Cotoletta impanata a base vegetale, a Milano il primo ristorante a metterla in carta

Linfa - Eat Different è il primo ristorante italiano a mettere in carta la cotoletta impanata a base vegetale, a guidare la scelta sono i valori di ecosostenibilità e benessere che contraddistinguono la location di Via Bergognone 24 a Milano. Secondo alcuni dati, infatti, il pollo è la proteina preferita, a livello mondiale, dalla maggior parte delle persone. “Ogni anno – conferma Edoardo Bruno, Direttore Commerciale della start-up spagnola Heura, specializzata in produzione di carne 100% vegetale - vengono allevati più di 50 miliardi di polli per soddisfare la domanda del mercato”

Transizione proteica, la mission di Heura

Risposta di Heura all'impatto negativo che l’allevamento del pollo ha sull’ambiente, la cotoletta impanata vegetale interpreta al meglio la mission della start up fondata nell’aprile 2017 da due attivisti nel campo dell’alimentazione (Marc Coloma e Bernat Añaños).“Vogliamo costruireprecisa il Direttore Commerciale di Heura - un sistema alimentare ad impatto positivo accelerando il passaggio dal consumo di proteine animali a quelle vegetali. Senza estremismi, per salvaguardare la salute di persone, animali e pianeta"

Basso contenuto di grassi saturi

“Il principale vantaggio della cotoletta a base vegetale è quello di essere un prodotto a basso contenuto di grassi saturi, utilizziamo solo olio evo. Nel pieno rispetto della cultura mediterranea, abbiamo voluto consentire alle persone di continuare a gustare uno dei loro piatti preferiti”

Ricco apporto proteico, zero conservanti artificiali

La cotoletta impanata di Heura, ricca di vitamina B12, vanta anche un ricco apporto di proteine delle quali contiene 18 grammi per prodotto. Ma non solo.“La nostra cotoletta presenta solo 8,5 grammi di grassi rispetto ai più comuni 12-17 grammi, 196 kg/calorie contro i soliti 250-320. Composta da pochi ingredienti che non prevedono l’utilizzo di OGM ne di conservanti artificiali, contiene ferro e un addensante di origine vegetale come la metilcellulosa

Ideale per la formula bistrot

Caratteristiche molto apprezzate da Edoardo Valsecchi, titolare di Linfa Eat Different. “Conosco Heura sin da quando lavoravo all'estero, in Inghilterra. Mi aveva incuriosito il fatto che fosse un'azienda europea tarata sui gusti italiani e mediterranei – sostiene il titolare di Linfa Eat Different - E che utilizzasse olio extravergine di oliva, in una categoria di prodotti nella quale di solito sono scelti l'olio di palma o di cocco o di semi. La cotoletta è una soluzione che stavamo aspettando, ben si adatta alla formula bistrot che caratterizza i pranzi di Linfa”

Abbinamenti insospettabili

Per quanto innovativa, la cotoletta impanata a base vegetale può infatti essere servita con gli abbinamenti classici che si farebbero con una normale cotoletta. “Attualmente la stiamo proponendo con i carciofi ma sta benissimo con salse come la senape all'antica o una maionese allo zafferanospiega Edoardo Valsecchi - Pratica, anche più dell'originale animale, la prepariamo in forno affinché non sia troppo pesante ma può essere passata in pentola con un olio di qualità”

Apripista di una serie di prodotti innovativi

Un prodotto di facile consumo che nei programmi di Heura può spingere in maniera decisiva il consumatore tradizionale italiano verso un mercato ancora poco conosciuto. “In Italia c'è ancora poca conoscenza del mercato plant-based – sostiene con un filo di rammarico Edoardo Bruno – Prima di tutto, è fondamentale educare il consumatore. Per farlo, introdurremo una serie di prodotti innovativi per soddisfare la sua ricerca di prodotti gustosi, poco pasticciati e dagli alti valori nutrizionali

GDO, plant-based in crescita

La categoria panati, nel mercato italiano, pesa per 14 milioni di euro. E' il terzo segmento all’interno del mercato dei prodotti sostitutivi della carne, dopo burger e mini burger. “All’interno della GDO molti si stanno orientando sul plant-based per via degli alti tassi di crescita. I prodotti di seconda generazione, come la nostra cotoletta, stanno avendo una crescita di più del 28%

Canale Horeca, fondamentale per fare conoscere il brand

Ma il passaggio fondamentale, affinché il consumatore sia incoraggiato all’acquisto nella GDO per poi inserire la cotoletta a base vegetale nella sua dieta abituale, è il canale Horeca E' molto più veloce a recepire le nuove tendenze a livello di consumo e al consumatore viene data la possibilità di provare il prodotto nelle più svariate declinazioni a seconda delle diverse tipologie di cucina. Per il consumatore sarà l'occasione di conoscere il brand, per noi la via per arrivare al giusto posizionamento nel mercato"

Sostenibilità e passione per l'eccellenza, valori irrinunciabili

Se da un ristorante Heura è partita per aprire il mercato italiano, sono però anche altre le realtà dell'Horeca alle quali la start-up spagnola intende rivolgersi. “Sarà importante andare a lavorare con realtà come fast food, bracerie, locali tex-mex – rimarca il Direttore Commerciale di Heura – Ma tutti devono essere contraddistinti dal valore della sostenibilità e dalla passione per l’eccellenza” Valori condivisi con Linfa. "Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Linfa Eat Different, sposa i nostri stessi ideali ed offre una scelta gustosa e sostenibile a tutti gli amanti del buon cibo"

Italia, flexitariani sempre più numerosi

Linfa Eat Different è ristorante con una chiara matrice vegana, ma la cotoletta impanata di Heura ha l'ambizione di piacere anche agli altri consumatori. Il dato forte, infatti, è quello dei flexitariani, consumatori che hanno già ridotto il consumo di carne e pesce e si dimostrano sempre più orientati verso scelte alternative. “Non necessariamente vegani, rappresentano una fetta sempre più ampia del mercato. Vogliono provare un prodotto diverso e più salutare, sono disposti ad introdurre sostituti della carne nella propria alimentazione

I programmi per il futuro

Con i mercati tedesco e statunitense principali mercati di riferimento, Heura mira a ridurre il gap nei confronti dei paesi europei. Obiettivo finale, diventare leader in Europa del mercato plant-based. “Siamo molto indietro rispetto a Francia e Spagna, i prodotti di seconda generazione pesano il 50% nel primo caso, il 77% nel secondo. Mentre In Italia ci attestiamo intorno al 42%. Ma il potenziale dei flexitariani è enorme, il nostro obiettivo è arrivare ad essere, tra 3-4 anni, la global brand del plant-based. Entro il 2028 - conclude Edoardo Bruno - vogliamo essere i primi a livello europeo