Uscirà nelle sale italiane alla fine di ottobre Il principe di Melchiorre Gioia,il nuovo lungometraggio del regista Andrea Castoldi. Dopo l’esordio con Ti si legge in faccia e il successo nel panorama della distribuzione indipendente dei due film successivi Vista mare e Non si può morire ballando, Castoldi torna alla regia con un nuovo film interamente girato a Milano e ispirato a una “storia inutile”, ma vera.

Milano, fine anni ’90. Via Melchiorre Gioia, che collega la periferia con il centro di Milano, è lavia della perdizione notturna a buon mercato, accessibile atutti. Ci sono locali di travestiti e prostitute. È soprattutto la zona del Principe (Silvio Cavallo), che quasi ogni sera agghindato con una finta pellicciagrigia, capelli biondi ossigenati, occhiali da sole di plastica gialli, arriva in autobus per dareinizio alle suenotti brave. Una vita notturna costellata di personaggi improbabili che come arrivano poi spariscono. Vive con la nonna che lo accudisce come fosse un eterno adolescente. Impiegato in fabbrica, decide di lasciare il lavoro per noia. Una storia di ordinaria sconfitta con un principe ben lontano dall’essere tale.

Milano, oggi. Il Principe è un cinquantenne, disoccupato e affetto da una svogliatezza cronica, che siarrabatta senza troppo impegno con lavoretti di volantinaggio che lo conducononei luoghi e nei ricordidei bagordi di un tempo. Le due linee temporali si dipanano come i binari del tram e tracciano la storia di un perdente, per indolee per scelta. In una società fondata su obiettivi da raggiungere e risultati da ottenere, il nostro è unantieroe predestinato. Un professionista della sconfitta.

Protagonista nel ruolo del Principe, Silvio Colombo. In una vita precedente, controlloredel traffico aereo a Milano Malpensa; dal 2008, dopo il trasferimento a Londra, completamente dedito all’attività di attore, comico e musicista. Dal 2012 lavora in RAI come autore televisivo di talk show eweb series; frequenta il Laboratorio di comicità presso l’ELF Teatro di Milano dove conosce Gianluca De Angelis, con il quale fonda il duo comico “Istanbul Kebab”, noto per lo spettacolo Rose rosse per te,ancora in circolazione. Tra il 2012 e il 2019 è attore in tv, al cinema, sul web e in radio. Dal 2014 si esibisce stabilmente presso il Laboratorio Artistico di Zelig Cabaret, a Milano, con il suo spettacolo L’epifania dello strutto.

Il Principe di Melchiorre Gioia è prodotto da CF-Film, in collaborazione conFilmCommission LombardiaeFaeria S.r.L.Castoldi ha applicato il medesimo modelloproduttivo dei filmprecedenti: il filmè stato realizzato in modo autonomo e indipendente, ma dall’impatto e conomico più impegnativo. Il film è stato girato in tre settimane a Milano e a Gallarate. Ambientato in due distinte epoche, il 1998 e l'oggi, la difficoltà principale è stata proprio raccontaregli anni ‘90 senza i mezzi di una grossa produzione, cercando di ottimizzare tempo e risorse.

Andrea Castoldi. Regista e sceneggiatore, frequenta la scuola di regia di M.Bellocchio e segueseminari di M.Muller, V.Cerami, D.Caselli e F.Battiato. Collabora con D.Luchetti, G.Base e A.D'Alatri. Nel 2000 è testimonial di 14 spot per la campagna pubblicitaria TIM diretti da G.Tornatore, D.Luchetti e C.Sigon. È tra i protagonisti del film Vacanze di Natale 2000 di C.Vanzina. Nel 2006 lavora come aiutoregista nel lungometraggioDoppiodi E.Alexander. Nel 2012 gira il suo primo lungometraggio, Ti silegge in faccia, che ha ottenuto un considerevole successo di pubblico. Nel 2017 esce nelle saleVistaMaree nel 2019 Non si può morire ballando, il suo terzo film indipendente prima dell’ultimo lavoro.