Dopo il lungo e apprezzato intervento del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, alla prima parte di #FORUMAutoMotive, la seconda giornata è stata conclusa da un’altra presenza eccellente. I lavori sono stati infatti conclusi da un’intervista a Gilberto Pichetto, registrata pochi giorni prima, curata da Pierluigi Bonora, il giornalista che ha ideato l’appuntamento ormai riconosciuto come il più concreto luogo di incontro tra tutti i punti di vista che interessano il mondo della mobilità su ruote.

Le parole di Pichetto

Il Viceministro allo Sviluppo Economico, rappresentante del Governo al Tavolo Automotive, ha risposto serenamente a tutte le perplessità durante il #FORUMAutoMotive che il settore esprime sul tema di una decarbonizzazione che è già stata pericolosamente cavalcata dall’ideologia politica. Una prima rassicurazione Gilberto Pichetto l’ha fornita in materia di legge di bilancio, che “lascerà spazio all’automotive, perché è un settore strategico, con una quota importante di lavoratori interessati. Dobbiamo assolutamente accompagnare il cambiamento. Abbiamo previsto un investimento per mantenere gli incentivi con uno stanziamento di un miliardo, in linea con quanto fatto nel 2021. A fianco degli incentivi ordinari è indispensabile un fondo di transizione, accompagnato da un piano decennale per la trasformazione del sistema”.

#FORUMAutoMotive, seconda giornata

L’interesse per il comparto è confermato dalla definizione di più di un tavolo; al momento sono tre, convocati rigorosamente in funzione delle necessità, non con cadenze stabilite. “Oltre al tavolo per gli incentivi, c’è quello per il mercato, e un terzo tavolo da condividere, che riguarderà la distribuzione. Non riguarda solo il mio dicastero, ma i tre direttamente interessati, che devono collaborare. E la volontà per farlo c’è, perché tutti vogliono contribuire a risolvere il problema”. Non è mancata una precisazione sulla scarsa durata degli aiuti: “Il caos degli ultimi tempi è stato causate da stime effettuate sugli anni precedenti falsati dalla pandemia, che hanno determinato mancate coperture. Non abbiamo dimenticato il bonus ricambio dedicato all’acquisto di auto usate, nato dalla necessità di svecchiare il parco, che in prospettiva di cambiamento deve passare il più rapidamente da Euro 0 e 1 a Euro 5 e 6”, ha aggiunto a #FORUMAutoMotive.

Il viceministro

È apparso interessante al #FORUMAutoMotive il punto di vista del Viceministro sul programma Fit for 55, firmato il 14 luglio scorso, che fissa proposte legislative per il raggiungimento del green deal. “Il termine fissato è troppo stretto, rischia di portare un cambiamento violento che potrebbe causare danni sociali pesanti. Bisogna stabilire un calendario tenendo conto che l’Europa rappresenta solo l’8 per cento delle emissioni mondiali, il resto arriva da altre regioni, che peraltro stanno crescendo. Il cambiamento di pelle in tempi stretti richiede un accompagnamento, tutte le “espulsioni” devono essere compensate con una riconversione produttiva, questa è la vera sfida. Per farlo è necessario un fondo per la transizione dedicato, che non può essere costituito dagli strumenti ordinari che abbiamo a disposizione. Dobbiamo, inoltre, tenere presente che non è detto che nascano altre forme di alimentazione nei prossimi 14 anni”.