Giusti Wine, da vent’anni impegnata a fare conoscere un angolo di paradiso


La storia di Giusti Wine inizia nel 2000 dalla volontà di Ermenegildo Giusti di fare conoscere nel mondo un angolo di paradiso dalla storia antica, il Montello. Già nel ‘500 se ne parlava come di una terra che dava vini pregiati, pagati più di tutti gli altri della zona. Una storia che talvolta è stata un limite, troppo legata al passato e al detto contadino che qui si è sempre fatto così.

Montello, luogo incontaminato

Zona collinare circondata dall’alveo del fiume Piave, geologicamente il Montello è uno dei suoli più antichi d’Italia. Ricco di ossidi di ferro e di argilla, per secoli è stato uno dei boschi dai quali la Serenissima prendeva il legname per la costruzione delle imbarcazioni. Tra i luoghi più incontaminati d’Italia, non è improbabile scorgere daini, cervi, volpi e caprioli aggirarsi tra boschi e vigneti, nel cielo non è difficile avvistare l’aquila reale.

Portavoce dei vini veneti

Un ecosistema di rara bellezza, per lungo tempo ha versato in stato di abbandono. Con Ermenegildo Giusti il rilancio. Acquista i vigneti e punta sull’uva Glera, facendosi portavoce nel mondo dei vini veneti. In particolare di due gemme dei Colli Asolani e del Montello ancora poco conosciute, Asolo Prosecco Superiore e Recantina.

Una viticoltura dalla lunga tradizione, valorizzate le varietà minori

Coltivata esclusivamente in questa zona fin dall’antichità, l’uva Recantina era a rischio di estinzione. “In quest’area - spiega Ermenegildo Giusti, titolare di Gusti Wine - la viticoltura ha una lunga tradizione. Ha mantenuto la biodiversità di vitigni e preservato le varietà minori. Insieme ad altre aziende del territorio, l’abbiamo recuperata e valorizzata

Asolo Prosecco Superiore, bollicine per eccellenza

Il risultato è un vino dal colore rosso rubino con netti riflessi violacei, al naso prevalgono frutti rossi, mirtillo maturo, ribes nero, e violetta. Al palato è corposo, sapido, fruttato e tannico. Ma il vino che rappresenta più di qualsiasi altro le bollicine di questo territorio collinare del Veneto è l’Asolo Prosecco Superiore che Giusti Wine produce nell’area nordorientale del Veneto, mentre nella Valpolicella classica gestisce altri due appezzamenti nei quali produce l’Amarone Classico Docg ed il Valpolicella Ripasso Superiore DOC.

Merlot Korus e Sauvignon Nepis, scelte innovative

Vitigni ibridi resistenti, Gusti Wine è la prima azienda nel trevigiano ad avene impiantati. Uno spirito innovatore che ha condotto il produttore a dedicare a questa particolare forma di impiantamento ben tre tenute. Da questa scelta sono derivati il Merlot Korus e il Sauvignon Nepis, prodotti con uve ottenute incrociando vitigni da varietà diverse. Con l’obiettivo di ridurre fino all’85% l’utilizzo di sostanze chimiche in vigneto, nella convinzione che il rispetto per l’ambiente richiede un approccio globale.

Benessere dell’ambiente e salvaguardia del territorio, valori imprescindibili

Il benessere dell’ambiente e la salvaguardia del territorio sono per noi valori imprescindibili - rimarca Ermenegildo Giusti - Fin in dall’inizio abbiamo messo in campo pratiche fitosanitarie e pratiche agronomiche che garantiscono la salubrità e la sostenibilitàTra queste, il diserbo delle erbe infestanti esclusivamente con la loro rimozione meccanica, il monitoraggio meteorologico con centraline disposte in tutte le tenute, l’utilizzo di macchine atomizzatrici a recupero che non disperdono i prodotti nell’ambiente.

Sostenibilità, tema sentito sin da tempi non sospetti

La sostenibilità è un tema al quale Ermengildo Giusti guarda da sempre con attenzione. “Come imprenditore ho sempre ritenuto importanti gli equilibri, anche quando la cultura del sostenibile non era ancora così diffusa come oggi. Pratiche ambientali corrette richiedono importanti investimenti ma hanno sempre ricadute sociali ed economiche positiveTra le pratiche portate avanti, oltre la sperimentazione con varietà resistenti e la valorizzazione di varietà locali, la confusione sessuale con feromoni utilizzata per la lotta alla Tignola.

