Mille chilometri di autonomia con una sola ricarica. Sono queste le credenziali della Mercedes Vision EQXX, protagonista al CES di Las Vegas. Una concept car, per ora. Ma si tratta di vetrina e laboratorio della prossima ondata di modelli a zero emissioni di Mercedes. A Stoccarda pensano a come impostare un futuro ancora più avanzato. Lo fanno con un prototipo che torna ai fondamentali, mostrando tecnica e ricerca aerodinamica e non solo design e soluzioni futuristiche e lontane dal mondo reale. Inoltre, Mercedes è pronta a realizzare una versione marciante di EQXX, che ad oggi ha già percorso 300.000 km virtuali grazie alla simulazione digitale.
L’asticella che si alza fino a mille chilometri
Oltre 1.000 km di autonomia e meno di 10 km/h/100 km. Trattandosi di una elettrica il capitolato prevedeva soprattutto un primato a livello di autonomia: con la EQS di serie già arrivata a 780 km e 15,7 kWh/100 km qui l'asticella di alza fino ad oltre 1.000 km e meno di 10 kWh/100 km. Per raggiungere questo obiettivo la Mercedes Benz ha impostato un progetto dal foglio bianco lasciando ai tecnici, provenienti anche da Formula 1 e Formula E, la libertà di sperimentare.
Dischi a freno che riducono del 90% l'emissione di polveri
Sono fondamentali inoltre i risultati ottenuti con i pneumatici Bridgestone da 20" a bassa resistenza con cerchi in magnesio, con i dischi freno alleggeriti, di alluminio, che riducono del 90% l'emissione di polveri, con le prese d'aria attive, con il diffusore posteriore mobile e con i 117 pannelli solari sul tetto con batterie al litio specifiche, capaci da sole di fornire fino a 25 km extra di autonomia per ogni carica.
La Mercedes non parla di prestazioni, ma si limita a dire che il motore elettrico eroga circa 150 kW (204 CV): il dato fondamentale è che il 95% di questa potenza raggiunge effettivamente le ruote grazie al lavoro di ricerca di lubrificanti, gestione delle temperature, materiali e riduzione degli attriti su tutti i componenti del powertrain. L'elettronica di potenza è quella della AMG One e deriva quindi dal mondo della Formula 1, mentre il motore elettrico è singolo.