Per il terzo anno Grandi Langhe si è svolto alle OGR di Torino. Stavolta il Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio di Tutela Roero si sono davvero superati radunando 300 cantine del territorio e mettendo a disposizione circa 1095 vini da degustare. Ospiti d’eccezione il consorzio Alta Langa con un grande banco d’assaggio che dava la possibilità a tutti di assaggiare le nuove annate.

Girando tra le postazioni e confrontandomi con i produttori o con i commerciali delle cantine si è parlato di come queste ultime annate siano figlie di condizioni climatiche estremamente variabili, di come l’incognita temperature e siccità stia riscrivendo l’importanza dei vari Cru e di cosa devono fare le varie aziende per andare incontro a una viticultura più sostenibile. Tutti quanti hanno idee importanti e si adoperano per mettere in atto cambiamenti significativi in differenti aree aziendali, chi parte dalla vigna con nuovi accorgimenti agronomici, chi in cantina inserisce nuove tecnologie che semplifichino i passaggi per far si che il vino subisca meno trattamenti possibili, chi si concentra sul packaging ecologico e diminuisce il peso delle bottiglie di vetro, chi cerca delle condizioni sempre migliori per i propri dipendenti in modo che la loro vita sia più sostenibile. Insomma si intuisce che la situazione è in fermento e che chi si ferma è perduto.

Anche quest’anno girando tra le varie postazioni ho avuto modo di assaggiare proposte sempre più interessanti e ho avuto alcune conferme che non deludono mai, altri si sono aggiunti con gran sorpresa nonostante la giovane età, qualcuno forse avrebbe potuto far di meglio.. Aggiungo che passare da tutti in soli due giorni sarebbe stato impossibile ed avrebbe diminuito l’accuratezza degli assaggi.

Tra le conferme mi sento di nominare sicuramente:

Dogliani Il Generale: località Bussia Soprana, molto interessante il Barolo Bussia (biologico), il Rosè di Nebbiolo, la Barbera Superiore quasi sempre soldout e le due novità Metodo Classico 100% nebbiolo e il loro Alta Langa strepitosi!! Grazie Eleonora e Ilario.

Agricola Marrone: località La Morra, con il loro famoso Barolo Pichemej (più che meglio), il Barolo Cru Bussia e lo chardonnay Memundis di gran struttura oltre al loro Barbaresco. Tre sorelle preparatissime che portano avanti insieme al papà la loro azienda: grazie Denise e Serena.

Francone: Azienda storica situata a Neive, famosa per i suoi Barbaresco dei Cru : Gallina, Fausoni, Starderi e Albesani di gran qualità oltre al fatto che possono vinificare Barolo anche fuori dal disciplinare vista la storicità della cantina!! Grazie Valeria e Fabrizio.

Nadia Curto: Azienda di Marco Curto con sede a La Morra, presentava il Barolo Riserva La Foia, il barolo di nuova annata Arborina e il La Foia.. Vini veri e puri senza compromessi. Grazie Nadia per il tuo sorriso.

G.D. Vajra: azienda storica per il biologico in Langa da tantissimi anni, aveva in degustazione il loro fantastico Nebbiolo e i Barolo Bricco delle Viole sempre elegante e floreale e il Barolo Coste di Rose che in questa 2020 è davvero espressivo: grazie Francesca.

Poderi Luigi Einaudi: situata in Borgata Gombe, come ogni anno schiera una bella quantità di Cru di Barolo, quest’anno c’erano: Cannubi, Monvigliero, Bussia e il più semplice ma di gran beva il Barolo Ludo che è dato da uve di diversi Cru e gode di un gran equilibrio: grazie Vittoria.

Poi ci sono le scoperte di aziende già avviate con la quale avevo a che fare per la prima volta come:

Monti: Azienda di Monforte D’Alba che ha portato un Langhe Bianco favoloso stile Borgogna, e dei Barolo molto interessanti tra i quali il Cru Bussia e il Cru Bricco san Pietro. Complimenti per il lavoro e le idee portate avanti dal proprietario e dall’enologo.

Bersano: Azienda di Nizza Monferrato che possiede territori e cascine in diverse zone dei comuni che fan Parte del disciplinare del Barolo, in fiera erano presenti con dei Barolo di Cru molto interessanti come Cannubi e Badarina: grazie Paolo.

E finiamo con le scoperte di piccole aziende che lavorano molto bene condotte da dei professionisti giovani e con tanta voglia di svecchiare il territorio e di offrire vini di gran classe , bella beva, buona complessità e lunga vita :

Gheddo vini: Azienda di La Morra guidata da due ragazzi giovani uno di Milano e uno di Bologna che hanno davvero molta competenza e che portano avanti un lavoro incredibile, ho assaggiato i loro rossi, Nebbiolo, Barbera e Dolcetto un po' Funky ma davvero eccezionali e il Barolo molto centrato e tradizionale. Infine un Bianco fatto con tre vitigni (timorasso-arneis-nascetta) davvero interessante.

Agnelli Viassone: Azienda di Alba di piccole dimensioni, ma Daniele e Alessia lavorano i loro pochi ettari con amore, passano tantissimo tempo in vigna e portano in cantina uve perfette. Ho provato i loro Dolcetto, Barbera e Nebbiolo, li unisce una sapidità e mineralità unici: grazie Daniele.

Per finire possiamo dire che anche quest’anno è stata un esperienza eccezionale e che tutte le persone incontrate si sono mostrate disponibili e gentili pronte a raccontare se stesse e il loro territorio!! La presenza di distribuzioni e Ho.Re.Ca in gran quantità sicuramente aiuterà i produttori e i consorzi a far conoscere al meglio in Italia e nel mondo questi grandi vini, questi territori unici e queste persone deliziose!!

Articolo a cura di Merati Luca

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