E' arrivato il 2 giugno ma neanche quest'anno, a causa del Covid, si correrà il Palio di Siena, corsa storica tra contrade conosciuta in tutto il mondo. Neanche il 16 agosto, giorno del secondo tradizionale appuntamento, si scenderà in Piazza del Campo, ma vale la pena comunque ripercorrere la storia di questo evento.

Palio di Siena, la storia

Le radici della "carriera", come viene tradizionalmente chiamata la corsa, risalgono addirittura al 1200, anni di cui si ha testimonianza di una corsa di cavalli a Siena. Quando la città divenne una delle più ricche e colte dell'Europa, il Palio fu scelto come momento conclusivo delle feste annuali in onore di Maria Vergine Assunta. Il più antico documento sul Palio è del 1238, e tratta di giustizia paliesca. Questi primi Palii furono disputati dai nobili. Le Contrade parteciparono, invece, ai crudi giochi le cui grandi masse di contendenti si opponevano su base territoriale. Le Contrade presero i loro nomi da strade, porte o fonti, chiese o da illustri famiglie residenti nel loro territorio.

Il Palio oggi

Il Palio è seguitissimo, in tv sulla Rai così come sul posto, anche ai giorni nostri. Nel 2018, a distanza di 18 anni dal precedente (settembre 2000), si è tornati a correre un Palio Straordinario. L'occasione era rappresentata dal centenario della Prima guerra mondiale. Nel 2020, a causa della Pandemia di COVID-19 in Italia, entrambi i Palii del 2 luglio e del 16 agosto sono stati rinviati al 2021. Non accadeva da 80 anni, ossia dall'annullamento dei Palii dal 1940 al 1944 a causa della seconda guerra mondiale. E purtroppo neanche quest'anno i cavalli potranno correre in Piazza del Campo.