Il Ministero del Turismo di Israele fa i conti con il Coronavirus chiudendo il 2020 con un calo del turismo internazionale dell’81% rispetto al 2019. E' un numero sinonimo di una situazione alquanto complessa, come di fatto è la situazione del turismo internazionale in tutto il mondo, senza tuttavia rinunciare all’ottimismo e alla speranza di una ripresa non lontana. Il Ministero stesso, responsabile dell'industria che funge da motore di crescita per l'economia, ha guidato una serie di strategie finalizzate a preservare l'infrastruttura turistica, sia in termini di logistica che di marketing, per trovarsi così pronto al “dopo pandemia”.

Dichiarazioni

“L'anno appena conclusosi è stato un duro colpo per l’economia mondiale e in particolar modo per l'industria del turismo. Un anno simile dovrebbe essere utilizzato per rafforzare e costruire infrastrutture, piani di lavoro e programmi che alimentino i settori dove sarà possibile una riapertura. - ha dichiarato il Ministro del Turismo, Orit Farkash - Hacoheň - Nonostante le difficoltà, qui in Israele siamo stati in grado di attuare piani significativi che hanno aiutato l'economia durante questo periodo, tra cui la creazione di GREEEN TOURISM ISLANDS, una sovvenzione di 300 milioni di NIS per gli albergatori, l'apertura anticipata di tzimmerim (B&B) , un programma di tour con guide autorizzate, un programma di sicurezza negli hotel e molto altro ancora”.

Il 2021 di Israele

Nel 2021 Israele svilupperà il master plan per l'industria turistica, la sincronizzazione tra i progetti e la creazione di un approccio olistico a livello nazionale. Questo, assieme a un cambiamento nella realizzazione di progetti infrastrutturali in alternativa alle società governative. Tutto in collaborazione con il Ministero della Salute, in un’ottica di giusto equilibrio tra l'economia e la gestione dell’emergenza sanitaria.

Kalanit Goren Perry

“Quando ci sarà nuovamente la possibilità di viaggiare, Israele sarà pronta ad accogliere turisti che vorranno conoscere aspetti inediti del turismo nella multisfaccettata Israele. Dal cammino dei luoghi spirituali alla pratica di sport estremi – ha aggiunto Kalanit Goren Perry, Direttore Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia –. Siamo motivati dalle dimostrazioni di sostegno al Paese da parte dei turisti di tutto il mondo. Che affermano con convinzione la volontà di tornare a visitarlo quanto prima. Anche semplicemente esprimendo il proprio pensiero sui nostri social o partecipando alle molte iniziative online realizzate in questo lungo periodo".