Una giornata all’insegna della spensieratezza, una parentesi dedicata a quanto di bello la vita può ancora offrire ai bambini, per aiutare a rasserenare gli animi di chi è stato doppiamente colpito da un duro destino: lo scorso maggio Leolandia, noto parco a tema lombardo, ha ospitato un gruppo di 55 orfani provenienti da Berdyansk, centro portuale dell’Ucraina sud-orientale a 80 km da Mariupol, oggetto di importanti azioni militari. I bambini, di età compresa tra 4 e 12 anni, sono arrivati a Leolandia intorno alle 10 insieme ai loro accompagnatori e hanno trascorso l’intera giornata tra le attrazioni e i personaggi del parco.

Azioni di solidarietà

L’iniziativa si inserisce nel solco delle azioni di solidarietà promosse dal territorio nei confronti di questa comunità di orfani, arrivati nella provincia di Bergamo domenica 20 marzo, dopo un viaggio durato 3 giorni. In seguito all’occupazione russa, hanno abbandonato il loro orfanotrofio attraverso un corridoio umanitario che li ha condotti prima a Zaporizhzhia poi a Chelm, cittadina polacca al confine ucraino. Dalla Polonia il viaggio è proseguito fino a raggiungere i centri di accoglienza di Rota D’Imagna, Bedulita e Pontida, Comuni della provincia di Bergamo che si sono impegnati in prima linea per dare loro un rifugio sicuro.

A due mesi da quel viaggio, la gita a Leolandia prova ad essere un primo passo verso il recupero della normalità, in linea con quanto indicato dal Comitato Europeo delle Regioni e dall’Associazione delle Città Ucraine che in più occasioni hanno sollecitato le comunità territoriali e di accoglienza a promuovere momenti sereni e riconcilianti per aiutare i profughi ad allontanare il ricordo delle esperienze traumatiche che hanno vissuto.

Ira, presidente di Leolandia: “Un’azione dal significato speciale”

Giuseppe Ira, Presidente di Leolandia, spiega: “Tutti i bambini dovrebbero avere diritto ad un’infanzia felice e appena è scoppiata la guerra abbiamo pensato a loro offrendo disponibilità e collaborazione alle autorità preposte alla gestione dei profughi in arrivo nel nostro Paese. Non è la prima iniziativa che dedichiamo alle famiglie ucraine indicate dalle associazioni umanitarie, ma questa per noi ha un significato speciale, perché è rivolta a bambini che hanno sofferto profondamente e sono stati doppiamente colpiti dalle circostanze. Speriamo di aiutarli a sorridere di nuovo e a ricominciare a credere in un mondo e in un futuro migliori”.