta a Torino - ha aggiunto Porro - è ancora carica di buoni frutti e negli anni ha sviluppato ragguardevoli iniziative nel campo dell’auto: dalla Blucar, alle Innumerevoli vetture elettriche o termiche di elevatissime prestazioni o gli esemplari unici come le one off o le specialità come Restomod e Retromod. E non accettiamo che il traguardo del comparto piemontese dell’automobile diventi quello di vincere il premio per il miglior “riduttore in briciole” delle auto usate, ma diamo forza alle nostre capacità di ingegneria nel più esteso campo della mobilità e continuiamo a sviluppare l’amore per l’auto che ci ha dato la possibilità di diventare quelli che siamo”. L’incontro è stato sostenuto da ciascun partecipante e dagli sponsor Reale Mutua, Artes, Antica Amaretteria, ASI, De Filippis Eventi & Banqueting, StudioRPR e il Mauto.