Un impegno certificato, frutto di una carta dei valori condivisa

Sostenibilità, ma non solo. Attenzione e rispetto per il lavoro, difesa della biodiversità e tutela dell’ambiente, conservazione dell’armonia del paesaggio sono i capisaldi di una carta dei valori condivisa con tutti i collaboratori. Un impegno che ha portato Giusti Wine ad ottenere nel 2019 la certificazione Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata promossa dal Ministero delle Politiche Agricole. “Il mio obiettivo - precisa il titolare dell'azienda - è sempre stato portare un nuovo modello di bellezza diffusa e di cura dell’ambiente

Armonia con il territorio, rispettato l’ambiente naturalistico e architettonico

Quando sono arrivato l’ambiente naturalistico e architettonico versava in condizioni precarie. Oggi le cose sono cambiate” Ne è un esempio la cantina, aperta nel 2020. Progettata per riprodurre il movimento naturale delle colline, sovrastata da un vigneto per essere ancora meglio integrata, è stata realizzata, nel pieno rispetto della filosofia di Giusti Wine, in armonia con il passaggio sottoposto a vincolo ambientale.

Dalla barricaia, un vino che rinsalda il legame con il territorio

A poche centinaia di metri dalla cantina, nel sotterraneo della Tenuta Abbazia, la barricaia. Il luogo dove, per trenta mesi, riposa in barrique di rovere l’Umberto I° Rosso Montelio Superiore DOCG, fiore all’occhiello della cantina Giusti Wine. Dedicato al nonno di Ermengildo, prodotto con le migliori uve Merlot e Cabernet Sauvignon e affinato in barrique per 24-30 mesi, è un taglio bordolese dal forte legame con il territorio.

Abbazia di Sant’Eustachio, gioiello recuperato

Legame con il territorio che Giusti Wine consolida quando, dieci anni fa, restaura l’Abbazia di Sant’Eustachio, danneggiata nel corso della Grande Guerra. Monastero benedettino del 1062, espressione del contenimento dei vescovi trevigiani sostenuti dall’imperatore, tra il Cinquecento e il Seicento divenne un importante polo culturale. Qui Monsignor Giovanni Della Casa scrisse il Galateo. Ad essa, trasformata tra il 1744 e il 1819 in importante azienda agricola, è dedicato il Sant’Eustachio Bianco Veneto IGP, il primo vino dell’azienda prodotto con il vitigno ibrido Suvignon Nepris in purezza.

Sauvignon Nepis, da un vitigno resistente un ottimo vino da aperitivo

Resistente a peronospora e tollerante a oidio, capace di sopportare i freddi invernali fino a – 20°, Il Sauvignon Nepis è adatto alle condizioni pedoclimatiche dell’Italia centro-settentrionale. Varietà a bacca bianca ottenuta dall’incrocio tra Sauvignon e Bianca, si adatta alla produzione di vini da breve-medio affinamento. Ne deriva un ottimo vino da aperitivo che si sposa con crudité di gamberi rossi e di scampi, mozzarella di bufala campana con mostarda d'agrumi, burrata e crudo di San Daniele, frittura di crostacei e molluschi.

Un bouquet complesso, il finale è lungamente fresco

Un vino fine ed elegante, all’olfatto risulta intenso e complesso. Alle note di frutta tropicale si uniscono sentori erbacei di ananas, mela verde, pompelmo rosa, uva spina, cedro oltre a basilico, peperone verde e fiori di sambuco. All’esame retro-olfattivo trasmette sapidità e croccantezza, insieme ad una bilanciata alcolicità. Il finale, con base agrumata, è lungamente fresco.

Rispetto di una tradizione secolare

Un risultato eccellente, motivo di grande soddisfazione per l’azienda. “Siamo fieri di aver realizzato un prodotto che rafforza il legame con il nostro territorio. L'abbazia di Sant'Eustachio rappresenta le nostre radici più profonde, la storia del nostro territorio. Proprio lì, tra quelle mura, un tempo i monaci benedettini vivevano, lavoravano la terra e producevano vino. Con quella stessa filosofia - conclude il titolare di Giusti Wine - oggi produciamo vino, nel rispetto di una tradizione secolare