Paolo Ciuffi, fondatore di D6, scuola di guida sicura e pilotaggio che ad oggi conta 20 istruttori professionisti, è intervenuto in presenza alla due giorni di dibattiti promossi da #FORUMAutoMotive, il serbatoio di idee e centrale di dibattiti sui temi della mobilità, in programma lunedì e martedì a Milano.

"Tutto è nato quando avevo due anni e mezzo e ho distrutto la mia prima vettura. Gli amici del paese ripensandoci dicono che è incredibile vedermi adesso difendere a spada tratta il tema della sicurezza... Scherzi a parte, nel 1989 ho fatto la prima prima gara, vincendola. Ho fatto subito un corso e sono stato notato da uno degli istruttori, Amilcare Ballestrieri".

"L'obiettivo è far sorridere le persone attraverso la conoscenza. Il mio metodo è venuto col tempo: ho lavorato in tante scuole ma alla fine ho deciso di non lavorare più per gli altri ma per la mia D6. La cosa bella è che ci sono pochissimi incidenti, nessuno grave. Dopo 20 anni chi ho formato viene ancora ad abbracciarmi".

"Il feedback migliore arriva da chi ha già avuto esperienze precedenti e viene a dirci che da noi è tutto diverso e che non ha mai guidato così. Una macchina sportiva è migliore di una normale e se la conosci te la godi di più".

"La giornata è fatta di attimi e quando guidiamo sono quelli fatali. A 100 km/h in un secondo si percorrono 27 metri. La posizione di guida determina un decimo di secondo, quindi 2,70 m. In città questo fa la differenza e cambia la vita, per noi e per gli altri".